Steven Spielberg: il suo omaggio e amore per i videogiochi

Steven Spielberg è una leggenda del cinema, grande fan dei videogiochi a cui ha anche aiutato alla realizzazione di alcuni.

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CREDITI: Dreamstime

Steven Spielberg il regista più amato del secolo, icona nota per i film che hanno plasmato intere generazioni e definito in maniera inesorabile la cultura pop come Schindler's List, Lo Squalo, E.T. e Jurassic Park (solo per citarne alcuni) . Oltre alla sua carriera cinematografica incredibile, Steven Spielberg cela un amore che pochi conoscono: i videogiochi. Questa passione si è sviluppata nel corso della vita di  Spielberg, evidenziando e potenziando in maniera sempre maggiore il suo profondo rispetto e amore per il medium videoludico. Attraverso innumerevoli dei suoi lavori, Spielberg ha reso omaggio alla cultura dei videogiochi, dimostrando al mondo come possano essere una forma d'arte ineguagliabile.

L'inizio della passione per i videogiochi di Steven Spielberg

L'interesse di Steven Spielberg per i videogiochi è da tempo noto e ampiamente ben documentato: una passione che risalirebbe agli anni '80. Tra le varie notizie sull’origine dell’interesse del regista nel mondo videoludico sembra abbia avuto un ruolo centrale il suo ufficio, dove un cabinato arcade di Donkey Kong occupava un posto d'onore. Spielberg ha sempre visto nei videogiochi una forma di divertimento e un modo per allontanarsi e ricaricarsi dalla realtà. In una celebre intervista con Entertainment Tonight, il regista ha spiegato il suo punto di vista sulla questione: 

"Con un videogioco, posso giocare a Tempest e in 10 minuti posso sentirmi realizzato, mentre in realtà non ho fatto nulla." 

Questa riflessione mostra come Spielberg consideri i videogiochi non solo come un passatempo, ma anche come una forma di validazione personale a tratti catartica.

 

Collaborazioni e innovazioni nel settore videoludico firmate Spielberg

Nel 2005, Spielberg ha iniziato una partnership  con Electronic Arts, lavorando su una serie di giochi unici nel loro genere. Uno dei progetti più noti di questa collaborazione è stato Boom Blox, un gioco di puzzle sviluppato per Nintendo Wii, che ha ricevuto recensioni positive dai giocatori e ha dimostrato le potenzialità del gaming come forma di intrattenimento familiare. La combinazione di meccaniche di gioco accessibili a tutti e un design coinvolgente ha reso Boom Blox un ottimo party game.

 



Ma non è finita qui, Spielberg infatti  ha contribuito persino alla creazione del gioco Medal of Honor nel 1999, che ha segnato un'importante evoluzione nel genere degli sparatutto in prima persona. I giochi della serie hanno beneficiato dell’ esperienza e visione di Spielberg, portando alla nascita di un'intera generazione di giochi di guerra, culminati nel fenomeno Call of Duty. Spielberg ha saputo trasformare le sue esperienze cinematografiche in gameplay innovativi, creando un legame tra film e videogiochi che possiamo dire aver avuto una portata incredibile nel settore influenzando l'intera industria videoludica.

 

E.T. il flop di Spielberg e Atari

Una collaborazione interessante dal finale amaro, divenuto uno storico episodio significativo della storia videoludica è legato al film E.T. l'extra-terrestre. Nel 1982, Spielberg si è unito ad Atari per creare un videogioco basato sul suo film, rivelatosi purtroppo un flop commerciale. Nonostante le alte aspettative, il gioco è stato criticato e ha contribuito al declino di Atari, portando alla storica sepoltura di copie invendute in una discarica del New Mexico. Questo evento ha rappresentato un momento cruciale nella storia dei videogiochi e ha dato vita a un urban legend che continua a vivere nella cultura pop. Per i curiosi è interessante sapere che questa vicenda sembra aver ispirato il documentario Atari: Game Over, rivelando come il gioco di E.T. sia stato ingiustamente colpevolizzato per il crollo di Atari, quando in realtà rappresentava solo un piccolo pezzo di un puzzle molto più grande.

 

L’omaggio ai videogiochi di Spielberg: il film Ready Player One 

Ready Player One è il film diretto da Steven Spielberg uscito nel 2018. Un film che rappresenta la massima espressione del regista della fusione tra la passione di Spielberg per il cinema e il suo amore per i videogiochi. Ready Player One , basato sul romanzo di Ernest Cline, narra un futuro distopico e assurdo in cui i videogiochi e la realtà virtuale dominano la vita quotidiana. La storia racconta Wade Watts, un adolescente che partecipa a una caccia al tesoro all'interno di un vasto universo VR chiamato OASIS. Ready Player One è un omaggio non solo alla cultura dei videogiochi, ma anche alla storia del cinema e dei media in generale. 

 

Qui Spielberg ha incluso numerosi riferimenti ai suoi film, come la DeLorean di Ritorno al Futuro e il T-Rex di Jurassic Park. Un omaggio nostalgico e nel contempo una necessità di creare un ponte tra generazioni di spettatori e giocatori. Nel corso della promozione del film, Spielberg ha rivelato di aver inserito alcuni “Easter egg” personali all'interno del film, invitando il pubblico a cercarli. Un’interattività interessante in grado di aumentare ancora di più l'engagement del pubblico, rendendo Ready Player One un’esperienza cinematografica e videoludica unica.

 

Il futuro dei videogiochi secondo Spielberg

L’opinione di Steven Spielberg riguardo ai videogiochi è sempre stata considerare questo universo come un'estensione della narrazione cinematografica. Spielberg avrebbe affermato che i videogiochi hanno il potere di raccontare storie in modi che i film non possono, offrendo esperienze interattive che coinvolgono il giocatore in modi unici. La sua influenza sull'industria videoludica ha dimostrato e provato in maniera incisiva che i giochi possono avere una narrazione profonda e coinvolgente, come i film e a volte in maniera maggiormente interattiva.


In un'intervista, Spielberg ha detto: 

“I videogiochi sono una forma d’arte. Offrono un modo per esplorare la creatività e l’immaginazione, e sono solo all'inizio del loro potenziale.” 

Una convinzione che esprime a pieno il suo rispetto per i videogiochi e l'idea che essi possano evolversi ulteriormente, continuando a spingere i confini di narrazione e interattività.


L'amore di Steven Spielberg per i videogiochi è evidente non solo nella sua carriera, ma anche nella sua visione di un futuro in cui film e giochi possano coesistere e arricchirsi a vicenda. Mediante i suoi contributi e le sue opere, ha dimostrato che i videogiochi possono essere un veicolo in grado di dar vita a storie eccitanti e dal grande calibro emotivo, un mondo che permette ai giocatori di vivere esperienze uniche e coinvolgenti.

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