Il biopic, diretto da Roberto Faenza, promette di raccontare la vita della poetessa in maniera autentica. Allora ci siamo chiesti: quali sono i videogiochi che raccontano in maniera realistica la vita nei manicomi?
Alda Merini: Folle d’amore, una coproduzione Rai Fiction – Jean Vigo Italia, andrà in onda questa sera, giovedì 14 marzo, in prima serata su Rai Uno. Il biopic diretto da Roberto Faenza porta sullo schermo la vita della grande poetessa dei Navigli, scomparsa nel 2009. Ad interpretare Alda Merini nelle diverse fasi della sua vita troviamo la vincitrice di un David di Donatello Laura Morante, ma anche Rosa Diletta Rossi e la giovane Sofia D’Elia. Proprio quest’ultima, in alcune interviste, ha raccontato come “Chi pensa che avere un disagio possa significare solo buio sbaglia”. Al contrario di alcune nozioni biografiche tradizionali che hanno dipinto Alda Merini come una persona non pienamente consapevole di sé, questo film promette infatti di restituire un’immagine inedita e autentica della vita della poetessa italiana, che ha trascorso dieci anni della sua esistenza tra ospedali psichiatrici. Sono diversi i prodotti del grande e del piccolo schermo che hanno provato, nel tempo, a restituire la sconvolgente vita all’interno di quei reparti. Ma non solo: ad aver restituito un’immagine accurata delle condizioni degli ospedali psichiatrici, ci hanno pensato infatti anche i videogiochi, come Silent Hill e The Town of Light.
Alda Merini: Folle d'amore, liberamente ispirato al libro Perché ti ho perduto di Vincenza Alfano, è diviso in tre capitoli e fa il suo debutto questa sera, giovedì 14 marzo, su Rai 1.
Laura Morante, nei panni della settantenne poetessa, direttamente dal suo appartamento a Ripa di Porta Ticinese sui Navigli si racconta al giovane intellettuale Arnoldo Mosca Mondadori. Con un salto indietro nel tempo ci troviamo però nel secondo dopoguerra: anni difficili dove Alda è un’adolescente dolce e malinconica, con un dono per la scrittura. La storia prosegue poi tra i circoli letterali, dove Alda trova anche il suo primo amore, lo scrittore Giorgio Manganelli.
Più avanti, Alda si avvicina anche a un altro uomo, molto diverso da lei per interessi e mentalità, ma che diventerà suo marito: Ettore Carniti. Alda prova a essere moglie e madre secondo tradizione, ma la sua natura è diversa. Presto la sua psicosi precipita, fino a che proprio il marito non la farà ricoverare. In tutto, Alda rimarrà in manicomio per ben dieci anni tra sofferenza, buio, cure pesanti, condizioni umane difficili e perdita di contatto con il mondo.
Alda, però, non si darà per vinta, affermandosi come una delle figure di riferimento della scena culturale italiana. Tramite la potenza delle sue poesie, Alda ha infatti raccontato in intensa e profonda la drammatica esperienza trascorsa negli ospedali psichiatrici, insegnandoci che anche il dolore può fare grandi cose.
Di seguito, il cast completo di Alda Merini: Folle d’amore:
Laura Morante: Alda Merini
Federico Cesari: Arnoldo Mosca Mondadori
Rosa Diletta Rossi: Alda da giovane
Sofia D'Elia: Alda da adolescente
Mariano Rigillo: Michele Pierri
Luca Cesa: Ettore Carniti
Alessandro Fella: Giorgio Manganelli
Giorgio Marchesi: dottor Enzo Gabrici
Francesca Beggio: Emilia Painelli Merini
Ludovico Succio: Giacinto Spagnoletti
Gianluca Bottoni: Nemo Merini
Silent Hill è un survival horror prodotto da Konami e sviluppato dal Team Silent. Pubblicato nel 1999 come esclusiva della console Sony PlayStation, è stato il primo capitolo della serie omonima.
L'obiettivo principale del gioco è guidare il protagonista Harry Mason attraverso la città di Silent Hill, infestata da strane creature per ritrovare la figlia dispersa, Cheryl. Il gioco utilizza una visuale in terza persona, che in rare occasioni cambia angoli per produrre effetti drammatici e realistici.
Tra i luoghi principali del gioco, troviamo proprio l’Ospedale Alchemilla, una delle due strutture presenti nella città di Silent Hill. Comparirà per la prima volta in Silent Hill e sarà presente anche in Silent Hill: Origins, Silent Hill: Homecoming, e Silent Hill: Shattered Memories.
Il franchise di Silent Hill mira a enfatizzare un tipo di terrore psicologico, mediante la medesima atmosfera claustrofobica dell’ospedale psichiatrico. La storia profonda propone infatti dei personaggi con cui facilmente identificarsi. Il tutto, come detto, all'interno di un'avventura in terza persona, completamente in 3D e con un accenno di free roaming.
Un altro videogioco thriller psicologico degno di nota è invece The Town of Light, sviluppato e pubblicato da LKA, una compagnia indipendente italiana con base a Firenze.
Il gioco, distribuito il 26 febbraio 2016 sulla piattaforma digitale Steam, è totalmente ambientato all'interno e negli ambienti circostanti dell'ex-manicomio di Volterra, chiuso a causa della Legge Basaglia, emanata nel 1978 dal governo italiano. Il giocatore si trova dunque ad esplorare quello che è rimasto del vecchio manicomio, che ad oggi si trova in stato di totale abbandono.
Per ricreare l'atmosfera destabilizzante del luogo, il team di sviluppo ha condotto numerosi sopralluoghi che hanno portato alla creazione, attraverso l'engine Unity, di un'immagine realistica degli ambienti desolanti e opprimenti. Inoltre, i tanti spazi esplorabili sono ricolmi di oggetti, nonché testimonianze delle vite dagli ex-pazienti.
Il titolo del videogioco, The Town of Light, ovvero “il Paese della Luce”, si ispira non a caso al nome con cui una paziente schizofrenica del manicomio di Volterra si riferiva all'istituto in cui era stata rinchiusa.
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