Un neolaureato della Cornell Tech ha realizzato l'impresa convertendo automaticamente i dati di Google in voxel e blocchi tipici del noto videogioco sandbox di avventura
Costruire luoghi in scala reale dentro Minecraft non è una novità. Tuttavia, un laureato della Cornell Tech, a New York, ha recentemente ideato un metodo per generare automaticamente una rappresentazione fedele della Terra all’interno del noto videogioco sandbox di avventura, capace di ricevere aggiornamenti regolari. I risultati del progetto saranno presentati al SIGGRAPH 2024, nonché la conferenza sulla grafica computerizzata (CG) organizzata annualmente negli Stati Uniti.
Tutti conosciamo Google Earth, la gigantesca mappatura digitale che ci consente di esplorare il mondo intero dalla nostra cameretta. Ma come funziona il software, nello specifico? L’enorme atlante digitalizzato non fa altro che generare immagini virtuali della Terra, utilizzando immagini satellitari ottenute dal telerilevamento terrestre, come anche fotografie aeree e dati topografici. Una mappatura capace di aggiornarsi in tempo reale.
È la stessa cosa che Ryan Lewis, laureato alla Cornell Tech, ha messo in atto all’interno del noto videogioco creato dallo svedese Markus Persson. Lewis ha infatti ideato un programma capace di convertire la fotogrammetria e i modelli ad alta risoluzione di Google Earth in griglie di voxel. A sua volta, dunque, un algoritmo di apprendimento automatico trasforma ogni voxel in un blocco di Minecraft, determinandone automaticamente il colore e il materiale. Il risultato ricrea elementi come edifici, città, foreste, montagne, specchi d'acqua e altre caratteristiche geografiche in mappe funzionali di Minecraft che gli utenti possono visualizzare e modificare in tempo reale.
Determinati metodi di ottimizzazione - come l'elaborazione parallela e la compressione - hanno aiutato a gestire l'enorme quantità di dati provenienti da Google Earth. Inoltre, il mod voxelizza le nuove tessere 3D solo al momento del loro caricamento. Per aumentare i dettagli o migliorare le prestazioni, gli utenti possono anche controllare la scala di risoluzione, aumentando o diminuendo il numero di blocchi che rappresentano le strutture. Migliori tecniche di rendering e di compressione potrebbero migliorare ulteriormente la grafica e le prestazioni.
Ryan Lewis ha raccontato di essersi ispirato ai primi tempi in cui giocava a Minecraft, quando spesso iniziava ambiziosi progetti di costruzione senza però mai completarli. Il mod mira a evitare il lavoro manuale che si svolge quando grandi squadre di volontari costruiscono luoghi reali in Minecraft o quando i modder usano il gioco per rappresentare il cosmo.
Ma qual è l’obiettivo finale del progetto? Lewis spera che il suo lavoro possa fornire un simulatore interattivo della Terra accessibile a educatori, architetti, pianificatori civili e altri professionisti. Nell’attesa che ciò si realizzi, i partecipanti al SIGGRAPH 2024, che si terrà alla fine di luglio, potranno sperimentare una replica in scala reale della Terra in Minecraft.
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