Il Pi Greco Day oggi si celebra con il gaming

Il 14 marzo è la giornata internazionale della matematica e per celebrare la nobile scienza, i matematici scelgono il gioco.

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CREDITI: Dreamstime

Perché proprio il 14 marzo? Semplice, il Pi Greco è una delle costanti matematiche più famose al mondo e la data di oggi ne contiene le prime due cifre. Il Pi Greco Day è una giornata di celebrazioni in tutto il mondo durante la quale la matematica esce dalle aule di scuole e università per entrare nel quotidiano con le sue applicazioni più ingegnose e conosciute. 

La matematica è un gioco da ragazzi

Quest’anno anche la Nasa ha scelto di unirsi ai festeggiamenti con proposte di gioco spaziali. L’agenzia americana ha infatti invitato tutti gli appassionati a risolvere alcuni dei problemi che i ricercatori incontrano nel loro lavoro quando progettano le missioni di esplorazione di altri pianeti. In Italia sono le università invece a lanciare alcune tra le proposte più coinvolgenti come l’Università di Pavia che ha organizzato tornei che vanno da Scarabeo al Monopoli fino a gare di risoluzione del cubo di Rubik.
 

 Ma scopriamo assieme tutti i giochi più amati, nati dalla matematica.
 

“Quest'anno l'idea di fondo è quella del gioco, ma in matematica può assumere molti altri significati”

A parlare è Roberto Natalini, direttore dell'Istituto per le Applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche e coordinatore del comitato editoriale del sito di divulgazione MaddMaths! che, all’Ansa, ha parlato della ben nota Teoria dei giochi, per mostrare una delle più diffuse e affascinanti applicazioni della matematica. Lo scopo della giornata è infatti proprio quello di allontanare il più possibile la disciplina da pregiudizi e stereotipi e proporla al grande pubblico attraverso le sue derivazioni pratiche che, ogni giorno, aiutano e divertono milioni di persone. Se la teoria dei giochi vi dovesse risultare complessa da collocare, vi basti sapere che ha applicazioni fondamentali nelle scienze sociali, nella logica e nell’informatica ed era il campo di studio del matematico John Nash, il premio nobel protagonista del film A Beautiful mind interpretato da Russel Crowe. Eppure esiste un esempio che, siamo certi, tutti conoscete e apprezzate dell’applicazione della matematica nei giochi: stiamo parlando di Tetris.

Tetris, una storia che inizia in Unione Sovietica e arriva al Giappone della Nintendo

È il 1984 e Aleksej Leonidovič Pažitnov è uno dei lavoratori del centro di calcolo dell’Accademia delle Scienze di Mosca nel cuore dell’Urss. Aleksej è appassionato di tetramini, quelle figure geometriche composte da quattro quadrati collegati tra loro lungo i lati e di videogiochi e, a queste due passioni, sceglie di dedicare tutto il suo tempo libero. Aleksej vuole creare un gioco nuovo che possa combinare abilità logiche, matematiche e geometriche all’interno di device informatici. Di tentativi ne fa tanti e tutti interessanti finché, un giorno, dopo 3 settimane di lavoro, trova la giusta combinazione di figure e di modalità di gioco: nasce Tetris.  
 

Quando i colleghi dell'informatico russo provano il gioco ne sono immediatamente entusiasti, ne diventano quasi dipendenti e, in pochissimo tempo, Tetris, si diffonde in tutti gli istituti di Mosca per poi essere distribuito in versione floppy disc. Fun fact: Aleksej non guadagnerà nulla dal successo del gioco. La fama di Tetris viaggia in tutto il mondo e arriva fino in Giappone; è il 1989 e la Nintendo si accinge a lanciare la sua prima console di gioco: il Game Boy. La console e il gioco fanno il loro debutto a giugno conquistando il mondo.
 

Negli anni, molti matematici hanno provato ad analizzare le modalità di gioco e le possibili soluzioni e sono arrivati alla conclusione che no, non è possibile giocare all’infinito ma questo non ferma gli appassionati del gioco e ancora oggi Tetris è in trend tra i gamers di ogni età per la sua geniale semplicità.

 

Gli eredi di Tetris: da candy crush al Professor Layton

Arriviamo al 2012, anno in cui gli smartphone si sono ormai ampiamente diffusi tra la popolazione che, attirata da disign e grafica (anche questa frutto della matematica) ne fa un uso costante. Ecco così che sui device più amati fa la sua comparsa per la prima volta Candy Crush Saga, il puzzle sviluppato dalla King che fa scoppiare e poi sparire coloratissimi dolcetti. Lo scopo e le modalità di gioco sono molto simili a quelle di Tetris di cui eredita la struttura ma, in Candy Crush non troveremo i tetramini perché ad essere allineate saranno piccole caramelle all’interno di una grafica vivace e variopinta. La saga conquista ogni anno milioni di utenti al punto da essere ufficialmente il gioco più scaricato su apple Store e Google Play. 
 

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Con il Professor Layton, la serie di videogiochi sviluppata da Leve-5 per i device Nintendo, Android e IOS, il gioco si fa più complesso e articolato. La serie è attualmente composta da 9 uscite, ognuna delle quali con trame e misteri sempre nuovi da risolvere ma il filo rosso che collega tutte le avventure è ancora una volta quello della matematica. Il Professore e i suoi compagni di viaggio risolveranno intrighi e rompicapo grazie ad abilità logiche e matematiche attraverso le quali il giocatore apprenderà sempre nuove conoscenze proseguendo tra i livelli di gioco. Al celebre professore il Giappone ha dedicato diverse uscite attraverso libri dedicati e anche, nel 2018, una serie anime basata sui videogiochi, per ora inedita in Italia.

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