Il nuovo gioco di Pocket Pair è finito in vetta a tutte le classifiche

Palworld sta raggiungendo numeri da record

Il nuovo videogioco di Pocket Pair ha raggiunto numeri da record nel giro di un weekend.

Palworld ha superato ogni aspettativa

È confermato, nel 2024 arriverà un nuovo titolo ispirato all'esploratore

Indiana Jones the Great Circle è stato annunciato

Durante l'Xbox Developer Direct è arrivata la conferma, nel 2024 verrà distribuito il nuovo titolo Indiana Jones and the Great Circle

Indiana Jones and the Great Circle è in arrivo nel 2024

Il nuovo videogioco di esplorazione-avventura mi ha lasciato molto sorpreso, in positivo ovviamente.

Palworld, un titolo troppo sottovalutato

Il nuovo gioco di Pocket Pair lascia senza parole, molte critiche prima del lancio, ma all'attivo conta ben 2 milioni di giocatori

Palworld è un titolo troppo sottovalutato

Continua la serie The Elder Scrolls con un nuovo videogioco mobile.

In arrivo un nuovo titolo mobile di Bethesda

Un nuovo titolo della serie The Elder Scrolls arriverà su mobile nel 2024, si tratta di Castles.

Bethesda sta sviluppando Castles, un nuovo titolo mobile

Non un semplice biscotto, un'avventura gaming-culinaria.

Nasce la collaborazione fra Oreo e Pac-Man

Una collaborazione che unisce il mondo dei videogiochi a quello dei dolci. 

Oreo e Pac-Man insieme per rivivere le emozioni dei giochi arcade

non c'è pace per S.T.A.L.K.E.R. 2, rinviato al 5 settembre 2024

S.T.A.L.K.E.R. 2 rinviato ad inizio settembre 

S.T.A.L.K.E.R. 2 è vittima dell'ennesimo rinvio, stavolta fino all'inizio di settembre

S.T.A.L.K.E.R. 2 è vittima dell'ennesimo rinvio 

Exoprimal con la terza stagione arriva l'attesa collaborazione con Monster Hunter

Exoprimal x Monster Hunter la collab inizia a gennaio

La nuova stagione di Exoprimal si aprirà con una collaborazione eccezionale, scopri tutte le novità annunciate

Exoprimal: la terza stagione porta con se tantissime novità

Tute le novità che sono state annunciate riguardo l'attesissimo videogioco: Suicide Squad

Suicide Squad è in arrivo con tantissime novità

Il nuovo attesissimo titolo di Suicide Squad sta finalmente per arrivare su tutte le nostre console, ecco tutto quello che sappiamo fino ad ora

Suicide Squad: Kill The Justice League, tantissime novità in arrivo

Il nuovo accordo fra SAG-AFTRA e Replica Studios preoccupa i doppiatori, a rischio sostituzione

SAG-AFTRA e Replica Studios è subito polemica

Il nuovo accordo fra SAG-AFTRA e Replica Studios preoccupa i doppiatori

Approvato l'utilizzo delle AI nel doppiaggio dei videogiochi

Tutte le informazioni sul nuovo capitolo di  The Elder Scrolls Online. 

Il nuovo capitolo di The Elder Scrolls Online

Il famoso MMORPG subirà un grosso aggiornamento nel 2024. Di seguito tutte le informazioni e le modifiche previste per i prossimi aggiornamenti.

In arrivo il nuovo capitolo di The Elder Scrolls: Online

Il nuovo dispositivo Apple arriverà negli Stati Uniti il mese prossimo.

Apple Vision Pro sarà disponibile da Febbraio

Tutti i dettagli riguardo il nuovo dispositivo Apple, realtà aumentata e realtà virtuale aiuteranno l'azienda a prendersi una fetta del mercato videoludico.

Apple Vision Pro in arrivo a Febbraio negli Stati Uniti

Il gioco di Bandai Namco è un picchiaduro arena in cui potremo rivivere la storia dell'anime e del film Jujutsu Kaisen 0

Jujutsu Kaisen Cursed Clash: Ecco tutte le feature 

Il gioco sviluppato da Bandai Namco arriverà il primo febbraio su tutte le console e PC ed offrirà la possibilità di rivivere la storia dell'anime e del prequel Jujutsu Kaisen 0

Jujutsu Kaisen Cursed Clash: ecco tutto quello che sappiamo 

PlayStation ha pubblicato un nuovo video che conferma l'arrivo del nuovo titolo della serie per il 2024.

Il nuovo Metal Gear Solid è stato confermato per il 2024.

Il nuovo titolo della serie di Konami arriverà nel 2024.

Metal Gear Solid Delta: Snake Eater, è in arrivo nel 2024

La storia del ormai ex personaggio Disney nel settore videoludico.

Topolino nei videogiochi

Ora che il famoso personaggio Disney non è più di proprietà dell'azienda, vedremo nuovi titoli ispirati a lui?

Topolino e la sua storia nell'industria videoludica

I titoli da giocare con gli amici l'ultimo dell'anno.

I giochi per il Capodanno.

Non importa quale sia la motivazione, se a Capodanno sarete da soli, il gaming è sempre un'ottima soluzione.

Capodanno Online: i titoli da giocare con gli amici 

Il 2024 porterà con se molte novità per il settore, soprattutto per le nuove tecnologie

Le tendenze tecnologiche nel settore videoludico

Il prossimo anno dobbiamo aspettarci un sacco di novità per il settore videoludico, di seguito ne analizziamo alcune fra le più gettonate.

Tendenze tecnologiche nei videogiochi del 2024: dalla realtà virtuale al cloud gaming 

La musica di Tedua è un viaggio che, passo dopo passo, ci porta sulla strada di Dante nella Divina Commedia. Prima l’album Vita Vera - Aspettando la Divina commedia, da subito un successo di vendite, poi arriva la Divina Commedia vera e propria e oggi, 24 maggio si procede nel percorso musicale di Tedua con il nuovo album Paradiso-La Divina Commedia Deluxe.Paradiso, le tracce e i feat&nbsp;Paradiso - La divina Commedia Deluxe è il nuovo album di Tedua che in 8 brani di cui 7 ancora inediti ci porta in un nuovo capitolo della sua Commedia. L’unico brano che ha anticipato il disco è la hit, già certificata disco di platino Parole vuote (La Solitudine) feat. Capo Plaza ma, tranquilli, non è l’unico feat presente nell’album. Per la seconda collaborazione l’artista ligure ha deciso di giocare in casa chiamando per il brano Beatrice la conterranea Annalisa mentre per la canzone Angelo Custode, Tedua si è rivolto alla vincitrice di Sanremo e - per noi - vincitrice morale dell’Eurovision Song Contest - Angelina Mango. Proprio sulla collaborazione con le due artiste, Tedua ha dichiarato, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni che:&nbsp;“Mi piacciono tanto. Angelina è stata una rivelazione, mi ha fatto piangere durante la serata dei duetti di Sanremo. È una che sente tantissimo la musica. Annalisa: è la regina del pop e mi piace tantissimo la sua voce. È la voce femminile pop che mancava nel rap italiano. Lei e Angelina sono proprio fortissime. Come fai a non chiamarle? Sono le migliori in circolazione”&nbsp;Lo sappiamo, dopo il gossip sanremese tutti ci aspettavamo un feat con Emma Marrone e invece, a quanto pare, per ora il rapporto tra i due si ferma alla stima reciproca. Ma non non smettiamo di sperare in una futura collab tra i due artisti.&nbsp;Intanto il nuovo album esce a quasi un anno esatto dal disco pluripremiato La Divina Commedia ma, nonostante il successo, l’artista ha dovuto affrontare anche numerose critiche che, ha dichiarato in un’intervista riportata dal settimanale Io donna, non lo preoccupano particolarmente e che il suo interesse principale è fare musica. La Divina Commedia Deluxe è l’album che il cantante ha scelto per continuare a uscire dalla sua comfort zone, in un viaggio attraverso l’immaginario dantesco tra i peccatori dell’inferno e le anime del purgatorio e del paradiso.Tedua e i gamers, una certezza in classificaNon abbiamo - per ora - notizie su quali siano i videogiochi preferiti dall’artista ma, intanto sappiamo con certezza che i videogiocatori amano ascoltare la musica di Tedua quando sono alla console. Eh già perché non dobbiamo dimenticare che le console pare siano lo strumento preferito dai gamers per ascoltare musica su Spotify e, proprio la piattaforma di streaming, ha condiviso la classifica degli artisti più ascoltati dai giocatori in Italia. La classifica in questione vede Tedua stabile al nono posto mentre sul podio troviamo Sfera Ebbasta al primo, Geolier al secondo e SHiva al terzo posto. Se invece diamo uno sguardo alle canzoni più ascoltate il nostro Tedua si colloca al terzo posto in classifica con il brano Hoe feat Sfera Ebbasta.

La musica di Tedua è un viaggio che, passo dopo passo, ci porta sulla strada di Dante nella Divina Commedia. Prima l’album Vita Vera - Aspettando la Divina commedia, da subito un successo di vendite, poi arriva la Divina Commedia vera e propria e oggi, 24 maggio si procede nel percorso musicale di Tedua con il nuovo album Paradiso-La Divina Commedia Deluxe.<h2>Paradiso, le tracce e i feat&nbsp;</h2>Paradiso - La divina Commedia Deluxe è il nuovo album di Tedua che in 8 brani di cui 7 ancora inediti ci porta in un nuovo capitolo della sua Commedia. L’unico brano che ha anticipato il disco è la hit, già certificata disco di platino Parole vuote (La Solitudine) feat. Capo Plaza ma, tranquilli, non è l’unico feat presente nell’album. Per la seconda collaborazione l’artista ligure ha deciso di giocare in casa chiamando per il brano Beatrice la conterranea <a href="https://gaming.libero.it/annalisa-da-through-the-valley-con-play-station-a-sanremo-un-viaggio-musicale-tra-videogiochi-e-palcoscenici">Annalisa</a> mentre per la canzone Angelo Custode, Tedua si è rivolto alla vincitrice di Sanremo e - per noi - vincitrice morale dell’Eurovision Song Contest - <a href="https://gaming.libero.it/angelina-mango-favorita-dell-eurovision-ci-ha-rivelato-quali-sono-i-suoi-videogiochi-preferiti">Angelina Mango</a>. Proprio sulla collaborazione con le due artiste, Tedua ha dichiarato, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni che:&nbsp;<blockquote>“Mi piacciono tanto. Angelina è stata una rivelazione, mi ha fatto piangere durante la serata dei duetti di Sanremo. È una che sente tantissimo la musica. Annalisa: è la regina del pop e mi piace tantissimo la sua voce. È la voce femminile pop che mancava nel rap italiano. Lei e Angelina sono proprio fortissime. Come fai a non chiamarle? Sono le migliori in circolazione”</blockquote>&nbsp;Lo sappiamo, dopo il gossip sanremese tutti ci aspettavamo un feat con Emma Marrone e invece, a quanto pare, per ora il rapporto tra i due si ferma alla stima reciproca. Ma non non smettiamo di sperare in una futura collab tra i due artisti. &nbsp;Intanto il nuovo album esce a quasi un anno esatto dal disco pluripremiato La Divina Commedia ma, nonostante il successo, l’artista ha dovuto affrontare anche numerose critiche che, ha dichiarato in un’intervista riportata dal settimanale Io donna, non lo preoccupano particolarmente e che il suo interesse principale è fare musica. La Divina Commedia Deluxe è l’album che il cantante ha scelto per continuare a uscire dalla sua comfort zone, in un viaggio attraverso l’immaginario dantesco tra i peccatori dell’inferno e le anime del purgatorio e del paradiso.<h3>Tedua e i gamers, una certezza in classifica</h3>Non abbiamo - per ora - notizie su quali siano i videogiochi preferiti dall’artista ma, intanto sappiamo con certezza che i videogiocatori amano ascoltare la musica di Tedua quando sono alla console. Eh già perché non dobbiamo dimenticare che le console pare siano lo strumento preferito dai gamers per ascoltare musica su Spotify e, proprio la piattaforma di streaming, ha condiviso la classifica degli artisti più ascoltati dai giocatori in Italia. La classifica in questione vede Tedua stabile al nono posto mentre sul podio troviamo Sfera Ebbasta al primo, Geolier al secondo e SHiva al terzo posto. Se invece diamo uno sguardo alle canzoni più ascoltate il nostro Tedua si colloca al terzo posto in classifica con il brano Hoe feat Sfera Ebbasta.

Annalisa, Angelina Mango e Capo Plaza nel nuovo album di Tedua "Il Paradiso della Commedia"

Tedua: Nuovo album e feat con Annalisa

8 brani di cui 7 inediti per continuare il viaggio iniziato con Vita Vera - Mixtape. Esce oggi Paradiso-La Divina Commedia Deluxe di Tedua


Tedua nella top ten degli artisti più amati dai gamers e con il nuovo album canta il Paradiso della Commedia

Il 22 febbraio è andata in onda la semifinale di Masterchef 13, che ha visto l'eliminazione di un personaggio molto amato in questa edizione. Per i 4 finalisti rimane l'ultima sfida da affrontare e per tutti gli altri non resta altro che continuare a vivere l'esperienza con il videogioco ufficiale dell'amatissimo talent show.Masterchef Italia, dalla serie al videogiocoMasterchef è una trasmissione televisiva in cui cuochi professionisti giudicano le composizioni culinarie dei concorrenti aspiranti chef. L'edizione del 2024 è la tredicesima e vede come giudici: &nbsp;Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.&nbsp;La trasmissione è sempre stata seguita da tantissimi italiani fin dalla prima edizione, conquistandoli per le personalità iconiche dei cuochi e le loro spropositate reazioni durante la presentazione dei loro piatti. Dato il successo enorme riscosso dalla serie, la casa SelectaPlay in collaborazione con Shine Iberia e RTVE ha creato Masterchef: the official video game.&nbsp;Per tutti gli aspiranti partecipanti del famoso talent show e anche per chi è un fan dello show culinario, senza aver mai cucinato nemmeno un uovo sodo, il gioco ufficiale di Masterchef renderà tutti cuochi per un giorno, stando comodamente sul proprio divano. Il videogioco è molto semplice nel suo gameplay e può essere giocato su Nintendo Switch e &nbsp;PS4/PS5 sia in single player che in modalità multiplayer, per divertirsi insieme ad amici e parenti in questo connubio tra cucina e videogames.Il gameplay del videogiocoIl videogioco tratto dalla serie TV è una riproduzione in stile "cartoon" del talent show, dove è possibile personalizzare il proprio personaggio prima della competizione. Una volta creato il proprio avatar si è pronti a cucinare! Attraverso una serie di minigiochi, si realizzeranno le ricette delle varie puntate, e sulla base dei punteggi ottenuti si otterrà un responso più o meno positivo da parte dei giudici.&nbsp;La riuscita del piatto sarà un'incognita fino all'enunciazione del verdetto, decretando il vincitore della sfida. Masterchef: the official game è un &nbsp;videogioco per tutti, adatto a passare le serate in famiglia o con gli amici in serenità.La finale di Masterchef 13 ItaliaLe semifinali della tredicesima edizione italiana hanno visto prove difficili per i concorrenti, portando all'eliminazione di un partecipante. I semifinalisti erano: Antonio, Eleonora, Michela, Niccolò e Sara di cui &nbsp;solo Michela si aggiudicherà la finale, in seguito alla vittoria della prima prova.&nbsp;Per i 4 rimasti in gara rimane il pressure test, che consiste nella preparazione di un piatto con protagonista una pianta grassa, rendendo la sfida assai complicata per gli sfidanti. L'eliminato è Niccolò. Il suo piatto, intitolato "La semplicità del cactus", non riscuote successo tra gli chef ma, al contrario, colleziona un serie di critiche.&nbsp;Niccolò non la prende bene, sfogandosi sui social e lasciandosi andare in un pianto liberatorio, con il rimpianto di non aver vinto il montepremi di 100.000 euro, la pubblicazione di un libro di ricette e il corso di cucina presso l'Alma.&nbsp;Nonostante la sconfitta Niccolò non si dà per vinto e sa che migliaia di italiani hanno tifato per lui e chissà che qualcuno non abbia creato un avatar in suo onore nel gioco di Masterchef: the official game.&nbsp;

Il 22 febbraio è andata in onda la semifinale di Masterchef 13, che ha visto l'eliminazione di un personaggio molto amato in questa edizione. Per i 4 finalisti rimane l'ultima sfida da affrontare e per tutti gli altri non resta altro che continuare a vivere l'esperienza con il videogioco ufficiale dell'amatissimo talent show.<h2>Masterchef Italia, dalla serie al videogioco</h2>Masterchef è una trasmissione televisiva in cui cuochi professionisti giudicano le composizioni culinarie dei concorrenti aspiranti chef. L'edizione del 2024 è la tredicesima e vede come giudici: &nbsp;Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.&nbsp;La trasmissione è sempre stata seguita da tantissimi italiani fin dalla prima edizione, conquistandoli per le personalità iconiche dei cuochi e le loro spropositate reazioni durante la presentazione dei loro piatti. Dato il successo enorme riscosso dalla serie, la casa SelectaPlay in collaborazione con Shine Iberia e RTVE ha creato Masterchef: the official video game. &nbsp;Per tutti gli aspiranti partecipanti del famoso talent show e anche per chi è un fan dello show culinario, senza aver mai cucinato nemmeno un uovo sodo, il gioco ufficiale di Masterchef renderà tutti cuochi per un giorno, stando comodamente sul proprio divano. Il videogioco è molto semplice nel suo gameplay e può essere giocato su Nintendo Switch e &nbsp;PS4/PS5 sia in single player che in modalità multiplayer, per divertirsi insieme ad amici e parenti in questo <a href="https://gaming.libero.it/play-your-pasta-la-collaborazione-di-sony-e-garofalo">connubio tra cucina e videogames</a>.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/pexels_elevate_1267320_1089233097.jpg" alt="Preparazione piatto"><h3>Il gameplay del videogioco</h3>Il videogioco tratto dalla serie TV è una riproduzione in stile "cartoon" del talent show, dove è possibile personalizzare il proprio personaggio prima della competizione. Una volta creato il proprio avatar si è pronti a cucinare! Attraverso una serie di minigiochi, si realizzeranno le ricette delle varie puntate, e sulla base dei punteggi ottenuti si otterrà un responso più o meno positivo da parte dei giudici. &nbsp;La riuscita del piatto sarà un'incognita fino all'enunciazione del verdetto, decretando il vincitore della sfida. Masterchef: the official game è un &nbsp;videogioco per tutti, adatto a passare le serate in famiglia o con gli amici in serenità.<h2>La finale di Masterchef 13 Italia</h2>Le semifinali della tredicesima edizione italiana hanno visto prove difficili per i concorrenti, portando all'eliminazione di un partecipante. I semifinalisti erano: Antonio, Eleonora, Michela, Niccolò e Sara di cui &nbsp;solo Michela si aggiudicherà la finale, in seguito alla vittoria della prima prova. &nbsp;Per i 4 rimasti in gara rimane il pressure test, che consiste nella preparazione di un piatto con protagonista una pianta grassa, rendendo la sfida assai complicata per gli sfidanti. L'eliminato è Niccolò. Il suo piatto, intitolato "La semplicità del cactus", non riscuote successo tra gli chef ma, al contrario, colleziona un serie di critiche.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Bruno_Barbieri_cropped_f266c8b76b.jpg" alt="Il giudice di Masterchef Italia Bruno Barbieri">&nbsp;Niccolò non la prende bene, sfogandosi sui social e lasciandosi andare in un pianto liberatorio, con il rimpianto di non aver vinto il montepremi di 100.000 euro, la pubblicazione di un libro di ricette e il corso di cucina presso l'Alma. &nbsp;Nonostante la sconfitta Niccolò non si dà per vinto e sa che migliaia di italiani hanno tifato per lui e chissà che qualcuno non abbia creato un avatar in suo onore nel gioco di Masterchef: the official game.&nbsp;

Ecco i 4 finalisti vincitori della semifinale di Masterchef 13, per gli altri rimane il videogioco ufficiale.

Masterchef 13: 4 finalisti, per gli altri rimane il gioco

Annunciati i 4 finalisti di Masterchef 13, per gli altri non rimane che fare pratica al videogioco ufficiale.

I finalisti di Masterchef 13: agli altri non resta che giocare al videogame

Il nuovo titolo della serie Star Wars, per quanto riguarda il mondo gaming, sarà Star Wars Outlaws prodotto dai ragazzi di Ubisoft che avevano annunciato il progetto già da tempo, ma che finalmente mostrano un trailer con alcune immagini prese direttamente dal gioco che uscirà il 30 agosto 2024.Star Wars Outlaws, il nuovo tripla A di UbisoftIl nuovo video gioco ispirato alla saga cinematografica di fantascienza ideata da George Lucas, Star Wars, è pronto a fare il suo debutto sugli scaffali, Star Wars Outlaws verrà ufficialmente rilasciato il 30 agosto 2024. Il lavoro dei ragazzi di Ubisoft in questo nuovo attesissimo tripla A ci catapulterà in un gigantesco mondo open world, in classico stile Ubisoft.&nbsp;Il periodo storico di riferimento per gli accadimenti narrati nel nuovo gioco di Ubisoft, è a cavallo tra il film del "l'Impero colpisce ancora" e "Il ritorno dello Jedi". L'avventura ci proporrà di esplorare pianeti distanti attraverso tutta &nbsp;la galassia di Star Wars, sia iconici che nuovi. Rischiando tutto come Kay Vess, un losco emergente in cerca di libertà e dei mezzi per iniziare una nuova vita, insieme al suo compagno Nix. Combatti, ruba e inganna il tuo percorso attraverso associazioni criminali della galassia mentre ti unisci ai più ricercati della galassia.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/starwars/status/1777728894625554774")Per il momento del gameplay non si è visto ancora nulla, ma ciò che traspare dal trailer mostrato oggi è che il gioco non stupirà certo per l'enorme colpo d'occhio a livello grafico dato che l'engine mostrato fin ora non ha dato nota di essere incredibilmente sbalorditivo; per il momento non abbiamo altre informazioni riguardo al nuovo gioco di Star Wars, se non che il team di sviluppo affiancato da Ubisoft in questa produzione è quello dei ragazzi di Massive &nbsp;Entertainment, gli stessi autori della serie The Division, in grado di creare una saga importantissima per il brand Ubisoft. Le attese sono altissime per questo nuovo tripla A e siamo sicuri che Ubisoft non ci farà attendere molto prima di mostrare un po' del gameplay che ci porterà nell'immaginario di Lucas, in oltre vi ricordiamo che il prossimo Ubisoft Forward, conferenza di Ubisoft dedicata ai propri brand e prodotti si terrà il 10 giugno e sicuramente ci verrà mostrato qualcosa di più in quella occasione.

Il nuovo titolo della serie Star Wars, per quanto riguarda il mondo gaming, sarà Star Wars Outlaws prodotto dai ragazzi di Ubisoft che avevano annunciato il progetto già da tempo, ma che finalmente mostrano un trailer con alcune immagini prese direttamente dal gioco che uscirà il 30 agosto 2024.<h2>Star Wars Outlaws, il nuovo tripla A di Ubisoft</h2>Il nuovo video gioco ispirato alla saga cinematografica di fantascienza ideata da George Lucas,<a href="https://gaming.libero.it/star-wars-cancellato-a-causa-dei-licenziamenti"> Star Wars,</a> è pronto a fare il suo debutto sugli scaffali, Star Wars Outlaws verrà ufficialmente rilasciato il 30 agosto 2024. Il lavoro dei ragazzi di Ubisoft in questo nuovo attesissimo tripla A ci catapulterà in un gigantesco mondo open world, in classico stile Ubisoft.&nbsp;Il periodo storico di riferimento per gli accadimenti narrati nel nuovo gioco di Ubisoft, è a cavallo tra il film del "l'Impero colpisce ancora" e "Il ritorno dello Jedi". L'avventura ci proporrà di esplorare pianeti distanti attraverso tutta &nbsp;la galassia di Star Wars, sia iconici che nuovi. Rischiando tutto come Kay Vess, un losco emergente in cerca di libertà e dei mezzi per iniziare una nuova vita, insieme al suo compagno Nix. Combatti, ruba e inganna il tuo percorso attraverso associazioni criminali della galassia mentre ti unisci ai più ricercati della galassia.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/starwars/status/1777728894625554774")Per il momento del gameplay non si è visto ancora nulla, ma ciò che traspare d<a href="https://gaming.libero.it/star-wars-outlaws-data-d-uscita-e-supporto-alle-tecnologie-nvidia">al trailer mostrato oggi è che il gioco non stupirà certo per l'enorme colpo d'occhio a livello grafico</a> dato che l'engine mostrato fin ora non ha dato nota di essere incredibilmente sbalorditivo; per il momento non abbiamo altre informazioni riguardo al nuovo gioco di Star Wars, se non che il team di sviluppo affiancato da Ubisoft in questa produzione è quello dei ragazzi di Massive &nbsp;Entertainment, gli stessi autori della serie The Division, in grado di creare una saga importantissima per il brand Ubisoft. Le attese sono altissime per questo nuovo tripla A e siamo sicuri che Ubisoft non ci farà attendere molto prima di mostrare un po' del gameplay che ci porterà nell'immaginario di Lucas, in oltre vi ricordiamo che il prossimo Ubisoft Forward, conferenza di Ubisoft dedicata ai propri brand e prodotti si terrà il 10 giugno e sicuramente ci verrà mostrato qualcosa di più in quella occasione.

Star Wars Outlaws, ecco il nuovo tripla A targato Ubisoft e Massive  entertainment

Star Wars Outlaws in uscita a fine agosto 2024

Star Wars Outlaws finalmente ha una data di uscita confermata, con Ubisoft che ha deciso di rilasciare il gioco il 30 agosto del 2024

Star Wars Outlaws: ecco la data ufficiale del nuovo gioco di Ubisoft

Quali sono i 5 Franchises che hanno venduto di più nella storia dei videogiochi? In questo nuovo episodio di 5 Bites of Gaming, scopriremo i 5 franchises videoludiche più venduti di sempre, unendo storie epiche a numeri da record.&nbsp;La classifica completaDa Grand Theft Auto a Super Mario Bros, esploriamo il fenomeno globale che ha catturato l'immaginazione di milioni di giocatori in tutto il mondo5. Grand Theft Auto - 385 milioni di copie vendute dal 1997Nel 1997, la saga di Grand Theft Auto ha preso vita da un progetto più tradizionale chiamato Race 'N Chase. L'originale concept proponeva un poliziotto intento a fermare una serie di rapinatori. Tuttavia, la svolta arrivò con un livello speciale, dove i programmatori della Rockstar iniziarono a godersi le prodezze di un rapinatore in fuga. Il divertimento fu così contagioso che il gioco cambiò completamente, diventando uno dei titoli più amati nel panorama videoludico.4. Call of Duty - 400 milioni di copie vendute dal 2003Dal 2003, Call of Duty ha intrattenuto milioni di giocatori attraverso più di 20 capitoli, simulando scenari di guerra dal passato e dal futuro. Dai conflitti della Seconda Guerra Mondiale alle ipotetiche guerre moderne, la serie di videogiochi ha conquistato il cuore degli appassionati di sparatutto in prima persona.3. Pokémon - 440 milioni di copie vendute dal 1996Nato come gioco portatile per Game Boy nel 1996, Pokémon ha conquistato il mondo con oltre 1000 creature distribuite in 9 generazioni di videogiochi. La sua popolarità ha raggiunto nuove vette con Pokémon Go, l'app che ha superato il miliardo di download digitali, creando una vera e propria rivoluzione nel mondo del gaming mobile.2. Tetris - 495 milioni di copie venduteNel 1984, il programmatore sovietico Alexey Pajitnov ha creato Tetris, un "puzzle game" ispirato al termine greco "tetra" e al tennis, sua passione personale. Il gioco ha venduto 495 milioni di copie e continua a essere amato per la sua semplicità e sfida coinvolgente.1. Super Mario Bros - Oltre 825 milioni di copie venduteIl celebre idraulico baffuto, Mario, ha conquistato il cuore di milioni di giocatori in decine di videogiochi delle serie Super Mario, Mario Kart, Mario Party e Mario Galaxy. La sua prima apparizione risale al 1981 come personaggio secondario in Donkey Kong. Il nome "Mario" è un omaggio a Mario Segale, un imprenditore italiano-americano che ha contribuito alla fortuna iniziale di Nintendo. Una storia di successo che continua a ispirare generazioni di giocatori in tutto il mondo.

Quali sono i 5 Franchises che hanno venduto di più nella storia dei videogiochi? In questo nuovo episodio di 5 Bites of Gaming, scopriremo i 5 franchises videoludiche più venduti di sempre, unendo storie epiche a numeri da record.&nbsp;<h2>La classifica completa</h2>Da Grand Theft Auto a Super Mario Bros, esploriamo il fenomeno globale che ha catturato l'immaginazione di milioni di giocatori in tutto il mondo<h3>5. Grand Theft Auto - 385 milioni di copie vendute dal 1997</h3>Nel 1997, la saga di Grand Theft Auto ha preso vita da un progetto più tradizionale chiamato Race 'N Chase. L'originale concept proponeva un poliziotto intento a fermare una serie di rapinatori. Tuttavia, la svolta arrivò con un livello speciale, dove i programmatori della Rockstar iniziarono a godersi le prodezze di un rapinatore in fuga. Il divertimento fu così contagioso che il gioco cambiò completamente, diventando uno dei titoli più amati nel panorama videoludico.<h3>4. Call of Duty - 400 milioni di copie vendute dal 2003</h3>Dal 2003, Call of Duty ha intrattenuto milioni di giocatori attraverso più di 20 capitoli, simulando scenari di guerra dal passato e dal futuro. Dai conflitti della Seconda Guerra Mondiale alle ipotetiche guerre moderne, la serie di videogiochi ha conquistato il cuore degli appassionati di sparatutto in prima persona.<h3>3. Pokémon - 440 milioni di copie vendute dal 1996</h3>Nato come gioco portatile per Game Boy nel 1996, Pokémon ha conquistato il mondo con oltre 1000 creature distribuite in 9 generazioni di videogiochi. La sua popolarità ha raggiunto nuove vette con Pokémon Go, l'app che ha superato il miliardo di download digitali, creando una vera e propria rivoluzione nel mondo del gaming mobile.<h3>2. Tetris - 495 milioni di copie vendute</h3>Nel 1984, il programmatore sovietico Alexey Pajitnov ha creato Tetris, un "puzzle game" ispirato al termine greco "tetra" e al tennis, sua passione personale. Il gioco ha venduto 495 milioni di copie e continua a essere amato per la sua semplicità e sfida coinvolgente.<h3>1. Super Mario Bros - Oltre 825 milioni di copie vendute</h3>Il celebre idraulico baffuto, Mario, ha conquistato il cuore di milioni di giocatori in decine di videogiochi delle serie Super Mario, Mario Kart, Mario Party e Mario Galaxy. La sua prima apparizione risale al 1981 come personaggio secondario in Donkey Kong. Il nome "Mario" è un omaggio a Mario Segale, un imprenditore italiano-americano che ha contribuito alla fortuna iniziale di Nintendo. Una storia di successo che continua a ispirare generazioni di giocatori in tutto il mondo.

Quali sono i 5 franchise cha hanno venduto di più nella storia dei videogiochi

I 5 Franchise più venduti di sempre

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5 Bites of Gaming, i Franchise più venduti di sempre

Ciao! Io sono Giuliana e sono una game designer. Oggi andremo ad analizzare insieme le punizioni all'interno di un videogioco. Le punizioni rappresentano esiti negativi o conseguenze indesiderate che un giocatore può incontrare durante l'esperienza di gioco.Analisi delle Punizioni nei VideogiochiQuesti possono essere messaggi di shaming, come quando il gioco ti dice che hai fatto un pessimo lavoro, o la perdita dei punti, dei power-up e dell'equipaggiamento. Addirittura, il game over stesso può essere considerato una punizione, o anche il ritorno al punto di partenza o a un checkpoint dopo aver perso una partita.&nbsp;Ironicamente, le punizioni contribuiscono ad aumentare il senso di sfida e di coinvolgimento dei giocatori. Un buon game designer comprende l'importanza di bilanciare le punizioni in modo da non frustrare eccessivamente i giocatori, evitando allo stesso tempo di rendere la sfida troppo facile.&nbsp;Le punizioni devono essere integrate in modo coerente nel contesto del gioco, rispettando narrativa e meccaniche. Devono essere imprevedibili per mantenere viva l'attenzione del giocatore. E quando un giocatore viene punito, è fondamentale fornire un feedback chiaro sul motivo per cui è venuta la punizione.Esempi di punizioni in-gameIn particolare, non è opportuno utilizzare le punizioni per far svolgere determinate azioni al giocatore. Un esempio è rappresentato dal gioco Diablo di Blizzard, dove all'inizio hanno tentato di implementare un sistema realistico della raccolta del cibo, ma hanno notato che questa meccanica era percepita come fastidiosa dai giocatori.&nbsp;Di conseguenza, hanno invertito l'approccio, creando un sistema in cui il personaggio non soffre mai di fame ma ottiene un temporaneo potenziamento delle capacità mangiando del cibo. Questo cambiamento è stato accolto positivamente dagli utenti, trasformando un'azione che precedentemente era una punizione in una ricompensa. È cruciale che tutte le punizioni siano per cose che il giocatore può comprendere e prevenire. Quando una punizione sembra casuale e inarrestabile, il giocatore si sente privo di controllo e il gioco diventa ingiusto.&nbsp;Una volta che succede questo, il giocatore potrebbe decidere di non giocare più a quel gioco. Questo episodio sulle punizioni giunge al termine. Ci vediamo al prossimo episodio di Game Crafters. Ciao!

Ciao! Io sono Giuliana e sono una game designer. Oggi andremo ad analizzare insieme le punizioni all'interno di un videogioco. Le punizioni rappresentano esiti negativi o conseguenze indesiderate che un giocatore può incontrare durante l'esperienza di gioco.<h2>Analisi delle Punizioni nei Videogiochi</h2>Questi possono essere messaggi di shaming, come quando il gioco ti dice che hai fatto un pessimo lavoro, o la perdita dei punti, dei power-up e dell'equipaggiamento. Addirittura, il game over stesso può essere considerato una punizione, o anche il ritorno al punto di partenza o a un checkpoint dopo aver perso una partita. &nbsp;Ironicamente, le punizioni contribuiscono ad aumentare il senso di sfida e di coinvolgimento dei giocatori. Un buon game designer comprende l'importanza di bilanciare le punizioni in modo da non frustrare eccessivamente i giocatori, evitando allo stesso tempo di rendere la sfida troppo facile. &nbsp;Le punizioni devono essere integrate in modo coerente nel contesto del gioco, rispettando narrativa e meccaniche. Devono essere imprevedibili per mantenere viva l'attenzione del giocatore. E quando un giocatore viene punito, è fondamentale fornire un feedback chiaro sul motivo per cui è venuta la punizione.<h3>Esempi di punizioni in-game</h3>In particolare, non è opportuno utilizzare le punizioni per far svolgere determinate azioni al giocatore. Un esempio è rappresentato dal gioco Diablo di Blizzard, dove all'inizio hanno tentato di implementare un sistema realistico della raccolta del cibo, ma hanno notato che questa meccanica era percepita come fastidiosa dai giocatori. &nbsp;Di conseguenza, hanno invertito l'approccio, creando un sistema in cui il personaggio non soffre mai di fame ma ottiene un temporaneo potenziamento delle capacità mangiando del cibo. Questo cambiamento è stato accolto positivamente dagli utenti, trasformando un'azione che precedentemente era una punizione in una ricompensa. È cruciale che tutte le punizioni siano per cose che il giocatore può comprendere e prevenire. Quando una punizione sembra casuale e inarrestabile, il giocatore si sente privo di controllo e il gioco diventa ingiusto. &nbsp;Una volta che succede questo, il giocatore potrebbe decidere di non giocare più a quel gioco. Questo episodio sulle punizioni giunge al termine. Ci vediamo al prossimo episodio di Game Crafters. Ciao!

Perchè nei videogiochi sono importanti le punizioni? Ecco spiegato il motivo

Punizioni nei videogame: ecco perchè sono importanti

Game Crafters: perchè è importante punire i giocatori

Academic Arena è il canale divulgativo che unisce il mondo accademico con quello Esport. In questa prima pubblicazione, andremo a discutere di uno degli argomenti più caldi del momento: la questione di genere negli Esport.Esport e questione di genere: iniziare lentamenteL'universo degli Esport , protagonista di numerosi dibattiti accademici negli ultimi anni, si caratterizza da sempre per la sua capacità di superare confini lavorativi e mediatici consolidati. Esso mette in discussione strutture tradizionali centenarie e si distingue per la sua "originalità" rispetto al passato.&nbsp;&nbsp;Tuttavia, come spesso accade, le apparenze possono ingannare. Un'analisi attenta e un approccio critico rivelano che dietro la superficie di questa originalità si cela la necessità di legittimarsi, spesso ricorrendo alla ripetizione di schemi già familiari, con i conseguenti problemi (spesso spettri del passato) che ri-emergono in una prospettiva rinnovata.&nbsp;&nbsp;I videogiochi competitivi costruiscono, dal punto di vista sociale, un mondo popolato da spettatori, atleti professionisti, organizzatori, piattaforme di streaming, investitori e accademici, come il sottoscritto. Questo mondo è capace di regalare emozioni e sogni, ma non è immune dalla formazione di nuove e costanti sfide. Una di queste sfide, che esploreremo insieme a partire da oggi e in una serie di articoli futuri in questa rubrica, è affrontare la difficoltà (certamente non originale di questo mondo) di capire, gestire e decostruire la questione di genere.&nbsp;&nbsp;"Perché giochi? Non sei una ragazza?" è il titolo (da me tradotto) di un interessante lavoro di ricerca condotto presso la Northeastern University, capitanato da Daniel Madden con il supporto di diversi colleghi. Il lavoro è stato presentato per la prima volta alla Conference on Human Factors in Computing Systems nel 2021 e ci permette, a distanza di anni e in maniera graduale, di avviare il dibattito sulla questione di genere negli esport.Attenzione però, gli autori sanno bene che il termine "genere" va oltre la semplice dicotomia maschio-femmina (nel tempo impareremo anche noi ad operare queste distinzioni), ma scelgono di partire proprio da questa base per esplorare il fenomeno.Allora, porrei subito una domanda: quante competizioni miste tra maschi e femmine abbiamo visto negli esport durante gli ultimi dieci anni? Questa domanda, che oggi porgo a voi lettori e che mi sono posto spesso durante le mie ricerche, è la stessa attorno la quale si costruisce il lavoro di ricerca di Madden e compagni. Le risposte possono essere molteplici, ma cerchiamo di procedere con ordine.&nbsp;L’impatto delle radici culturaliSe è vero che gli sport tradizionali hanno trovato un apparente rifugio scomodando i dogmi della biologia (oggi nuovamente sotto giudizio dell'opinione pubblica), gli esport sembrano non "giustificare" una netta separazione fondata sul genere. In questo contesto, il lavoro di Madden offre una risposta diversa a queste domande, interrogando un sistema di valori e credenze culturali alla base delle società, almeno occidentali.&nbsp;&nbsp;Procedendo per gradi, una prima possibile spiegazione risiede in quelle che mi piace definire "radici culturali" associate al mondo dei videogiochi, in particolare a quell'idea consolidata che vede la competizione come espressione di "aggressività", un valore tradizionalmente associato al genere maschile, controbilanciato dall'"emotività" del sesso femminile. Queste radici concorrono a definire la "percezione" di cosa sia il gaming e a chi debba appartenere per diritto.&nbsp;&nbsp;Innegabile per certi versi che il gaming sia ancora percepito come un interesse prevalentemente maschile dal senso comune, anche se mancano prove scientifiche a sostegno, specialmente considerando che le abilità richieste negli esport sembrano essere ottenibili indipendentemente dal genere.&nbsp;Andando avanti con gli studi, emerge ripetutamente dal lavoro di Madden che le ragazze sono percepite come più "emozionali", una caratteristica vista come distante dalla tolleranza alla violenza spesso considerata necessaria per la competizione, specialmente in giochi che simulano scenari bellici.&nbsp;&nbsp;Non sorprende quindi la diffusa retorica che relega le ragazze a ruoli di supporto, sia emotivo che fisico, riflettendo proprio quegli statuti appartenenti alle narrazioni di guerra consolidate nel corso della storia occidentale. Questi hanno contribuito a una cultura mediatica e di educazione infantile orientata verso il gaming omo-centrico.&nbsp;&nbsp;Questi stereotipi culturali hanno plasmato la percezione pubblica degli esport e contribuiscono alla mancanza di rappresentanza femminile in competizioni di alto livello. Tuttavia, la realtà è che le abilità necessarie per eccellere negli esport non sono legate al genere, ma piuttosto alla dedizione, alla strategia e alla precisione.Da dove partire per indagare criticamente il problema?È interessante iniziare a chiedersi quali siano i canali che portano a delle difficoltà nel percepire queste abilità nelle giocatrici professioniste.L'indagine di Madden fornisce una serie di spunti importanti da cui avviare una riflessione sull'approccio per superare queste barriere percettive e creare un ambiente più inclusivo negli esport. Tra queste troviamo:&nbsp;- Amplificare la voce delle comunità di minoranza attraverso un design partecipativo, dove la maggior partecipazione ai processi di costruzione sociale genera un ambiente più inclusivo e non viceversa.&nbsp;- Insistere sulla posizione dei designer nei processi organizzativi che riguardano gli eventi, così come degli sviluppatori stessi dei titoli esport. Un aspetto importante è rappresentato dalle pratiche di progettazione reiterate e problematiche nel game design, che contribuiscono a rafforzare gli stereotipi sessualizzati o iper-mascolini nel videogioco. Si pensi agli innumerevoli casi in cui la femminilità dei personaggi in gioco, le disabilità corporee, mentali e culturali divengono oggetto di una rappresentazione che non è neutrale rispetto alle percezioni che i giocatori costruiscono a partire proprio da quei modelli, che spesso non sono stati ben pensati o progettati.&nbsp;E quindi, cari lettori, affrontare la questione di genere negli esport richiede una riflessione approfondita su come la cultura e le credenze radicate possano influenzare le opportunità e la rappresentanza nel mondo competitivo dei videogiochi. Tutti siamo chiamati a esplorare ulteriormente queste dinamiche per contribuire a una comprensione più approfondita e favorire il cambiamento positivo nel panorama degli esport. Attendiamoci, nei prossimi articoli, di continuare su questa linea di pensiero.&nbsp;&nbsp;

Academic Arena è il canale divulgativo che unisce il mondo accademico con quello Esport. In questa prima pubblicazione, andremo a discutere di uno degli argomenti più caldi del momento: la questione di genere negli Esport.<h2>Esport e questione di genere: iniziare lentamente</h2>L'universo degli Esport , protagonista di numerosi dibattiti accademici negli ultimi anni, si caratterizza da sempre per la sua capacità di superare confini lavorativi e mediatici consolidati. Esso mette in discussione strutture tradizionali centenarie e si distingue per la sua "originalità" rispetto al passato.&nbsp;&nbsp;Tuttavia, come spesso accade, le apparenze possono ingannare. Un'analisi attenta e un approccio critico rivelano che dietro la superficie di questa originalità si cela la necessità di legittimarsi, spesso ricorrendo alla ripetizione di schemi già familiari, con i conseguenti problemi (spesso spettri del passato) che ri-emergono in una prospettiva rinnovata.&nbsp;&nbsp;I videogiochi competitivi costruiscono, dal punto di vista sociale, un mondo popolato da spettatori, atleti professionisti, organizzatori, piattaforme di streaming, investitori e accademici, come il sottoscritto. Questo mondo è capace di regalare emozioni e sogni, ma non è immune dalla formazione di nuove e costanti sfide. Una di queste sfide, che esploreremo insieme a partire da oggi e in una serie di articoli futuri in questa rubrica, è affrontare la difficoltà (certamente non originale di questo mondo) di capire, gestire e decostruire la questione di genere.&nbsp;&nbsp;"Perché giochi? Non sei una ragazza?" è il titolo (da me tradotto) di un interessante lavoro di ricerca condotto presso la Northeastern University, capitanato da Daniel Madden con il supporto di diversi colleghi. Il lavoro è stato presentato per la prima volta alla Conference on Human Factors in Computing Systems nel 2021 e ci permette, a distanza di anni e in maniera graduale, di avviare il dibattito sulla questione di genere negli esport.Attenzione però, gli autori sanno bene che il termine "genere" va oltre la semplice dicotomia maschio-femmina (nel tempo impareremo anche noi ad operare queste distinzioni), ma scelgono di partire proprio da questa base per esplorare il fenomeno. Allora, porrei subito una domanda: quante competizioni miste tra maschi e femmine abbiamo visto negli esport durante gli ultimi dieci anni? Questa domanda, che oggi porgo a voi lettori e che mi sono posto spesso durante le mie ricerche, è la stessa attorno la quale si costruisce il lavoro di ricerca di Madden e compagni. Le risposte possono essere molteplici, ma cerchiamo di procedere con ordine.<figure class="image"><img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/shutterstock_2296284083_25c72813ad.jpg" alt="shutterstock_2296284083.jpg"></figure>&nbsp;<h3>L’impatto delle radici culturali</h3>Se è vero che gli sport tradizionali hanno trovato un apparente rifugio scomodando i dogmi della biologia (oggi nuovamente sotto giudizio dell'opinione pubblica), gli esport sembrano non "giustificare" una netta separazione fondata sul genere. In questo contesto, il lavoro di Madden offre una risposta diversa a queste domande, interrogando un sistema di valori e credenze culturali alla base delle società, almeno occidentali.&nbsp;&nbsp;Procedendo per gradi, una prima possibile spiegazione risiede in quelle che mi piace definire "radici culturali" associate al mondo dei videogiochi, in particolare a quell'idea consolidata che vede la competizione come espressione di "aggressività", un valore tradizionalmente associato al genere maschile, controbilanciato dall'"emotività" del sesso femminile. Queste radici concorrono a definire la "percezione" di cosa sia il gaming e a chi debba appartenere per diritto.&nbsp;&nbsp;Innegabile per certi versi che il gaming sia ancora percepito come un interesse prevalentemente maschile dal senso comune, anche se mancano prove scientifiche a sostegno, specialmente considerando che le abilità richieste negli esport sembrano essere ottenibili indipendentemente dal genere.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/shutterstock_2193723157_876a7551de.jpg" alt="shutterstock_2193723157.jpg">&nbsp;Andando avanti con gli studi, emerge ripetutamente dal lavoro di Madden che le ragazze sono percepite come più "emozionali", una caratteristica vista come distante dalla tolleranza alla violenza spesso considerata necessaria per la competizione, specialmente in giochi che simulano scenari bellici.&nbsp;&nbsp;Non sorprende quindi la diffusa retorica che relega le ragazze a ruoli di supporto, sia emotivo che fisico, riflettendo proprio quegli statuti appartenenti alle narrazioni di guerra consolidate nel corso della storia occidentale. Questi hanno contribuito a una cultura mediatica e di educazione infantile orientata verso il gaming omo-centrico.&nbsp;&nbsp;Questi stereotipi culturali hanno plasmato la percezione pubblica degli esport e contribuiscono alla mancanza di rappresentanza femminile in competizioni di alto livello. Tuttavia, la realtà è che le abilità necessarie per eccellere negli esport non sono legate al genere, ma piuttosto alla dedizione, alla strategia e alla precisione.<h2>Da dove partire per indagare criticamente il problema?</h2>È interessante iniziare a chiedersi quali siano i canali che portano a delle difficoltà nel percepire queste abilità nelle giocatrici professioniste.L'indagine di Madden fornisce una serie di spunti importanti da cui avviare una riflessione sull'approccio per superare queste barriere percettive e creare un ambiente più inclusivo negli esport. Tra queste troviamo:&nbsp;- Amplificare la voce delle comunità di minoranza attraverso un design partecipativo, dove la maggior partecipazione ai processi di costruzione sociale genera un ambiente più inclusivo e non viceversa.&nbsp;- Insistere sulla posizione dei designer nei processi organizzativi che riguardano gli eventi, così come degli sviluppatori stessi dei titoli esport. Un aspetto importante è rappresentato dalle pratiche di progettazione reiterate e problematiche nel game design, che contribuiscono a rafforzare gli stereotipi sessualizzati o iper-mascolini nel videogioco. Si pensi agli innumerevoli casi in cui la femminilità dei personaggi in gioco, le disabilità corporee, mentali e culturali divengono oggetto di una rappresentazione che non è neutrale rispetto alle percezioni che i giocatori costruiscono a partire proprio da quei modelli, che spesso non sono stati ben pensati o progettati.&nbsp;E quindi, cari lettori, affrontare la questione di genere negli esport richiede una riflessione approfondita su come la cultura e le credenze radicate possano influenzare le opportunità e la rappresentanza nel mondo competitivo dei videogiochi. Tutti siamo chiamati a esplorare ulteriormente queste dinamiche per contribuire a una comprensione più approfondita e favorire il cambiamento positivo nel panorama degli esport. Attendiamoci, nei prossimi articoli, di continuare su questa linea di pensiero.&nbsp; &nbsp;

Academic Arena è il canale divulgativo che unisce il mondo accademico con quello Esport

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Academic Arena è il canale divulgativo che unisce il mondo accademico con quello Esport. In questa prima pubblicazione, andremo a discutere di uno degli argomenti più caldi del momento: la questione di genere negli Esport.

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