Ecco il parere finale su un viaggio che tra alti e bassi ci ha accompagnato per più di un anno.
Dopo più di un anno dall'uscita dei titoli Pokémon di nona generazione, dopo averli visti e giocati, nel bene o nel male, per moltissime ore tra gameplay, storia, competitivo e il grandissimo DLC diviso in due parti, possiamo finalmente tirare le somme di quella che probabilmente è stata la generazione che più ha spaccato a metà il franchise più amato al mondo.
Questo giudizio finale, non parlerà solo del DLC Pokémon: Il Tesoro dell'Area Zero, bensì verrà analizzato l'intero percorso di questa generazione, senza però andare a ripetere argomenti già trattati durante la recensione di Pokémon Scarlatto e Violetto, ma di cui consiglio la lettura, poichè elementi necessari per poter trattare in maniera completa il percorso di questo videogioco che è stato tanto amato, quanto odiato dalla community.
Pokémon Scarlatto e Violetto sono stati odiati non tanto per le texture orribili, la grafica indecente ed i continui lag e bug del gioco, che in realtà sono bastati per allontanare una grossa fetta di giocatori appassionati, ma per la superficialità con cui Game Freak finge di non vedere i gravi errori e soprattutto la pressione di The Pokémon Company che vuole assolutamente che i giochi escano a distanza di massimo 2 anni, per poter vendere carte, pupazzi e gadget vari, non dando agli sviluppatori il tempo di risolvere errori che rallenterebbero qualsiasi altra produzione seria.
La nona generazione Pokémon nonostante le atrocità tecniche più e più volte dichiarate, hanno molti concept interessanti e che hanno fatto arrabbiare moltissimi giocatori, che si sono ritrovati a giocare cose belle nel peggior ambiente Pokémon di sempre.
A partire dalla nuova meccanica: Teracristal, nonostante sia esteticamente discutibile, è tra le più divertenti da giocare e belle da vedere in competitivo. Infatti mai quanto quest'anno il VGC Pokémon è aperto a tutti, la meccanica della teracristallizzazione è tra le più apprezzate dai tempi delle Megaevoluzioni, a detta di tutti migliori per estetica ma troppo influenti nei match competitivi.
A discapito di un orribile ambiente di gioco, esteticamente vuoto e privo di particolare fantasia, questo gioco Pokémon ci ha dato un nuovo modo di esplorare. Il primo vero assaggio di "Open World Pokémon" è davvero questo, la sensazione di (semi)libertà che ci ha permesso di scegliere quale percorso seguire, rappresentando una novità che nessun altro gioco Pokémon ci aveva mai permesso.
Infine è necessario, prima di passare a parlare del DLC, menzionare la parte migliore del titolo: la narrazione.
Parliamoci seriamente, dopo gli ultimi anni, nessuno si sarebbe aspettato una trama Pokémon più matura e con numerosi sviluppi inaspettati, con la presenza di un rivale nello specifico (Pepe) con una sotto trama ancor più matura e triste; inoltre questa verrà addirittura superata da quella di un altro personaggio durante il DLC.
A differenza del primo vero Dlc Pokémon, in Spada e Scudo, questa volta è stato deciso di raccontare la stessa storia in due parti, permettendo ai personaggi di evolvere durante gli eventi centrali per la narrazione. Questa scelta si sposa perfettamente da un punto di vista narrativo, che si è riconfermato ancora una volta essere il reparto dominante di questa coppia di titoli, infatti nella parte 1 del Dlc: La Maschera Turchese ci sono stati presentati una serie di personaggi, in particolare Rubra, Riben e Rea, centrali per quello che è stato il gran finale, con "Il Disco Indaco".
Purtroppo, ancora una volta sono costretto a dover ribadire l'insufficienza tecnica di questo titolo, che nella seconda parte di questo DLC, ovvero il momento in cui era prevista una miglior fruizione del titolo, essendo stata di fatto l'ultima ad essere uscita, il gioco presentasse continui lag e blocchi critici, che più volte hanno rischiato di far crashare l'intero sistema di gioco.
Per quanto riguarda l'esplorazione, per quanto fossero carini alcuni dungeon e l'Abisso Zero, che (come l'Area Zero) è effettivamente una delle location Pokémon più belle di sempre, il world building è stato pensato davvero male. Ci sono continui problemi di lag, dovuti all'eccessiva presenza di acqua, le strade sono tutte troppo simili tra di loro e non sono presenti effettivi punti di riferimento che aiutano all'esplorazione.
Tralasciando la trama e lo sviluppo dei personaggi, che ripeto essere tra i migliori degli ultimi anni di Pokémon, anche le missioni che vengono richieste per proseguire con la trama sono piacevoli, anzi addirittura penso che fare completismo, svolgendo tutte le missioni e completando ogni sub-quest, non è stato per nulla noioso, anzi si sono state un ottimo intermezzo con le missioni della trama principale, che altrimenti sarebbe finita in un paio di ore.
Anche la scelta di rendere ogni battaglia una lotta in doppio, è stata super apprezzata. Sia per l'aggiunta di un nuovo livello di difficoltà, anche se purtroppo mai eccessivo, sia per la presenza di vere e proprie strategie che potrebbero tranquillamente mettere in seria difficoltà qualsiasi giocatore poco esperto. La scelta di utilizzare lo stesso formato presente nel VGC Pokémon ufficiale ormai da anni è la dimostrazione di quanto la stessa The Pokémon Company sia legata a questo circuito competitivo.
Altro elemento da salvare assolutamente è il post game, che non raggiunge i livelli dei tempi d'oro di Pokémon, ma sicuramente è molto più denso e pieno di attività opzionali che vanno molto oltre il semplice "Cattura altri leggendari". Infatti, accumulando punti, sarà possibile affrontare nuove sfide, sbloccare nuovi Pokémon in mappa, nuovi oggetti e tanto altro.
Nonostante ci siano tantissimi elementi positivi, che ci hanno legato molto a questa generazione: tra Pokémon stupendi, personaggi incredibili e musiche alla pari se non superiori di qualsiasi altro titolo Pokémon, i giochi non riescono ad andare oltre una sufficienza stentata.
Il gioco di per sè sarebbe divertente e piacevole da giocare, ma la mole troppo imponente di orrori tecnici rendono l'intero gameplay snervante, lento e provoca effettivi e numerosi momenti di motion sickness, ovvero attacchi di nausea causati da elementi che appaiono a schermo.
Non per questo vi sconsiglio di giocare a questi titoli, anzi vi consiglio caldamente di giocarli per poterne carpire i lati migliori e sperare insieme, magari per l'ultima volta, che i prossimi giochi Pokémon non cadano su questi gravi errori.
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