L’attore protagonista di Rush e Captain America recita in francese per interpretare l’iconico e misterioso designer, guida storica di Chanel
Eclettico, europeo, parla quattro lingue ed è in grado di recitare in ognuna di esse, Daniel Brühl è riuscito a passare dalla tensione di Niki Lauda in Rush al cattivissimo Barone Zemo fino alla vita misteriosa e iconica di Karlagerfel nella nuova serie tv Disney+ Becoming Karl Lagerfeld. Nella vita è un collezionista, appassionato di cinema, fumetti, MCU e sport.
Le sue origini sono miste, figlio di padre tedesco e madre spagnola, ha entrambe le cittadinanze e una famiglia che riunisce in sé il cuore dell'Europa. Suo padre era un filmmaker che aveva come obiettivo quello di comunicare al tassista quanto all'intellettuale esperto di cinema, girava film e documentari e gli trasmise l’amore per il cinema. La sua è una carriera iniziata per un destino favorevole, cosa che gli scoccia ammettere, e portata avanti con talento e abilità. Ai tempi degli esordi, in Germania, gli venivano affidate parti da bravo ragazzo, ruolo che gli riesce bene ma che “lo annoiava”. Lo ha raccontato lo stesso attore nel corso di un’intervista con Gianluca Gazzoli all’interno del podcast The Basement.
“È stato Tarantino il primo a vedere il mio lato cattivo. Mi disse, sì all’inizio interpreterà il l’eroe ma poi farai il cattivo”
Il riferimento è al film Bastardi Senza Gloria, uno dei tanti capolavori del regista Quentin Tarantino che scelse Brühl per interpretare la parte del soldato eroe del cinema della propaganda nazista. E da allora il mondo di Hollywood scopre il suo talento come villain. In realtà qualche accenno Daniel lo aveva mostrato già nei panni di Niki Lauda, il celebre pilota della formula 1 e della Ferrari. Cupo, solitario, controverso e competitivo consumato dalla sfida con il collega James Hunt, interpretato da Chris Hemsworth. I due attori si troveranno, tempo dopo, come parte del cast del Marvel Cinematic Universe, Hemsworth nei panni del dio del tuono Thor e Brühl in quelli del villain, il Barone Zemo in Captain America. E proprio sul suo ritorno nei panni di Zemo, l’attore, in risposta alla domanda di Gazzoli chiarisce:
“Non sono morto ma chissà, bisogna chiedere a Kevin Feige"
E, per quanto abbiamo apprezzato moltissimo la sua performance in Captain America, dobbiamo dire che nei panni di Lagerfeld, Brühl ci regala una performance totalmente inaspettata soprattutto considerando che recita la parte totalmente in francese. Il ruolo, ha raccontato durante l’intervista, gli ha consentito di scoprire alcuni punti in comune con il noto designer, scomparso nel 2019.
“Aveva un grande desiderio di essere amato e riconosciuto nel suo lavoro e questa è una cosa che capisco molto”
Daniel si è appassionato molto alla storia di Lagerfeld, alla sua vita privata, alla competizione elevatissima vissuta con Yves Saint Laurent, alla sua duplice personalità, da un lato l’uomo creativo, l’icona della moda e dall’altro invece un intellettuale solitario. Lagerfeld voleva conquistare Parigi proprio come Brühl ha cercato di conquistare il mondo di Hollywood, mondo che oggi, consiglia ai giovani attori, di affrontare senza aver paura delle critiche.
“Tutti noi ci siamo passati ed è meglio che accada quanto prima perchè aiutano a rendere più forti. Oggi però, con i social media ci sono forse troppe critiche e troppe opinioni che però non sono importanti”.
E mentre da quel tipo di critica bisogna imparare a prendere le distanze, ci sono invece alcuni consigli, come quello ricevuto dall’attrice Dakota Fanning sul set della serie Netflix L’Alienista, che invece Daniel cerca di tenersi stretto. Data la sua ossessione per le scene già girate, la tendenza a tornare sui propri passi, pare che la giovane attrice abbia insegnato a Brühl di iniziare subito a pensare alla prossima scena, non a quella già girata. La fortuna invece è una parte, purtroppo, fondamentale nel percorso di un attore, girare certe scene, incontrare certi agenti è qualcosa su cui pare non si abbia totale controllo. Ma deve essere gestito, anche il destino, con intelligenza. Quell’intelligenza che ha portato l’attore a scegliere di interpretare un ruolo, quello di Lagerfeld, forse lontano dalla sua comfort zone ma che sta riscuotendo grande successo in tutto il mondo.
Il Kaiser della moda, ecco come veniva definito Karl Lagerfeld, firma storica della Maison Chanel, Fendi, icona di stile con i suo completi in bianco e nero, gli occhiali da sole e la sua gatta Choupette - a cui è stato dedicato anche un videogioco per chi non lo sapesse - e personaggio dal grande fascino e mistero. Di lui, della sua giovinezza e vita privata si sa pochissimo eppure sono proprio questi gli aspetti che la serie cerca di affrontare. Non conosceremo Choupette ma un giovane e appassionato Lagerfeld intento a conquistare la capitale della moda e a sfidare Saint Laurent.
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