Festa del Cinema di Roma: Bella Thorne e Julia Fox presentano 'The Trainer'

Il film di Tony Kaye racconta la storia di Jack, un esperto di fitness che persegue la propria versione del sogno americano in cerca di fama e fortuna

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CREDITI: Dreamstime

Bella Thorne e Julia Fox infiammano il red carpet della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Con loro anche il regista Tony Kaye (noto per 'American History X' con Edward Norton) e lo sceneggiatore e attore Vito Schnabel. Le star statunitensi hanno infatti presentato in anteprima il film 'The Trainer', una dark-comedy dal cast stellare che include anche nomi del calibro di Steven Van Zandt , Beverly D'Angelo, Gina Gershon, Stephen Dorff, Lenny Kravitz, Paris Hilton e John McEnroe.

La trama della commedia dolceamara

Jack Flex (Vito Schnabel, nonché anche sceneggiatore del film) è un uomo stravagante, spiantato e tutto muscoli. Nel suo cassetto ha un sogno quasi maniacale: apparire sul canale di televendite preferito della madre per promuovere un attrezzo evidentemente pericoloso che, a suo dire, potenzierebbe la quantità di Hope Molecules, delle fantomatiche molecole della speranza nel cervello umano. Autoproclamatosi trainer di star hollywoodiane, in una settimana dovrà sfidare la grandiosa menzogna che è la sua vita.

The Trainer alla Festa del Cinema di Roma: le parole del cast in conferenza stampa

In conferenza stampa - datata domenica 20 ottobre - Tony Kaye e il resto del cast hanno presentato ai giornalisti The Trainer, proiettato fuori concorso alla diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma. 

 

 

Ad aprire le danze ci ha pensato proprio l'eccentrico e visionario regista: 

 

Sono contentissimo di essere qui. Io amo i personaggi che hanno qualcosa da dire. Amo l’umanità. Amo la sfida. Per me Jack [il protagonista, ndr] è un super eroe. È il film più personale che abbia mai fatto. Voglio lavorare con Bella Thorne e Julia Fox per ogni cosa".

 

 

E della chitarra che è sul palco con lui, aggiunge: “La porto sempre con me“. Vito Schnabel, attore e sceneggiatore, racconta invece la genesi della sinossi: 

 

Ho scritto novanta pagine nel corso di tre giorni, lavoro che è diventato quello che è la sceneggiatura oggi. L’idea, fondamentalmente, è nata dallo scrivere quello che conoscevo. Film come 'Zoolander' e 'Tropic Thunder' sono importanti per me e hanno fatto da riferimento. Alla fin fine, nel lavoro, si tratta di credere nei propri sogni e rimanere fedeli a sé stessi. Ecco da dove nasce la storia”.

 

 

I riferimenti con Zoolander sono chiari, considerato il cast corale stracolmo di star dello spettacolo. Ma come fare a convincere così tante celebrità? È sempre il medesimo Vito Schnabel a rispondere:

 

È stato semplicemente un effetto domino. Quando Julia Fox ha detto si, Bella Thorne ha detto sì e cosi via. Paris Hilton e Lenny Kravitz li ho chiamati personalmente“.

Bella Thorne e Julia Fox alla ricerca dell'American Dream

Tutti i riflettori, sul red carpet ma anche in conferenza stampa, sono inevitabilmente puntati sulle due attrici protagoniste: Bella Thorne e Julia Fox. Entrambe hanno raccontato il proprio percorso all'interno del film (già definito dalla critica come il più coraggioso di Tony Kaye). 

 

 

Julia Fox – che in conferenza stampa non indossa le cuffie per la traduzione in quanto nata a Milano e perfettamente in grado di parlare italiano -, racconta:

 

 “Ho semplicemente pensato che sarebbe stato stupido non accettare questo ruolo. Ero in un momento della mia vita in cui era bello venire al lavoro e essere qualcun altro. È stata una sorta di terapia. Tony, inoltre, è uno di quei registi che ti fa fare tutto quello che vuoi. E non è da poco“.

 

 

Lo stesso vale per Bella Thorne:

 

Ero una fan di Tony da tempo. Non conosco bene il mondo dell’arte, sono quasi ignorante in senso. Eppure la sceneggiatura mi ha convinto, è stato incredibile girare questo film. Non ho mai lavorato a niente del genere prima d’ora“.

 

 

Entrambe hanno poi approfondito il tema dell'American Dream. Un argomento delicato ma di inevitabile affronto, dal momento che la trama del film fuori concorso narra di un esperto di fitness intento a conquistare fama e fortuna mentre vive con sua madre a Los Angeles. La prima a rispondere è sempre Bella Thorne: 

 

I social media sono una corretta rappresentazione dell’American Dream, nel. Anche il film lo è. È un costante equilibrio tra speranza e caduta“.

 

Anche Julia Fox dice la sua, in maniera piuttosto incisiva: 

 

L’American Dream è un’illusione. Appena l’hai raggiunto diventa qualcos’altro. Lo definirei più che altro un American Nightmare: potresti fare sempre meglio, essere sempre meglio. Penso che sia importante fare arte e basta. Inoltre, penso che la fama oggi sia cheap, tutti sono famosi con i social. È che cosa fai con quella fama che conta“.

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