Un’azienda svizzera ha messo a disposizione dei suoi ricchissimi utenti la possibilità di tentare il miracolo e provare a risorgere dopo la morte.
Ibernarsi per poi risorgere, detta così sembra decisamente la trama di un videogioco, o meglio di una serie tv, pensiamo ad Altered Carbon su Netflix o Upload su Prime Video. E invece è una realtà più che concreta quella proposta dall’azienda svizzera Tomorrow Biostasis che, a quanto pare: ”pone un essere umano in una pausa biologica completa dopo la sua morte legale”. E poi?
La morte prima o poi arriva per tutti e, fino ad ora, è stata considerata l’unica cosa effettivamente definitiva e immutabile nella realtà, fino ad ora, appunto. Eh sì perché, secondo la svizzera Tomorrow Biostasis, un giorno la medicina sarà talmente avanzata da indagare a fondo le cause della morte e porvi rimedio. In altre parole in Svizzera sono convinti che la resurrezione sia possibile. Per chi avesse dubbi la crioconservazione o ibernazione proposta dall’azienda svizzera avviene post mortem. E di garanzie di risvegliarsi nel 5000 non ce ne sono. Ma, secondo Tomorrow Biostasis, nonostante
“non è ancora possibile rianimare un essere umano dopo che è stato criopreservato, ma non c'è una ragione biologica fondamentale per cui rianimazione non sia possibile alla fine”
Di esperimenti negli anni ne sono stati fatti parecchi perché battere la morte è, dobbiamo ammetterlo, un po’ la nostra ossessione. Oggi è possibile ibernare un corpo grazie all’azoto liquido.
“Non viene utilizzata elettricità, il che garantisce i pazienti contro le interruzioni di corrente e rende economicamente fattibile la manutenzione a lungo termine. Attualmente sono circa 4500 le persone che hanno firmato per essere criopreservate una volta terminata la loro attuale durata di vita”.
Lo sappiamo, leggendo questo articolo vi sarete chiesti ma quanto costa provare a sconfiggere la morte? Sì è vero vi abbiamo già detto che il prezzo massimo è di 200mila euro ma ci sono anche degli step intermedi. Esistono quote membership di 25 euro mensili da pagare dal momento dell’iscrizione fino all’ibernazione, poi c’è una quota per lo standby e una per la crioconservazione per un totale di 200 mila euro. Insomma, un abbonamento mensile per provare a non morire troppo.
Per chi ama i fumetti sicuramente nella mente sarà spuntato lui, Neil Gaiman con i suoi Eterni. Il geniale autore ci ha infatti restituito uno dei ritratti più dolci di Morte, sorella di Sandman e membro dei 7 Eterni protagonisti della saga dedicata a Sogno e dello spin-off Dead Boy Detectives. Nei fumetti come nelle serie Netflix dedicate all’opera di Gaiman, Morte appare come un’amica gentile, da attendere con serenità e da non temere. Morte è una traghettatrice di anime, non una torturatrice e la sua mano conduce in terre remote e sconosciute, tutte da esplorare e, in alcuni casi, di cui godere.
Se è vero che Gaiman dipinge uno dei più affascinanti ritratti di Lucifer - sì anche lui ha la sua serie su Netflix - è anche vero che, allo stesso modo, il buon Neil non ha certo trascurato la raffigurazione più ambiziosa del paradiso, ultimo luogo di pace e di compimento dell’esistenza. Ma tra la meta e il punto di partenza, come cantava Niccolò Fabi, c’è tutto il resto e tutto il resto è quella vita che troppo spesso trascuriamo, che soffochiamo tra illusioni, chimere, paure e disperazione. Non a caso i più temibili tra gli Eterni sono proprio loro, Desiderio e Disperazione. Se solo potessimo davvero preoccuparci di come viviamo, se solo davvero investissimo sulla nostra vita mentre ancora è nostra, è qui ed è gratis.
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