Il Fumettista appassionato di videogame lancia un appello per Ilaria Salis dal palco della manifestazione per il 25 aprile.
Per Michele Rech, noto ai più come Zerocalcare, il 25 aprile è una vera e propria lezione di storia da mettere in atto non solo come celebrazione ma come modo di vivere e di intendere la giustizia. Ecco perché dal palco della manifestazione organizzata in occasione del 25 aprile, giorno in cui si celebra la liberazione dal nazifascismo in Italia, il fumettista sceglie di dedicare le sue parole a Ilaria Salis.
È il 25 aprile a Roma, siamo al Quarticciolo e sul palco della manifestazione organizzata in occasione dell’anniversario della Liberazione c’è Zerocalcare, il fumettista dei record e delle controversie. E da quel palco, Zero, sceglie di lanciare un appello, politico, umano e di giustizia. Bisogna votare Ilaria Salis per liberarla da una carcerazione ingiusta. Zerocalcare lo so può amare o odiare ma una cosa è certa, ha coraggio da vendere. In una giornata in cui la politica fa lo slalom per evitare di pronunciare quella parola, antifascista, il fumettista la grida a gran voce e chiarisce subito: Ilaria Salis è in carcere perché é antifascista.
“La bandiera che vedete ha un riferimento molto preciso, si riferisce ai fatti di Budapest il cui simbolo è Ilaria Salis che avete visto in catene nel corso di queste settimane su vari telegiornali. Già lo sapete, rischia 20 anni di carcere con l’accusa di avere menato due neonazisti. I giorni di prognosi di questi nazisti sono 5 e 8 giorni. Nessuno va in galera per 20 anni per 5 e 8 giorni di prognosi. Ilaria Salis rischia 20 anni perché è antifascista. Non dico questa cosa per buttarla in caciara, c’è una rappresentazione plastica di questo fatto. Pochi giorni dopo l’arresto di Ilaria Salis dei neonazisti hanno aggredito delle persone per strada a Budapest con danni molto più gravi di quei 5 e 8 giorni eppure dopo 48 ore sono stati tutti scarcerati. Se Ilaria si trova in carcere e tutti gli altri si trovano a processo è esattamente per la connotazione e per le loro convinzioni. Ilaria non ha nessuna possibilità di avere un processo equo e non ha nessuna possibilità di avere nessun tipo di garanzia in quello Stato. E questa roba non la diciamo noi, questa roba la dice un giudice di un tribunale italiano che quando ha affermato che Gabriele Marchesi, che aveva le stesse identiche accuse di Ilaria, non doveva essere estradato, ha scritto che in Ungheria non c’era nessuna possibilità di avere un processo equo e nessuna proporzionalità tra il reato e la pena che gli sarebbe stata comminata".
E prosegue rendendo l'obiettivo dell'appello ancora più esplicito
"A noi non interessa se Ilaria è colpevole o innocente, non ci interessa se nessuna di quelle altre persone sono colpevoli o innocenti. Per noi è impensabile che chi si è frapposto ai neonazisti venga lasciato in galera per 20 anni. In questi giorni è stata annunciata la candidatura di Ilaria alle europee, è una cosa di cui si è parlato molto in questi giorni, noi continuiamo a sostenere Ilaria fino all’ultimo. Dobbiamo avere presente tutti che è anche una decisione molto rischiosa nel senso che se questa cosa non va a buon fine le condizioni di Ilaria probabilmente peggioreranno e, anche se Ilaria venisse eletta la strada non è comunque tutta in discesa”
Abbiamo riportato le parole di Zerocalcare quasi nella loro interezza per sottolineare il coraggio e l’importanza della scelta fatta dal fumettista proprio il giorno dell’anniversario della liberazione. Perché parliamo di una scelta decisamente coraggiosa?
Se già normalmente le parole pronunciate da Zerocalcare in favore di Ilaria Salis potrebbero generare controversie e fastidi, figuriamoci scegliere di fare un gesto simile a ridosso dell’uscita del nuovo libro. Il 7 maggio uscirà infatti “Quando muori resta a me", l’opera che Zerocalcare ha dedicato al rapporto con suo padre. Proprio in questi giorni, Rech ha condiviso sui suoi social un divertente video in cui condivide la reazione che suo padre ha avuto alla trama del nuovo libro, una delle domande più gettonate tra i fan dell’autore romano.
“Ho chiesto ma ‘somma va bene?”
“...”
“Se vuoi che cambio delle cose va bene però me lo devi dì mo’ perché poi va in stampa”
“...”
“Oh mi padre nella vita non parla però manco a fa’ così eh“
“Praticamente mio padre se pensava che stavo a fa er temino delle medie”
Zerocalcare non è nuovo a trattare argomenti complessi e privati ma, con questo nuovo libro, possiamo immaginare che un po’ per tutti noi lettori sarà uno specchio attraverso il quale misurarci con le nostre relazioni genitoriali. E non è detto che sarà per tutti una passeggiata.
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