"Lei è ebrea?" la domanda di Zanchini a Ester Mieli, scatta la polemica

La domanda di Giorgio Zanchini a Ester Mieli durante l'intervista a Radio Anch'io ha sollevato un polverone, toccando corde religiose come alcuni videogiochi.

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CREDITI: Rai Ufficio Stampa

La domanda controversa rivolta alla senatrice Ester Mieli durante la trasmissione radiofonica "Radio Anch'io" su Radio1 ha sollevato un dibattito non indifferente intorno all'appropriato trattamento delle identità religiose nei media. Oltre a esaminare questo incidente, esploreremo anche come alcuni videogiochi affrontano tematiche legate alla religione all'interno delle loro trame.

Giorgio Zanchini e la domanda "Lei è ebrea?" alla senatrice Ester Mieli

Ester Mieli, giornalista e politica italiana, è stata portavoce della Comunità Ebraica di Roma oltre ad avere un seggio al Senato. Riconosciuta per la sua analisi politica acuta e la sua comunicazione efficace, Mieli è stata coinvolta in diversi ruoli politici e mediatici, dal Campidoglio al ruolo di commentatrice a Zona Bianca su Rete 4. Il suo carattere risoluto e la sua franchezza hanno contribuito alla sua reputazione, mentre la sua eredità familiare, come nipote di Alberto Mieli, testimone dell'Olocausto, ha plasmato la sua prospettiva.

La Polemica a Radio Anch'io

Durante una discussione sulle proteste studentesche riguardanti il conflitto in Palestina, il conduttore Giorgio Zanchini ha chiesto alla senatrice Mieli se fosse ebrea. La domanda ha suscitato reazioni immediate, con Mieli stessa evidenziando come la sua religione non doveva influenzare la discussione politica e che le sue motivazioni erano una conseguenza dell'atto in se, basato sulle proteste degli studenti svolte nelle università, verso l'ingiustizia delle guerre in Palestina. La polemica è stata ulteriormente alimentata dalla proposta della deputata Augusta Montaruli di convocare i vertici Rai per esaminare l'incidente, con la pesante accusa di "rasentare l'antisemitismo".

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I videogiochi con trame che trattano la religiosità

Una forte corrente di sensibilizzazione verso la religione è presente in alcuni videogames che cercando di prendere la palla al balzo per far immedesimare quante più persone possibili nei personaggi dei giochi.

The Last of Us Part II e Dina

Il videogioco "The Last of Us Part II" presenta il personaggio Dina, che offre una prospettiva unica sull'ebraismo e la spiritualità. La storia d'amore tra Dina e la protagonista Ellie si sviluppa mentre cercano vendetta in un mondo post-apocalittico per la morte di Joel. Dina rappresenta un personaggio non solo complesso ma anche culturalmente diverso, evidenziando il desiderio degli sviluppatori della Naughty Dog
 di rappresentare una varietà di identità nel medium dei videogiochi.

Ellie in The Last of Us 2

Altri Esempi di Videogiochi con Tematiche Religiose

Esistono tanti titoli videoludici che affrontano la tematica della religione, sia in modo superficiale che come vero e proprio pilastro di trama. Titoli come "Assassin's Creed", che esplora la lotta tra le società segrete degli Assassini e dei Templari, guerrieri devoti alla Chiesa,  e "Bioshock Infinite", dove è presente una religione ambientata in un mondo alternativo. Un altro esempio è God of War, che nei primi capitoli della serie esplora (in maniera tutta sua) le storie della religione greca, per poi passare a quella nordica nei capitoli per PS4.


L'incidente a Radio Anch'io ha sollevato interrogativi importanti sull'appropriato trattamento delle identità religiose nei media e sulla necessità di evitare stereotipi e pregiudizi. Allo stesso tempo, l'inclusione di tematiche religiose nei videogiochi offre opportunità per esplorare la complessità delle credenze e delle culture in un modo interattivo e coinvolgente.

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