Betclic Apogee Esports, parla Karim 'Karimisbak' Rmaiti: "Semplicità e divertimento sono la mia forza, ho imparato tanto dalle sconfitte"

Betclic Apogee ci ha aperto le porte al proprio roster di pro player, ed abbiamo voluto intervistare Karim "Karimisbak" Rmaiti, ex giocatore di eSerie A e che oggi milita al Bordeaux in eLigue 1

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Inizia la partnership insieme ai ragazzi di Betclic Apogee Esports ed abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con uno dei loro giocatori più talentuosi, Karimisbak, player di FC e FIFA attualmente in eLigue 1 ed ex giocatore della eSerie A.

L'intervista con Karimisbak

Uno dei pro player più talentuosi di EA Sports FC, con un curriculum impreziosito dalle esperienze nei team QLASH, AC Milan, Hexon Esports, Venezia Esports ed Hellas Verona FC eSports. Questo il biglietto da visita di Karim “Karimisbak” Rmaiti, player classe 2003 di Betclic Apogee Esports. Con il club scaligero, nella scorsa stagione è stato nominato MVP della eSerie A TIM, dopo essersi laureato vice campione d'Italia e aver portato per la prima volta i veronesi alle Final Eight. Con il team di Betclic Apogee Esports inoltre, durante le scorse FIFA Global Series Qualifier #2, Karimisbak si è piazzato nella top 16.

 

Attualmente, Karim milita nell’FC Girondins de Bordeaux Esport, squadra con la quale sta vivendo la sua prima esperienza in eLigue 1. In questa intervista abbiamo avuto l'occasione di farci raccontare la sua storia e le sue sensazioni riguardo la sua esperienza oltralpe.


Ciao Karim, benvenuto! Come stai? Iniziamo con la domanda di rito: presenta Karimisbak a chi non lo conosce!

 

Ciao a tutti, sono Karim Rmaiti, in arte Karimisbak. Sono un ragazzo normale a cui piace scherzare e godersi le giornate, ma soprattutto un videogiocatore professionista del titolo FIFA / FC da ormai quattro anni.

 

Da diverso tempo ormai fai parte del team di Betclic Apogee Esports, che cosa ti ha convinto a sposare il progetto e cosa ti sta dando questa collaborazione?

 

Sono al secondo anno con Betclic Apogee Esports e mi sono trovato bene fin da subito. Conoscevo il team perché un mio amico ne faceva parte e me ne aveva parlato molto bene. Il mio primo anno è stato ottimo e, quando ho avuto la possibilità di prolungare il contratto, non ci ho pensato due volte, quindi eccomi ancora qui.

 

Tutti sono molto curiosi di sapere come ti stai trovando in Francia a livello competitivo. Quali sono le differenze maggiori che stai riscontrando tra la eLigue 1 e la eSerie A?

 

La differenza principale credo sia proprio il formato del torneo. Ero abituato alla formula italiana, che prevedeva un solo player in gioco, in più c'erano spesso molti impegni in pochissimi giorni. Qui in Francia, invece, è come nel campionato di calcio, quindi si gioca una volta a settimana, in un campionato unico che ti porta a vivere sensazioni completamente diverse. Aggiungo che, dal momento che si gioca in due, il concetto stesso di "squadra" diventa ancora più cruciale.

 

La rivoluzione del formato competitivo, che porta ora i partecipanti delle leghe nazionali a potersi qualificare direttamente per la eChampions League rappresenta una grande occasione: come hanno reagito i player a questo cambiamento? Cosa ti aspetti da EA Sports FC 25 in termini di gameplay e a livello competitivo?

 

Per quanto riguarda la qualificazione alla eChampions League non ci sono state grandi lamentele, soprattutto perché assomiglia molto allo stile del calcio “reale”. Si qualifica chi arriva nei primi posti in campionato. Ci sono state invece molte rimostranze sulla quantità di tornei che sono stati messi a disposizione, perché i player che non hanno la possibilità di giocare un campionato o che non arrivano nei primi quattro posti terminano la stagione molto presto e devono aspettare il prossimo titolo di FC. Per EA Sports FC 25 bisognerà pensare a delle alternative anche per loro.

 

Se dovessi dare un consiglio, oggi, ad un ragazzo che volesse provare a seguire le tue orme e diventare un pro player di EA Sports FC, cosa gli diresti?
 

Di iniziare per divertirsi e soprattutto di mettersi continuamente alla prova con tutti i tornei che si ha la possibilità di giocare. Io ho iniziato così, vincendo competizioni "da poco", ma soprattutto ho imparato perdendo. Sappiamo tutti infatti quanto sia importante perdere per crescere.

 

L'ultima è una domanda un po' più personale. Dal momento che, per motivi religiosi, rispetterai il Ramadan, come del resto fanno diversi sportivi, quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano nel giocare in questo periodo?

 

Il Ramadan per me è il mese più importante, perché riesce a farmi distaccare da tutte le brutte abitudini che mi ero creato durante l’anno, e soprattutto a migliorarmi nella disciplina, un aspetto fondamentale nella vita di chiunque. I risultati parlano chiaro, durante il Ramadan abbiamo vinto contro le prime tre in classifica, quindi oggettivamente le prestazioni sono migliorate (ride, n.d.r.).

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