AFK lancia la Esports suite al Jesus College con la collaborazione di Oxford

L'agenzia di talent management, aperta da un ex-alunno di Oxford, ha aperto uno spazio dedicato agli Esports nel Jesus College con la collaborazione della Oxford Esports Society

30/11/2023

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Annunciata in questi giorni la collaborazione fra la Talent Agency AFK (che collabora anche molti brand esports come NRG) e l'università inglese di Oxford, che aprirà la prima Esports Suite all'interno del Jesus College di Cambridge.

Che cos'è la Esports Suite

La suite è posizionata dentro una vecchia aula computer del College, che è stata ammodernata con 20 postazioni PC ad alta performance e sarà utilizzabile da tutti i membri della Oxford University Gaming and Esports Society come stanza di allenamento per affinare le proprie abilità e competere nella scena universitaria degli esports, che in Inghilterra è floridissima, oltre a permettere agli studenti curiosi di approcciarsi per la prima volta al mondo del gaming competitivo tramite watch party e sessioni di allenamento aperte a tutti.

 

Lo spazio pensato da AFK, compagnia fondata da un ex alunno di Oxford, Matthew Woods, è stato arredato in modo ergonomico e sostenibile tramite la collaborazione con NZXT, Scan Computers e Viewsonic, l'opera è stata completata dalla compagnia Pioneer FM per rispecchiare la visione di Sameer Mazhar, ex-presidente della Società per gli Esport di Oxford, che aveva inizialmente proposto l'idea come uno spazio per gli studenti che vivevano nel campus e non potevano avere con sè il loro equipaggiamento da gaming, dando loro la possibilità di continuare ad allenarsi e divertirsi tramite le discipline competitive a livello universitario.

 

La Esport Suite è anche una risposta al bisogno di alcuni degli atleti esport di Oxford, che senza un vero spazio di allenamento sul campus dovevano passare molte ore isolati nella propria stanza per fare pratica oppure dover rinunciare alle proprie ambizioni se non riuscivano a portare con sè il proprio PC, considerando anche l'alto livello di competizione a cui alcuni dei giocatori di Oxford partecipano, era nell'interesse della scuola dare alla OUGES uno spazio loro come ad ogni altra organizzazione sportiva dell'università.

Gli esports universitari, il futuro dell'industria?

Se è vero che molti di noi quando pensano agli esports si immaginano gli eventi più sfarzosi come il Mondiale di League of Legends o i montepremi multimilionari dell'International di DotA 2, va assolutamente riconosciuto il valore di promuovere l'esport anche ai livelli amatoriali come in università, un tipo di esperienza che può essere fatto da tutti e che può aprire la mente alla grande capacità dell'esport di trasferire valori in modo simile allo sport tradizionale.

 

Gli esport a livello universitario non sono una novità, in America ad esempio la League of Legends College Championship è stata stabilita nel 2021 e vede moltissimi college partecipanti, con roster molto competitivi da cui sono state lanciate le carriere professionistiche di giocatori come Aiden "Niles" Tidwell, che ha militato nella LCS americana o anche figure di staff come Rahim "Rast" Raza, analista dei DSG campioni del Tier 2 americano, dimostrando anche che il livello universitario può essere un ottimo supporto per le leghe professionistiche, che non si limita solo a League of Legends con storie come quella di Jake "jakee" Anderson che dal team di Valorant della Universiy of St. Thomas è arrivato fino ai Cloud 9.

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