Dead Boy Detectives arriva su Netflix ed espande l’universo di Sandman

Nuovo successo per Neil Gaiman, il re dei fumetti conquista anche il pubblico più giovane con una serie fantasy

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CREDITI: Dreamstime

Un’agenzia investigativa che ha come clienti creature misteriose, fantasmi e cadaveri che non riescono ad accedere all’Aldilà. Dead Boy Detectives, da oggi 25 aprile, disponibile su Netflix, è la serie spin off della fortunatissima trasposizione dell’universo di Sandman. Una serie a metà tra il fantasy - ben riuscito - e lo young adult - non a tutti piace ma qui funziona. I due protagonisti sono carismatici e i casi, divisi per episodio, assieme al parterre di personaggi presi direttamente dai fumetti originali di Sandman, contribuiscono a dare ritmo all’intera serie tv. E poi c’è lei, Morte, sorella di Sogno, magnetica e forte nel suo ruolo di custode del regno a cui, i due protagonisti, appartengono. Insomma, Dead Boy Detectives non è una serie perfetta ma quel mondo, quel mood, quel fascino proprio delle creature di Neil Gaiman non riesce mai a stancarci.

Dead Boy Detectives, la trama: serie tv vs fumetto

Edwin Payne e Charles Rowland sono il cervello e i muscoli dell’agenzia di defunti, fondata per dare supporto alle anime perdute e alle creature dell’oltretomba  erranti nel mondo dei vivi. 

 

Un fastidioso fantasma ti tormenta? Un demone ti ha rubato i ricordi più belli? Non ti resta che chiamare i Detective Defunti.

 

I due ragazzi si sono incontrati nelle terre governate da Morte e, miracolosamente sono riusciti a sfuggirle diventando i latitanti più ricercati dall’Eterna.Tra i due nasce una profonda amicizia e, data la loro particolarissima esperienza,  un’idea bizzarra: fondare un’agenzia per i defunti. E così tra demoni, fantasmi e persone disperate, Edwin e Charles, guidati dalla sensitiva Crystal, salteranno da un caso all’altro, episodio dopo episodio. 
 

Nei fumetti, le vicende dei due detectives sono innescate proprio da alcuni momenti decisivi all’interno della storyline di Sandman. Nei primi capitoli dedicati all’Eterno, osserviamo l’inferno svuotarsi e Lucifer abbandonare il suo regno. In un primo momento le azioni degli Eterni, Sogno, Morte e Lucifer stesso, generano il caos, le anime dei dannati invadono la realtà arrivando a coinvolgere anche i due giovani che, per sfuggire a demoni e fantasmi e a Morte, scelgono di coalizzarsi dando il via alle avventure che contraddistinguono la trama dello spin off. 
 

Quando Neil Gaiman ha ideato gli archi narrativi di Edwin e Charles durante la stesura de La stagione delle Nebbie - Sandman - l’ispirazione gli è arrivata dal mix di due generi letterari particolarmente amati dai ragazzi: la letteratura collegiale e i polizieschi. Ma è solo nella Crociata dei bambini che i due Detectives guadagnano una storyline personale e un vero e proprio titolo per le loro avventure. Dal 2001, i detective escono dalle trame di Sandman per guadagnare un'edizione esclusivamente dedicata alle avventure dei due ragazzi morti, grazie all’impegno di Ed Brubaker e del disegnatore Bryan Talbot.
 

Ma tutto questo nella serie funziona? Sì..e no. Facciamola breve. Dead Boy Detectives intrattiene, diverte, è bella da vedere perché le ambientazioni, i colori e l’estetica sono decisamente di qualità altissima. I casi e le avventure reggono la narrazione e gli attori protagonisti conquistano. Cosa manca? la serietà, la profondità e lo spessore proprio delle opere di Gaiman. Ma, siamo solo alla prima stagione, staremo a vedere come evolverà.

Neil Gaiman, il padre di Sandman e del videogame Wayward Manor

Neil Gaiman non ha bisogni di presentazioni, è la penna dietro l’universo di Sandman e degli Eterni, American Gods, Good Omens - tutte opere trasformate in serie tv di successo - e del videogame, puzzle - adventure Wayward Manor. Nelle opere di Gaiman il fantasy, genere in cui si inserisce a pieno diritto, è costruito attraverso stratificazioni di mitologia, storia delle religioni e occulto. Leggendo i suoi fumetti e romanzi, riusciamo a immergerci nella mitologia norrena tra Thor, dio del tuono e Loki, dio dell’inganno. 
 

Odino troneggia tra i vecchi Dei di American Gods mentre la Bibbia, il paradiso, l’inferno e gli angeli fronteggiano apocalissi e profezie in Good Omens. Il mondo di Sandman abbraccia miti, religioni e leggende pagane per dar voce alle fragilità, le paure e i desideri degli eterni. Morfeo, re delle terre del sogno che vaga nel mondo portando speranza. Lucifero - anche lui ha una serie su Netflix- l’angelo caduto, stanco di essere il capro espiatorio dei sensi di colpa degli umani. E Morte, la nemica di ogni generazione che, dolce e paziente, accoglie le anime come un’amica. Dead Boy Detectives porta sul piccolo schermo l’occulto fatto di demoni e fantasmi che ritroviamo anche in Wayward Manor. Il giocatore che si cimenterà in questo puzzle game, guiderà il fantasma protagonista attraverso le sale di una casa vittoriana degli anni 20 da cui cercherà di scacciare gli inquilini. 

 

Insomma, le opere di Neil Gaiman non hanno un lettore tipo, un giocatore tipo o un certo tipo di pubblico. Quando una narrazione riesce a mixare secoli di cultura arrivando a umanizzare le divinità e trattare la più grande catastrofe come un’avventura, chiunque può rivedersi e trovare pezzi della propria storia nei suoi personaggi. Entrate nelle terre del Sogno, sfidate la morte, ridete con Lucifer. Immergetevi nell’intero universo di Gaiman nel tempo di una storia della buona notte.

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