Demi Moore: "The Substance" ci porta dritti nel mondo dei videogiochi di Alien

L’attrice porta l’horror a Cannes, il film stile Alien che parla dell’ossessione per la giovinezza. E intanto tutti gli occhi sono puntati sui suoi look.

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Giovane, sempre più giovane nonostante l’età anagrafica, non è un’analisi del beauty look di Demi Moore a Cannes - che, dobbiamo dirlo, è stupefacente - ma la trama in estrema sintesi del suo nuovo film.  The substance è la pellicola horror che vede l’attrice in veste di protagonista di una storia che la tocca da vicino. Ma la sostanza che a noi riporta alle atmosfere di Alien Resurrection, punta all’eterna giovinezza.

 

Demi Moore, la resurrection dell’attrice

Demi Moore è una star, una vera star del cinema. Ha dato scandalo, ha commosso, ipnotizzato con le sue performance in film come Soldato Jane, Striptease o Proposta indecente. Oggi l’attrice è più spesso associata alle tenere immagini che la vedono al fianco dell’ex compagno Bruce Willis, affetto da demenza frontotemporale, una terribile malattia che ha scioccato i fan dell’attore, o in compagnia della figlia, affetta invece da autismo. E quando le immagini o le testimonianze non la ritraggono in scene di vita familiari, il gossip beffardo si accanisce sul suo look: troppo vecchia, troppo giovane, troppo magra, troppa chirurgia. 
 

Ma a Cannes Demi Moore si è ripresa la sua rivincita apparendo bellissima e in forma perfetta portando con fascino ed eleganza i suoi 61 anni. La ragione che vede l’attrice sfilare sul red carpet del Festival del Cinema è legata alla presentazione del suo nuovo film: The Substance. La pellicola è un horror che racconta l’ossessione per la giovinezza, ossessione resa possibile da una sostanza, in grado di generare cloni di noi stessi, perfetti e sì, forever young. Il personaggio interpretato dalla Moore è una star della televisione che accetta di lasciarsi contaminare da questa sostanza misteriosa per fornire una sempre giovane versione di sé e così proseguire in eterno la propria carriera. La televisione lo sappiamo, ci vuole sempre perfetti, zero rughe, zero grasso, zero segni del tempo che passa. Demi Moore, attraverso l’horror, porta il femminismo ad un nuovo livello, gridando a gran voce il suo no alla finzione che il tempo, per le star, non esiste. Come riporta Repubblica, l’attrice ha dichiarato che ha scoperto il genere horror come:

 

“Un genere insolito, fantasmagorico che mi ha fatto uscire dalla mia zona di sicurezza. Un film potente e provocatorio che affronta la visione maschile delle donne, quella di una donna idealizzata, che noi finora abbiamo fatto nostre. Ma ora le cose le stiamo cambiando, viviamo il cambiamento proprio ora”

 

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La sostanza dei videogame ha un solo nome: Alien

Chissà come sarebbe stata la saga di Alien se ad avere la parte della protagonista fosse stata proprio Demi Moore. Non lo sapremo mai, almeno, non abbiamo nessun indizio a riguardo ma, leggendo la trama di The Substance, il rimando ai videogame di Alien è stato immediato. Se anche a voi è tornata la curiosità di giocare la saga, il nostro consiglio è di ripartire proprio da Alien: Resurrection, il videogioco basato sul film del 97. Certo, è un po’ datato ma resta un ottimo sparatutto in prima persona, legato al film e dai decisi toni horror. Un degno omaggio al Festival di Cannes.

 

 

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