In uscita il 25 luglio, 8 episodi ispirati al Decameron in stile dark ma anche soap, lo ha detto Netflix
Una trama riassunta così: c’è l’Italia, c’è Firenze e c’è la peste nera e quindi c’è poco da fare. Soluzione? Facciamo un festino. Molto dark ma anche un po’ trash e mettiamoci anche un pizzico di soap. Dopotutto il Decameron è stato scritto tantissimo tempo fa e va ravvivato no?
“Siete cordialmente invitati alla festa del XIV secolo”
Inizia così il teaser della nuova serie Netflix The Decameron, lo show ispirato alla celebre opera di Boccaccio. Le novelle, capolavoro dell’autore, si trasformano in 8 episodi dallo stile dark, si vede bene dal trailer, e sì giusto un po’ trash. Dopotutto, è stata proprio Netflix a dichiarare che The Decameron è in buona sostanza “un gioco di sesso imbevuto di vino nella camoagna toscana”, una storia attuale - c’è la pandemia, c’è la lotta di classe - ma da rendere ancora più contemporanea. Dal trailer il risultato sembra una gran confusione con una bellissima fotografia, luci affascinanti e un ottimo cast. C’è da vedere se la trama degli 8 episodi che compongono la serie riuscirà a reggere il paragone con l’Opera. La maiuscola è d’obbligo perché, per quanto Netflix, in accordo con gli showrunner, abbiamo pensato di dover impastare la trama con l’estetica attuale più che con l’attualità, Boccaccio aveva in realtà già fatto il lavoro al posto loro. Per chi ha avuto la fortuna di leggere alcune delle novelle, le storie che compongono il Decameron, quello vero, troverà in essere trattati di politica, sociologia, religione, medicina, filosofia e sì, anche gossip.
L’espediente dopotutto, è quello che da sempre affascina Hollywood che non è al suo primo tentativo di omaggiare la grande letteratura con una produzione importante. Di norma, quello che accade è che il livello si abbassa a causa di un’onta nelle produzioni seriali: l’esigenza fuorviante di dover alleggerire. Eppure successi al botteghino come Oppenheimer dovrebbero aver insegnato che una storia autentica è in grado di premiare quanto una organizzata ad hoc per piacere e i recenti insuccessi invece in casa MCU, dove l’eccesso di leggerezza ha condotto al tracollo persino la Disney, avrebbe dovuto configurarsi come un monito. Ma forse stiamo esagerando, dopotutto, è solo un trailer. La serie uscirà il 25 luglio e saremo tutti sintonizzati per scoprire come gli sceneggiatori hanno intesi quel “liberamente ispirata” che si legge nella descrizione ufficiale dello show.
Il Decameron è un capolavoro e in estremissima sintesi abbiamo spiegato il perché. Ma a darne conferma c’è anche la quantità di mondi che si sono ispirati all’opera per creare qualcosa di nuovo. Lo ha fatto il cinema, il grande cinema di Pasolini che nel 1971 realizzò un adattamento cinematografico del Decameron con cui fu premiato al Festival del Cinema di Berlino. Lo ha fatto David Leland con il suo Decamerone in stile American Pie - nessuno lo ha premiato - e ora Netflix con la serie The Decameron. Ma anche il mondo del gaming non è rimasto indifferente all’opera di Giovanni Boccaccio. Quando una studiosa di Boccaccio incontra un appassionato di giochi di ruolo e tra i due nasce una collaborazione, il risultato non può che essere sorprendente. In questo caso a prendere vita è stata una versione di Dungeons&Dragons ispirata alle novelle del Decameron.
Firenze diventa il luogo magico tipico dell’universo fantasy, abitato da elfi e profetesse. La lieta brigata diventa protagonista di un’esperienza nuova ma che, ideata da una filologa e da un esperto di comunicazione grafica e multimediale, riesce ad essere più fedele all’originale di tutti gli adattamenti realizzati fino ad ora. Lui aveva già realizzato con la tesi un progetto dedicato a D&D, lei invece studia Boccaccio da 12 anni.
Il caso vuole che da Helsinki dove lei sta conseguendo un post doc, legge dell’idea di lui di adattare la storia del Decameron per renderla un’esperienza giocabile si Reddit. Siamo in piena pandemia e quindi l’idea di raccontare una storia i cui protagonisti agiscono chiusi in casa, non è poi così bizzarra. E poi appunto, una delle grandi protagoniste del Decameron è la Peste. Il gioco come abbiamo detto è sviluppato per novelle e cerca di essere il più possibile fedele all’originale, avendo alle spalle un team di studiosi, dantisti ed esperti, l’attenzione e la cura per i dettagli sono garantite. Poi c’è l’esperienza di gioco che si fa educativa e fantastica attraverso il mix di mondi e culture che solo le grandi opere e la creatività più genuina possono consentire. Nulla può essere più leggero di un gioco eppure, attraverso la lieta brigata D&D, lo spirito di Boccaccio con i suoi ideali e valori, è più vivo che mai.
Consigliati
Nerd Weekend: Gears of War uno sparatutto dimenticato
Tom Holland: Spider-Man conquista il multiverso
Olimpiadi: svolta epocale per gli Esports, arriva una collaborazione di 12 anni
The Office: la nuova stagione è realtà. E c’è anche Sabrina Impacciatore
Sanvy, l'allenatore italiano alla conquista del mondo.
R6: G2 eliminati al primo turno del South Breach
Nerd Weekend: Gears of War uno sparatutto dimenticato
Tom Holland: Spider-Man conquista il multiverso
Olimpiadi: svolta epocale per gli Esports, arriva una collaborazione di 12 anni
The Office: la nuova stagione è realtà. E c’è anche Sabrina Impacciatore
Sanvy, l'allenatore italiano alla conquista del mondo.
R6: G2 eliminati al primo turno del South Breach