La nuova attesissima stagione della serie pluripremiata agli scorsi Emmy è tornata in streaming. Riuscirà Carmy ad ottenere la sua prima stella?
Il mondo dell’alta cucina è ormai un must nelle nostre case da anni, da Masterchef a cucine da incubo sono tantissimi i cooking show che ci hanno conquistati. e il mondo del gaming non poteva certo rimanere silente. Dal videogioco di Masterchef a Overcooked è chef mania su console e smartphone. Ma solo guardando The Bear potrete esplorare il lato oscuro della vita di uno chef stellato e per fortuna ora abbiamo ben 3 stagioni per immergerci nel mondo dell’alta cucina.
Mentre la maggior parte delle seconde e terze stagioni delle serie tv più amate dilata il ritmo della narrazione tra lenti approfondimenti e side stories, The Bear ha mantenuto nel tempo quel ritmo impazzito che riflette le vite disfunzionali dei suoi protagonisti. Guardare la prima stagione nella modalità proposta dalla piattaforma, con tutti gli episodi disponibili da subito, è stata per alcuni un’esperienza dissonante. La profondità delle storie dei personaggi sembrava contrastare con la velocità dei dialoghi spezzati solo dal grido costante del cast: sì chef. Eppure The Bear ci ha tenuti incollati fino all’ultimo episodio della seconda stagione, dove il ritmo è stato contenuto a fronte di un imponente cambiamento in vista. Ed è proprio da lì che prende il via la stagione numero 3 e non vedevamo l’ora di scoprire cosa sarebbe accaduto in quel frigo.
La scena del frigorifero che chiude la seconda stagione racchiude in sé il perfetto mix di angoscia e speranza che Carmy, protagonista dello show, vive negli ultimi episodi della serie. The Bear è il nuovo ristorante nato dalle ceneri della bettola di famiglia che chef Carmy era tornato a gestire. Il team composto dal talentuosissimo Richie di Ebon Moss Bachrach, che ritroveremo nei panni de La Cosa nel reboot dei Fantastici 4, Sidney interpretata da Ayo Edebiri, e ancora, i personaggi di Neil Fak e Marcus e Tina che nel corso di due sole stagioni vivono un’evoluzione che non vediamo nemmeno nei film di Harry Potter. Il cast, in una serie di interviste riportate da Wired, ha parlato proprio dei cambiamenti vissuti dai rispettivi personaggi, a partire da Jeremy allen White, volto del protagonista che ha ripreso la scena del frigorifero per spiegare cosa vedremo nella nuova stagione:
“L’incidente della cella frigorifera ha avuto un impatto importante sul comportamento del mio personaggio. Nella terza stagione, quello che succede dopo la liberazione del mio personaggio è una buona cosa. Carmy si rituffa nel suo lavoro e cerca di mettersi alla prova e, così facendo, mette alla prova tutti quelli che gli stanno intorno. Per questo motivo diventerà piuttosto impegnativo stargli vicino”
Una delle evoluzioni più sorprendenti è quella di Richie, cugino acquisito di Carmy che, nella seconda stagione, va a lavorare in un altro ristorante per acquisire le competenze necessaria alle gestione di un ristorante stellato:
"Il mio personaggio è andato a lavorare per un periodo in un altro ristorante e questo lo ha reso più preparato. La terza stagione riprende non molto tempo dopo la fine della seconda. Richie si trova in un luogo in cui è stato esposto a un modo di essere più evoluto, e credo che veda un nuovo percorso verso cui dirigersi. Ma una cosa è vedere il sentiero e un'altra è percorrerlo”.
The Bear prende il mondo patinato dell’alta cucina e lo compone in un viaggio che dalle origini degli chef che fanno la gavetta tra violenze psicologiche e livelli di stress sovrumani, si fanno strada tra i fornelli fino ad arrivare alle agognate stelle. Ma, come mostra bene la serie, il viaggio di formazione di patinato ha ben poco ma è lì che nasce la buona cucina, quella in grado di raccontare storie indimenticabili. Il mondo degli chef ci affascina, il cibo è fonte di sopravvivenza ma è anche parte del nostro stile di vita. Ecco perché non deve sorprenderci se tra console e smartphone sono numerosissimi i videogiochi che ci danno la possibilità di immergerci nelle atmosfere di una cucina stellata o di rivivere la suspence dei cooking show più amati. È il caso del videogame di Masterchef ma soprattutto di Overcooked: all you can eat che riprende la stessa frenesia che vediamo nella cucina di The Bear con una grafica senza eguali e diverse modalità di gioco che consentono di vivere tutte le sfumature della vita di uno chef.
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