World of Warcraft ed altri videogiochi tornano in Cina

Dopo il burrascoso blocco dei server nel 2023, nel corso di questa estate i giocatori cinesi potranno tornare a giocare a numerosi videogame

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CREDITI: Foto: Dreamstime

Il popolare videogioco 'World of Warcraft' (e non solo) tornerà disponibile in Cina a partire dalla prossima estate. Tutto è questo è possibile grazie all'accordo raggiunto dalla Blizzard, interna al gruppo Microsoft, e il partner locale NetEase. Si chiude così una disputa contrattuale durata più di un anno, che aveva provocato il ritiro di numerosi e popolari titoli dal ricco mercato della Cina. Era gennaio 2023, infatti, quando i server cinesi di WoW erano andati fuori linea, suscitando un forte disappunto e una protesta collettiva da parte dei giocatori. Tutto è bene quel che finisce bene? Vediamo.

Il nuovo accordo tra Blizzard e NetEase 

Il nuovo accordo, arrivato a seguito di una lunga trattativa, riporta sul territorio cinese giochi targati Activision Blizzard come Diablo e World of Warcraft. La medesima Blizzard Entertainment, casa produttrice di videogiochi statunitense, e NetEase, società cinese di tecnologia internet, hanno infatti trovato un nuovo accordo di pubblicazione, a seguito della repentina “rottura” avvenuta in precedenza. Le due compagnie, in una nota congiunta, hanno affermato quanto segue:

 

"Gli amati titoli di videogiochi di Blizzard Entertainment che hanno affascinato milioni di giocatori in Cina torneranno sul mercato in sequenza, a partire da quest'estate, con un accordo editoriale rinnovato"

 

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Tra gli altri titoli, troviamo anche lo spin-off di WoW Hearthstone e Overwatch, che saranno nuovamente disponibili nel paese. Entrambe le società hanno dunque stipulato tale nuova intesa al fine di esplorare la possibilità di portare nuovi titoli NetEase sulle console Xbox di Microsoft (e su altre piattaforme). Johanna Faries, presidente di Blizzard, ha infatti dichiarato:

 

"Noi di Blizzard siamo entusiasti di ristabilire la partnership con Netease e di lavorare insieme, con profondo apprezzamento per la collaborazione tra i nostri team per offrire esperienze di gioco leggendarie ai giocatori in Cina"

Una trattativa durata più di un anno

I server cinesi di WoW, come detto, erano andati fuori linea nel primo mese dell’anno 2023. La situazione, com’è facile immaginare, aveva suscitato un'ondata di protesta da parte di tutti quei fan che avevano dedicato anni della loro vita ad accumulare punti di gioco. WoW - molto popolare nel mondo, in particolare negli anni 2000 - è un gioco di ruolo multiplayer online, che si snoda in un mondo medievale in cui il bene combatte il male.

 

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I titoli Blizzard sono stati lanciati nel sopracitato Stato dell'Asia orientale nel 2008, mediante la collaborazione con il colosso cinese di tecnologia internet NetEase: secondo la legge locale, gli sviluppatori stranieri sono infatti tenuti a collaborare con aziende locali per poter entrare nel mercato. Pertanto, dopo 14 lunghi e fruttuosi anni di collaborazione, le due società avevano annunciato - precisamente, a novembre 2022 - che le trattative sul rinnovo del contratto non erano giunte a buon fine. Ora, la nota congiunta tra Blizzard e NetEase ribadisce:

 

"Dopo continue discussioni nell'ultimo anno, sia Blizzard sia NetEase sono entusiasti di allinearsi per supportare ancora una volta i giocatori nella Cina continentale e sono orgogliosi di riaffermare l'impegno nel fornire esperienze di gioco eccezionali"

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