Matt Damon, grande attore che un tempo aveva rifiutato la parte in un videogioco per mancanza di profondità, ma ecco che sembra aver cambiato idea.
Chiunque pensi a Matt Damon lo associa a film d'azione carichi di adrenalina, come "The Bourne Identity" e titoli come "The Martian" e l'intramontabile "Will Hunting". Tuttavia, vi è un lato di Damon che molti ignorano: la sua passione per i videogiochi opposti ai suoi personaggi a cui siamo abituati. Negli ultimi anni, l'attore non ha celato il suo interesse per i videogiochi, in particolare per i titoli che si sviluppano maggiormente sulla narrazione, il ragionamento e meno sulla violenza. Tra i suoi preferiti spicca un titolo piuttosto insolito per una star del cinema d'azione: Myst. In questo articolo esploreremo il rapporto di Damon con i videogiochi e cosa lo attrae in esperienze videoludiche più riflessive.
Matt Damon, nato il 8 ottobre 1970 a Cambridge, Massachusetts, è un attore che ha afferrato la fama mondiale ed è divenuto parte delle icone della storia del cinema del nostro secolo. La sua carriera è decollata con Good Will Hunting (1997), film in cui ha donato il volto insieme al suo caro amico Ben Affleck, vincendo un Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Da allora, Damon ha interpretato una serie di ruoli iconici, divenendo però il volto indiscusso di Jason Bourne a The Martian. Tuttavia, oltre al suo incredibile talento sul grande schermo, Damon è anche noto per essere un uomo dalla mente acuta, curioso e appassionato di narrazione in tutte le sue forme. Questa passione per la narrazione lo ha portato a esplorare non solo il cinema, ma anche il mondo dei videogiochi.
La storia di Matt Damon però ha avuto un rapporto piuttosto controverso con i videogiochi nel tempo. Nel 2008, Damon rifiutò l'offerta di prestare la sua voce e il suo volto per "The Bourne Conspiracy", un videogioco basato sulla popolare saga d'azione. Perché? a quanto pare Damon non voleva che il gioco fosse un banale sparatutto in prima persona. In un'intervista, l'attore spiegò che avrebbe desiderato che fosse più come Myst, un'avventura basata sulla risoluzione di enigmi, che esplorava in maniera più marcata le ferite della memoria e l'amnesia del personaggio di Bourne. Purtroppo però, il team di sviluppo non accolse il suo consiglio e realizzò comunque un tradizionale sparatutto.
Myst, pubblicato per la prima volta nel 1993, è un gioco di avventura grafica che sfida i giocatori a esplorare isole misteriose e a risolvere intricati enigmi. Divenuto un celebre videogioco di avventura grazie a Cyan Worlds, è stato frutto dello sviluppo dei fratelli Robyn e Rand Miller. Myst si distingue per la sua grafica e per un gameplay basato sulla risoluzione di enigmi. Ambientato in un mondo magico, il gioco è privo della classica azione e frenesia dei compagni del medesimo tipo, ponendo invece l'accento sull'immersione e sulla narrazione interattiva.
La trama del gioco ruota attorno a libri magici che fungono da passepartout tra diverse realtà, offrendo un'esperienza unica. Myst è stato un grande successo commerciale e ha influenzato profondamente il genere dei puzzle game, guadagnandosi una reputazione iconica nel mondo dei videogiochi. Un gioco che non punta affatto sulla mera violenza, ma ha come focus la riflessione, l'osservazione e la risoluzione di puzzle ambientali. È considerato uno dei titoli più influenti nella storia dei videogiochi per il suo approccio unico alla narrazione interattiva.
Per le sue unicità non è difficile capire perché Myst sia tanto amato da Matt Damon. L'attore ha sempre espresso un grande interesse per le storie che esplorano la psiche umana e i dilemmi morali, e Myst offre un'esperienza profondamente immersiva che si basa su questi principi.
"Adoro Myst"
Ha dichiarato Damon in un’intervista raccontata da PCGamer, esprimendo le motivazioni che hanno reso questo gioco così speciale per l’attore: un videogioco che ti costringe a riflettere e divenire un abile osservatore per arrivare alla risoluzione dei problemi. Esattamente il tipo di esperienza che Matt cerca nei videogiochi.
Negli ultimi anni, Matt Damon ha iniziato a vedere i videogiochi sotto una luce diversa. Durante una sessione AMA (Ask Me Anything) su Reddit nel 2016, Damon ha rivelato che sarebbe interessato a lavorare su un videogioco, sottolineando come la tecnologia videoludica abbia raggiunto livelli straordinari. Durante l’intervista Matt Damon ha espresso anche il suo desiderio di poter esser parte attiva del mondo dei videogiochi come doppiatore o motion capture:
"Non mi hanno mai contattato per farlo, mi piacerebbe molto. Sono davvero curioso di vedere dove si dirige l'intrattenimento con questi videogiochi, la grafica sta diventando così bella e la realtà virtuale sta diventando così bella, e sai cosa succederà ai film? Quali sono le implicazioni per i film e questo si trasforma in un nuovo tipo di narrazione, e cos'è, e posso farne parte? Sai, in definitiva quelli di noi che fanno film sono narratori. Se il gioco è la soluzione, sono assolutamente favorevole a provarci, ma nessuno me l'ha ancora chiesto.."
Questa affermazione è un notevole cambiamento rispetto al Damon del 2008, che era riluttante a partecipare a un progetto videoludico. Oggi, Damon è affascinato dal potenziale narrativo dei videogiochi, vedendoli come un'estensione naturale della narrazione cinematografica.
Oltre a Myst, Damon ha mostrato interesse anche per altri titoli che vanno oltre il semplice intrattenimento. Sebbene non abbia specificato molti giochi nel dettaglio, è chiaro che preferisce esperienze che stimolano la mente. Il suo interesse per giochi è in linea con videogiochi del calibro di Gone Home e Journey carichi di storie profonde ed emotive, piuttosto che dell'azione nuda e pura.
Gone Home, è gioco basato sui racconti che ha come personaggio cardine una giovane donna che torna a casa dopo un lungo viaggio e scopre che la sua famiglia è scomparsa. Anche questo titolo è privo di violenza e si concentra sulla scoperta e la risoluzione di misteri, proprio come Myst. Journey, invece, è un'avventura minimalista che esplora temi come la connessione umana e il viaggio interiore, elementi che risuonano fortemente con il modo in cui Damon vede i videogiochi.
Matt Damon è molto più di un'icona del cinema d'azione. Il suo amore per videogiochi come Myst dimostra quanto l'attore sia interessato alla narrazione in tutte le sue forme, cercando sempre esperienze che vadano oltre il semplice intrattenimento. Mentre il mondo videoludico continua a crescere e a evolversi, possiamo solo sperare che un giorno Damon decida di prestare il suo talento a un videogioco che soddisfi le sue elevate aspettative di profondità narrativa e creatività.
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