Gioite, giocatori: tutte le innumerevoli ore passate a nascondersi giocando al videogioco survival horror ‘Alien: Isolation’ stanno per dare i loro frutti
Tutta la pressione degli ultimi giorni non è che sul regista di 'Alien: Romulus' Fede Álvarez. Quest'ultimo aveva infatti promesso di riportare l'amato franchise fantascientifico-horror alle sue terrificanti radici, cosa che le prime reazioni di pubblico e critica sembrerebbero per ora confermare. In effetti, pare che l'attesissimo sequel, uscito nelle sale italiane il 14 agosto 2024, renda perfettamente omaggio a tutto ciò che è venuto prima, dall'originale 'Alien' di Ridley Scott a tutti i suoi titoli successivi. Ma c'è anche una piacevole sorpresa, dato che 'Alien: Romulus' sembra attingere in particolare dal materiale espanso della serie, nonché dal videogioco survival horror Alien: Isolation.
Gioite, giocatori: a quanto pare, tutte le innumerevoli ore passate a nascondersi giocando a Alien: Isolation, il classico videogioco survival horror in prima persona uscito nel 2014, stanno per dare i loro frutti.
Il gioco, sviluppato dallo studio britannico The Creative Assembly e pubblicato da SEGA, segue Amanda Ripley - la figlia ventitreenne di Ellen Ripley di Sigourney Weaver - mentre indaga sulla notizia del recupero del registratore di volo della nave mineraria Nostromo. E proprio mentre è impegnata a indagare sulla scomparsa di sua madre, Amanda finisce per viaggiare verso una lontana stazione spaziale che si rende subito conto essere caduta nel caos. Scoprirà in seguito che uno Xenomorfo ha terrorizzato la stazione e ucciso la maggior parte dell'equipaggio.
Chi ha prestato attenzione al marketing di Alien: Romulus, co-scritto e diretto da Fede Álvarez, ha probabilmente trovato alcuni parallelismi tra la premessa del gioco e il film uscito nelle sale il 14 agosto. Il settimo capitolo del franchise di Alien presenta infatti un nuovo cast di vittime, le quali si aggirano su una stazione spaziale deserta che nasconde dei segreti inquietanti.
In una recente intervista, il medesimo Álvarez ha infatti confermato che la sua esperienza nel gioco ha contribuito a convincerlo a realizzare il film. Il regista, inoltre, si è assicurato di inserire anche alcune tanto divertenti quant terrificanti Easter Eggs, dedicate proprio ai fan del gioco.
Molti giocatori, dove aver lottato contro l'inquietante Xenomorfo di Alien: Isolation, potrebbero ancora soffrire di disturbo da stress post-traumatico. Ebbene, le influenze di tale videogioco si estendono ben oltre l'aver traumatizzato di un'intera generazione di utenti.
In una nuova intervista con il podcast Inside Total Film, il regista Fede Álvarez ha infatti rivelato quanto il gioco lo abbia motivato a mettere piede nell'universo di Alien:
'Alien: Isolation' è stato quello che mi ha fatto capire che ‘Alien’ poteva essere davvero terrificante e fatto bene [oggi]. Ho giocato qualche anno dopo la sua uscita. 'Don't Breathe' stava per uscire. Ecco perché, all'epoca, pensavo: 'Cavolo, se potessi fare qualcosa, mi piacerebbe fare ‘Alien’ e spaventare di nuovo il pubblico con quella creatura e quegli ambienti'. Stavo giocando e mi rendevo conto di quanto potesse essere terrificante 'Alien' se solo lo si riportasse a quel tono”
E a giudicare da quanto “Isolation” debba all'estetica del film originale di Ridley Scott del 1979, è facile immaginare che il gioco di sopravvivenza abbia avuto un ruolo importante nell'approccio di Álvarez a Alien: Romulus.
Fede Álvarez non si è risparmiato nel dare ai fan ogni sorta di indizio sui social media su cosa aspettarsi dalla sua ultima grande produzione, arrivando appunto a fare qualche evidente riferimento ad Alien: Isolation. Il 26 aprile dello scorso anno, noto come “Alien Day”, (per via del parallelo numerico con LV 426, la denominazione della Luna dove vengono scoperti gli xenomorfi nel film del 1979 di Ridley Scott), il regista ha pubblicato questo post su Twitter:
I fan più attenti avranno notato il telefono d'emergenza spento sullo sfondo a destra, che dovrebbe essere molto familiare a chiunque abbia giocato a Alien: Isolation e abbia dovuto raggiungere uno di quei checkpoint, solo per aspettare altri tre agonizzanti secondi per salvare i propri progressi. Non a caso, Álvarez ha sottolineato che questo elemento ricorrente in Alien: Romulus ha lo scopo di aumentare ulteriormente la tensione e la posta in gioco nei confronti di coloro che hanno giocato al videogame.
Di seguito, le sue parole:
“Il film è impostato in modo tale [che] ogni volta che sta per accadere qualcosa di brutto, si vedrà un telefono. Nel gioco, ogni volta che sapevi che c'era un telefono dicevi: 'Cavolo, sto per entrare in una brutta scena'. È la stessa cosa qui. Vedrete che sono posizionati strategicamente in tutto il film. Quando si vede il telefono, è come se ci si preparasse all'impatto”
Il regista si è poi nuovamente rivolto a Twitter per attirare l'attenzione degli spettatori su questo piccolo e interessante riferimento. Proprio nel luglio del 2024, ha infatti postato un primo piano del telefono di emergenza, dicendo di stare all'erta. Non resta che tenere a mente questo terrificante Easter Egg mentre si guarda Alien: Romulus, uscito nelle sale il 14 agosto 2024.
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