Beast Games: alcuni concorrenti fanno causa a Mr Beast e Amazon, con accuse di molestie e maltrattamenti sul set

Benedetta Pellegrini

18/9/2024

CREDITI:

Secondo Variety, cinque concorrenti (rimasti anonimi) del reality show 'Beast Games' avrebbero presentato un'azione legale collettiva nei confronti della star di YouTube MrBeast e Amazon, sostenendo di essere stati sottoposti a “maltrattamenti cronici”, molestie sessuali e altro. La denuncia è stata presentata lunedì 16 settembre preso la Corte Superiore della città di Los Angeles.

L'azione legale riporta cause relative ai maltrattamenti cronici e alla negligenza subita dai partecipanti di Beast Games, un reality show di Prime Video in cui più di 1.000 partecipanti competono per un unico premio in denaro di 5 milioni di dollari. Piccola postilla: il reality in questione non è ancora uscito, anche se Amazon lo aveva definito come "il più grande game show dal vivo del mondo".

Dopo le prime rivelazioni di agosto, che menzionavano le difficili condizioni che alcuni concorrenti hanno dovuto affrontare sul set, ora è stata presentata una class action per conto di cinque di questi partecipanti (anonimi) in cui si afferma come siano stati sottoposti a maltrattamenti, molestie e altro proprio durante le riprese. La causa chiede che Amazon e la società di MrBeast paghino i compensi e spese che si afferma non siano stati corrisposti, oltre a un risarcimento danni.

Difatti, stando alla denuncia, Amazon, la società di produzione di MrBeast e la società di produzione indipendente Off One's Base LLC - tra le altre cose - non avrebbero pagato i salari minimi e gli straordinari, non hanno impedito il perpetrarsi di molestie sessuali, hanno creato condizioni che hanno sottoposto i concorrenti a stress emotivo, non hanno fornito ai partecipanti pause per mangiare o riposare e hanno esposto i concorrenti a “circostanze e condizioni pericolose”.

Gli avvocati dei concorrenti anonimi di Beast Games hanno dichiarato quanto segue: 

Secondo la denuncia, i partecipanti sarebbero dunque stati privati di cure mediche, cibo, sonno e delle necessità basiche di igiene. “I querelanti hanno presentato questa azione legale utilizzando pseudonimi e applicando riduzioni conservative che limitano la visione pubblica, nel tentativo in buona fede di rispettare le disposizioni di riservatezza troppo ampie dei convenuti (che i querelanti sostengono essere inapplicabili), nonché di preservare la riservatezza e gli interessi di privacy dei querelanti che desiderano evitare il discredito”, si legge nella causa.

Una delle querelanti donne, identificata solo come "Concorrente 5", ha dichiarato in una dichiarazione:

I rappresentanti di MrBeast (il cui vero nome è Jimmy Donaldson) e di Amazon non hanno ancora dato una risposta ufficiale.