Il Fabbricante di lacrime arriva su Netflix

Dal 4 aprile sarà disponibile in streaming il film ispirato al bestseller di Erin Doom: Il Fabbricante di lacrime

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CREDITI: Dreamstime

Una storia di amicizia, un romanzo di formazione che ha conquistato milioni di lettori: Il Fabbricante di lacrime arriva finalmente su Netflix per la regia di Alessandro Genovesi

 

Il Fabbricante di Lacrime, ecco cosa sappiamo sul nuovo film di Netflix

“Al Grave avevamo tante storie, la più conosciuta era quella del fabbricante di lacrime”

Dopo aver diffuso il primo teaser del film, finalmente oggi Netflix ha pubblicato il primo trailer de Il Fabbricante di Lacrime, adattamento cinematografico del libro di Erin Doom edito da Magazzini Salani. Il film vede alla regia Alessandro Genovesi, autore assieme a Eleonora Fiorini anche della sceneggiatura, mentre spetterà ai giovanissimi Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni interpretare i due protagonisti Nica e Rigel
 

Il trailer annuncia una storia intensa e commovente, il film dopotutto riprende le vicende narrate dall’omonimo romanzo che, anche quest’anno, mantiene la posizione in trend su tiktok. Si deve infatti soprattutto al fenomeno del booktok il successo della storia creata dalla misteriosa autrice Erin doom di cui, solo di recente è stato svelato il nome. L’autrice, si è scoperto, è una giovane donna di 30 anni di nome Matilde che pare viva in Emilia-Romagna. La rivelazione dell’identità della scrittrice è avvenuta durante l’intervista a Che Tempo Che Fa, il programma condotto da Fabio Fazio.

Ma di cosa parla Il Fabbricante di Lacrime?

Nica è una ragazzina dagli occhi grigi che vive in un orfanotrofio in Minnesota, il Grave, un luogo tetro e triste dove i bambini passano il tempo raccontandosi storie e leggende. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, una figura misteriosa e solitaria, sempre vestita di nero, in grado di donare a chiunque delle lacrime per poter piangere. L’uomo misterioso era nato dalla necessità di riportare, in un mondo asettico e privo di emozioni, la capacità di piangere. Gli uomini ormai rifugiavano il dolore in ogni sua forma ed erano diventati incapaci di esprimere sentimenti come la tristezza, ecco così che arriva in soccorso il fabbricante di lacrime, pronto a donare piccole gocce tristi a chi ne ha bisogno.

“Non importa se sei distrutto. Non importa se lo sono io. Anche i mosaici sono fatti di cocci spezzati. Eppure guarda che meraviglia”.

 

All’età di 17 anni Nica viene finalmente adottata, coronando così il sogno di avere una famiglia, insieme a lei viene adottato però anche Rigel, un ragazzo della sua età che inspiegabilmente nutre nei confronti della giovane una strana antipatia. Rigel, proprio come Nica è un orfano, ma a differenza della ragazza che vede nell’adozione una possibilità di riscatto e di una nuova vita, cova sentimenti di rabbia e tristezza che sembrano non sparire in nessuna circostanza.

 

E la bambina disse al lupo: «Che cuore grande che hai». «È soltanto la mia rabbia». Allora lei disse: «Che rabbia grande che hai». «È per nasconderti il cuore».

 

La storia segue dunque la crescita e le vicende dei due protagonisti lungo un arco narrativo che ne approfondisce i risvolti, le conseguenze e che ci restituisce infine una storia di profonda amicizia e un romanzo di formazione che fanno de Il Fabbricante di Lacrime un racconto a due voci pronto ad emozionare lettori e spettatori.

Grandi amicizie possono nascere in luoghi inaspettati: ecco come il gaming aiuta le relazioni

Il personaggio di Rigel nel Fabbricante di lacrime potrebbe riportarci alla mente quella che, nell’immaginario comune, è stata per molto tempo l’immagine stereotipata del gamer, introverso e tendente alla solitudine. Per fortuna i fatti riescono sempre a smentire anche le convinzioni più radicate. Nel 2023 uno studio realizzato dai ricercatori della Texas A&M, University of North Carolina e Baylor University ha dimostrato come il gaming supporti e favorisca le relazioni sociali anche tra i più giovani. 
 

Le nuove modalità di gioco online favoriscono la creazione di community che dentro e fuori dalla rete, condividono interessi e passioni. La tipologia di legame che si instaura tra gamers non è inoltre, in alcun modo, meno solida o significativa di un’amicizia nata nel mondo reale. Il mondo virtuale può senz’altro configurarsi inizialmente come una comfort zone per le persone più timide e introverse o tendenti all’isolamento ma, a lungo andare, non è raro che le amicizie nate in chat o nelle community di giocatori compiano un passo ulteriore emergendo nella vita reale.
 

Secondo Tyler Prochnow, assistente alla cattedra di comportamento sanitario presso la Texas A&M University:

 

"Questa scoperta suggerisce che le funzioni come la chat e le community dei giochi online potrebbero fornire ai giovani uomini isolati 'un terzo luogo' neutrale, ossia uno spazio possono riunirsi al di fuori del lavoro o della casa, per aprirsi, trovare empatia e costruire connessioni sociali cruciali che potrebbero mancare nella vita reale"

 

Le recenti iniziative e manifestazioni, dagli Esports alle convention del settore, ai comicon, ormai popolarissimi anche nel nostro paese, hanno addirittura aumentato, o comunque fatto emergere, il desiderio di condivisione e socializzazione che nasce all’interno della realtà del gaming.

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