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La Corea del Sud è da anni sinonimo di esport e, in particolare, di League of Legends. Sebbene molti ricordino il dominio del paese su altri titoli come Starcraft, negli ultimi tempi il legame della Corea con il calcio è cresciuto grazie a stelle internazionali come Son Heung Min. Il campione del Tottenham ha recentemente condiviso in un’intervista la sua passione per League of Legends, raccontando il percorso che lo ha portato a unirsi alla community di giocatori sudcoreani.Son e Faker insieme nel dream team sud coreanoSon Heung Min, leader indiscusso del Tottenham Hotspur e figura di spicco della Premier League, ha raccontato di come la sua passione per League of Legends sia sbocciata attorno al 2019-2020. Durante il lockdown, Son ha passato molte notti a giocare con amici in Corea, anche con 200 di ping, migliorando le sue abilità e affrontando le sfide che il gioco richiede. In passato, durante una tournée del Tottenham, Son ha avuto l’occasione di incontrare il celebre pro-player di League of Legends, Faker, un momento memorabile che ha segnato il punto di incontro tra calcio e esport.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/DBg0eWfRc84/")Amicizia nata su League of LegendsNel video dell’intervista, Son confessa che la sua passione per League of Legends era all’inizio motivo di imbarazzo, poiché non si considerava un giocatore esperto e veniva spesso preso in giro dai suoi amici per le sue abilità limitate. Con il tempo, però, ha perso la paura di sbagliare, migliorando in modo significativo e cimentandosi nel ruolo di Jungler, utilizzando alcuni dei campioni più complessi del gioco come Lee Sin, Nidalee, Vi e Viego.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/DBZGCMgvBR6/")&nbsp;Con la finale del Mondiale di League of Legends che si terrà quest’anno a Londra, Son spera di poter invitare Faker e i suoi compagni di squadra a una partita del Tottenham, in concomitanza con l’evento. Per ora, Faker e il suo team dovranno superare un impegnativo match contro i rivali Gen.G per conquistare il posto in finale e calcare il palcoscenico londinese. Siamo certi che Son sarà uno degli spettatori più appassionati se il suo connazionale arriverà fino alla finale.

La Corea del Sud è da anni sinonimo di esport e, in particolare, di League of Legends. Sebbene molti ricordino il dominio del paese su altri titoli come Starcraft, negli ultimi tempi il legame della Corea con il calcio è cresciuto grazie a stelle internazionali come Son Heung Min. Il campione del Tottenham ha recentemente condiviso in un’intervista la sua passione per League of Legends, raccontando il percorso che lo ha portato a unirsi alla community di giocatori sudcoreani.<h2>Son e Faker insieme nel dream team sud coreano</h2>Son Heung Min, leader indiscusso del Tottenham Hotspur e figura di spicco della Premier League, ha raccontato di come la sua passione per League of Legends sia sbocciata attorno al 2019-2020. Durante il lockdown, Son ha passato molte notti a giocare con amici in Corea, anche con 200 di ping, migliorando le sue abilità e affrontando le sfide che il gioco richiede. In passato, durante una tournée del Tottenham, Son ha avuto l’occasione di incontrare il celebre pro-player di League of Legends, <a href="https://gaming.libero.it/lol-i-t1-sono-i-vostri-campioni-del-mondo-2023">Faker</a>, un momento memorabile che ha segnato il punto di incontro tra calcio e esport.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/DBg0eWfRc84/")<h3>Amicizia nata su League of Legends</h3>Nel video dell’intervista, Son confessa che la sua passione per League of Legends era all’inizio motivo di imbarazzo, poiché non si considerava un giocatore esperto e veniva spesso preso in giro dai suoi amici per le sue abilità limitate. Con il tempo, però, ha perso la paura di sbagliare, migliorando in modo significativo e cimentandosi nel ruolo di Jungler, utilizzando alcuni dei campioni più complessi del gioco come Lee Sin, Nidalee, Vi e Viego.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/DBZGCMgvBR6/")&nbsp;Con la finale del Mondiale di <a href="https://gaming.libero.it/arcane-stagione-2-nuovo-trailer-data-d-uscita-e-contenuti-in-game">League of Legends</a> che si terrà quest’anno a Londra, Son spera di poter invitare Faker e i suoi compagni di squadra a una partita del Tottenham, in concomitanza con l’evento. Per ora, Faker e il suo team dovranno superare un impegnativo match contro i rivali Gen.G per conquistare il posto in finale e calcare il palcoscenico londinese. Siamo certi che Son sarà uno degli spettatori più appassionati se il suo connazionale arriverà fino alla finale.

Son il fuoriclasse del Tottenham racconta la propria passione per League of Legends

La star del Tottenham è un player di League of Legends

La super star del calcio mondiale, Son, si è raccontato in un video intervista ai ragazzi di League of Legends, raccontando del proprio percorso sul gioco negli ultimi  5 anni

League of Legends: una star del Tottenham sfida Faker per il trono del Sud Corea

Lo youtuber e cantante italiano Fabio Rovazzi - pseudonimo di Fabio Piccolrovazzi - è particolarmente conosciuto, tra le varie attività, anche per quelle che sono le bizzarre trovate di marketing escogitate attorno alla promozione di nuovi singoli. Se di solito, però, lo youtuber appassionato di videogame “sfruttava” il coinvolgimento di artisti o web star, questa volta la messinscena è stata decisamente più particolare. Durante una diretta su Instagram di domenica 12 maggio, il cantante aveva infatti appoggiato il telefono su di un muretto in via Garibaldi, a Milano. Poco dopo, un ragazzo si è avvicinato, gli ha scippato lo smartphone e ha proseguito la sua fuga mentre la live con 400 persone proseguiva indisturbata. Immediatamente, giornali e telegiornali hanno diffuso la notizia commentando l’aumento della criminalità nel capoluogo lombardo. Ma non era che una trovata di marketing per promuovere ‘Maranza’, il nuovo singolo in uscita.Le trovate pubblicitarie di Rovazzi, che è perfino “entrato” in Call of DutyFabio Rovazzi è salito alla ribalta nel 2016 con l’esordio musicale Andiamo a comandare, un tormentone estivo che ha subito raggiunto la vetta di tutte le classifiche, ottenendo il primo disco d'oro in Italia esclusivamente con lo streaming. Dopo questo risultato straordinario, il singolo è stato certificato cinque volte disco di platino dalla FIMI.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C4gd2hDI3NU/")&nbsp;Da quel momento in avanti, lo youtuber - che non si definisce un cantante, bensì “il suo tentativo” - non ha più fatto a meno di trovate pubblicitarie originali e di videoclip fuori dagli schemi, diventando presto il re della viralità italiana. Rovazzi, abile conoscitore dello streaming, dei social e del settore videoludico, ha infatti coinvolto nei suoi progetti tantissimi volti noti. Citarli tutti sarebbe impossibile, pertanto ci limitiamo a menzionarne “solo” alcuni, come Gianni Morandi, Carlo Cracco, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi, Flavio Briatore, Roberto Pedicini e Diletta Leotta.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/B3RgDdRIgYV/")&nbsp;Ma non solo. Rovazzi è anche “entrato” in un videogioco. Proprio così: nel 2020, in occasione del Lucca Comics &amp; Games, lo youtuber ha conosciuto Bernardo Antoniazzi di Infinity Ward. Lo sviluppatore gli ha raccontato che mentre lavora a Call of Duty Modern Warfare si è più volte divertito ad inserirsi nel videogioco. E quando gli ha proposto di fare la stessa cosa, Rovazzi non se lo è fatto ripetere due volte. Ed è così che è diventato un personaggio di Call of Duty Warzone.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/CE1hJnyqzmw/")&nbsp;Il medesimo fan del gioco aveva così commentato la sua particolare intrusione:&nbsp;“Ho sempre avuto due sogni: 1) entrare in un videogioco 2) essere in copertina su Rolling Stone. Beh... oggi ho fatto doppietta. Da domani sará disponibile in tutto il mondo il mio personaggio “Morte” all’interno di Call Of Duty: Modern Warfare. Non potete capire quanto sono contento e orgoglioso di portare un pezzetto d’italia all’interno del mio videogioco preferito. Vi aspetto in game!”La finta rapina per promuovere il tormentone 'Maranza'Era domenica 12 maggio. Rovazzi stava parlando in live con alcuni dei suoi follower (400, per la precisione). All’improvviso, nell’inquadratura, comincia ad aggirarsi un ragazzo a volto scoperto, che dopo poco gli strappa il cellulare dalle mani e scappa mentre la diretta prosegue.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/CorteggioM/status/1789723062159475039")&nbsp;Se molti fan hanno immediatamente capito che si trattasse di una qualche trovata pubblicitaria, lo stesso non è accaduto per molti media tradizionali. Perfino alcune edizioni dei telegiornali, commentando l’aumento della criminalità milanese, hanno infatti parlato del furto del telefono subito da Rovazzi. Ma l’artista stesso ha poi rivelato:&nbsp;“Ho pensato a un'idea divertente di marketing da utilizzare per lanciare in maniera inusuale l’uscita del mio brano con Il Pagante, senza preventivare che questo potesse creare un cortocircuito mediatico così ampio. Ho solo messo in scena una barra del pezzo che abbiamo scritto: - /Giravo in Corso Como/Si è avvicinato un uomo/Mi ha chiesto una Marlboro e l’orologio/Non so che ore sono/In tasca sento un vuoto/Mi hanno pullappato (mi hanno derubato)/ Con una moto/ Ora ho un sogno solo/Vorrei diventare come uno di loro/Un maranza”&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C66JekyoP6P/")&nbsp;La finta rapina, dunque, è servita unicamente a pubblicizzare il nuovo tormentone estivo 'Maranza', il brano realizzato in collaborazione con il Pagante, in uscita il 15 maggio su tutte le piattaforme digitali. Il singolo è una fotografia dissacrante dei medesimi “maranza” milanesi, giovani con indosso borsello a tracolla, tuta, gioielleria (spesso di finto) valore, sneakers griffate e berretti, nonché il ritratto dell'attore pagato per rubargli telefono.

Lo youtuber e cantante italiano Fabio Rovazzi - pseudonimo di Fabio Piccolrovazzi - è particolarmente conosciuto, tra le varie attività, anche per quelle che sono le bizzarre trovate di marketing escogitate attorno alla promozione di nuovi singoli. Se di solito, però, lo youtuber appassionato di videogame “sfruttava” il coinvolgimento di artisti o web star, questa volta la messinscena è stata decisamente più particolare. Durante una diretta su Instagram di domenica 12 maggio, il cantante aveva infatti appoggiato il telefono su di un muretto in via Garibaldi, a Milano. Poco dopo, un ragazzo si è avvicinato, gli ha scippato lo smartphone e ha proseguito la sua fuga mentre la live con 400 persone proseguiva indisturbata. Immediatamente, giornali e telegiornali hanno diffuso la notizia commentando l’aumento della criminalità nel capoluogo lombardo. Ma non era che una trovata di marketing per promuovere ‘Maranza’, il nuovo singolo in uscita.<h2>Le trovate pubblicitarie di Rovazzi, che è perfino “entrato” in Call of Duty</h2>Fabio Rovazzi è salito alla ribalta nel 2016 con l’esordio musicale Andiamo a comandare, un tormentone estivo che ha subito raggiunto <a href="https://gaming.libero.it/compaiono-le-pubblicita-su-assassin-s-creed">la vetta di tutte le classifiche</a>, ottenendo il primo disco d'oro in Italia esclusivamente con lo streaming. Dopo questo risultato straordinario, il singolo è stato certificato cinque volte disco di platino dalla FIMI.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C4gd2hDI3NU/")&nbsp;Da quel momento in avanti, lo youtuber - che non si definisce un cantante, bensì “il suo tentativo” - non ha più fatto a meno di trovate pubblicitarie originali e di <a href="https://gaming.libero.it/al-bano-carrisi-sta-male-la-notizia-e-falsa-ma-diventa-virale-su-youtube-ecco-il-videogame-per-riconoscere-le-fake-news">videoclip fuori dagli schemi</a>, diventando presto il re della viralità italiana. Rovazzi, abile conoscitore dello streaming, dei social e del settore videoludico, ha infatti coinvolto nei suoi progetti tantissimi volti noti. Citarli tutti sarebbe impossibile, pertanto ci limitiamo a menzionarne “solo” alcuni, come Gianni Morandi, Carlo Cracco, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi, Flavio Briatore, Roberto Pedicini e Diletta Leotta.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/B3RgDdRIgYV/")&nbsp;Ma non solo. Rovazzi è anche “entrato” in un videogioco. Proprio così: nel 2020, in occasione del <a href="https://gaming.libero.it/zerocalcare-ed-altri-creators-contro-il-lucca-comics">Lucca Comics &amp; Games</a>, lo youtuber ha conosciuto Bernardo Antoniazzi di Infinity Ward. Lo sviluppatore gli ha raccontato che mentre lavora a Call of Duty Modern Warfare si è più volte divertito ad inserirsi nel videogioco. E quando gli ha proposto di fare la stessa cosa, Rovazzi non se lo è fatto ripetere due volte. Ed è così che è diventato <a href="https://gaming.libero.it/call-of-duty-warzone-ecco-i-migliori-loadout-per-la-nuova-stagione">un personaggio di Call of Duty Warzone</a>.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/CE1hJnyqzmw/")&nbsp;Il medesimo fan del gioco aveva così commentato la sua particolare intrusione:&nbsp;<blockquote>“Ho sempre avuto due sogni: 1) entrare in un videogioco 2) essere in copertina su Rolling Stone. Beh... oggi ho fatto doppietta. Da domani sará disponibile in tutto il mondo il mio personaggio “Morte” all’interno di Call Of Duty: Modern Warfare. Non potete capire quanto sono contento e orgoglioso di portare un pezzetto d’italia all’interno del mio videogioco preferito. Vi aspetto in game!”</blockquote><h3>La finta rapina per promuovere il tormentone 'Maranza'</h3>Era domenica 12 maggio. Rovazzi stava parlando in live con alcuni dei suoi follower (400, per la precisione). All’improvviso, nell’inquadratura, comincia ad aggirarsi un ragazzo a volto scoperto, che dopo poco gli strappa il cellulare dalle mani e scappa mentre la diretta prosegue.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/CorteggioM/status/1789723062159475039")&nbsp;Se molti fan hanno immediatamente capito che si trattasse di una qualche trovata pubblicitaria, lo stesso non è accaduto per molti media tradizionali. Perfino alcune edizioni dei telegiornali, <a href="https://gaming.libero.it/ea-potrebbe-introdurre-le-pubblicita-nei-suoi-videogiochi">commentando l’aumento della criminalità milanese</a>, hanno infatti parlato del furto del telefono subito da Rovazzi. Ma l’artista stesso ha poi rivelato:&nbsp;<blockquote>“Ho pensato a un'idea divertente di marketing da utilizzare per lanciare in maniera inusuale l’uscita del mio brano con Il Pagante, senza preventivare che questo potesse creare un cortocircuito mediatico così ampio. Ho solo messo in scena una barra del pezzo che abbiamo scritto: - /Giravo in Corso Como/Si è avvicinato un uomo/Mi ha chiesto una Marlboro e l’orologio/Non so che ore sono/In tasca sento un vuoto/Mi hanno pullappato (mi hanno derubato)/ Con una moto/ Ora ho un sogno solo/Vorrei diventare come uno di loro/Un maranza”</blockquote>&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C66JekyoP6P/")&nbsp;La finta rapina, dunque, è servita unicamente a pubblicizzare il nuovo tormentone estivo 'Maranza', il brano realizzato in collaborazione con il Pagante, in uscita il 15 maggio su tutte le piattaforme digitali. Il singolo è una fotografia dissacrante dei medesimi “maranza” milanesi, giovani con indosso borsello a tracolla, tuta, gioielleria (spesso di finto) valore, sneakers griffate e berretti, nonché il ritratto dell'attore pagato per rubargli telefono.

I media tradizionali hanno commentato il fatto parlando di “criminalità” sempre più diffusa nel capoluogo lombardo. Ma era semplice marketing

Rovazzi finge uno scippo per promuovere il singolo ‘Maranza’

I media tradizionali - dalle testate online fino ai telegiornali - hanno parlato di “criminalità” sempre più diffusa nel capoluogo lombardo. Ma era semplice marketing

Rovazzi finge lo scippo del telefono per promuovere il singolo ‘Maranza’

Dopo una lunga, lunghissima attesa, finalmente HBO ci ha fatto sapere quando potremo vedere i nuovi episodi di The Last of Us, la popolare serie tv ispirata alla omonima serie di videogiochi, uscita ormai più di un anno e mezzo fa. e, per quanto non abbiano dato una data precisa, la nuova finestra d'uscita porta la stagione in streaming in anticipo rispetto ai primi annunci.The Last of Us, quando vedremo la seconda stagioneGli scorsi Emmy Awards hanno portato non solo grandi e tanti premi ad alcune delle serie più amate, prime fra tutti Shogun e The Bear, ma anche tante novità rispetto alle uscite seriali del prossimo anni. Proprio in quell'occasione infatti Casey Bloys, Ad di HBO e Max, ha svelato la finestra temporale in cui verrà resa disponibile in streaming su Sky e Now la seconda stagione di The Last of Us, l'amatissimo show con Pedro Pascal e Bella Ramsey, ispirato alla celebre saga videoludica. Ma quindi quando vedremo i nuovi episodi?"Generalmente nella prima metà dell'anno (2025), mi aspetto che rientrino nella finestra dei prossimi Emmy. Ho già visto The Last of Us. Penso che tutti ameranno quello che Craig Mazin sta facendo"&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C_RKKnnySt0/")&nbsp;E in effetti, dando un'occhiata alle prime immagini della seconda stagione che sono trapelate fino ad ora, possiamo aspettarci decisamente numerose sorprese e colpi di scena. Pur mantenendo il cast originale infatti, i nuovi episodi vedranno apparire sul piccolo schermo alcuni personaggi citati fino ad ora solo nei videogiochi della serie. The Last of Us è considerato assieme a Fallout, uno dei migliori adattamenti seriali dal mondo videoludico.&nbsp;&nbsp;Pur prendendosi qualche libertà rispetto alla trama dei giochi, lo show targato HBO ne ha sempre rispettato l'anima originale, privilegiando all'interno della narrazione le sfaccettature dei protagonisti Joel e Ellie a fronte forse di un contesto apocalittico meno sfruttato rispetto a quanto avremmo voluto. Certo, il cordyceps riesce a creare bene, soprattutto nei primi episodi della prima stagione quel mood di terrore e adrenalina tipico di produzioni del genere, ma la produzione ha poi deciso di virare maggiormente verso atmosfere più intime e personali, regalandoci così piccole e indimenticabili storyline, addirittura assenti dal videogioco.The Last of Us, tutto quello che sappiamo sulla nuova stagioneUna volta chiarito in che periodo usciranno i nuovi episodi, proviamo ora a ipotizzare quale arco narrativo seguiranno e soprattutto quanti si distaccheranno dal videogame. La prima stagione, come abbiamo anticipato, si è presa qualche libertà rispetto alla controparte digitale ma, nonostante ciò, ha riprodotto l'intero arco narrativo del primo capitolo del gioco uscito nel 2013. Non accadrà a quanto pare per la seconda stagione che sarà composta da soli 7 episodi, 2 in meno rispetto alla prima stagione, e non racconterà nella loro interezza le vicende della parte due della saga videoludica. Gli showrunner della serie hanno spiegato che:"Abbiamo dovuto capire come raccontare la storia attraverso le stagioni. Quando lo fai, vai alla ricerca di naturali punti di interruzione e mentre delineavamo questa stagione, quel punto sembrava arrivare dopo sette puntate"Insomma, non ci resta che aspettare la prima metà del 2025 - solo pochi mesi dunque - per scoprire il destino dei nostri amati protagonisti.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-SvM0OpdvH/?img_index=1")

Dopo una lunga, lunghissima attesa, finalmente HBO ci ha fatto sapere quando potremo vedere i nuovi episodi di The Last of Us, la popolare serie tv ispirata alla omonima serie di videogiochi, uscita ormai più di un anno e mezzo fa. e, per quanto non abbiano dato una data precisa, la nuova finestra d'uscita porta la stagione in streaming in anticipo rispetto ai primi annunci.<h2>The Last of Us, quando vedremo la seconda stagione</h2>Gli scorsi Emmy Awards hanno portato non solo grandi e tanti premi ad alcune delle serie più amate, prime fra tutti <a href="https://gaming.libero.it/anna-sawai-la-vittoria-dell-emmy-con-shogun-dopo-suicide-squad">Shogun</a> e <a href="https://gaming.libero.it/the-bear-arriva-in-streaming-la-nuova-stagione-e-se-non-ne-avete-abbastanza-provate-con-i-videogiochi">The Bear</a>, ma anche tante novità rispetto alle uscite seriali del prossimo anni. Proprio in quell'occasione infatti Casey Bloys, Ad di HBO e Max, ha svelato la finestra temporale in cui verrà resa disponibile in streaming su Sky e Now la seconda stagione di The Last of Us, l'amatissimo show con <a href="https://gaming.libero.it/pedro-pascal-da-protagonista-del-videogioco-mystery-ad-antico-romano-per-il-gladiatore-2">Pedro Pascal</a> e Bella Ramsey, ispirato alla celebre saga videoludica. Ma quindi quando vedremo i nuovi episodi?<blockquote>"Generalmente nella prima metà dell'anno (2025), mi aspetto che rientrino nella finestra dei prossimi Emmy. Ho già visto The Last of Us. Penso che tutti ameranno quello che Craig Mazin sta facendo"</blockquote>&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C_RKKnnySt0/")&nbsp;E in effetti, dando un'occhiata alle prime immagini della seconda stagione che sono trapelate fino ad ora, possiamo aspettarci decisamente numerose sorprese e colpi di scena. Pur mantenendo il cast originale infatti, i nuovi episodi vedranno apparire sul piccolo schermo alcuni personaggi citati fino ad ora solo nei videogiochi della serie. <a href="https://gaming.libero.it/the-last-of-us-kaytlin-denver-interpretera-abby-nella-seconda-stagione-della-serie-tv">The Last of Us</a> è considerato assieme a Fallout, uno dei migliori adattamenti seriali dal mondo videoludico.&nbsp;&nbsp;Pur prendendosi qualche libertà rispetto alla trama dei giochi, lo show targato HBO ne ha sempre rispettato l'anima originale, privilegiando all'interno della narrazione le sfaccettature dei protagonisti Joel e Ellie a fronte forse di un contesto apocalittico meno sfruttato rispetto a quanto avremmo voluto. Certo, il cordyceps riesce a creare bene, soprattutto nei primi episodi della prima stagione quel mood di terrore e adrenalina tipico di produzioni del genere, ma la produzione ha poi deciso di virare maggiormente verso atmosfere più intime e personali, regalandoci così piccole e indimenticabili storyline, addirittura assenti dal videogioco.<h3>The Last of Us, tutto quello che sappiamo sulla nuova stagione</h3>Una volta chiarito in che periodo usciranno i nuovi episodi, proviamo ora a ipotizzare quale arco narrativo seguiranno e soprattutto quanti si distaccheranno dal videogame. La prima stagione, come abbiamo anticipato, si è presa qualche libertà rispetto alla controparte digitale ma, nonostante ciò, ha riprodotto l'intero arco narrativo del primo capitolo del gioco uscito nel 2013. Non accadrà a quanto pare per la seconda stagione che sarà composta da soli 7 episodi, 2 in meno rispetto alla prima stagione, e non racconterà nella loro interezza le vicende della parte due della saga videoludica. Gli showrunner della serie hanno spiegato che:<blockquote>"Abbiamo dovuto capire come raccontare la storia attraverso le stagioni. Quando lo fai, vai alla ricerca di naturali punti di interruzione e mentre delineavamo questa stagione, quel punto sembrava arrivare dopo sette puntate"</blockquote>Insomma, non ci resta che aspettare la prima metà del 2025 - solo pochi mesi dunque - per scoprire il destino dei nostri amati protagonisti.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-SvM0OpdvH/?img_index=1")

Ecco quando saranno disponibili in streaming i nuovi episodi di The Last of Us

The Last of Us, arriva la seconda stagione

HBO ha finalmente aggiornato la finestra d'uscita della seconda stagione del popolare show ispirato all'omonimo videogioco

The Last of Us, ecco quando usciranno i nuovi episodi

Relic Entertainment annuncia la sua separazione da SEGA, tornando a essere uno studio indipendente. Celebre per titoli come la serie Company of Heroes, i primi due Homeworld e Warhammer 40,000: Dawn of War, l'azienda ha comunicato questa decisione tramite un annuncio su X.Relic dice addio a SegatwitterEmbed("https://twitter.com/relicgames/status/1773244490171458017")&nbsp;Nel comunicato, si sottolinea che grazie a un investitore esterno, Relic sarà ora in grado di operare come studio indipendente. Tuttavia, l'obiettivo principale rimane invariato: continuare a sviluppare esperienze straordinarie per i giocatori.&nbsp;L'azienda ha voluto rassicurare i suoi fan riguardo al supporto per i titoli già esistenti, specialmente per l'attesissimo Company of Heroes 3, per il quale è previsto un aggiornamento ricco di novità nel prossimo aprile.&nbsp;Nel messaggio, viene espressa gratitudine nei confronti di SEGA per il sostegno fornito nel corso degli anni e per la guida durante questo periodo di transizione. Sebbene si separino come aziende, rimangono comunque amiche e collaboratrici. L'annuncio si conclude con un tono di entusiasmo per il nuovo capitolo che si sta per aprire.Chi era Relic Entertainment?Relic Entertainment è uno studio di sviluppo di videogiochi con sede a Vancouver, Canada. Fondata nel 1997 da alcuni ex-dipendenti di Electronic Arts, l'azienda è diventata famosa per la sua capacità di creare giochi di strategia in tempo reale (RTS) di alta qualità.Uno dei primi successi di Relic è stato il gioco "Homeworld" del 1999, un innovativo RTS ambientato nello spazio che ha ricevuto ampi elogi per la sua grafica, la sua storia e la sua atmosfera. Questo titolo ha messo in evidenza la capacità dello studio di portare innovazione nel genere RTS.Successivamente, Relic ha continuato a consolidare la sua reputazione con la serie "Warhammer 40,000: Dawn of War", basata sull'universo di Warhammer 40,000 di Games Workshop. Questi giochi hanno guadagnato un seguito devoto grazie alla loro combinazione di strategia, azione e profondità narrativa.Un altro franchise di grande successo per Relic è "Company of Heroes", un RTS ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il gioco ha ricevuto elogi universali per la sua meccanica di gioco innovativa, la sua grafica impressionante e la sua fedeltà storica.Nel corso degli anni, Relic è stata acquisita da diverse società. Nel 2004 è stata acquistata da THQ, ma dopo la bancarotta di quest'ultima nel 2013, Relic è stata venduta a SEGA, dove è diventata una parte importante della divisione SEGA Europe, questo però fino ad oggi, dove Relic torna ad essere uno studio indipendente.

Relic Entertainment annuncia la sua separazione da SEGA, tornando a essere uno studio indipendente. Celebre per titoli come la serie Company of Heroes, i primi due Homeworld e Warhammer 40,000: Dawn of War, l'azienda ha comunicato questa decisione tramite un annuncio su X.<h2>Relic dice addio a Sega</h2>twitterEmbed("https://twitter.com/relicgames/status/1773244490171458017")&nbsp;Nel comunicato, si sottolinea che grazie a un investitore esterno, Relic sarà ora in grado di operare come studio indipendente. Tuttavia, l'obiettivo principale rimane invariato: continuare a sviluppare esperienze straordinarie per i giocatori.&nbsp;L'azienda ha voluto rassicurare i suoi fan riguardo al supporto per i titoli già esistenti, specialmente per l'attesissimo Company of Heroes 3, per il quale è previsto un aggiornamento ricco di novità nel prossimo aprile.&nbsp;Nel messaggio, viene espressa gratitudine nei confronti di <a href="https://gaming.libero.it/arriva-il-nuovo-gioco-di-sega-sonic-superstar">SEGA</a> per il sostegno fornito nel corso degli anni e per la guida durante questo periodo di transizione. Sebbene si separino come aziende, rimangono comunque amiche e collaboratrici. L'annuncio si conclude con un tono di entusiasmo per il nuovo capitolo che si sta per aprire.<h3>Chi era Relic Entertainment?</h3>Relic Entertainment è uno studio di sviluppo di videogiochi con sede a Vancouver, Canada. Fondata nel 1997 da alcuni ex-dipendenti di Electronic Arts, l'azienda è diventata famosa per la sua capacità di creare giochi di strategia in tempo reale (RTS) di alta qualità. Uno dei primi successi di Relic è stato il gioco "Homeworld" del 1999, un innovativo RTS ambientato nello spazio che ha ricevuto ampi elogi per la sua grafica, la sua storia e la sua atmosfera. Questo titolo ha messo in evidenza la capacità dello studio di portare innovazione nel genere RTS. Successivamente, Relic ha continuato a consolidare la sua reputazione con la serie "Warhammer 40,000: Dawn of War", basata sull'universo di <a href="https://gaming.libero.it/mw-3-nuova-collaborazione-in-arrivo-con-warhammer-40k">Warhammer 40,000</a> di Games Workshop. Questi giochi hanno guadagnato un seguito devoto grazie alla loro combinazione di strategia, azione e profondità narrativa.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/WH_40_K_40_K_Box_Cover2018_3283dddd9f.jpg" alt="WH40K_40KBoxCover2018.jpg"> Un altro franchise di grande successo per Relic è "Company of Heroes", un RTS ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il gioco ha ricevuto elogi universali per la sua meccanica di gioco innovativa, la sua grafica impressionante e la sua fedeltà storica.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/COH_3_XP_1_US_Forces_Advanced_Infantry_Gardens_min_5978b6d9bb.jpg" alt="COH3_XP1_US-Forces-Advanced-Infantry_Gardens-min.jpg"> Nel corso degli anni, Relic è stata acquisita da diverse società. Nel 2004 è stata acquistata da THQ, ma dopo la bancarotta di quest'ultima nel 2013, Relic è stata venduta a SEGA, dove è diventata una parte importante della divisione SEGA Europe, questo però fino ad oggi, dove Relic torna ad essere uno studio <a href="https://gaming.libero.it/che-cosa-sono-i-videogiochi-indie">indipendente</a>.

Lo studio di videogame Relic Entertainment, si stacca da Sega e torna ad essere indipendente

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Relic Entertainment si divide da SEGA e divenda uno studio Indipendente

Torna il weekend di gara della Moto Gp, il campionato più folle e amato delle due ruote. Questo weekend in particolare si corre a Le Mans nel Gran premio di Francia e quale migliore occasione per portarvi all'interno della nostra recensione dell'ultima fatica di casa Milestone su licenza ufficiale.Uno dei migliori Moto Gp degli ultimi anniSembra una frase fatta, ogni anno in teoria la produzione della casa milanese dovrebbe superare gli standard dell'anno precedente, ma non è facile riuscire a portare innovazione in un ambiente in cui le limitazioni di periferiche non favoriscono la ricerca di un realismo estremo del feedback alla guida, che anzi deve essere quanto più performante possibile per adattarsi ad un pad, molto distante da quello che potremmo definire invece per le 4 ruote.&nbsp;Fatta questa premessa, doverosa, ci teniamo a spiegare che mai come in Moto Gp 24, ci siamo sentiti all'interno del casco del nostro pilota virtuale, con una resa fisica a dir poco straordinaria e che ci ha fatto vivere ore ed ore di spensierato divertimento alla guida delle moto di diversa categoria. Quest'anno in oltre l'introduzione del mercato dei piloti durante la carriera renderà il tutto ancora più dinamico con un mondo vibrante e che ci spingerà a fare di più per ottenere un contratto con le migliori scuderie e poter dunque correre con affianco i migliori piloti, come andremo a vedere più avanti nella recensione, purtroppo non è tutto rose e fiori, anzi il grosso tallone d'achille di Milestone sembra restare la taratura dell'IA.Moto Gp 2024, complesso e punitivo, forse troppo?Il modello di guida proposto da parte di Milestone nel loro Moto Gp 24 è indubbiamente uno dei più completi in assoluto, non a caso in molti hanno avuto la sensazione di essere veramente alla guida di una due ruote dalle alte prestazioni, ovviamente a ciò consegue il fatto che il gioco non sia affatto permissivo e l'introduzione degli steward e dei commissari di gara renderà l'esperienza ancor più punitiva. &nbsp;&nbsp;Le problematiche di difficoltà non si limitano purtroppo solo al modello di guida estremamente punitivo, ma anche ad una sezione completamente dedicata chi si affaccia a questo mondo per la prima volta. Innanzitutto, manca un tutorial completo sul tracciato, con spiegazioni dettagliate sulle regole delle corse in moto e una descrizione esaustiva delle funzioni dei singoli componenti di una moto e di come il loro cambiamento influenzi il comportamento complessivo. Tutte queste informazioni sono presenti nel gioco, ma sono distribuite tra varie esperienze e sezioni, rendendo difficile orientarsi. Sebbene ci sia una MotoGP Academy, essa si limita ad insegnare i circuiti, e sebbene ci siano mini-tutorial con gameplay su alcune caratteristiche come quando bisogna cambiare moto a causa delle condizioni meteorologiche avverse, tutto risulta frammentato e disorganizzato.&nbsp;&nbsp;Occupateci della difficoltà tra gestione d'ingresso per i novizi e aspetti di guida, questo capitolo di Moto Gp 2024 si porta dietro uno dei più grossi talloni d'Achille della storia di Milestone, ovvero l'IA che purtroppo non convince ancora al 100% rivelandosi altalenante nel suo bilanciamento e nella progressione che dovrebbe avere la difficoltà. Sicuramente se cercate una sfida Moto Gp 2024 saprà regalarvi qualcosa che farà per i vostri denti.&nbsp;&nbsp;Engine di gioco strabiliante in pista, ballerino fuoriUno dei punti che sicuramente fa ancora storcere il naso sono le cut scene, in cui si vedono alcune limitazioni del game engine con podi e fasi di intermezzo ancora abbastanza arretrate, però spicca incredibilmente l'opposto di questa situazione quando si indossa il casco e si scende in pista, dove l'engine di gioco dà spazio a tutto il suo potenziale e riesce a toccare apici importanti soprattutto con le situazioni di gara sotto la pioggia dove ci si ritrova immersi completamente in un mondo nuovo e che mette il focus su quanto il gioco abbia raggiunto standard qualitativi molto alti per quanto riguarda le situazioni di pista e che forse sia il momento di switchare il focus sugli elementi di contorno.&nbsp;A favorire ancora di più il nostro coinvolgimento a 360° all'interno del mondo della Moto Gp, ci pensa il social network introdotto lo scorso anno che quest'anno sarà mezzo utile per creare tutte quelle voci di corridoio che ci permetteranno di vivere in una stagione vibrante in cui anche solo un commento può suscitare possibilità di passaggi di scuderia.&nbsp;Moto Gp 24 di Milestone è disponibile a partire dal 2 maggio 2024, su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e Pc.&nbsp;VOTO FINALE: 80/100&nbsp;

Torna il weekend di gara della Moto Gp, il campionato più folle e amato delle due ruote. Questo weekend in particolare si corre a Le Mans nel Gran premio di Francia e quale migliore occasione per portarvi all'interno della nostra recensione dell'ultima fatica di casa Milestone su licenza ufficiale.<h2>Uno dei migliori Moto Gp degli ultimi anni</h2>Sembra una frase fatta, ogni anno in teoria la produzione della casa milanese dovrebbe superare gli standard dell'anno precedente, ma non è facile riuscire a portare innovazione in un ambiente in cui le limitazioni di periferiche non favoriscono la ricerca di un realismo estremo del feedback alla guida, che anzi deve essere quanto più performante possibile per adattarsi ad un pad, molto distante da quello che potremmo definire invece per le 4 ruote.&nbsp;Fatta questa premessa, doverosa, ci teniamo a spiegare che mai come in <a href="https://gaming.libero.it/il-campione-moto-gp-pecco-bagnaia-tra-videogiochi-e-palcoscenici">Moto Gp</a> 24, ci siamo sentiti all'interno del casco del nostro pilota virtuale, con una resa fisica a dir poco straordinaria e che ci ha fatto vivere ore ed ore di spensierato divertimento alla guida delle moto di diversa categoria. Quest'anno in oltre l'introduzione del mercato dei piloti durante la carriera renderà il tutto ancora più dinamico con un mondo vibrante e che ci spingerà a fare di più per ottenere un contratto con le migliori scuderie e poter dunque correre con affianco i migliori piloti, come andremo a vedere più avanti nella recensione, purtroppo non è tutto rose e fiori, anzi il grosso tallone d'achille di Milestone sembra restare la taratura dell'IA.<h3>Moto Gp 2024, complesso e punitivo, forse troppo?</h3>Il modello di guida proposto da parte di Milestone nel loro <a href="https://gaming.libero.it/moto-gp-dopo-l-avvio-della-stagione-motoristica-arriva-anche-l-annuncio-del-nuovo-gioco">Moto Gp 24</a> è indubbiamente uno dei più completi in assoluto, non a caso in molti hanno avuto la sensazione di essere veramente alla guida di una due ruote dalle alte prestazioni, ovviamente a ciò consegue il fatto che il gioco non sia affatto permissivo e l'introduzione degli steward e dei commissari di gara renderà l'esperienza ancor più punitiva. &nbsp;&nbsp;Le problematiche di difficoltà non si limitano purtroppo solo al modello di guida estremamente punitivo, ma anche ad una sezione completamente dedicata chi si affaccia a questo mondo per la prima volta. Innanzitutto, manca un tutorial completo sul tracciato, con spiegazioni dettagliate sulle regole delle corse in moto e una descrizione esaustiva delle funzioni dei singoli componenti di una moto e di come il loro cambiamento influenzi il comportamento complessivo. Tutte queste informazioni sono presenti nel gioco, ma sono distribuite tra varie esperienze e sezioni, rendendo difficile orientarsi. Sebbene ci sia una MotoGP Academy, essa si limita ad insegnare i circuiti, e sebbene ci siano mini-tutorial con gameplay su alcune caratteristiche come quando bisogna cambiare moto a causa delle condizioni meteorologiche avverse, tutto risulta frammentato e disorganizzato.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Moto_GP_24_Launch_Trailer_Screenshot_15_a33117d3b3.jpg" alt="MotoGP24_LaunchTrailer_Screenshot_15.jpg">&nbsp;Occupateci della difficoltà tra gestione d'ingresso per i novizi e aspetti di guida, questo capitolo di Moto Gp 2024 si porta dietro uno dei più grossi talloni d'Achille della storia di Milestone, ovvero l'IA che purtroppo non convince ancora al 100% rivelandosi altalenante nel suo bilanciamento e nella progressione che dovrebbe avere la difficoltà. Sicuramente se cercate una sfida Moto Gp 2024 saprà regalarvi qualcosa che farà per i vostri denti.&nbsp;&nbsp;<h3>Engine di gioco strabiliante in pista, ballerino fuori</h3>Uno dei punti che sicuramente fa ancora storcere il naso sono le cut scene, in cui si vedono alcune limitazioni del game engine con podi e fasi di intermezzo ancora abbastanza arretrate, però spicca incredibilmente l'opposto di questa situazione quando si indossa il casco e si scende in pista, dove l'engine di gioco dà spazio a tutto il suo potenziale e riesce a toccare apici importanti soprattutto con le situazioni di gara sotto la pioggia dove ci si ritrova immersi completamente in un mondo nuovo e che mette il focus su quanto il gioco abbia raggiunto standard qualitativi molto alti per quanto riguarda le situazioni di pista e che forse sia il momento di switchare il focus sugli elementi di contorno.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Moto_GP_24_Launch_Trailer_Screenshot_03_26debadfb7.jpg" alt="MotoGP24_LaunchTrailer_Screenshot_03.jpg">A favorire ancora di più il nostro coinvolgimento a 360° all'interno del mondo della Moto Gp, ci pensa il social network introdotto lo scorso anno che quest'anno sarà mezzo utile per creare tutte quelle voci di corridoio che ci permetteranno di vivere in una stagione vibrante in cui anche solo un commento può suscitare possibilità di passaggi di scuderia.&nbsp;Moto Gp 24 di Milestone è disponibile a partire dal 2 maggio 2024, su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e Pc.&nbsp;VOTO FINALE: 80/100&nbsp;

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Amadeus e Sanremo: gli estremi di una partita che non sarebbe ancora finita. Nonostante la 74ª edizione del Festival sembrava essere l'ultima per l'ormai storico conduttore e direttore artistico (“Sento il bisogno di fermarmi”, aveva detto in conferenza stampa), le voci sul suo ritorno non si sono mai realmente placate. La sua dipartita dal palco dell’Ariston, dopotutto, aveva scatenato un incredibile senso di vuoto negli spettatori, che gli conferiscono il merito di aver rivoluzionato il Festival della canzone italiana. Un po’ come la sensazione di spaesamento che provano i giocatori quando appare la scritta “Game Over”, una vera e propria sperimentazione ante tempore del senso di morte, su cui si dipanano già numerosi studi e teorie. Quello di Amadeus, non a caso, era stato un congedo dichiaratamente sofferto anche dal FantaSanremo (“Si chiude un ciclo durato 5 anni”, si legge nell’account Instagram ufficiale). Secondo un’indiscrezione non ufficiale, il senso di perdizione sarebbe però da rimandarsi di almeno due anni, dato che Amadeus avrebbe accettato di restare alla conduzione fino al 2026. La Rai, intanto, ha diffuso un comunicato per smentire le voci.Amadeus resta a Sanremo: l’indiscrezioneSecondo le ultime indiscrezioni, Amadeus sarebbe tornato sui propri passi, accettando la generosa offerta dell’a.d. Rai Roberto Sergio. La notizia lo vedrebbe al timone del Festival per altre due edizioni. All’accordo, mancherebbero ancora alcune clausole da definire e, ovviamente, la fatidica firma ufficiale. In ballo anche uno show con l’amico e collega Rosario Fiorello e la continuazione dei preserali Affari Tuoi e I Soliti Ignoti.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amadeusnnsonoio/status/1765713274165658077?s=20")&nbsp;Il futuro del Festival: nomi e ipotesiStando al comunicato diffuso dalla Rai, non ci sarebbe nessun nuovo accordo ufficiale tra l'Azienda e Amadeus. Qual è, allora, il futuro del Festival? Al termine di Sanremo 2024 (che come da pronostico di ChatGPT ha incoronato Angelina Mango) sono immediatamente partite le prime ipotesi sui nuovi conduttori o conduttrici.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C3MFuDLK_Pm/")&nbsp;Tra i possibili nomi, spuntano per esempio Alessandro Cattelan, Laura Pausini, Paolo Bonolis, Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Carlo Conti e tanti altri. Tra diversi rifiuti, alcuni silenzi e ora la nuova indiscrezione (smentita) sul ritorno di Amadeus, non resta che attendere notizie ufficiali.Game Over, tra nuove possibilità e senso di vuotoIl concetto di "Game Over" nei videogiochi, associato perlopiù alla morte del proprio personaggio, ha mille sfaccettature studiate e approfondite sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista psicologico. Partiamo dal primo.Gli ulteriori tentativi a disposizioneAnche se la perdita di tutte le vite coincide con la fine del gioco, la maggior parte delle volte si tratta di una “conclusione” fittizia: pensiamo alle macchine delle sale giochi, che danno la possibilità di continuare o ricominciare con un nuovo credito o, più efficacemente, a Super Mario 64, dove l’esaurimento di vite non incide in alcun modo sul grado di progressione generale raggiunto dal giocatore.&nbsp;Non tutti i videogiochi, però, usano il sistema a più vite; in alcuni casi si ha un unico tentativo prima della sconfitta. Nella serie The Legend of Zelda, per esempio, il game over è raggiunto non appena i "cuoricini-vita" del protagonista Link si esauriscono, senza ulteriori tentativi a disposizione.La sindrome da fine giocoA prescindere dalle differenziazioni tecniche e storiche del game over, ciò che è certo è che l’epilogo di un determinato gioco (seppur ci possa essere la possibilità di ricominciare, farlo a livelli più difficili, prendere altre strade e così via) coincide con un enorme senso di vuoto.&nbsp;È la medesima sensazione che si prova al termine di una serie televisiva, di un "ciclo" di edizioni sanremesi o di una serie di libri. Per ogni categoria si inseriscono infiniti studi e teorie: si pensi, nel caso delle serie televisive, al noto fenomeno del “Binge Watching”, nonché la fame che porta a divorare contenuti su contenuti.&nbsp;Nel caso della sindrome da fine gioco, i motivi scatenanti possono essere molteplici: in primis, il naturale meccanismo di identificazione, per non parlare del fatto che si empatizza con i personaggi e si arrivi perfino a provare emozioni e sentimenti. Giocare, dopotutto, produce endorfine, capaci di generare una sensazione di euforia, adrenalina e benessere.

Amadeus e Sanremo: gli estremi di una partita che non sarebbe ancora finita. Nonostante la 74ª edizione del Festival sembrava essere l'ultima per l'ormai storico conduttore e direttore artistico (“Sento il bisogno di fermarmi”, aveva detto in conferenza stampa), le voci sul suo ritorno non si sono mai realmente placate. La sua dipartita dal palco dell’Ariston, dopotutto, aveva scatenato un incredibile senso di vuoto negli spettatori, che gli conferiscono il merito di aver rivoluzionato il Festival della canzone italiana. Un po’ come la sensazione di spaesamento che provano i giocatori quando appare la scritta “Game Over”, una vera e propria sperimentazione ante tempore del senso di morte, su cui si dipanano già numerosi studi e teorie. Quello di Amadeus, non a caso, era stato un congedo dichiaratamente sofferto anche dal FantaSanremo (“Si chiude un ciclo durato 5 anni”, si legge nell’account Instagram ufficiale). Secondo un’indiscrezione non ufficiale, il senso di perdizione sarebbe però da rimandarsi di almeno due anni, dato che Amadeus avrebbe accettato di restare alla conduzione fino al 2026. La Rai, intanto, ha diffuso un comunicato per smentire le voci.<h2>Amadeus resta a Sanremo: l’indiscrezione</h2>Secondo le ultime indiscrezioni, Amadeus sarebbe tornato sui propri passi, accettando la generosa offerta dell’a.d. Rai Roberto Sergio. La notizia lo vedrebbe al timone del Festival per altre due edizioni. All’accordo, mancherebbero ancora alcune clausole da definire e, ovviamente, la fatidica firma ufficiale. In ballo anche uno show con l’amico e collega Rosario Fiorello e la continuazione dei preserali Affari Tuoi e I Soliti Ignoti.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/amadeusnnsonoio/status/1765713274165658077?s=20")&nbsp;<h3>Il futuro del Festival: nomi e ipotesi</h3>Stando al comunicato diffuso dalla Rai, non ci sarebbe nessun nuovo accordo ufficiale tra l'Azienda e Amadeus. Qual è, allora, il futuro del Festival? Al termine di Sanremo 2024 (che come da pronostico di ChatGPT ha incoronato Angelina Mango) sono immediatamente partite le prime ipotesi sui nuovi conduttori o conduttrici.&nbsp;&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C3MFuDLK_Pm/")&nbsp;Tra i possibili nomi, spuntano per esempio Alessandro Cattelan, Laura Pausini, Paolo Bonolis, Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Carlo Conti e tanti altri. Tra diversi rifiuti, alcuni silenzi e ora la nuova indiscrezione (smentita) sul ritorno di Amadeus, non resta che attendere notizie ufficiali.<h2>Game Over, tra nuove possibilità e senso di vuoto</h2>Il concetto di "<a href="https://gaming.libero.it/la-rottura-dei-ferragnez-da-bella-storia-al-game-over">Game Over</a>" nei videogiochi, associato perlopiù alla morte del proprio personaggio, ha mille sfaccettature studiate e approfondite sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista psicologico. Partiamo dal primo.<h3>Gli ulteriori tentativi a disposizione</h3>Anche se la perdita di tutte le vite coincide con la fine del gioco, la maggior parte delle volte si tratta di una “conclusione” fittizia: pensiamo alle macchine delle sale giochi, che danno la possibilità di continuare o ricominciare con un nuovo credito o, più efficacemente, a Super Mario 64, dove l’esaurimento di vite non incide in alcun modo sul grado di progressione generale raggiunto dal giocatore.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/sc8e2p_b37b749773.jpg" alt="sc8e2p.jpg">Non tutti i videogiochi, però, usano il sistema a più vite; in alcuni casi si ha un unico tentativo prima della sconfitta. Nella serie <a href="https://gaming.libero.it/nintendo-annuncia-il-film-live-action-di-the-legend-of-zelda">The Legend of Zelda</a>, per esempio, il game over è raggiunto non appena i "cuoricini-vita" del protagonista Link si esauriscono, senza ulteriori tentativi a disposizione.<h3>La sindrome da fine gioco</h3>A prescindere dalle differenziazioni tecniche e storiche del game over, ciò che è certo è che l’epilogo di un determinato gioco (seppur ci possa essere la possibilità di ricominciare, farlo a livelli più difficili, prendere altre strade e così via) coincide con un enorme senso di vuoto.&nbsp;È la medesima sensazione che si prova al termine di una serie televisiva, di un "ciclo" di edizioni sanremesi o di una serie di libri. Per ogni categoria si inseriscono infiniti studi e teorie: si pensi, nel caso delle serie televisive, al noto fenomeno del “Binge Watching”, nonché la fame che porta a divorare contenuti su contenuti.&nbsp;Nel caso della sindrome da fine gioco, i motivi scatenanti possono essere molteplici: in primis, il naturale meccanismo di identificazione, per non parlare del fatto che si empatizza con i personaggi e si arrivi perfino a provare emozioni e sentimenti. Giocare, dopotutto, produce endorfine, capaci di generare una sensazione di euforia, adrenalina e benessere.

L’indiscrezione confermerebbe il conduttore per altre due edizioni. Proprio come nei videogame: anche dopo la fine si può (quasi) sempre ricominciare

Amadeus rinnova Sanremo fino al 2026?  

L'indiscrezione-bomba confermerebbe il conduttore per altre due edizioni. Proprio come nei videogame: anche dopo la fine si può (quasi) sempre ricominciare