Si tratta di una causa di 10 milioni di dollari protrattasi per oltre tre anni. Che cos’è successo?
Cantante, attrice, imprenditrice e ambasciatrice dell’UNICEF: Selena Gomez, che oggi compie 32 anni, è tutte queste cose messe insieme. Certamente, però, non è una grande fan dei videogiochi che sfruttano le identità degli altri. Quello che non tutti sanno - o forse ricordano - è che nel 2020 Selena Gomez ha infatti intentato una causa da oltre 10 milioni di dollari contro i creatori di un gioco mobile, sostenendo che il titolo avesse rubato le sue sembianze e quelle di altre celebrità. La controversia legale, protrattasi per diverso tempo, è giunta ad una conclusione soltanto un anno fa. Ma che cosa è successo e di che gioco si tratta?
Il famigerato titolo in questione non è che Clothes Forever - Styling Game, un gioco che - disponibile per il download nell'App Store di Apple - permetteva agli utenti di acquistare “diamanti” a prezzi che variano da 0,99 a 99,99 dollari e di fare shopping virtuale con le celebrità.
“Interagisci con le più belle modelle e celebrità: personaggi del calibro di Kardashian, Gigi, Beyonce, Taylor e altri ancora passeranno di qui e chiederanno i tuoi consigli di moda!”, si legge nel materiale promozionale. Bene: Selena Gomez sostiene che uno dei personaggi è palesemente basato su di lei nonostante la star non abbia mai acconsentito all'utilizzo delle sue sembianze in nessun gioco per cellulari.
“Gli imputati non hanno mai richiesto, consultato o informato Selena Gomez in merito all'utilizzo dei suoi diritti pubblicitari in relazione al gioco”, si legge nella causa. “Né, se glielo avessero chiesto, Gomez avrebbe acconsentito a tale uso per il gioco, che a quanto pare si basa sulla pratica sgradevole di attirare i suoi utenti ad effettuare acquisti nel gioco per importi fino a 99,99 dollari per finanziare spese immaginarie e sbloccare funzioni”.
Pertanto, Selena Gomez ha citato in giudizio la Guangzhou Feidong Software Technology Co. con sede in Cina, che ha venduto il gioco, e la MutantBox Interactive Limited, la società britannica che detiene i diritti d'autore del gioco. La causa rileva che Selena Gomez ha sempre “curato con attenzione tutte le sponsorizzazioni e le opportunità commerciali” in modo da promuovere i suoi obiettivi e la sua immagine di modello per i giovani.
Selena Gomez non è l’unico volto noto ad aver fatto causa a società di videogiochi per violazione dei diritti di immagine. Anche Lindsay Lohan, qualche anno fa, ha fatto causa alla ben più nota Rockstar Games. Secondo l’attrice, il personaggio Lacey Jonas di Grand Theft Auto V sarebbe stato troppo simile a lei, sia nei tratti fisici che nei modi di vestire. Anche se, in questo caso, le cose sono andate a finire diversamente (ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo).
Ma torniamo a noi. Qual è stato l’esito della causa intentata da Selena Gomez? Innanzitutto, Clothes Forever - Styling Game, il gioco dell'editore cinese Guangzhou Fiedong Software Technology, non è più disponibile sull'App Store di Apple, anche se non è ben chiaro quando sia stato rimosso. In ogni caso, è stato riferito che le parti sono riuscite a raggiungere un accordo provvisorio nel settembre 2023.
Gli avvocati dell’attrice e del produttore del gioco si sono presentati all'udienza martedì 17 ottobre 2023, confermando di aver raggiunto un accordo scritto “completamente compilato" e firmato da entrambe le parti. Secondo il legale della star, Selena Gomez non avrebbe mai investito in un'app “affetta da bug” dal 2017. Anche se dunque, alla fine, le società di videogiochi e Selena Gomez hanno raggiunto un accordo, i dettagli dei termini stabiliti dalla Corte Superiore di Los Angeles non sono stati resi noti. Non resta che augurare un buon 32esimo compleanno a Selena Gomez, sperando che nessuna società di videogiochi utilizzi più la sua immagine senza il suo consenso.
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