Dopo quasi 7 anni finalmente siamo qui per scrivere la recensione del gioco Ubisoft tanto atteso sul mondo dei pirati, ci avrà convinto ?
Era il lontano E3 2017, era in uscita il nuovo Resident Evil 7, Sea of Thieves non era ancora stato lanciato ed Ubisoft pubblicò un trailer davvero sorprendente, uno di quelli in grado di far esultare i propri fan e di accendere le speranze nei cuori di milioni di appassionati. Oggi nel 2024 scriviamo la recensione di Skull and Bones.
Io personalmente prima di sedermi a fare questa recensione, ho dovuto riflettere bene su ciò che avrei scritto in virtù delle ore di gioco passate a navigare nei 7 mari in cui Ubisoft ci ha fatto immergere. Il lavoro che ha richiesto quasi 7 anni di sviluppo e la collaborazione di tantissimi team di sviluppo della casa francese, ma con la firma in calce di Ubisoft Singapore.
Indubbiamente il gioco arriva sugli scaffali degli store digitali, già bollato da molti player come gioco da saltare o scartare, non all'altezza, con un costo eccessivamente alto, troppi difetti e che non si discosta da Assasin's Creed Black Flag e dall'acerrimo rivale Sea of Thieves. Per comprendere a pieno Skull and Bones bisogna lasciare da parte tutti questi preconcetti e valutare solo ed esclusivamente il gioco per le sue qualità e per i suoi difetti reali e non presunti.
Partiamo come sempre dall'incipit della trama, il gioco sa di esser creato per essere un MMO e quindi non riserva grandi sorprese sull'arco narrativo, siamo il classico pirata che perde tutto e si ritrova a doversi rifare una vita a Saint Anne, primo insediamento che potremmo visitare nell'enorme mondo di Skull and Bones.
Qui inizieremo a fare da tira piedi al pirata locale, Scurlock, personaggi stilisticamente ispirato ad un immaginario comune dei pirati di fantasia, sempre arrabbiato con il mondo e sospettoso anche della propria ombra, senza fare troppi spoiler il gioco ci porterà a svolgere le più classiche missioni tutorial per iniziare l'esplorazione e costruire la nostra prima piccola imbarcazione che a mala pena galleggia.
La storia ci porterà a scoprire tutte le fazioni presenti all'interno del mondo di Skull and Bones, siamo rimasti sorpresi dalla diversità di fazioni presenti, ed in oltre ci farà esplorare questo mondo di gioco davvero molto vasto, ricco di insediamenti e caratterizzato abbastanza bene. All'interno del titolo sono presenti ben 3 diverse aree geografiche: costa africana, isole rosse, Indie orientali. Dalla trama e la sua evoluzione sappiate che non sarà di vitale importanza , poiché sarà un semplice path to glory del nostro personaggio, da semplice mozzo a re dei pirati.
Come vedremo poi in seguito, il gameplay si è rivelato essere uno dei fattori determinanti per superare la soglia della sufficienza di questo prodotto, il gioco è chiaramente ispirato da quanto fatto dagli studi di sviluppo che lavorarono dietro le quinte per produrre Assasin's Creed Black Flag, ancora oggi osannato come uno dei migliori Assasin's Creed dopo il 2 e Brotherood, ma questo non è per forza un punto negativo anzi.
In un gioco online in cui il 90% del tempo lo si passa navigando, il gameplay è fondamentale e noi siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla realizzazione della navigazione, affrontare il mare aperto in tempesta con le prime barchette sappiate sarà un impresa davvero ardua e a noi è capitato più di una volta di finire rovinosamente distrutti a causa del mare in tempesta durante dei combattimenti navali. La nave dove il mare sarà tranquillo non sarà mai dura da manovrare, per certi versi forse sarà fin troppo leggera ma permetterà al gioco di non essere frustrante, mentre in mare aperto dove il vento soffia più forte sarà una lotta col timone e con il mare per tenere dritta l'imbarcazione.
Parlando sempre della navigazione, non si può non parlare della scelta fatta per creare ancora di più immersione nel sistema di navigazione, ovvero la gestione della direzione del vento il quale ci permetterà di andare più veloce se sfruttato a dovere o ci rallenterà inesorabilmente qual ora decidessimo di affrontarlo di punta. Il sistema che più ci ha convinto dell'intero pacchetto è indubbiamente quello di combattimento delle navi, collegato a doppia mandata con la personalizzazione iper profonda che potremmo fare dei nostri vascelli.
I combattimenti ci hanno emozionato, combattere su Skull and Bones è dannatamente divertente e ai livelli più alti sarà una lotta non da poco a livello strategico sul come affrontare le navi che ci si pareranno di fronte, il livello di sfida dell'intelligenza artificiale è davvero buono, i nemici cercheranno in tutti i modi di evitare i nostri proiettili e di fuggire qual ora fossimo troppo forti. Il comportamento dei nemici controllati dalla cpu ci ha convinto a pieno, tanto è vero che il livello di sfida proposto non è troppo alto ma neanche troppo basso, riuscendo a regalare emozioni nei combattimenti contro i pirati leggendari e non solo.
Spesso è volentieri nei giochi MMO, una delle cose più noiose è indubbiamente il grinding per arrivare a craftare armi o armature interessanti, in Skull and Bones in cui sarà indispensabile personalizzare la propria nave in modo da massimizzare il livello dei nostri armamenti per non avere eguali nei 7 mari, è stato introdotto un sistema per cui raggiunto il livello richiesto per craftare una tipologia di armamento o di imbarcazione, potremmo ottenerlo attraverso delle sotto quest oppure farci segnare sulla mappa il mercante da cui comprare il progetto.
Ottenuto il progetto voluto, il gioco ci permetterà di visualizzare sulla mappa dove trovare gli elementi grezzi o già lavorati attraverso le rotte commerciali o insediamenti in cui comprarle o razziarli per ottenerle, evitando le situazioni noiose di grinding da miniera. Ci sono piaciuti anche i piccoli mini giochi per raccogliere le risorse mentre siamo sulla nave. Una delle cose che ci ha stupito e che forse rivela la vera identità del titolo è l'enorme mole di cose da fare, portando il giocatore in certe situazioni a ritrovarsi a fare 100 side quest piuttosto che seguire la trama principale. Il gioco permetterà arrivati ad un certo punto della trama di sbloccare anche un sistema quasi automatizzato di produzione di alcuni beni in grado di farci guadagnare una speciale valuta di gioco utile per acquistare sul mercato nero.
Abbiamo voluto tenere per ultimo, come al solito, la valutazione sul comparto tecnico per un motivo, il gioco non brilla sotto questo aspetto ed è chiaro a tutti che il gioco mostri i quasi 7 anni di fase embrionale, con il team di sviluppo che probabilmente si è ritrovato in mano un qualcosa che ormai non poteva essere cambiato.
I modelli dei personaggi sono indiscutibilmente la cosa meno rifinita del gioco, le animazioni non sono convincenti ed il gioco si mostra con un engine davvero troppo datato. Anche su macchine di fascia altissima, il gioco non spicca nella bellezza e da la sensazione di essere davvero troppo vecchio. Unica nota positiva del comparto tecnico è l'ottimizzazione che sembra esser stata effettuata benissimo permettendo di aver un frame rate stabilissimo anche con 5-6 imbarcazioni a schermo a sparare.
Le ultime due note negative che affossano il prodotto sono l'audio, il quale non ci ha convito a pieno, il rumore del mare e delle tempeste sembra essere troppo spento e poco "spaventoso", stiamo affrontando il mare aperto su una imbarcazione costruita alla bene e meglio ci piacerebbe sentire i fulmini e i tuoi spezzare la monotonia della notte. L'ultima nota davvero negativa su cui sarà difficile transigere è il prezzo, il gioco sarà un live service di Ubisoft, quindi possiamo immaginare il sostegno che il gioco riceverà con tanto di road map già annunciata, ma il prezzo pieno per questo gioco non è la scelta giusta.
Tirando le somme di un gioco dallo sviluppo enormemente travagliato, ci è piaciuto molto, ci ha tenuto incollati allo schermo per oltre 30 ore e probabilmente continueremo a giocarlo nei prossimi giorni, ma gli aspetti negativi di questa produzione sono importanti e vogliamo sottolinearli, il gioco va acquistato per il divertimento che può dare e non per la sua bellezza in se.
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