La squadra russo-ucraina ha conquistato il trofeo più ambito di DotA 2 per la seconda volta, battendo i Gaimin Gladiators per 3-0 a Seattle
Dopo un inizio d'anno tumultuoso, il Team Spirit è riuscito in un impresa che solo i leggendari OG erano riusciti a fare prima di loro, vincere l'International per due volte.
Il team russo-ucraino ha dominato il torneo grazie alla loro incredibile abilità meccanica e una lettura del meta molto superiore rispetto alla competizione.
I campioni dell'edizione 2021 del torneo più grande di Dota avevano iniziato l'anno con molte difficoltà, avendo perso il loro storico midlaner Alexander "TORONTOTOKYO" Khertek, che aveva preferito il progetto dell'organizzazione BETBOOM, sostituito successivamente da Denis "larl" Sigitov, un giocatore con molto potenziale ma ancora limitato e inesperto.
I primi tornei con il nuovo midlaner infatti sono stati deludenti per gli standard dell'org serba, ma la svolta è stato al Ryhad Masters di luglio, quando larl finalmente si è riuscito a inserire nel sistema di tattiche del capitano Yaroslav "Miposhka" Naidenov, portando ai giocatori un trofeo importante e 5 milioni di dollari in montepremi.
Ai gironi il Team Spirit ha completamente dominato la competizione, non perdendo nemmeno una mappa e mettendo in mostra l'incredibile flessibilità delle superstar del team. L'ucraino Iliya "Yatoro" Mulyarchuk, che ha giocato più eroi di ogni altro Carry durante la fase a gironi (in tutto il torneo è stato il secondo carry con la selezione di eroi più variegata, dietro solo al connazionale Anton "dyrachyo" Shkredov) e il russo Magomed "Collapse" Khalilov, che nella posizione di Offlaner ha brillato per la sua aggressività e capacità di prendere controllo delle partite da solo.
Durante la fase ad eliminazione diretta, gli Spirit hanno dovuto affrontare alcuni dei team più forti al mondo: prima i rivali regionali Virtus.Pro, un team giovane guidato dal veterano bielorusso Artsiom "fng" Barshak, che nonostante una prima vittoria in cui hanno colto di sorpresa i futuri campioni con un draft aggressivo, sono poi caduti per 2-1, surclassati nelle partite più lunghe e metodiche.
Dopo è stato il turno del Team Liquid, gli svedesi che nell'anno non hanno mai finito un torneo sotto al secondo posto, che nonostante l'ottima prestazione del support Samuel "BoXi" Svahn, non sono riusciti a chiudere la partita decisiva abbastanza velocemente e sono stati puniti dal late game sopraffino di Yatoro.
L'ultima partita prima della finale è stata una prestazione di altissima qualità contro i cinesi LGD, in cui il support Myroslav "mira" Kolpakov ha contribuito alla vittoria per 2-0 più di ogni altro grazie alla sua abilità nei teamfight più importanti.
Ad attendere il Team Spirit in finale c'era la squadra che aveva dominato il circuito per tutto l'anno, vincendo ogni major e dominando la regione dell'europa occidentale, i Gaimin Gladiators, guidati dal temibile midlaner americano Quinn "Quinn" Callahan che, nella Climate Pledge Arena di Seattle, giocava in casa.
I Gladiators hanno cercato immediatamente di prendere controllo delle partite, con draft molto aggressivi, ma il sistema ferreo di Miphoska ha retto agli assalti delle truppe di Melchior "Seleri" Hillenkamp, vincendo i teamfight difensivi e prolungando le partite fino al momento in cui Yatoro e Collapse erano abbastanza forti da sconfiggere da soli tutto il team avversario, portando a casa l'Egida dei Campioni e 3 milioni di dollari con un 3-0, vinto giocando il loro playstyle alla perfezione.
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