Dopo il successo di serie come The Last of Us e Fallout, il mondo del gaming continua a espandersi tra cinema e serie tv con una serie di titoli di casa PlayStation
Le grandi piattaforme e le case di produzione sembrano aver definitivamente scoperto il potenziale altissimo che si cela dietro i videogiochi. Non è a partire dal 2023 che sono state create serie e film tratti da videogiochi ma, il ventaglio di trame e caratteristiche delle trasposizioni è stato nettamente ampliato. Non solo grandi combattimenti in stile Mortal Kombat e Resident Evil ma anche storie più personali e introspettive come in The Last of Us. Con Fallout, la serie emblema nel nuovo percorso intrapreso dalle majors per adattare i videogiochi a prodotti per il grande pubblico, anche l’apocalisse nucleare trova nuove sfumature di narrazione. E a quanto pare, siamo solo all’inizio.
Iniziamo con un super titolo di cui si parla già da un po’ ma solo ora pare esserci qualche conferma effettiva. Stiamo parlando di Death Stranding, il capolavoro di Hideo Kojima che, già solo nella versione videogiochi, può vantare al doppiaggio un cast stellare. Alle spalle della produzione ci sarà A24, fresca del successo con Civil War ma, alla regia, non vedremo, come era stato detto, Kojima e ad oggi non sappiamo su cosa verterà la trama del live action e quanto sarà fedele al videogiochi. Il visionario creator ha infatti dichiarato che:
“Per essere chiari, sono profondamente coinvolto nella produzione, nella supervisione, nella trama, nell'aspetto, nel design e nel contenuto dell'adattamento cinematografico di DS, ma non mi occuperò della regia”
Passiamo poi a un altro titolo molto amato e in fase di sviluppo come live action: Ghost of Tsushima. Ad occuparsene sarà il regista della saga di John Wick Chad Stahelski che, a quanto risulta, è entusiasta di dedicarsi all’adattamento di uno dei videogiochi più amati di sempre ma le tempistiche non saranno particolarmente veloci. Al momento infatti, il regista è al lavoro su un reboot molto atteso dai fan: la saga di Highlander, le cui ultime uscite sono datate agli anni 90.
“Sai come possono andare gli adattamenti dai videogiochi. Quindi ci stiamo prendendo il nostro tempo per farlo come si deve. Stiamo lavorando a stretto contatto con gli sviluppatori del gioco, così che possiamo rimanere attaccati ai suoi elementi migliori”.
Netflix ha invece ben pensato di sfidare Amazon aggiudicandosi la produzione della serie tv su Horizon, il videogioco apocalittico dove i sopravvissuti hanno riorganizzato la società in chiave tribale. E a firmare la sceneggiatura saranno gli autori di serie tv di successo come Ombrella Academy e Lost girl.
“Guerrilla Games ha creato un mondo incredibilmente vivido e affascinante di uomini e macchine che si trovano in rotta di collisione verso l’oblio”, ha detto Blackman sul blog Tudum di Netflix. In quell’occasione ha confermato che Aloy, la protagonista del gioco doppiata da Ashly Burch, sarà il personaggio principale della serie. Blackman, descrive la protagonista di Horizon come una “giovane guerriera […] che non ha idea di essere la chiave per salvare il mondo”
Per quanto ne sappiamo, Amazon è già pronta a rilanciare con la serie tv dedicata a God of War che già si prepara a superare il successo di Fallout. La trama, secondo quanto riportato da Amazon:
“Segue Kratos, il Dio della Guerra, che dopo essersi esiliato dal suo passato di sangue nell'antica Grecia, appende per sempre le armi al chiodo nel regno norreno di Midgard. Quando la sua amata moglie muore, Kratos intraprende un pericoloso viaggio con il figlio per spargere le sue ceneri dalla vetta più alta, ultimo desiderio della moglie. Ben presto Kratos si rende conto che il viaggio è una ricerca epica sotto mentite spoglie, che metterà alla prova i legami tra padre e figlio e costringerà Kratos a combattere nuovi dei e mostri per il destino del mondo”
Non esiste ovviamente una risposta univoca a questa domanda, le ragioni sono tante e tutte più che valide ma, ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione. Il primo è l’aumento costante di gamers e di ogni età. Se qualche anno fa il mondo del gaming era legato all’adolescenza come periodo di maggior consumo, oggi l’età dei gamers è in costante aumento e ciò fa sì che ovviamente si amplii la platea di spettatori in caso di adattamenti cinematografici o in versione serie tv. Il 2023 ci ha inoltre reso evidenti le difficoltà di collaborazione tra case di produzione e team di sceneggiatori. Lo streaming sulle grandi piattaforme richiede, per gestire la grande competizione in corso, un'elevata quantità di prodotti e una qualità sempre più alta per poter evitare di soccombere ai continui lanci di nuove piattaforme. La qualità come sappiamo si paga e sono sempre meno le storie originali prodotte dalle majors che, a quanto pare, preferiscono puntare su prodotti che già possono vantare una solida fan base.
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