Intervista esclusiva ad Il Server: il futuro del competitivo di Pokémon

Dopo i campionati mondiali di Pokémon, vinti dall'italiano Luca Ceribelli, abbiamo chiesto ai ragazzi del Server una breve intervista per parlare del mondo competitivo Pokémon

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CREDITI: Foto di Justin Cerioni

Nel panorama competitivo del VGC  Pokémon, esistono molti team strutturati, spesso legati a organizzazioni di esports che reclutano giocatori per competere sotto il loro nome. Tuttavia, c'è un gruppo che si distingue per la sua natura unica: Il Server. Non si tratta di un team esports tradizionale, bensì di un collettivo di amici appassionati di Pokémon, che si allenano insieme e condividono esperienze nel mondo competitivo. Durante un'intervista esclusiva con alcuni dei membri del Server tra cui Marco Marras, Giovanni Piscitelli, Luca Ceribelli, Federico Camporesi e Marco Silva, abbiamo esplorato la storia del Server e le loro considerazioni sul presente ed il futuro del VGC.

Come nasce Il Server?

Il Server ha radici che risalgono al 2017, quando alcuni dei suoi membri si sono incontrati all'interno di un gruppo Facebook dedicato ai Pokémon. Come racconta uno dei membri fondatori: 

"Tutto è iniziato da un gruppo Facebook. Eravamo tutti membri lì e dopodichè ci siamo spostati su Discord, rimanendo costantemente in contatto. Con il tempo, abbiamo deciso di creare il nostro server privato, invitando anche persone che avevamo conosciuto ai tornei o online."

 

Il loro legame di amicizia ha creato una differenza sostanziale rispetto ai team di esports tradizionali: 

"A differenza di molti team competitivi, noi non siamo stati messi insieme da un'organizzazione o da contratti, ma siamo semplicemente un gruppo di amici che si aiuta a vicenda." Questa natura collaborativa li ha resi uniti non solo nelle competizioni, ma anche nella preparazione e nel supporto reciproco.

Come funzionerà l'accesso ai prossimi Mondiali?

Il nuovo sistema di qualificazione ai Mondiali di Pokémon ha reso l'accesso più complesso rispetto al passato. Come spiegato dai membri del Server, la competizione per entrare tra i primi 75 giocatori in Europa sarà feroce: 

"Con il nuovo sistema, l'invito automatico lo si ottiene solo vincendo un regionale o arrivando in semifinale in un torneo internazionale. Ciò significa che chiunque voglia qualificarsi dovrà ottenere risultati costantemente buoni."

 

 

Il cambiamento ha suscitato diverse opinioni all'interno del gruppo. "Il sistema premia di più la qualità rispetto alla quantità di tornei giocati, ma chi partecipa a più internazionali avrà un vantaggio significativo," commentano. Tuttavia, è chiaro che il livello di difficoltà è aumentato: "Il nuovo sistema taglia un po' le gambe a molti giocatori, sarà molto più difficile qualificarsi."

Come sta cambiando il VGC Pokémon?

Negli ultimi anni, il VGC Pokémon ha visto un incremento notevole sia nel numero di partecipanti che nel livello di gioco. 

"Si è notato un aumento del livello medio dei giocatori". Questo ha reso la competizione più serrata e imprevedibile, soprattutto nei tornei regionali e internazionali. Tuttavia, non tutti i tornei hanno registrato un aumento nei numeri: "Alcuni regionali hanno visto una leggera flessione nei partecipanti rispetto all'anno precedente, ma i grandi eventi come i Mondiali hanno comunque mantenuto numeri molto alti."

 

Uno dei fattori chiave di questo cambiamento è l'accessibilità: "L'anno scorso era più facile qualificarsi per i Mondiali, il che ha portato a un numero maggiore di giocatori, ma quest'anno sarà tutto più difficile." Questo ha alzato non solo il numero di partecipanti, ma anche il livello di sfida.

Quali sono gli avversari più ostici da affrontare?

Quando si parla di avversari temibili nel VGC, il Giappone è spesso considerato il più difficile da affrontare. 

"Assolutamente, il Giappone ha un livello medio molto alto. Anche solo arrivare ai loro nazionali è un'impresa" " I giocatori giapponesi, infatti, devono passare attraverso un sistema di qualificazione estremamente rigido, e ciò significa che chiunque rappresenti il Giappone ai Mondiali è già di altissimo livello. Altri Paesi che rappresentano una sfida costante sono gli Stati Uniti e la Spagna, ma nessun avversario è da sottovalutare. "Ogni anno emergono nuovi giocatori forti, ma i giapponesi sono sempre quelli che non vuoi mai affrontare" aggiungono.

Perchè Pokémon non è come gli altri esport?

Nonostante il crescente livello di difficoltà e le sfide poste dai nuovi regolamenti, Il Server ha grandi ambizioni per il futuro. 

"Abbiamo discusso molto su come pianificare la stagione. Per alcuni di noi sarà più facile partecipare a tornei internazionali, per altri meno, ma cercheremo di fare del nostro meglio," raccontano.

Per quanto riguarda il futuro a lungo termine, c'è una certa consapevolezza che Pokémon, almeno al momento, non offre lo stesso tipo di opportunità di carriera che altri esports più affermati, come League of Legends o Valorant, possono offrire. 

Attualmente, vivere esclusivamente giocando a Pokémon, puntando solo sui premi dei tornei, non è fattibile in modo stabile. Pur essendo possibile guadagnare cifre importanti vincendo tornei internazionali o mondiali, come nel caso di un mondiale che potrebbe garantire una somma considerevole per campare per un certo periodo, non si tratta di un guadagno costante e prevedibile. Basarsi solo sulle vincite dei tornei, anche se elevate, non può essere considerato un lavoro a tutti gli effetti, poiché non c'è alcuna garanzia che permetta di vivere costantemente di queste entrate. A differenza di altri giochi dove una vittoria mondiale potrebbe assicurarti una stabilità economica duratura, in Pokémon non è così. Per campare realmente giocando a Pokémon, è necessario integrare con attività esterne come il coaching, lo streaming o la creazione di contenuti, che offrono una maggiore possibilità di guadagno. Tuttavia, queste attività non fanno ufficialmente parte dell'ambiente competitivo Pokémon, essendo praticate a livello privato.

Ma nello specifico, la differenza chiave tra un esport più blasonato e quello che è invece il VGC Pokémon, in cosa si differenzia?

A differenza di altri esports, che hanno persino le proprie Gaming House e un ambiente strutturato simile a un vero e proprio ufficio, il mondo competitivo di Pokémon non offre lo stesso livello di supporto professionale. Sebbene Pokémon generi fatturati altissimi, non viene ancora considerato un lavoro "ufficiale" per vari motivi. Uno dei principali ostacoli è legato agli sponsor. A differenza di altri esports come League of Legends, dove i giocatori possono essere sponsorizzati da grandi marchi come Razer, Logitech o Red Bull, il sistema di Pokémon è molto restrittivo in termini di sponsorizzazioni. Ogni volta che un giocatore o una squadra vuole modificare, ad esempio, la maglia o introdurre un nuovo sponsor, deve richiedere autorizzazioni specifiche, come è successo di recente con il cambio di colori della nostra maglia in occasione dei mondiali.

Questa rigidità rende difficile attrarre sponsor, specialmente quando i premi nei tornei non sono particolarmente elevati. Le aziende che potrebbero essere interessate a investire in sponsor per Pokémon percepiscono un alto rischio, poiché il ritorno economico non è garantito. Inoltre, molti sponsor potenziali, come quelli di energy drink o altri marchi diffusi in altri esports, non sono nemmeno ammessi nel circuito competitivo di Pokémon.

Il problema di fondo è che, nonostante Pokémon si stia avvicinando sempre di più al mondo degli esports, non riesce a sviluppare un ecosistema di sponsorizzazioni efficace. Senza l'apporto di grandi sponsor, i premi non possono aumentare, e senza premi più alti, diventa quasi impossibile per i singoli giocatori guadagnarsi da vivere esclusivamente giocando.

 

 

Con il percorso verso i Mondiali Pokémon 2025 che è ufficialmente iniziato, sarà interessante vedere come i ragazzi del Server si adatteranno ai cambiamenti e continueranno a crescere nel competitivo VGC Pokémon.

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