Nintendo fa parlare di sè ancora una volta ha avviato una battaglia legale avviata contro uno streamer che ha dichiarato che avrebbe continuato ad utilizzare in stream prodotti piratati
Nel mondo dei videogiochi, Nintendo è celebre non solo per i suoi amati franchise, ma anche per la sua rigorosa politica di protezione della proprietà intellettuale. Recentemente, la casa giapponese ha avviato una causa legale contro uno streamer di nome Jesse Keighin, conosciuto online come "Every Game Guru". Accusato di aver trasmesso in streaming giochi Nintendo piratati ancor prima della loro uscita ufficiale, Keighin è diventato un caso emblematico della "battaglia legale" tra streamer e grandi case produttrici. Scopriamo i dettagli di questa controversa vicenda e il suo impatto sulla community di gaming.
Jesse Keighin è uno streamer di videogiochi attivo su piattaforme come YouTube, Twitch e Kick, dove condivide con il suo pubblico gameplay e contenuti esclusivi. La sua popolarità è cresciuta anche grazie al suo approccio provocatorio e alla sua tendenza di portare in stream titoli di grandi case sviluppatrici, prima della loro uscita ufficiale. Tuttavia, la scelta di trasmettere giochi piratati, come il nuovo titolo The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom prima della sua release ufficiale, ha messo Keighin in rotta di collisione con Nintendo, una delle aziende più ferree nel difendere i diritti sui suoi prodotti.
Keighin non ha solo infranto il copyright di Nintendo; ha anche avuto il coraggio di sfidare apertamente l’azienda. Ad ottobre, secondo quanto riportato nella causa, Keighin avrebbe inviato una lettera a Nintendo vantandosi di possedere "mille canali masterizzatori" pronti a trasmettere giochi piratati. Nella lettera, avrebbe minacciato di continuare a violare i diritti di Nintendo, sostenendo di poter "fare questo tutto il giorno". La risposta di Nintendo non si è fatta attendere: l'azienda ha richiesto un sequestro degli emulatori e dispositivi utilizzati da Keighin e ha presentato richieste di risarcimento per danni economici significativi.
Nintendo ha intentato una causa presso un tribunale del Colorado contro Keighin per violazione del copyright e pirateria. L’azienda accusa Every Game Guru di aver trasmesso in streaming giochi Nintendo piratati almeno 50 volte dal 2022, fornendo ai suoi spettatori link a emulatori come Yuzu e Ryujinx per permettere loro di accedere a giochi piratati. La lista dei giochi trasmessi include anche titoli molto recenti come Super Mario Party Jamboree e Mario & Luigi: Brothership.
Nella causa, Nintendo sottolinea come queste azioni siano dannose non solo per l’azienda, ma anche per i giocatori stessi, che potrebbero vedere rovinate le loro aspettative a causa degli spoiler. La società ha dichiarato che la pirateria pre-rilascio causa milioni di dollari di perdite, non solo in termini di vendite, ma anche di immagine.
La causa legale avviata da Nintendo prevede una richiesta di 150.000 dollari di danni per ogni violazione del copyright e 2.500 dollari per ogni violazione delle disposizioni anti-elusione della normativa sul diritto d’autore. Con oltre 50 incidenti documentati, la somma dei danni potrebbe superare i 7,5 milioni di dollari. In alternativa, Nintendo potrebbe richiedere "danni effettivi" da stabilire in tribunale. Questa cifra straordinaria sottolinea la serietà della vicenda e il messaggio che Nintendo intende inviare a chiunque tenti di violare i suoi diritti.
Questa causa non è un caso isolato, ma parte di una lunga storia di battaglie legali di Nintendo contro la pirateria e gli emulatori. Nintendo ha già fatto causa in passato a numerosi sviluppatori e distributori di emulatori, come lo sviluppatore di Yuzu, Tropic Haze, che ha accettato di pagare 2,4 milioni di dollari a Nintendo all’inizio di quest’anno. Inoltre, nel 2021, Gary Bowser del gruppo di hacker Team Xecuter è stato condannato a 40 mesi di prigione e a una multa di 14,5 milioni di dollari per il suo ruolo nella pirateria dei giochi Nintendo.
Nintendo ha inoltre intrapreso azioni legali contro il produttore di Palworld, Pocketpair, accusandolo di violazione di brevetto. L’impegno di Nintendo nel proteggere i suoi prodotti è chiaro: la società non tollera la pirateria e utilizza ogni mezzo legale per proteggere le sue proprietà intellettuali.
La battaglia legale tra Nintendo e Keighin ha suscitato un dibattito acceso all’interno della community di gaming. Da un lato, ci sono fan che sostengono il diritto degli streamer di condividere i giochi, anche se questi non sono ancora stati rilasciati ufficialmente, come un modo per aumentare l’hype. Dall’altro lato, ci sono coloro che sostengono Nintendo nella sua lotta contro la pirateria, ritenendo che i contenuti piratati danneggino non solo l’azienda, ma anche gli appassionati che attendono con entusiasmo le uscite ufficiali.
Gli streamer sono oggi una forza trainante nell’industria dei videogiochi e la loro capacità di influenzare il successo di un titolo è ben nota. Tuttavia, casi come quello di Every Game Guru sollevano domande su come conciliare il diritto degli streamer di condividere contenuti con la necessità delle case di proteggere la propria proprietà intellettuale.
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