Damsel, la recensione del nuovo film con Millie Bobby Brown e la passione dell’attrice per The Sims 4

La star di Stranger Things è la principessa che affronta il drago nel nuovo action movie targato Netflix

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Un film che esce nella giornata di celebrazione della donna e che propone una storia che strizza l’occhio alle favole e all’epica cavalleresca. Ma in Damsel, la principessa non ha bisogno di essere salvata e tra tradizioni da spezzare e uomini da combattere, in Damsel è Millie Bobby Brown ad affrontare il drago. Il film però, nonostante le buone premesse, non centra l’obiettivo e le novità annunciate in fase di promozione sono meno nuove di quanto promesso. Vediamo bene perché.

 

Damsel: la trama senza spoiler

“Ci sono molti racconti cavallereschi in cui l’eroico cavaliere salva la damigella in difficoltà. Questo non è uno di quei racconti”. 

Questa la frase di apertura di Damsel, action movie, o forse più propriamente survival movie,  diretto da Juan Carlos Fresnadillo che vede Millie Bobby Brown vestire i panni di Elodie, la damigella protagonista del film e aspirante principessa. Elodie vive serena nel regno di Inophe quando scopre di essere stata promessa in sposa al principe Harry del ricco regno di Aurea. Elodie accetta il suo destino pur di contribuire al benessere del suo regno guidato dal padre Lord Bayford che misteriosamente rimane in silenzio fino al giorno delle nozze. Il matrimonio infatti non sarà il lieto evento che la ragazza si aspettava. 
 

Anni prima un drago, l’ultimo della sua specie, aveva attaccato il regno di Aurea e solo grazie ad un patto stipulato tra il re e il drago, il regno era riuscito a sopravvivere. Il patto in questione prevedeva un sacrificio di sangue: tutte le principesse di sangue reale sarebbero state consegnate al drago e sì, anche alla damigella toccherà la stessa sorte. Subito dopo la celebrazione delle nozze il principe Harry la getta in un precipizio alla fine del quale si trova il drago pronto ad ucciderla, Elodie però sopravvive alla caduta e dà il via al suo viaggio di scoperta. L’oscurità, attenuata dalla presenza di magici insetti luminosi rivela ad Elodie, attraverso le voci delle donne morte prima di lei, la verità sul patto di sangue, la principessa e il drago sono stati entrambi ingannati. Elodie inizia così la sua trasformazione, forte della verità si spoglia dei panni della principessa per tramutarsi in una donna che lotta per la sopravvivenza e per la giustizia. L’obiettivo è uno: sopravvivere per poter salvare il suo regno. 

 

Damsel, un’occasione mancata: la recensione con (pochi) spoiler

Potremmo sintetizzare la nostra recensione di Damsel così: già visto già fatto. 

Il mondo messo in scena da Fresnadillo non porta con sé alcuna novità e troppi sono i rimandi ai film che lo hanno preceduto, da Dragonheart a Eragon ai nuovi live action Disney dove le principesse sono sempre più self made women. La Elodie di Millie Bobby Brown si comporta come un alter ego di Enola Holmes e il personaggio, la cui scrittura risulta priva di sorprese, non convince fino in fondo. 
 

I veri villains sono sempre più gli umani accecati da potere e cupidigia mentre alla mitica figura del drago è affidato, di nuovo, il ruolo della vittima degli intrighi degli uomini. Il drago, maestoso, potente e feroce non è altro che una madre in lutto e quasi, sì quasi, fa rimpiangere la grandezza di Smaug e la lotta contro il male che guida la quest dell’eroe, nano o principessa che sia. Insomma qual è infine la grande promessa che Damsel non mantiene? 
 

Quella di ribaltare i classici e costruire una narrazione innovativa, lontana da stereotipi e finali melensi. Certo, nelle storie classiche è il principe o comunque l’uomo a portare su di sé il destino dell’eroe e ad affrontare il mostro (o drago) e in Damsel tutta l’azione è invece prerogativa della sola Elodie ma questo è quanto. qui si esaurisce la novità della pellicola e se qualcuno intende aggiungere qualche not di merito sul finale…no anche in quel caso la sceneggiatura non centra una chiusura in grado di conferire a Damsel quella punta di carattere che è sempre accennata ma mai definita del tutto. Ancora una volta, bene ma non benissimo. Millie vogliamo più coraggio e meno politica.

 

 

Millie Bobby Brown, la passione per The Sims e Fortnite

Millie Bobby Brown non è nuova al mondo fantasy, celebre la sua interpretazione di Eleven in Stranger Things, la serie che, tra le campagne di Dangeons&Dragons e gli spazi della sala giochi ha conquistato anche i gamers. Ma ad accendere i riflettori sul rapporto tra l’attrice e il mondo dei videogiochi sono state alcune sue dichiarazioni in cui ha rivelato la sua passione per The Sims 4 dove la Brown ama costruire case e ha un personaggio che fa la veterinaria e Fortnite che però preferisce condividere con giocatori più esperti che le possano garantire la vittoria.

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