Benvenuti nella rubrica Tek Trek, dove ci immergiamo nell'universo degli oggetti tecnologici più all'avanguardia. Oggi esplorando il vasto mondo del gaming, selezioniamo le caratteristiche ideali per il miglior monitor da gaming che vi farà vivere esperienze digitali senza precedenti.Scopri qual è il miglior monitor da gamingIl gaming richiede prestazioni di alto livello, e il monitor è cruciale per un'esperienza di gioco impeccabile. Un monitor ideale per il gaming dovrebbe offrire una risoluzione 4K e un refresh rate di almeno 144Hz per garantire immagini nitide e un gameplay fluido. La presenza di tecnologie come FreeSync o G-Sync è essenziale per evitare strappi e scatti durante le sessioni di gioco intensivo. Inoltre, un buon monitor da gaming dovrebbe supportare l'HDR per una gamma dinamica e colori vibranti. Cerchiamo sempre schermi con bassa latenza per reazioni istantanee e una vasta gamma di colori per un'esperienza visiva coinvolgente.Quali sono le caratteristiche per un monitor perfetto?Essere il miglior monitor da gaming non significa solo possedere specifiche tecniche avanzate. Significa offrire un equilibrio armonico tra risoluzione, refresh rate, tecnologie di sincronizzazione e qualità dell'immagine. Il miglior monitor da gaming si adatta alle esigenze individuali dei giocatori, offrendo un'esperienza senza compromessi in termini di reattività e chiarezza visiva. La competizione è serrata, ma il monitor che si distingue è quello che riesce a combinare le specifiche ideali con un design intuitivo e una coerenza nell'erogare prestazioni superiori. Restate con noi in Tek Trek per esplorare le ultime innovazioni e scoprire quali monitor dominano l'universo del gaming!&nbsp;

Benvenuti nella rubrica Tek Trek, dove ci immergiamo nell'universo degli oggetti tecnologici più all'avanguardia. Oggi esplorando il vasto mondo del gaming, selezioniamo le caratteristiche ideali per il miglior monitor da gaming che vi farà vivere esperienze digitali senza precedenti.<h2>Scopri qual è il miglior monitor da gaming</h2> Il gaming richiede prestazioni di alto livello, e il monitor è cruciale per un'esperienza di gioco impeccabile. Un monitor ideale per il gaming dovrebbe offrire una risoluzione 4K e un refresh rate di almeno 144Hz per garantire immagini nitide e un gameplay fluido. La presenza di tecnologie come FreeSync o G-Sync è essenziale per evitare strappi e scatti durante le sessioni di gioco intensivo. Inoltre, un buon monitor da gaming dovrebbe supportare l'HDR per una gamma dinamica e colori vibranti. Cerchiamo sempre schermi con bassa latenza per reazioni istantanee e una vasta gamma di colori per un'esperienza visiva coinvolgente.<h3>Quali sono le caratteristiche per un monitor perfetto?</h3> Essere il miglior monitor da gaming non significa solo possedere specifiche tecniche avanzate. Significa offrire un equilibrio armonico tra risoluzione, refresh rate, tecnologie di sincronizzazione e qualità dell'immagine. Il miglior monitor da gaming si adatta alle esigenze individuali dei giocatori, offrendo un'esperienza senza compromessi in termini di reattività e chiarezza visiva. La competizione è serrata, ma il monitor che si distingue è quello che riesce a combinare le specifiche ideali con un design intuitivo e una coerenza nell'erogare prestazioni superiori. Restate con noi in Tek Trek per esplorare le ultime innovazioni e scoprire quali monitor dominano l'universo del gaming!&nbsp;

Analizziamo tra tanti monitor, qual è il modello perfetto per un vero videogiocatore

Tek Trek, il miglior monitor da gaming

Esploriamo l'universo degli oggetti tecnologici in Tek Trek, focalizzandoci sul gaming e svelando le caratteristiche ideali del miglior monitor da gaming per esperienze digitali senza precedenti. 

Guillermo del Toro è uno dei registi più acclamati della nostra epoca, noto per la sua straordinaria capacità di fondere il fantastico con il reale, creando mondi unici che incantano e spaventano allo stesso tempo. Il suo amore per le creature mostruose e le narrazioni oscure si riflette in tutta la sua filmografia, che spazia da film horror a racconti fiabeschi. Tuttavia, oltre al cinema, del Toro ha sempre nutrito una grande passione per i videogiochi, un medium che considera un'arte a tutti gli effetti. Questo interesse lo ha portato a collaborare con l'industria del gaming, sebbene le sue esperienze in questo campo siano state segnate da eventi sfortunati, in particolare la cancellazione del tanto atteso Silent Hills.Guillermo del Toro: la carriera di un maestro del cinemaGuillermo del Toro è nato il 9 ottobre 1964 a Guadalajara, in Messico. Fin da giovane, ha sviluppato un forte interesse per il cinema e, in particolare, per il genere horror tanto da aver creato il suo primo film all'età di 21 anni. Il suo debutto alla regia, Cronos (1993), un film horror che mescola elementi gotici e vampirici, ha subito attirato l'attenzione della critica, vincendo numerosi premi e lanciando la sua carriera internazionale.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/RealGDT/status/1734374512341180828")&nbsp;Negli anni successivi, del Toro ha continuato a esplorare il genere horror e fantastico con film come Mimic (1997) e La spina del diavolo (2001), quest'ultimo considerato uno dei suoi capolavori. Tuttavia, è con Il Labirinto del Fauno (2006) che del Toro ha raggiunto una fama mondiale. Il film, una fiaba oscura ambientata durante la guerra civile spagnola, ha ricevuto sei nomination agli Oscar e ha vinto tre statuette, consolidando la reputazione di del Toro come uno dei più grandi registi contemporanei.&nbsp;Del Toro ha poi diretto film come Hellboy (2004) e il suo sequel Hellboy II: The Golden Army (2008), che hanno dimostrato la sua abilità nel creare universi complessi e popolati da creature straordinarie e ricche di personalità complesse. Nel 2013, ha diretto Pacific Rim, un film di fantascienza che omaggia i film di mostri giapponesi, mentre nel 2017 ha vinto l'Oscar come Miglior Regista per La Forma dell'Acqua, un'altra fiaba gotica che racconta la storia d'amore tra una donna muta e una creatura anfibia.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/SILVIAGMEZ46371/status/1686740473912725504")&nbsp;Del Toro è anche un appassionato di letteratura e fumetti, e le sue opere spesso riflettono la sua vasta cultura nel campo del fantastico. Ha collaborato come produttore in numerosi progetti e ha scritto romanzi e sceneggiature. La sua visione unica e il suo amore per il genere fantastico lo rendono una figura centrale nel cinema moderno, capace di mescolare con maestria l'horror, il fantasy e il dramma umano.Guillermo del Toro e la sua visione dei videogiochi come forma d'arteGuillermo del Toro non ha mai nascosto la sua passione per i videogiochi, un medium che considera una vera e propria forma d'arte. In diverse interviste, il regista ha espresso il suo profondo rispetto per i creatori di videogiochi, paragonandoli a registi e sceneggiatori cinematografici. Del Toro vede nei videogiochi un potenziale narrativo straordinario, capace di coinvolgere i giocatori a un livello emotivo e intellettuale simile a quello del cinema.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/CerebrosG/status/1705718239244808643")&nbsp;In un'intervista del Toro ha dichiarato:&nbsp;"Credo fermamente che i videogiochi siano un'arte. Non si tratta solo di gameplay, ma di creare mondi, personaggi e storie che possono avere un impatto duraturo sui giocatori."Questo punto di vista rispecchia la sua esperienza nel mondo del cinema, dove l'aspetto visivo e narrativo sono strettamente collegati per creare un'esperienza immersiva e significativa. Non sorprende quindi che del Toro abbia cercato di collaborare con l'industria dei videogiochi per esplorare questo medium in prima persona. Tuttavia, nonostante il suo entusiasmo, le sue incursioni nel mondo del gaming non sono state prive di ostacoli.La collaborazione con Konami e la cancellazione di Silent HillsUno degli episodi più significativi e sfortunati della carriera di Guillermo del Toro nel mondo dei videogiochi riguarda la collaborazione con Konami per il progetto Silent Hills. Annunciato nel 2014, Silent Hills doveva essere un nuovo capitolo della celebre serie horror Silent Hill, e vedeva la collaborazione tra del Toro, il leggendario designer di videogiochi Hideo Kojima, e l'attore Norman Reedus.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/Yuric83/status/1820571979486801989")&nbsp;L'annuncio del gioco avvenne attraverso un teaser interattivo chiamato P.T. (Playable Teaser), che fu rilasciato gratuitamente su PlayStation Store. Il teaser, che offriva ai giocatori una breve ma intensa esperienza horror, fu accolto con entusiasmo sia dalla critica che dal pubblico, creando grandi aspettative per il gioco completo. P.T. è diventato rapidamente un cult, lodato per la sua atmosfera terrificante e per il modo in cui giocava con le paure psicologiche dei giocatori.&nbsp;Il coinvolgimento di del Toro in Silent Hills prometteva di portare una visione unica e innovativa al franchise, combinando la sua maestria nella narrazione horror con l'esperienza di Kojima nel creare mondi di gioco complessi e immersivi. Tuttavia, nonostante le grandi aspettative, il progetto incontrò un destino inaspettato e tragico.La cancellazione di Silent Hills e le conseguenzeNel 2015, Konami annunciò la cancellazione di Silent Hills, a seguito di una serie di disaccordi interni tra l'azienda e Hideo Kojima. Questa decisione scatenò un'ondata di delusione tra i fan e suscitò numerose polemiche. La cancellazione del progetto non solo segnò la fine di uno dei giochi horror più attesi, ma anche la conclusione della collaborazione tra del Toro e Kojima, almeno in ambito videoludico.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/RealGDT/status/1690528967802167296")&nbsp;Guillermo del Toro non ha mai nascosto il suo disappunto per la cancellazione di Silent Hills. In diverse interviste, il regista ha espresso la sua frustrazione e amarezza per il fallimento del progetto, definendolo una delle esperienze più deludenti della sua carriera. In un'intervista del 2021, del Toro ha addirittura affermato:&nbsp;"Non lavorerò mai più su un videogioco. La mia esperienza è stata orribile e non voglio ripetere qualcosa del genere."La dichiarazione di del Toro riflette non solo la sua delusione per la cancellazione di Silent Hills, ma anche la sua frustrazione nei confronti dell'industria dei videogiochi, che ha percepito come troppo instabile e imprevedibile. Nonostante ciò, la sua passione per i videogiochi come forma d'arte rimane intatta, e il suo contributo, anche se limitato, ha lasciato un'impronta duratura nel medium.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/wgtc_site/status/632199208473198592")&nbsp;Guillermo del Toro è una figura poliedrica nel mondo dell'intrattenimento, capace di eccellere nel cinema e di esplorare nuovi territori come quello dei videogiochi. Nonostante le difficoltà incontrate nel tentativo di collaborare con l'industria del gaming, il suo contributo rimane significativo. La cancellazione di Silent Hills ha rappresentato una grande perdita non solo per del Toro, ma anche per l'intero mondo dei videogiochi, che ha visto sfumare una delle collaborazioni più promettenti di sempre che rimane indelebile anche dopo 10 anni dalla sua anteprima.

Guillermo del Toro è uno dei registi più acclamati della nostra epoca, noto per la sua straordinaria capacità di fondere il fantastico con il reale, creando mondi unici che incantano e spaventano allo stesso tempo. Il suo amore per le creature mostruose e le narrazioni oscure si riflette in tutta la sua filmografia, che spazia da film horror a racconti fiabeschi. Tuttavia, oltre al cinema, del Toro ha sempre nutrito una grande passione per i videogiochi, un medium che considera un'arte a tutti gli effetti. Questo interesse lo ha portato a collaborare con l'industria del gaming, sebbene le sue esperienze in questo campo siano state segnate da eventi sfortunati, in particolare la cancellazione del tanto atteso Silent Hills.<h2>Guillermo del Toro: la carriera di un maestro del cinema</h2>Guillermo del Toro è nato il 9 ottobre 1964 a Guadalajara, in Messico. Fin da giovane, ha sviluppato un forte interesse per il cinema e, in particolare, per il genere horror tanto da aver creato il suo primo film all'età di 21 anni. Il suo debutto alla regia, Cronos (1993), un film horror che mescola elementi gotici e vampirici, ha subito attirato l'attenzione della critica, vincendo numerosi premi e lanciando la sua carriera internazionale.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/RealGDT/status/1734374512341180828")&nbsp;Negli anni successivi, del Toro ha continuato a esplorare il genere horror e fantastico con film come Mimic (1997) e La spina del diavolo (2001), quest'ultimo considerato uno dei suoi capolavori. Tuttavia, è con Il Labirinto del Fauno (2006) che del Toro ha raggiunto una fama mondiale. Il film, una fiaba oscura ambientata durante la guerra civile spagnola, ha ricevuto sei nomination agli <a href="https://gaming.libero.it/oscar-2024-hayao-miyazaki-si-dice-felice-dal-profondo-del-cuore">Oscar</a> e ha vinto tre statuette, consolidando la reputazione di del Toro come uno dei più grandi registi contemporanei.&nbsp;Del Toro ha poi diretto film come Hellboy (2004) e il suo sequel Hellboy II: The Golden Army (2008), che hanno dimostrato la sua abilità nel creare universi complessi e popolati da creature straordinarie e ricche di personalità complesse. Nel 2013, ha diretto Pacific Rim, un film di fantascienza che omaggia i film di mostri giapponesi, mentre nel 2017 ha vinto l'Oscar come Miglior Regista per La Forma dell'Acqua, un'altra fiaba gotica che racconta la storia d'amore tra una donna muta e una creatura anfibia.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/SILVIAGMEZ46371/status/1686740473912725504")&nbsp;Del Toro è anche un appassionato di letteratura e fumetti, e le sue opere spesso riflettono la sua vasta cultura nel campo del fantastico. Ha collaborato come produttore in numerosi progetti e ha scritto romanzi e sceneggiature. La sua visione unica e il suo amore per il genere fantastico lo rendono una figura centrale nel cinema moderno, capace di mescolare con maestria l'horror, il fantasy e il dramma umano.<h3>Guillermo del Toro e la sua visione dei videogiochi come forma d'arte</h3>Guillermo del Toro non ha mai nascosto la sua passione per i videogiochi, un medium che considera una vera e propria forma d'arte. In diverse interviste, il regista ha espresso il suo profondo rispetto per i creatori di videogiochi, paragonandoli a registi e sceneggiatori cinematografici. Del Toro vede nei videogiochi un potenziale narrativo straordinario, capace di coinvolgere i giocatori a un livello emotivo e intellettuale simile a quello del cinema.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/CerebrosG/status/1705718239244808643")&nbsp;In un'intervista del Toro ha dichiarato:&nbsp;<blockquote>"Credo fermamente che i videogiochi siano un'arte. Non si tratta solo di gameplay, ma di creare mondi, personaggi e storie che possono avere un impatto duraturo sui giocatori."</blockquote>Questo punto di vista rispecchia la sua esperienza nel mondo del cinema, dove l'aspetto visivo e narrativo sono strettamente collegati per creare un'esperienza immersiva e significativa. Non sorprende quindi che del Toro abbia cercato di collaborare con l'industria dei videogiochi per esplorare questo medium in prima persona. Tuttavia, nonostante il suo entusiasmo, le sue incursioni nel mondo del gaming non sono state prive di ostacoli.<h3>La collaborazione con Konami e la cancellazione di Silent Hills</h3>Uno degli episodi più significativi e sfortunati della carriera di Guillermo del Toro nel mondo dei videogiochi riguarda la collaborazione con Konami per il progetto <a href="https://gaming.libero.it/silent-hill-the-short-message-survival-horror-e-salute-mentale-si-incontrano">Silent Hills</a>. Annunciato nel 2014, Silent Hills doveva essere un nuovo capitolo della celebre serie horror Silent Hill, e vedeva la collaborazione tra del Toro, il leggendario designer di videogiochi Hideo Kojima, e l'attore Norman Reedus.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/Yuric83/status/1820571979486801989")&nbsp;L'annuncio del gioco avvenne attraverso un teaser interattivo chiamato P.T. (Playable Teaser), che fu rilasciato gratuitamente su <a href="https://gaming.libero.it/antitrust-polacco-al-via-un-indagine-su-play-station-store-e-steam-per-pratiche-anticoncorrenziali">PlayStation Store</a>. Il teaser, che offriva ai giocatori una breve ma intensa esperienza horror, fu accolto con entusiasmo sia dalla critica che dal pubblico, creando grandi aspettative per il gioco completo. P.T. è diventato rapidamente un cult, lodato per la sua atmosfera terrificante e per il modo in cui giocava con le paure psicologiche dei giocatori.&nbsp;Il coinvolgimento di del Toro in Silent Hills prometteva di portare una visione unica e innovativa al franchise, combinando la sua maestria nella narrazione horror con l'esperienza di Kojima nel creare mondi di gioco complessi e immersivi. Tuttavia, nonostante le grandi aspettative, il progetto incontrò un destino inaspettato e tragico.<h3>La cancellazione di Silent Hills e le conseguenze</h3>Nel 2015, Konami annunciò la cancellazione di Silent Hills, a seguito di una serie di disaccordi interni tra l'azienda e Hideo Kojima. Questa decisione scatenò un'ondata di delusione tra i fan e suscitò numerose polemiche. La cancellazione del progetto non solo segnò la fine di uno dei giochi horror più attesi, ma anche la conclusione della collaborazione tra del Toro e Kojima, almeno in ambito videoludico.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/RealGDT/status/1690528967802167296")&nbsp;Guillermo del Toro non ha mai nascosto il suo disappunto per la cancellazione di Silent Hills. In diverse interviste, il regista ha espresso la sua frustrazione e amarezza per il fallimento del progetto, definendolo una delle esperienze più deludenti della sua carriera. In un'intervista del 2021, del Toro ha addirittura affermato:&nbsp;<blockquote>"Non lavorerò mai più su un videogioco. La mia esperienza è stata orribile e non voglio ripetere qualcosa del genere."</blockquote>La dichiarazione di del Toro riflette non solo la sua delusione per la cancellazione di Silent Hills, ma anche la sua frustrazione nei confronti dell'industria dei videogiochi, che ha percepito come troppo instabile e imprevedibile. Nonostante ciò, la sua passione per i videogiochi come forma d'arte rimane intatta, e il suo contributo, anche se limitato, ha lasciato un'impronta duratura nel medium.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/wgtc_site/status/632199208473198592")&nbsp;Guillermo del Toro è una figura poliedrica nel mondo dell'intrattenimento, capace di eccellere nel cinema e di esplorare nuovi territori come quello dei videogiochi. Nonostante le difficoltà incontrate nel tentativo di collaborare con l'industria del gaming, il suo contributo rimane significativo. La cancellazione di Silent Hills ha rappresentato una grande perdita non solo per del Toro, ma anche per l'intero mondo dei videogiochi, che ha visto sfumare una delle collaborazioni più promettenti di sempre che rimane indelebile anche dopo 10 anni dalla sua anteprima.

Guillermo del Toro è un regista con un trascorso nel mondo dei videogiochi, come il famoso P.T. che ha visto la luce solo la sua anteprima.

Guillermo del Toro: dal Labirinto del Fauno a Silent Hills

Guillermo del Toro è un regista incredibile che ha una passione e un trascorso nel mondo dei videogiochi, come il famoso P.T. con Konami che ha visto la luce solo la sua anteprima.

La celebre casa di sviluppo Ninja Theory, ha rilasciato un nuovissimo ed esclusivo trailer del attesissimo Senua’s Saga: Hellblade II, in cui si mostrano alcune scene dell'atteso gioco che arriverà domani 21 maggio anche su Xbox Game pass e che mostra la collaborazione con l'artista Aurora.Senua’s Saga: Hellblade II, un gioco degno di HollywoodSenua's Saga: Hellblade 2 sarà &nbsp;un gioco d'azione con una forte impronta cinematografica, che ci permette di vestire i panni di Senua, una giovane donna affetta da disturbi mentali, impegnata a combattere i suoi demoni, sia reali che immaginari. Il gioco sarà ambientato nell'Islanda dei Vichinghi, sotto il dominio di un tiranno. Il gameplay combina esplorazione, risoluzione di enigmi e combattimenti cinematografici, spesso focalizzati su duelli uno contro uno.&nbsp;&nbsp;Nel trailer vediamo alcune scene, sia in CGI che quello che dovrebbe essere il reale gameplay del gioco, in cui Senua si ritrova a dover combattere sia con creature demoniache e guerrieri reali, in una ambientazione che collassa su se stessa facendo riflettere sul dolore che proverà la protagonista durante le avventure di questo secondo capitolo che si prone di essere una importante ip per il team di sviluppo di Ninja Theory.&nbsp;Hellblade II sarà disponibile dal 21 maggio 2024 su Pc e Xbox series X e series S; inoltre sarà presente fin dal Day one sul Game Pass.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/NinjaTheory/status/1792541256083472578")&nbsp;Chi sono Ninja Theory e cosa ci aspettiamo da Hellblade IINinja Theory è una casa di sviluppo di videogiochi britannica con sede a Cambridge, fondata nel 2004 da un gruppo di veterani dell'industria dei videogiochi. La società è nota per la sua dedizione alla narrazione coinvolgente, all'innovazione nel gameplay e alla grafica di alta qualità.&nbsp;&nbsp;La casa di Cambridge è conosciuta per creare giochi che offrono esperienze di gioco uniche e coinvolgenti. Il loro portfolio include titoli come Heavenly Sword, Enslaved: Odyssey to the West e DmC: Devil May Cry . Ogni gioco si distingue per il suo stile artistico, la sua narrativa profonda e il suo gameplay innovativo.&nbsp;Ninja Theory si impegna costantemente a spingere i limiti del medium dei videogiochi attraverso l'innovazione. "Hellblade: Senua's Sacrifice", ad esempio, è stato particolarmente acclamato per la sua rappresentazione accurata dei disturbi mentali e per la sua narrazione emotivamente coinvolgente. Il gioco ha ricevuto elogi da parte dei critici e dei giocatori per il modo in cui affronta temi complessi e per la sua esperienza di gioco unica.&nbsp;Nel 2018, Ninja Theory è stata acquisita da Microsoft Studios, diventando parte di Xbox Game Studios. Questa acquisizione ha fornito a Ninja Theory risorse aggiuntive e un maggiore supporto finanziario per sviluppare nuovi progetti e espandere ulteriormente la loro impronta nell'industria dei videogiochi. Ninja Theory è riconosciuta come una delle case di sviluppo più innovative e rispettate nell'industria dei videogiochi, e continua a guadagnare elogi per la sua dedizione all'arte del gioco e per la sua capacità di offrire esperienze di gioco emozionanti e significative.twitterEmbed("https://x.com/NinjaTheory/status/1792571130651312154")

La celebre casa di sviluppo Ninja Theory, ha rilasciato un nuovissimo ed esclusivo trailer del attesissimo Senua’s Saga: Hellblade II, in cui si mostrano alcune scene dell'atteso gioco che arriverà domani 21 maggio anche su Xbox Game pass e che mostra la collaborazione con l'artista Aurora.<h2>Senua’s Saga: Hellblade II, un gioco degno di Hollywood</h2>Senua's Saga: <a href="https://gaming.libero.it/senuas-s-saga-hellblade-2-tutto-quello-che-sappiamo">Hellblade 2</a> sarà &nbsp;un gioco d'azione con una forte impronta cinematografica, che ci permette di vestire i panni di Senua, una giovane donna affetta da disturbi mentali, impegnata a combattere i suoi demoni, sia reali che immaginari. Il gioco sarà ambientato nell'Islanda dei Vichinghi, sotto il dominio di un tiranno. Il gameplay combina esplorazione, risoluzione di enigmi e combattimenti cinematografici, spesso focalizzati su duelli uno contro uno.&nbsp;&nbsp;Nel trailer vediamo alcune scene, sia in CGI che quello che dovrebbe essere il reale gameplay del gioco, in cui Senua si ritrova a dover combattere sia con creature demoniache e guerrieri reali, in una ambientazione che collassa su se stessa facendo riflettere sul dolore che proverà la protagonista durante le avventure di questo secondo capitolo che si prone di essere una importante ip per il team di sviluppo di Ninja Theory.&nbsp;Hellblade II sarà disponibile dal 21 maggio 2024 su Pc e Xbox series X e series S; inoltre sarà presente fin dal Day one sul Game Pass.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/NinjaTheory/status/1792541256083472578")&nbsp;<h3>Chi sono Ninja Theory e cosa ci aspettiamo da Hellblade II</h3>Ninja Theory è una casa di sviluppo di videogiochi britannica con sede a Cambridge, fondata nel 2004 da un gruppo di veterani dell'industria dei videogiochi. La società è nota per la sua dedizione alla narrazione coinvolgente, all'innovazione nel gameplay e alla grafica di alta qualità.&nbsp;&nbsp;La casa di Cambridge è conosciuta per creare giochi che offrono esperienze di gioco uniche e coinvolgenti. Il loro portfolio include titoli come Heavenly Sword, Enslaved: Odyssey to the West e DmC: Devil May Cry . Ogni gioco si distingue per il suo stile artistico, la sua narrativa profonda e il suo gameplay innovativo.&nbsp;Ninja Theory si impegna costantemente a spingere i limiti del medium dei videogiochi attraverso l'innovazione. "Hellblade: Senua's Sacrifice", ad esempio, è stato particolarmente acclamato per la sua rappresentazione accurata dei disturbi mentali e per la sua narrazione emotivamente coinvolgente. Il gioco ha ricevuto elogi da parte dei critici e dei giocatori per il modo in cui affronta temi complessi e per la sua esperienza di gioco unica.&nbsp;Nel 2018, Ninja Theory è stata acquisita da Microsoft Studios, diventando parte di<a href="https://gaming.libero.it/il-meglio-dell-xbox-partner-preview"> Xbox Game Studios</a>. Questa acquisizione ha fornito a Ninja Theory risorse aggiuntive e un maggiore supporto finanziario per sviluppare nuovi progetti e espandere ulteriormente la loro impronta nell'industria dei videogiochi. Ninja Theory è riconosciuta come una delle case di sviluppo più innovative e rispettate nell'industria dei videogiochi, e continua a guadagnare elogi per la sua dedizione all'arte del gioco e per la sua capacità di offrire esperienze di gioco emozionanti e significative. twitterEmbed("https://x.com/NinjaTheory/status/1792571130651312154")

Senua's Saga: Hellblade II il nuovo trailer in collaborazione con Aurora è puro cinema

Hellblade II: trailer di lancio del nuovo titolo Xbox

Il nuovo trailer di Hellblade II si mostra in tutta la sua spettacolarità insieme alla collaborazione con l'artista Aurora 

Senua’s Saga: Hellblade II, il nuovo gioco di Ninja Theory si mostra con il suo trailer di lancio

Blade, il film remake della pellicola cult con Wesley Snipe sta per arrivare nelle nostre sale ma, nonostante abbia già una data d’uscita, il film sembra quasi maledetto tra continui rinvii, polemiche e imprevisti. Ecco cosa sappiamo al momento sulle sorti del nuovo film Marvel con Mahershala Ali.Blade: Ali affronta SnipesL’uscita del nuovo Blade al cinema è prevista per il 7 novembre 2025 ma, nonostante sia effettivamente nell’agenda della nuova fase dell’MCU, il film sembra vittima di una vera e propria maledizione. Tra ritardi e rinvii infatti il film non è ancora entrato in produzione, circostanza di cui pare si sia lamentato anche il protagonista Mahershala Ali. Il problema a quanto pare consiste nella direzione da dare alla trama del film che ha come termine di paragone la saga iniziata nel 1998 che ha visto Wesley Snipes vestire i panni dell’eroe Marvel. Il personaggio è uno dei più amati dai fan della casa di fumetti e questo rende effettivamente arduo pensare un remake efficace. Ma, a rassicurare il pubblico, ci ha pensato Kevin Feige, il Presidente dei Marvel Studios che ha dichiarato:&nbsp;“Stiamo cercando di trovare la chiave per quel film da alcuni anni. La cosa più importante per noi è non metterci fretta e fare un buon film di Blade. Ci sono stati grandi film su di lui anni fa, ed erano tutti rated R. È una caratteristica del personaggio, come Deadpool. È stato frustrante per noi e per alcuni fan che ci voglia così tanto Ma ora abbiamo uno sceneggiatore al lavoro. Ho letto metà della nuova bozza e finora sembra quella giusta”&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/MarvelStudios/status/1550998958385704960")&nbsp;Lo sceneggiatore in questione sarebbe Eric Pearson, la penna dietro le trame di Thor Ragnarock, Black Widow e il prossimo film Marvel in uscita, Thunderbolts. La sceneggiatura avrebbe convinto la Marvel lasciando scoperta come carica fondamentale alla effettiva realizzazione del film solo quella del regista. Anche in quel caso, la produzione ha accumulato una serie di sfortune, prima con la pandemia e poi con il no di alcuni registi inizialmente selezionati. Ma alle sfortune si sono aggiunte le polemiche, in primis quelle sorprendenti di Wesley Snipes. L’attore protagonista della prima saga avrebbe infatti condiviso sui social dei messaggi che chiedono la cancellazione del reboot targato Marvel per portare la sua storia originale direttamente nell’MCU:&nbsp;“Cancellate il reboot di Blade con Mahershala Ali e riportate il vampiro di Wesley Snipes nel MCU"&nbsp;&nbsp;A supportare la tesi condivisa da alcuni fan ci ha pensato il cinecomic appena uscito in sala, Deadpool e Wolverine dove Snipes, nei panni di Blade recita la frase “Esiste soltanto un Blade, e ci sarà per sempre solo e soltanto un Blade”&nbsp;E, in effetti, non dobbiamo dimenticare che nella più recente fase dell’MCU, il multiverso ha aperto strade che consentono a diverse generazioni di vedere i propri eroi sullo schermo. È accaduto con i fan di Spider-Man e non è escluso, a questo punto, che possa accedere anche con i due team Blade.&nbsp;Come se non bastasse, anche Ryan Reynolds ha rilanciato l’appello che vuole rendere onore a quello che a tutti gli effetti è tra i primi eroi Marvel che ha avuto successo al botteghino e a gran voce ha chiesto un addio a Blade in stile Logan (Wolverine). I due attori hanno anche condiviso il set di Blade nel film Blade Trinity dove Reynolds interpretava il ruolo di Hannibal King.“Non ci sarebbe un universo Marvel Fox o MCU senza Blade che per primo ha creato un mercato.&nbsp;È il papà Marvel. Per favore, retwittate per un addio in stile Logan”&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/VancityReynolds/status/1820452669061779952")Chi è Blade? Il cacciatore di vampiri di casa MarvelBlade è un eroe dei fumetti Marvel creato da Marv Wolfan e Gene Colan che è stato portato per la prima volta sullo schermo da Wesley Snipes. L’eroe è un cacciatore di vampiri anche se è egli stesso un ibrido. Blade è nato infatti dalla relazione tra un vampiro e un’umana. L’eroe, abbandonata dalla madre che viene anch’ella trasformata in vampiro, inizia la sua personale crociata contro le creature dopo aver scoperto di avere la forza e le abilità dei vampiri ma non i loro punti deboli. Convinto che la madre sia tenuta prigioniera, parte in una sorta di missione il cui obiettivo è la liberazione della donna.

Blade, il film remake della pellicola cult con Wesley Snipe sta per arrivare nelle nostre sale ma, nonostante abbia già una data d’uscita, il film sembra quasi maledetto tra continui rinvii, polemiche e imprevisti. Ecco cosa sappiamo al momento sulle sorti del nuovo film Marvel con Mahershala Ali.<h2>Blade: Ali affronta Snipes</h2>L’uscita del nuovo Blade al cinema è prevista per il 7 novembre 2025 ma, nonostante sia effettivamente nell’agenda della nuova fase dell’MCU, il film sembra vittima di una vera e propria maledizione. Tra ritardi e rinvii infatti il film non è ancora entrato in produzione, circostanza di cui pare si sia lamentato anche il protagonista Mahershala Ali. Il problema a quanto pare consiste nella direzione da dare alla trama del film che ha come termine di paragone la saga iniziata nel 1998 che ha visto Wesley Snipes vestire i panni dell’eroe Marvel. Il personaggio è uno dei più amati dai fan della casa di fumetti e questo rende effettivamente arduo pensare un remake efficace. Ma, a rassicurare il pubblico, ci ha pensato Kevin Feige, il Presidente dei Marvel Studios che ha dichiarato:&nbsp;<blockquote>“Stiamo cercando di trovare la chiave per quel film da alcuni anni. La cosa più importante per noi è non metterci fretta e fare un buon film di Blade. Ci sono stati grandi film su di lui anni fa, ed erano tutti rated R. È una caratteristica del personaggio, come Deadpool. È stato frustrante per noi e per alcuni fan che ci voglia così tanto Ma ora abbiamo uno sceneggiatore al lavoro. Ho letto metà della nuova bozza e finora sembra quella giusta”</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/MarvelStudios/status/1550998958385704960")&nbsp;Lo sceneggiatore in questione sarebbe Eric Pearson, la penna dietro le trame di <a href="https://gaming.libero.it/thor-5-non-e-ancora-stato-confermato-ma-ha-gia-conquistato-george-miller">Thor</a> Ragnarock, Black Widow e il prossimo film Marvel in uscita, <a href="https://gaming.libero.it/con-thunderbolts-marvel-punta-sui-dark-avengers-siamo-stanchi-degli-eroi">Thunderbolts</a>. La sceneggiatura avrebbe convinto la Marvel lasciando scoperta come carica fondamentale alla effettiva realizzazione del film solo quella del regista. Anche in quel caso, la produzione ha accumulato una serie di sfortune, prima con la pandemia e poi con il no di alcuni registi inizialmente selezionati. Ma alle sfortune si sono aggiunte le polemiche, in primis quelle sorprendenti di Wesley Snipes. L’attore protagonista della prima saga avrebbe infatti condiviso sui social dei messaggi che chiedono la cancellazione del reboot targato Marvel per portare la sua storia originale direttamente nell’MCU:&nbsp;<blockquote>“Cancellate il reboot di Blade con Mahershala Ali e riportate il vampiro di Wesley Snipes nel MCU"&nbsp;</blockquote>&nbsp;A supportare la tesi condivisa da alcuni fan ci ha pensato il cinecomic appena uscito in sala, <a href="https://gaming.libero.it/deadpool-and-wolverine-ha-salvato-l-mcu-tra-easter-eggs-e-l-ingresso-nello-spider-verse-ecco-perche-il-film-piace">Deadpool e Wolverine</a> dove Snipes, nei panni di Blade recita la frase “Esiste soltanto un Blade, e ci sarà per sempre solo e soltanto un Blade”&nbsp;E, in effetti, non dobbiamo dimenticare che nella più recente fase dell’MCU, il multiverso ha aperto strade che consentono a diverse generazioni di vedere i propri eroi sullo schermo. È accaduto con i fan di Spider-Man e non è escluso, a questo punto, che possa accedere anche con i due team Blade.&nbsp;Come se non bastasse, anche Ryan Reynolds ha rilanciato l’appello che vuole rendere onore a quello che a tutti gli effetti è tra i primi eroi Marvel che ha avuto successo al botteghino e a gran voce ha chiesto un addio a Blade in stile Logan (Wolverine). I due attori hanno anche condiviso il set di Blade nel film Blade Trinity dove Reynolds interpretava il ruolo di Hannibal King.<blockquote>“Non ci sarebbe un universo Marvel Fox o MCU senza Blade che per primo ha creato un mercato.&nbsp;È il papà Marvel. Per favore, retwittate per un addio in stile Logan”</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/VancityReynolds/status/1820452669061779952")<h3>Chi è Blade? Il cacciatore di vampiri di casa Marvel</h3>Blade è un eroe dei fumetti Marvel creato da Marv Wolfan e Gene Colan che è stato portato per la prima volta sullo schermo da Wesley Snipes. L’eroe è un cacciatore di vampiri anche se è egli stesso un ibrido. Blade è nato infatti dalla relazione tra un vampiro e un’umana. L’eroe, abbandonata dalla madre che viene anch’ella trasformata in vampiro, inizia la sua personale crociata contro le creature dopo aver scoperto di avere la forza e le abilità dei vampiri ma non i loro punti deboli. Convinto che la madre sia tenuta prigioniera, parte in una sorta di missione il cui obiettivo è la liberazione della donna.

Quando esce Blade? Ecco cosa sappiamo sul remake del film con Wesley Snipes

Chi è Blade? il cacciatore di vampiri della Marvel

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Blade: tutto quello che sappiamo sul film Marvel, remake del cult con Wesley Snipes

Fortnite è pronto ad aggiornarsi, come già preannunciato da alcuni leaker nelle settimane scorse e ieri finalmente annunciato da Epic insieme a Disney, la stagione 4 del capitolo 5 sarà nuovamente a tema Marvel, come nell'estate del 2020, Epic incentrerà un intera stagione su i super eroi Marvel, per creare un evento pubblicitario al lancio del nuovo film degli Avengers: Doomsday.Fortnite ecco la nuova stagione Absolute Doom &nbsp;Quando Disney e Marvel, annunciarono qqualche settimana fa che Robert Downey Jr, sarebbe tornato a vestire i panni di un personaggio Marvel, tutti avevano iniziato a drizzare le orecchie, per quello che sicuramente sarebbe stato un mega investimento da parte di Disney, per tornare alla ribalta con i super eroi dopo un netto calo degli ultimi anni. La collaborazione, indetta per pubblicizzare Deadpool e Wolverine ha colpito nel segno, ma per un nuovo film degli Avengers, ci voleva qualcosa di più, un'intera stagione di Fortnite.&nbsp;La nuova stagione, la 4° del capitolo 5 per l'esattezza, denominata Absolute Doom, torna a tratteggiare un tema fortemente Marvel centrico, come durante il 2020, con la stagione 4 del secondo capitolo, dove non solo l'intera mappa di gioco fu brandizzata insieme al relativo Battle Pass, ma ogni elemento era studiato per canalizzare l'attenzione al brand Marvel. Come si è potuto evincere dal trailer, l'isola di Fortnite cambierà nettamente aspetto e l'apertura da parte del Dr Doom, dello scrigno di Pandora avrà un netto effetto su tutta la mappa.Il primo trailer della nuova seasontwitterEmbed("https://x.com/FortniteGame/status/1822488913061032224")&nbsp;Durante il brevissimo, primo teaser trailer della nuova stagione di Fortnite, che ricordiamo uscirà il 16 agosto in seguito alla solita manutenzione, porterà tantissime novità, tra cui nuovi poteri e skin a tema Marvel a sfondo Epic, ad esempio abbiamo visto non solo una Bananita a tema Wolverine, ma anche una skin base a tema Cap America. In oltre sono stati mostrati nuovi poteri: lo scudo di Cap. America, gli artigli di Black Panther, un pezzo dell'esoscheletro di Iron Man, l'armatura di War Machine e i poteri del Dr Doom, per una stagione esplosiva, che vuole cercare di cancellare in fretta gli errori commessi con la stagione precedente.

Fortnite è pronto ad aggiornarsi, come già preannunciato da alcuni leaker nelle settimane scorse e ieri finalmente annunciato da Epic insieme a Disney, la stagione 4 del capitolo 5 sarà nuovamente a tema Marvel, come nell'estate del 2020, Epic incentrerà un intera stagione su i super eroi Marvel, per creare un evento pubblicitario al lancio del nuovo film degli Avengers: Doomsday.<h2>Fortnite ecco la nuova stagione Absolute Doom &nbsp;</h2>Quando Disney e Marvel, annunciarono qqualche settimana fa che <a href="https://gaming.libero.it/san-diego-comic-con-ecco-gli-annunci-piu-importanti">Robert Downey Jr, sarebbe tornato</a> a vestire i panni di un personaggio Marvel, tutti avevano iniziato a drizzare le orecchie, per quello che sicuramente sarebbe stato un mega investimento da parte di Disney, per tornare alla ribalta con i super eroi dopo un netto calo degli ultimi anni. La collaborazione, indetta per pubblicizzare Deadpool e Wolverine ha colpito nel segno, ma per un nuovo film degli Avengers, ci voleva qualcosa di più, un'intera stagione di Fortnite.&nbsp;La nuova stagione, la 4° del capitolo 5 per l'esattezza, denominata Absolute Doom, torna a tratteggiare un tema fortemente Marvel centrico, come durante il 2020, con la stagione 4 del secondo capitolo, dove non solo l'intera mappa di gioco fu brandizzata insieme al relativo Battle Pass, ma ogni elemento era studiato per canalizzare l'attenzione al brand Marvel. Come si è potuto evincere dal trailer, l'isola di Fortnite cambierà nettamente aspetto e l'apertura da parte del Dr Doom, dello scrigno di Pandora avrà un netto effetto su tutta la mappa.<h3>Il primo trailer della nuova season</h3>twitterEmbed("https://x.com/FortniteGame/status/1822488913061032224")&nbsp;Durante il brevissimo, primo teaser trailer della nuova stagione di Fortnite, che ricordiamo uscirà il 16 agosto in seguito alla solita manutenzione, porterà tantissime novità, tra cui nuovi poteri e skin a tema Marvel a sfondo Epic, ad esempio abbiamo visto non solo una Bananita a tema Wolverine, ma anche una skin base a tema Cap America. In oltre sono stati mostrati nuovi poteri: lo scudo di Cap. America, gli artigli di Black Panther, un pezzo dell'esoscheletro di Iron Man, l'armatura di War Machine e i poteri del Dr Doom, per una stagione esplosiva, che vuole cercare di cancellare in fretta <a href="https://gaming.libero.it/fortnite-capitolo-5-stagione-3-wrecked-sta-arrivando">gli errori commessi con la stagione precedente.</a>

Fortnite la nuova stagione Absolute Doom sarà completamente a tema Marvel

Fortnite: Absolute Doom, le novità della nuova season

Come di consuetudine anche quest'anno la season di fine estate di Fortnite si rivela a pallettoni, con l'arrivo di una nuova collaborazione con Marvel e Disney

Fortnite: Absolute Doom è la nuova stagione

Nerd Weekend è la rubrica dei gamer per i gamer. Ogni settimana prenderemo in esame un videogioco nuovo o datato ma ancora reperibile, e vi narreremo per quale motivo dovreste spendere il vostro tempo libero a giocarci. &nbsp;Bioshock in salsa sovieticaGli stessi sviluppatori più volte hanno preferito allontanarsi dal paragone con l'opera magna di Irrational games. Partire con il peso sulle spalle di dover essere il successore di questa serie avrebbe solo che aumentato la grande pressione dei programmatori alla loro prima uscita. Il team russo di Mundfish ha deciso di sviluppare per la propria prima opera, un titolo assolutamente interessante e dai tratti intriganti, arrivato sugli scaffali dello scorso febbraio 2023, il gioco ha conquistato fin da subito migliaia di appassionati del genere e permesso ai dev di comprendere meglio ciò che funziona divinamente e cosa invece andrebbe rivisto per futuri dlc o nuovi capitoli della saga. Al termine della seconda guerra mondiale, la Russia sovietica si impone come super potenza, surclassando gli acerrimi nemici degli Stati Uniti ed ottenendo uno sviluppo tecnologico che farebbe impallidire quello odierno. La robotica è ormai parte integrante della società sovietica.&nbsp;&nbsp;Pur essendo un titolo russo, Atomic Heart non vuole millantare e non fa propaganda politica, ma anzi, disegna un mondo distopico in cui i robot sono diventati in grado di sopperire a qual si voglia tipo di lavoro fatto dall'uomo e la società vive in una tranquillità disarmante. Come spesso capita quando si parla di robot, ma soprattutto di robot che coprono funzioni umane e che ci devono assomigliare nell'aspetto, si sfocia nell'inquietante: una sensazione primordiale derivata dal fatto che quello che ci viene posto difronte, ha delle sembianze umane molto distinte, ma comprendiamo non essere umano e questo non ci tranquillizza ma inquieta l'animo. La società di Atomic Heart è una visione utopistica del comunismo, che vede all'interno di una società così avanzata con strutture imponenti di leader politici, parate militari e slogan accattivanti sembra assomigliare sempre più ad una visione capitalistica delle cose.&nbsp;&nbsp;L'agente p-3, protagonista dell'avventura di Atomic Heart è forse un po' il tallone d'Achille della produzione targata Mundfish, purtroppo il nostro protagonista si ritrova a tratti ad essere troppo delineato come John McClane della situazione risultando poco centrato con il contesto sovietico e di un devoto membro del partito: le sue battute e il suo modo di reagire di fronte al complotto che sta distruggendo la società, ci ha riportato troppo in Die Hard e per questo vogliamo segnalarvelo, perchè se fosse stata una produzione a stelle e strisce avremmo potuto concepirlo tranquillamente, ma venendo dalla fredda Russia ci aspettava qualcosa di più caratterizzato e forse un po' stereotipato per allontanarsi dal super protagonista di Hollywood anni 90.Il gameplay un ottimo punto di partenzaPer quanto riguarda il gameplay, i ragazzi di Mundfish, pur non essendo una casa di sviluppo che sforna tripla A a ripetizione è riuscita a realizzare la sua prima grande opera, creando un primo punto di partenza importante per il futuro della serie: le fasi di combattimento sono ben azzeccate, alternandosi tra shooting e fasi corpo a corpo con armi bianche, che ci hanno riportato momentaneamente sulle calde spiagge del primo Dead Island per il tipo di feedback che riceviamo in seguito ai fendenti che colpiscono gli avversari.&nbsp;Il gioco di Mundfish, si sviluppa come un open world in grado di farci esplorare buone mappe e condurci verso una panoramica migliore su ciò che il mondo è diventato in questa esperienza retro-futuristica. Uno degli elementi, che più ha fatto accostare l'opera di Atomic Heart a quella di Bioshock è la presenza di "super poteri" i quali non vengono dati al protagonista attraverso ricombinazioni del nostro patrimonio genetico, ma sfruttando la componente da cyborg, che ci permette di aggiornarci andando ad avere la possibilità di alternare alle nostre bocche da fuoco più classiche, super poteri come: telecinesi e la possibilità di creare del ghiaccio, per variare le situazioni di combattimento.&nbsp;&nbsp;Il ritmo di gioco subisce una forte sterzata man mano che avanzeremo nel gioco, se in un primo momento l'avventura andrà quasi ad evidenziare le ambientazioni e la potenza dei singoli avversari che ci troveremo sulla strada, non facendoci sentire troppo la penuria di munizioni costante che ci accompagnerà nell'avventura, verso la fase conclusiva il gioco ci metterà più a dura prova con nemici in arrivo ad ondate, non lasciandoci più il tempo di riflettere su come affrontare il fight ed anzi verremo quasi sopraffatti dalla forza nemica sempre in maggior numero.&nbsp;Le bocche da fuoco sopracitate, non brillano per unicità come ci si poteva aspettare, ma verrà permesso al giocatore di poter ottenere potenziamenti per esse ottenibili ad una cabina preposta per tale funzione, fidatevi se vi diciamo che Nora la cabina dei potenziamenti è un personaggio secondario, che per un momento ci ha fatto andare avanti nel futuro fino ai tempi di Futurama e vi garantiamo che vi saprà strappare un sorriso, mentre andrete a potenziare sempre più i vostri strumenti di morte mediante la raccolta di materiali in seguito ai fight &nbsp;con gli automi.

Nerd Weekend è la rubrica dei gamer per i gamer. Ogni settimana prenderemo in esame un videogioco nuovo o datato ma ancora reperibile, e vi narreremo per quale motivo dovreste spendere il vostro tempo libero a giocarci. &nbsp;<h2>Bioshock in salsa sovietica</h2>Gli stessi sviluppatori più volte hanno preferito allontanarsi dal paragone con l'opera magna di Irrational games. Partire con il peso sulle spalle di dover essere il successore di questa serie avrebbe solo che aumentato la grande pressione dei programmatori alla loro prima uscita. Il team russo di Mundfish ha deciso di sviluppare per la propria prima opera, un titolo assolutamente interessante e dai tratti intriganti, arrivato sugli scaffali dello scorso febbraio 2023, il gioco ha conquistato fin da subito migliaia di appassionati del genere e permesso ai dev di comprendere meglio ciò che funziona divinamente e cosa invece andrebbe rivisto per futuri dlc o nuovi capitoli della saga. Al termine della seconda guerra mondiale, la Russia sovietica si impone come super potenza, surclassando gli acerrimi nemici degli Stati Uniti ed ottenendo uno sviluppo tecnologico che farebbe impallidire quello odierno. La robotica è ormai parte integrante della società sovietica.&nbsp;&nbsp;Pur essendo un titolo russo, Atomic Heart non vuole millantare e non fa propaganda politica, ma anzi, disegna un mondo distopico in cui i robot sono diventati in grado di sopperire a qual si voglia tipo di lavoro fatto dall'uomo e la società vive in una tranquillità disarmante. Come spesso capita quando si parla di robot, ma soprattutto di robot che coprono funzioni umane e che ci devono assomigliare nell'aspetto, si sfocia nell'inquietante: una sensazione primordiale derivata dal fatto che quello che ci viene posto difronte, ha delle sembianze umane molto distinte, ma comprendiamo non essere umano e questo non ci tranquillizza ma inquieta l'animo. La società di Atomic Heart è una visione utopistica del comunismo, che vede all'interno di una società così avanzata con strutture imponenti di leader politici, parate militari e slogan accattivanti sembra assomigliare sempre più ad una visione capitalistica delle cose.&nbsp; &nbsp;L'agente p-3, protagonista dell'avventura di Atomic Heart è forse un po' il tallone d'Achille della produzione targata Mundfish, purtroppo il nostro protagonista si ritrova a tratti ad essere troppo delineato come John McClane della situazione risultando poco centrato con il contesto sovietico e di un devoto membro del partito: le sue battute e il suo modo di reagire di fronte al complotto che sta distruggendo la società, ci ha riportato troppo in Die Hard e per questo vogliamo segnalarvelo, perchè se fosse stata una produzione a stelle e strisce avremmo potuto concepirlo tranquillamente, ma venendo dalla fredda Russia ci aspettava qualcosa di più caratterizzato e forse un po' stereotipato per allontanarsi dal super protagonista di Hollywood anni 90.<h3>Il gameplay un ottimo punto di partenza</h3>Per quanto riguarda il gameplay, i ragazzi di Mundfish, pur non essendo una casa di sviluppo che sforna tripla A a ripetizione è riuscita a realizzare la sua prima grande opera, creando un primo punto di partenza importante per il futuro della serie: le fasi di combattimento sono ben azzeccate, alternandosi tra shooting e fasi corpo a corpo con armi bianche, che ci hanno riportato momentaneamente sulle calde spiagge del primo Dead Island per il tipo di feedback che riceviamo in seguito ai fendenti che colpiscono gli avversari.&nbsp;Il gioco di Mundfish, si sviluppa come un open world in grado di farci esplorare buone mappe e condurci verso una panoramica migliore su ciò che il mondo è diventato in questa esperienza retro-futuristica. Uno degli elementi, che più ha fatto accostare l'opera di Atomic Heart a quella di Bioshock è la presenza di "super poteri" i quali non vengono dati al protagonista attraverso ricombinazioni del nostro patrimonio genetico, ma sfruttando la componente da cyborg, che ci permette di aggiornarci andando ad avere la possibilità di alternare alle nostre bocche da fuoco più classiche, super poteri come: telecinesi e la possibilità di creare del ghiaccio, per variare le situazioni di combattimento.&nbsp; &nbsp;Il ritmo di gioco subisce una forte sterzata man mano che avanzeremo nel gioco, se in un primo momento l'avventura andrà quasi ad evidenziare le ambientazioni e la potenza dei singoli avversari che ci troveremo sulla strada, non facendoci sentire troppo la penuria di munizioni costante che ci accompagnerà nell'avventura, verso la fase conclusiva il gioco ci metterà più a dura prova con nemici in arrivo ad ondate, non lasciandoci più il tempo di riflettere su come affrontare il fight ed anzi verremo quasi sopraffatti dalla forza nemica sempre in maggior numero.&nbsp;Le bocche da fuoco sopracitate, non brillano per unicità come ci si poteva aspettare, ma verrà permesso al giocatore di poter ottenere potenziamenti per esse ottenibili ad una cabina preposta per tale funzione, fidatevi se vi diciamo che Nora la cabina dei potenziamenti è un personaggio secondario, che per un momento ci ha fatto andare avanti nel futuro fino ai tempi di Futurama e vi garantiamo che vi saprà strappare un sorriso, mentre andrete a potenziare sempre più i vostri strumenti di morte mediante la raccolta di materiali in seguito ai fight &nbsp;con gli automi.

Atomic heart è il gioco giusto per impegnare un weekend dedicato al gaming

Atomic Heart, una guerra sovietica

Atomic Heart è un titolo gigantesco: accompagna Mundfish nella loro prima grande opera in grado di trasportarci in un immaginario unico nel suo genere

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Nel mondo delle celebrità, le relazioni amorose spesso coinvolgono e attirano l'attenzione del pubblico tanto quanto la loro arte. L'ultimo dibattito si è acceso intorno alla rottura tra il rapper della Dark Polo Gang Tony Effe e l'influencer Taylor Mega. Inoltre, la presunta vicinanza tra Tony Effe e la cantante Emma Marrone ha insospettito i fans, specialmente dopo l'uscita del singolo "Taxi sulla luna". Esamineremo da vicino questi avvenimenti, dalle ragioni della rottura con Taylor Mega al presunto flirt con Emma Marrone, per comprendere meglio le sfide personali di Tony Effe e il suo mondo artistico, tra cui la sua passione per i videogiochi come GTA.Taylor Mega spiega perché non ha funzionato con Tony EffeLa storia d'amore tra Tony Effe e Taylor Mega ha catturato l'immaginario dei fan, con la modella e influencer che ha recentemente aperto il libro sulla loro relazione tumultuosa. In un podcast con Luke Mariani, Taylor ha rivelato che la loro rottura è stata causata da una serie di conflitti, incluso il fatto che entrambi erano troppo egoisti per costruire una relazione stabile. Taylor adesso cerca qualcuno che possa farla stare bene. Tony, in un'altra intervista, parla del tradimento nei confronti dell'influencer e che, nell'esporglielo, abbia pianto sapendo che sarebbe stata la fine del rapporto. Le sue parole sottolineano la complessità delle dinamiche interpersonali, evidenziando quanto sia importante l'equilibrio e la reciproca cura in una relazione.Tony Effe e la sua passione per GTATony Effe, noto per essere un membro della Dark Polo Gang, ha una lunga storia nell'industria musicale italiana, iniziata nel 2014. Oltre ai suoi successi musicali, Tony è anche noto per la sua passione per i videogiochi, in particolare per il celebre franchise di Grand Theft Auto (GTA) a cui ha dedicato anche una canzone in featuring con Ghali. I giochi GTA sono noti per il loro mondo aperto e per la rappresentazione di ambienti urbani con tematiche che toccano con mano argomenti come la criminalità, la corruzione, la violenza e la prostituzione, un gioco che ha fatto la storia e che continua a tenere i fan sulle spine, specialmente in un periodo che profuma di GTA VI. Tony Effe è famoso per i temi delle sue canzoni che spesso trattano di droga, sesso e violenza, forse dettate anche da un passato difficile.Tony Effe ed Emma Marrone: c'è stato un flirt?Le voci di un presunto flirt tra Tony Effe ed Emma Marrone hanno sollevato interrogativi sulla natura della loro relazione. Sebbene entrambi abbiano negato categoricamente le speculazioni, la loro collaborazione sul palco ha alimentato ulteriormente le supposizioni innescate dai fan.&nbsp;Tuttavia, le dichiarazioni di Emma Marrone, che ha descritto il rapporto con Tony come quello "tra fratelli", sembrano mettere fine a ogni speculazione romantica. È interessante notare come i confini tra amicizia e romanticismo possano essere sfumati nel mondo dello spettacolo, aggiungendo un elemento di mistero e intrigo alle vite delle celebrità.&nbsp;La storia di Tony Effe è un mix di successo professionale e complessità personale. Attraverso le sue relazioni e le sue passioni, emerge un quadro più ampio di un artista che cerca di navigare tra le sfide della fama e le dinamiche interpersonali. Mentre il pubblico continua a scrutare la sua vita, Tony Effe rimane un enigma con il suo perché nel panorama della musica italiana contemporanea.

Nel mondo delle celebrità, le relazioni amorose spesso coinvolgono e attirano l'attenzione del pubblico tanto quanto la loro arte. L'ultimo dibattito si è acceso intorno alla rottura tra il rapper della Dark Polo Gang Tony Effe e l'influencer Taylor Mega. Inoltre, la presunta vicinanza tra Tony Effe e la cantante Emma Marrone ha insospettito i fans, specialmente dopo l'uscita del singolo "Taxi sulla luna". Esamineremo da vicino questi avvenimenti, dalle ragioni della rottura con Taylor Mega al presunto flirt con Emma Marrone, per comprendere meglio le sfide personali di Tony Effe e il suo mondo artistico, tra cui la sua passione per i videogiochi come GTA.<h2>Taylor Mega spiega perché non ha funzionato con Tony Effe</h2>La storia d'amore tra Tony Effe e Taylor Mega ha catturato l'immaginario dei fan, con la modella e influencer che ha recentemente aperto il libro sulla loro relazione tumultuosa. In un podcast con Luke Mariani, Taylor ha rivelato che la loro rottura è stata causata da una serie di conflitti, incluso il fatto che entrambi erano troppo egoisti per costruire una relazione stabile. Taylor adesso cerca qualcuno che possa farla stare bene. Tony, in un'altra intervista, parla del tradimento nei confronti dell'influencer e che, nell'esporglielo, abbia pianto sapendo che sarebbe stata la fine del rapporto. Le sue parole sottolineano la complessità delle dinamiche interpersonali, evidenziando quanto sia importante l'equilibrio e la reciproca cura in una relazione.<h3>Tony Effe e la sua passione per GTA</h3>Tony Effe, noto per essere un membro della Dark Polo Gang, ha una lunga storia nell'industria musicale italiana, iniziata nel 2014. Oltre ai suoi successi musicali, Tony è anche noto per la sua passione per i videogiochi, in particolare per il celebre franchise di <a href="https://gaming.libero.it/grand-theft-auto-sempre-piu-nell-olimpo-dei-videogiochi">Grand Theft Auto</a> (GTA) a cui ha dedicato anche una canzone in featuring con Ghali. I giochi GTA sono noti per il loro mondo aperto e per la rappresentazione di ambienti urbani con tematiche che toccano con mano argomenti come la criminalità, la corruzione, la violenza e la prostituzione, un gioco che ha fatto la storia e che continua a tenere i fan sulle spine, specialmente in un periodo che profuma di <a href="https://gaming.libero.it/gta-6-il-trailer-e-spaziale">GTA VI.</a> Tony Effe è famoso per i temi delle sue canzoni che spesso trattano di droga, sesso e violenza, forse dettate anche da un passato difficile.<h3>Tony Effe ed Emma Marrone: c'è stato un flirt?</h3>Le voci di un presunto flirt tra Tony Effe ed Emma Marrone hanno sollevato interrogativi sulla natura della loro relazione. Sebbene entrambi abbiano negato categoricamente le speculazioni, la loro collaborazione sul palco ha alimentato ulteriormente le supposizioni innescate dai fan.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/dreamstime_l_186977218_1c05544c5a.jpg" alt="dreamstime_l_186977218.jpg">Tuttavia, le dichiarazioni di Emma Marrone, che ha descritto il rapporto con Tony come quello "tra fratelli", sembrano mettere fine a ogni speculazione romantica. È interessante notare come i confini tra amicizia e romanticismo possano essere sfumati nel mondo dello spettacolo, aggiungendo un elemento di mistero e intrigo alle vite delle celebrità.&nbsp;La storia di Tony Effe è un mix di successo professionale e complessità personale. Attraverso le sue relazioni e le sue passioni, emerge un quadro più ampio di un artista che cerca di navigare tra le sfide della fama e le dinamiche interpersonali. Mentre il pubblico continua a scrutare la sua vita, Tony Effe rimane un enigma con il suo perché nel panorama della musica italiana contemporanea.

Tony Effe, amante dei GTA, e Taylor Mega si sono lasciati, troppo egoisti per stare insieme. Nel mentre potrebbe essere successo qualcosa con Emma Marrone.

Tony Effe: l'amante di GTA si separa da Taylor Mega

Tony Effe, famoso cantante della Dark Polo Gang fan di GTA, e Taylor Mega si sono lasciati a causa del troppo egoismo di entrambi.

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Ottime notizie per i fan di Stranger Things e dei Fantastici Quattro. Joseph Quinn, attore noto per aver interpretato Eddie Munson nella serie TV targata Netflix, è stato confermato per il ruolo di Torcia Umana in Fantastic 4, annunciato ieri durante la festività di San Valentino.&nbsp;Joseph Quinn di Stranger Things è Torcia Umana in Fantastici QuattroIl Marvel Cinematic Universe risorge dalle proprie ceneri: dopo la conclusione del serial televisivo Loki (disponibile su Disney+) e l'arrivo del primo trailer di Deadpool &amp; Wolverine, la Casa delle Idee ha confermato Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards, Vanessa Kirby come Susan Storm, Ebon Moss-Bachrach nel ruolo de La Cosa e Joseph Quinn come Torcia Umana nel reboot dei Fantastici Quattro.&nbsp;Da Chris Evans a Joseph QuinnUna notizia che casca come un fulmine a ciel sereno. Quotato infatti per la parte di Mr. Fantastic, John Krasinski, attore conosciuto ai più per The Office, il film A Quiet Place da lui diretto e per la sua breve apparizione in Doctor Strange: Multiverse of Madness.&nbsp;&nbsp;Nei precedenti film, Torcia Umana è stato interpretato rispettivamente nei primi due Fantastici Quattro di Fox da Chris Evans, diventato successivamente Captain America nel live action di Tim Story del 2005 e da Michael B. Jordan nel reboot del 2015.Tutti i videogiochi dedicati a Stranger Things&nbsp;Nel corso degli anni sono usciti diversi giochi dedicati a Stranger Things. Uno di questi è Stranger Things 3. Presentato in uno stile retrò tra Super Nintendo e cabinato arcade. Costituito da meccaniche moderne e possibilità di divertirsi in cooperativa locale lungo le strade della celebre Hawkins, tra misteri e l'esplorazione del Sottosopra. Stranger Things: 1984: in stile azione e avventura, il videogioco vede tra i protagonisti Hopper (David Harbour) e il gruppo di ragazzi presenti nella serie TV, ovvero Mike, Will, Lucast e Dustin in molteplici locations dalla città di Hawkins.&nbsp;Il gioco sono entrambi disponibili su Google Play e App Store.

Ottime notizie per i fan di Stranger Things e dei Fantastici Quattro. Joseph Quinn, attore noto per aver interpretato Eddie Munson nella serie TV targata Netflix, è stato confermato per il ruolo di Torcia Umana in Fantastic 4, annunciato ieri durante la festività di San Valentino.&nbsp;<h2>Joseph Quinn di Stranger Things è Torcia Umana in Fantastici Quattro</h2>Il Marvel Cinematic Universe risorge dalle proprie ceneri: dopo la conclusione del serial televisivo Loki (disponibile su Disney+) e l'arrivo del primo trailer di Deadpool &amp; Wolverine, la Casa delle Idee ha confermato Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards, <a href="https://gaming.libero.it/fantastici-4-svelato-il-cast-del-film-tra-cui-vanessa-kirby-tutti-i-videogiochi-e-i-cameo-dei-supereroi">Vanessa Kirby</a> come Susan Storm, Ebon Moss-Bachrach nel ruolo de La Cosa e Joseph Quinn come Torcia Umana nel reboot dei Fantastici Quattro.&nbsp;<h3>Da Chris Evans a Joseph Quinn</h3>Una notizia che casca come un fulmine a ciel sereno. Quotato infatti per la parte di Mr. Fantastic, John Krasinski, attore conosciuto ai più per The Office, il film A Quiet Place da lui diretto e per la sua breve apparizione in Doctor Strange: Multiverse of Madness.&nbsp; &nbsp;Nei precedenti film, Torcia Umana è stato interpretato rispettivamente nei primi due Fantastici Quattro di Fox da Chris Evans, diventato successivamente Captain America nel live action di Tim Story del 2005 e da Michael B. Jordan nel reboot del 2015.<h3>Tutti i videogiochi dedicati a Stranger Things&nbsp;</h3>Nel corso degli anni sono usciti diversi giochi dedicati a Stranger Things. Uno di questi è Stranger Things 3. Presentato in uno stile retrò tra Super Nintendo e cabinato arcade. Costituito da meccaniche moderne e possibilità di divertirsi in cooperativa locale lungo le strade della celebre Hawkins, tra misteri e l'esplorazione del Sottosopra. Stranger Things: 1984: in stile azione e avventura, il videogioco vede tra i protagonisti Hopper (David Harbour) e il gruppo di ragazzi presenti nella serie TV, ovvero Mike, Will, Lucast e Dustin in molteplici locations dalla città di Hawkins.&nbsp;Il gioco sono entrambi disponibili su Google Play e App Store.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/26/app_2f154692b2.jpeg" alt="Stranger Things: 1984">

Joseph Quinn, l'Eddie Munson di Stranger Things diventa la Torcia Umana dei Fantastici Quattro

Joseph Quinn da Stranger Things ai Fantastici 4

Joseph Quinn, l'attore che ha interpretato Eddie Munson in Stranger Things, entra ufficialmente nel cast di Fantastici Quattro della Marvel nel ruolo di Torcia Umana

Joseph Quinn da Stranger Things ai Fantastici Quattro: tutti i videogiochi sulla serie TV

Questa sera si sfideranno due delle nazionali più importanti a livello mondiale, Spagna e Inghilterra, &nbsp;chi per scrivere un record nella competizione con il 4° titolo agli Europei, chi per riscrivere la storia di una nazionale mai vittoriosa in questa particolare competizione e che non alza un trofeo dal 1966, con il mondiale di Bobby Charlton e compagni vinto in casa davanti al proprio pubblico.Le furie rosse della Spagna contro i tre leoni d'InghilterraDopo il clamoroso successo ai danni della Francia, da parte della Spagna con i gol di Lamine Yamal e Dani Olmo, il prossimo avversario, l'Inghilterra, sembra un bersaglio fattibile da abbattere, ma stiamo parlando di una finale, una finale unica nel suo genere, non solo per la presenza del giocatore più giovane della storia degli Europei a giocarsi la partita, ma anche per ciò che rappresenta il dualismo tra Spagna e Inghilterra.&nbsp;Come abbiamo detto in precedenza, le furie rosse di Morata e compagni, sognano di vincere per la 4° volta gli Europei, riaprendo un ciclo che sembrava ormai dimenticato, come nel 2008, prima di riuscire ad inanellare 2 Europei e 1 mondiale, dimostrando a tutto il mondo di saper insegnare calcio e di esser divenuti la squadra da dover battere. Certo il passaggio di consegne ci ha messo il proprio tempo, si sono dovuti ritirare tutti i giocatori di quel ciclo splendido, tranne uno, Jesus Navas, giocatore spesso sottovalutato, ma che nella storia del nazionale spagnola ha avuto un ruolo cardine, anche grazie alla sua costanza di rendimento con il Siviglia, squadra per cui vanta la bellezza di 500 presenze.&nbsp;&nbsp;Dall'altro lato del campo, però, c'è una nazionale che vuole rompere la maledizione di chi il calcio l'ha inventato, ma in cui non si è mai imposto, di fatti fa strano ancora oggi pensare alla nazionale inglese, come una nazionale con un solo titolo internazionale, un mondiale vinto nel 1966 quando il calcio inglese sfornò forse alcuni dei migliori talenti della storia del calcio. Dopo quel mondiale il nulla più totale, o meglio ci fu un terzo posto agli Europei del 1968, ma prima di rivederli in una finale ci vollero altri &nbsp;53 anni e uscirono comunque sconfitti contro la nazionale di Mancini. In questo momento l'Inghilterra a differenza della Spagna, e a differenza della stessa nazionale inglese del 2021, non gode dello stesso supporto della passata edizione ed anzi vivacchia in questa edizione degli Europei senza troppi acuti, chissà che non sia proprio questa la notte giusta per dimostrare di essere la nazionale dei tre leoni.Bukayo Saka l'eroe contro la Svizzera che non può stare senza i suoi videogiochiUno dei protagonisti pre-annunciati della finalissima tra Spagna e Inghilterra, sarà sicuramente Bukayo Saka, talento cristallino scuola Arsenal, che dovrà cercare di scrollarsi di dosso il peso dell'errore dagli 11 metri contro l'Italia del 2021 e farsi carico della sua nazionale come nella partita contro la Svizzera, dove grazie ad un suo bellissimo gol da fuori area è riuscito a mantenere in piedi le speranze degli Europei della propria nazionale.&nbsp;&nbsp;Uno dei segreti dietro le grandi capacità del giocatore dell'Inghilterra è sicuramente il modo in cui occupa il suo tempo libero, giocando non solo alla play a tantissimi videogiochi, tra cui Fifa, GTA e Call of Duty, ma divertendosi anche con gli amici a giocare a Clash of Clans, chissà se l'attaccante dell'Arsenal avrà ottenuto i contenuti di gioco dedicati ad Haaland. A rivelarlo è stato lui stesso durante un intervista con il magazine britannico GQ, in un video intervista su i sui 10 elementi da avere sempre con se e chissà se li porteranno bene questa sera.

Questa sera si sfideranno due delle nazionali più importanti a livello mondiale, Spagna e Inghilterra, &nbsp;chi per scrivere un record nella competizione con il 4° titolo agli Europei, chi per riscrivere la storia di una nazionale mai vittoriosa in questa particolare competizione e che non alza un trofeo dal 1966, con il mondiale di Bobby Charlton e compagni vinto in casa davanti al proprio pubblico.<h2>Le furie rosse della Spagna contro i tre leoni d'Inghilterra</h2>Dopo il clamoroso successo <a href="https://gaming.libero.it/spagna-francia-una-sfida-di-altissimo-livello-che-potrebbe-permettere-un-record-a-yamal">ai danni della Francia</a>, da parte della Spagna con i gol di Lamine Yamal e Dani Olmo, il prossimo avversario, l'Inghilterra, sembra un bersaglio fattibile da abbattere, ma stiamo parlando di una finale, una finale unica nel suo genere, non solo per la presenza del giocatore più giovane della storia degli Europei a giocarsi la partita, ma anche per ciò che rappresenta il dualismo tra Spagna e Inghilterra.&nbsp;Come abbiamo detto in precedenza, le furie rosse di Morata e compagni, sognano di vincere per la 4° volta gli Europei, riaprendo un ciclo che sembrava ormai dimenticato, come nel 2008, prima di riuscire ad inanellare 2 Europei e 1 mondiale, dimostrando a tutto il mondo di saper insegnare calcio e di esser divenuti la squadra da dover battere. Certo il passaggio di consegne ci ha messo il proprio tempo, si sono dovuti ritirare tutti i giocatori di quel ciclo splendido, tranne uno, Jesus Navas, giocatore spesso sottovalutato, ma che nella storia del nazionale spagnola ha avuto un ruolo cardine, anche grazie alla sua costanza di rendimento con il Siviglia, squadra per cui vanta la bellezza di 500 presenze.&nbsp;&nbsp;Dall'altro lato del campo, però, c'è una nazionale che vuole rompere la maledizione di chi il calcio l'ha inventato, ma in cui non si è mai imposto, di fatti fa strano ancora oggi pensare alla nazionale inglese, come una nazionale con un solo titolo internazionale, un mondiale vinto nel 1966 quando il calcio inglese sfornò forse alcuni dei migliori talenti della storia del calcio. Dopo quel mondiale il nulla più totale, o meglio ci fu un terzo posto agli Europei del 1968, ma prima di rivederli in una finale ci vollero altri &nbsp;53 anni e uscirono comunque sconfitti contro la nazionale di Mancini. In questo momento l'Inghilterra a differenza della Spagna, e a differenza della stessa nazionale inglese del 2021, non gode dello stesso supporto della passata edizione ed anzi vivacchia in questa edizione degli Europei senza troppi acuti, chissà che non sia proprio questa la notte giusta per dimostrare di essere la nazionale dei tre leoni.<h3>Bukayo Saka l'eroe contro la Svizzera che non può stare senza i suoi videogiochi</h3>Uno dei protagonisti pre-annunciati della finalissima tra Spagna e Inghilterra, sarà sicuramente Bukayo Saka, talento cristallino scuola Arsenal, che dovrà cercare di scrollarsi di dosso il peso dell'errore dagli 11 metri contro l'Italia del 2021 e farsi carico della sua nazionale come nella partita contro la Svizzera, dove grazie ad un suo bellissimo gol da fuori area è riuscito a mantenere in piedi le speranze degli Europei della propria nazionale.&nbsp;&nbsp;Uno dei segreti dietro le grandi capacità del giocatore dell'Inghilterra è sicuramente il modo in cui occupa il suo tempo libero, giocando non solo alla play a tantissimi videogiochi, tra cui Fifa, GTA e Call of Duty, ma divertendosi anche con gli amici a giocare a Clash of Clans, chissà se l'attaccante dell'Arsenal avrà ottenuto i contenuti <a href="https://gaming.libero.it/clash-of-clans-la-nuova-collaborazione-porta-haaland-come-nuova-truppa">di gioco dedicati ad Haaland</a>. A rivelarlo è stato lui stesso durante un intervista con il magazine britannico GQ, in un video intervista su i sui 10 elementi da avere sempre con se e chissà se li porteranno bene questa sera.

Spagna vs Inghilterra oggi si gioca la finale degli Europei con la voglia di scrivere la storia 

Spagna-Inghilterra: Saka è l'eroe dell'Inghilterra

Questa sera si gioca la finale degli Europei 2024 tra Spagna e Inghilterra chissà chi avrà la meglio e chi scriverà la storia

Spagna-Inghilterra: una finale senza precedenti a Berlino

Bastano solo poche note e Torn, la hit di successo di Natalie Imbruglia, ha il potere di portarci subito negli anni 90’ in una piccola operazione nostalgia che la Generazione Z a stento conosce ma che i millennials amano.&nbsp;Natalie Imbruglia torna sul palco con Jack SavorettiOggi, all’alba di questo 19 aprile fresco e soleggiato, Fiorello ci regala la performace della settimana portando nel glass del Foro Italico Natalie Imbruglia e Jack Savoretti. Il cantante sta per uscire con un nuovo album e la protagonista sarà la musica italiana. Savoretti e Imbruglia si esibiscono in un duetto sulle note di Ultime parole, il singolo estratto da nuovo album scritto interamente in italiano che sarà disponibile a partire dal 17 maggio col titolo Miss Italia.&nbsp;&nbsp;“Vorrei che le persone ascoltando questo disco lo percepiscano come un disco di Jack Savoretti, senza pensare a quale sia la lingua in cui canto. È in italiano ma è Jack Savoretti non è un disco di Savoretti in italiano”&nbsp;&nbsp;Poi si vola nel 1997 quando Natalia Imbruglia, nel corso della trasmissione, intona Torn, la hit che porta la cantante al successo mondiale conquistando i primi post delle classifiche. Ma l’operazione nostalgia non si conclude qui, Fiorello in compagnia di Biggio e Casciari proietta le immagini del Festival Bar, l’evento musicale che è nel cuore di ogni millennial e che, al tempo, era lo sfidante del festival di Sanremo. Fiorello, dopotutto, conosce bene il Festival Bar che ha più volte condotto assieme alla collega Alessia Marcuzzi, portando, proprio sul quel palco dal grande respiro internazionale,&nbsp; Natalie Imbruglia. Torn è un vero e proprio tormentone ma, forse, non tutti sanno che il brano è in realtà una cover della canzone cantata in origine dal gruppo Ednaswap. La versione della Imbruglia riesce però a superare il successo della hit originale e, la sua realizzazione, è stata guidata proprio dai membri degli Ednaswap. Altra piccola curiosità riguarda le origini della cantante, Natalie Imbruglia ha infatti origini italiane. La star australiana, naturalizzata britannica, è stata una sorta di Taylor Swift ante litteram, riuscendo a unire generazioni di fan e conquistando con il suo fascino semplice e la voce iconica e delicata.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/ViVaRai2Off/status/1781202013436420124")Torn nei videogame e gli anni 90Non è un vero tormentone se non arriva nei videogame, lo abbiamo visto con Back to black di Amy Winehouse e ora con la celebre Torn. Anche in questo caso, la canzone e presente come colonna sonora in numerosi videogame a tema musicale, primo fra tutti Rockband 4 e Just Sing, perfetti se volete mettere alla prova le vostre abilità musicali e canore. Ma la nostra è una vera operazione nostalgia che ci conduce direttamente a inizio 2000 con un’altra icona: Lara Croft. Il fascino delle due donne, una digitale e l'altra più vera che mai è stato spesso accomunato per la capacità di conquistare un po’ tutti. E se Natalie Imbruglia pare sia pronta a tornare sulla scena, la nostra Lara Croft è stata addirittura eletta personaggio più iconico dei videogame. A questo punto non ci resta che giocare, ovviamente, ascoltando Torn.

Bastano solo poche note e Torn, la hit di successo di Natalie Imbruglia, ha il potere di portarci subito negli anni 90’ in una piccola operazione nostalgia che la Generazione Z a stento conosce ma che i millennials amano.&nbsp;<h2>Natalie Imbruglia torna sul palco con Jack Savoretti</h2>Oggi, all’alba di questo 19 aprile fresco e soleggiato, Fiorello ci regala la performace della settimana portando nel glass del Foro Italico Natalie Imbruglia e Jack Savoretti. Il cantante sta per uscire con un nuovo album e la protagonista sarà la musica italiana. Savoretti e Imbruglia si esibiscono in un duetto sulle note di Ultime parole, il singolo estratto da nuovo album scritto interamente in italiano che sarà disponibile a partire dal 17 maggio col titolo Miss Italia.&nbsp;&nbsp;<blockquote>“Vorrei che le persone ascoltando questo disco lo percepiscano come un disco di Jack Savoretti, senza pensare a quale sia la lingua in cui canto. È in italiano ma è Jack Savoretti non è un disco di Savoretti in italiano”</blockquote>&nbsp;&nbsp;Poi si vola nel 1997 quando Natalia Imbruglia, nel corso della trasmissione, intona Torn, la hit che porta la cantante al successo mondiale conquistando i primi post delle classifiche. Ma l’operazione nostalgia non si conclude qui, Fiorello in compagnia di Biggio e Casciari proietta le immagini del Festival Bar, l’evento musicale che è nel cuore di ogni millennial e che, al tempo, era lo sfidante del festival di <a href="https://gaming.libero.it/amadeus-a-sanremo-non-e-ancora-game-over">Sanremo.</a> Fiorello, dopotutto, conosce bene il Festival Bar che ha più volte condotto assieme alla collega Alessia Marcuzzi, portando, proprio sul quel palco dal grande respiro internazionale,&nbsp; Natalie Imbruglia. Torn è un vero e proprio tormentone ma, forse, non tutti sanno che il brano è in realtà una cover della canzone cantata in origine dal gruppo Ednaswap. La versione della Imbruglia riesce però a superare il successo della hit originale e, la sua realizzazione, è stata guidata proprio dai membri degli Ednaswap. Altra piccola curiosità riguarda le origini della cantante, Natalie Imbruglia ha infatti origini italiane. La star australiana, naturalizzata britannica, è stata una sorta di <a href="https://gaming.libero.it/taylor-swift-e-uscito-il-nuovo-album-the-tortured-poets-department">Taylor Swift</a> ante litteram, riuscendo a unire generazioni di fan e conquistando con il suo fascino semplice e la voce iconica e delicata.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/ViVaRai2Off/status/1781202013436420124")<h3>Torn nei videogame e gli anni 90</h3>Non è un vero tormentone se non arriva nei videogame, lo abbiamo visto con Back to black di <a href="https://gaming.libero.it/amy-winehouse-icona-della-musica-nei-videogame-torna-a-dividere-con-il-controverso-biopic">Amy Winehouse</a> e ora con la celebre Torn. Anche in questo caso, la canzone e presente come colonna sonora in numerosi videogame a tema musicale, primo fra tutti Rockband 4 e Just Sing, perfetti se volete mettere alla prova le vostre abilità musicali e canore. Ma la nostra è una vera operazione nostalgia che ci conduce direttamente a inizio 2000 con un’altra icona: <a href="https://gaming.libero.it/lara-croft-votata-come-personaggio-piu-iconico-di-sempre-dei-videogiochi">Lara Croft</a>. Il fascino delle due donne, una digitale e l'altra più vera che mai è stato spesso accomunato per la capacità di conquistare un po’ tutti. E se Natalie Imbruglia pare sia pronta a tornare sulla scena, la nostra Lara Croft è stata addirittura eletta personaggio più iconico dei videogame. A questo punto non ci resta che giocare, ovviamente, ascoltando Torn.

Si canta all’alba con Natalie Imbruglia e Jack Savoretti ma l’atmosfera si infiamma sulle note di Torn

Natalie Imbruglia da Fiorello canta Torn e fa spettacolo

Si canta all’alba con Natalie Imbruglia e Jack Savoretti ma l’atmosfera si infiamma sulle note di Torn, il tormentone che ha reso celebre la cantante.


Operazione Nostalgia, Natalie Imbruglia canta Torn da Fiorello e noi voliamo nella golden age dei videogame

La misoginia è il nuovo nemico pubblico del Regno Unito e nel mondo dei videogiochi. Dal governo britannico alle strade virtuali di GTA RP, la battaglia contro il sessismo e l'odio verso le donne diviene ancora più marcata: le persone sospettate di misoginia ora dovranno essere segnalate per legge persino dagli insegnanti nelle scuole inglesi. Attivato Prevent il famoso programma antiterroristico. In questa battaglia contro l’odio, l'industria del gaming si spacca a metà con le ultime notizie allarmanti che sembrano lottare controcorrente come il caso Black Myth: Wukong accusato di censura al femminismo.Il Regno Unito tratterà la misoginia come il terrorismoL’annuncio UK fa tremare le solide fondamenta della società britannica, il governo laburista tratterà la misoginia con la stessa severità riservata al terrorismo islamista e all'estremismo di destra. Ma che cosa si intende per misoginia? La misoginia è il sentimento d’odio e di disprezzo contro l’universo femminile che scaturisce dal pregiudizio radicato contro le donne, semplicemente in quanto tali. Il Ministro dell’interno Yvette Cooper, Segretario di Stato per gli affari interni del Regno Unito ha recentemente dichiarato la lotta contro la misoginia. La Cooper definisce l’odio verso le donne una minaccia dilaniante con ripercussioni terribili su ogni substrato sociale, un terribile problema che vive nelle strade e nel mondo online che necessità di azioni immediate per essere fermato il prima possibile.La misura discussa non è banale retorica: il governo sta preparando una revisione radicale della strategia contro l'estremismo, che prevede di identificare e contrastare la misoginia estrema con la stessa intensità con cui si combattono le ideologie terroristiche. Nelle scuole il corpo docente e i singoli insegnanti saranno obbligati per legge a segnalare gli studenti sospettati di essere a rischio di radicalizzazione misogina, portandoli all'attenzione del programma Prevent, lo stesso utilizzato per monitorare e contrastare potenziali terroristi.twitterEmbed("https://twitter.com/Agenzia_Ansa/status/1825422444758176128")&nbsp;GTA RP con Orange si uniscono contro il sessismoOrange l’organizzazione no profit di Women in Games ha lanciato un'iniziativa per combattere la misoginia, scegliendo un campo di battaglia improbabile ma simbolico: le strade digitali di GTA RP, un gioco noto per il suo ambiente spesso ambientato nei bassi borghi e misogino."In qualità di leader delle telecomunicazioni in Francia e di uno dei principali attori in Europa, Africa e Medio Oriente, dove gli usi digitali sono in forte espansione, abbiamo un ruolo importante da svolgere nella protezione delle generazioni giovani e future dagli abusi digitali. Ecco perché nel febbraio 2024 abbiamo rafforzato il nostro impegno nella protezione dei giovani dalle molestie informatiche, dall’odio online e dall’iperconnessione, nell’ambito della nostra iniziativa “For Good Connections”.Caroline Guillaumin, Direttore esecutivo delle comunicazioni del gruppo.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/publicis_france/status/1316647674528006144")La Wall of Change: un Grido di rivolta nelle strade di GTACon la campagna "Wall of Change", Orange e Women in Games hanno tappezzato il mondo virtuale di GTA RP con graffiti che denunciano il sessismo e il cyberbullismo. Queste immagini non sono solo decorazioni digitali: sono atti di ribellione contro un sistema che consente e persino alimenta l'odio di genere.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/orange/status/1794367940017390001")Le statistiche di questo fenomeno sono tristemente note e devastanti: le donne hanno probabilità di divenire vittime di molestie online 27 volte in più rispetto agli uomini. I dati sono chiari: l'85% delle donne ha subito violenze nel mondo digitale, in questa allarmante realtà l’iniziativa Wall of Change vuole dare voce a chi è stato ridotto al silenzio e combattere il nemico dall’interno.&nbsp;Ma la lotta non si ferma qui. Un dibattito esplosivo su Twitch ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo dei videogiochi, come Rises e Trixy, che hanno denunciato la realtà quotidiana del cybersexism e chiesto un cambiamento radicale nella comunità dei giocatori.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/gta5grandcom/status/1808893837529464902")&nbsp;Black Myth: Wukong e la censura del femminismoIl famoso Game Science, da cui deriva Black Myth: Wukong, è sotto accusa perché pare che abbia richiesto ai suoi recensori uno strano limite: la lista di argomenti proibiti, tra cui la "propaganda femminista". Questo documento, venuto a galla grazie alle mani degli influencer, ha generato grande shock e indignazione, rivelando un tentativo di censurare qualsiasi discussione su temi delicati come il Covid-19, la politica e i diritti delle donne.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/BlackMythGame/status/1790413421701456168")Game Science: un approfondimento sulla censura al femminismoIl documento di Game Science, ormai protagonista di diversi articoli e post, è definito un attacco diretto alla libertà di espressione e un tentativo palese di controllare la comunicazione di queste tematiche attraverso la censura delle stesse attorno al gioco. Ma questo fenomeno è anche il segnale di un problema più grande: la resistenza da parte dell'industria del gaming su tematiche sociali che hanno un impatto diretto sui suoi consumatori. Game Science è menzionato nella sezione dell'articolo che parla di Black Myth: Wukong e della controversia legata alla censura imposta agli influencer.&nbsp;&nbsp;Nello specifico, l'articolo descrive come lo sviluppatore Game Science abbia distribuito un documento che vietava ai recensori di menzionare argomenti considerati delicati, come la "propaganda femminista", durante la copertura del gioco. Questa censura è stata vista come un tentativo di controllare la narrativa attorno al gioco e di evitare discussioni su temi problematici per l'azienda, come le politiche dell'industria del gaming in Cina e il sessismo, di cui Game Science è stato accusato in passato. Tutte le accuse di questo calibro contro Game Science, insieme a questa censura, sollevano domande inquietanti sul futuro del gaming e su come l'industria intenda affrontare le questioni di genere in un'epoca di crescente consapevolezza e attivismo.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/IGN/status/1726602261802193174")&nbsp;La battaglia contro la misoginia, sia essa attiva nel mondo quotidiano fuori dagli schermi che in quello virtuale, è solo agli inizi. Attualmente mentre il governo britannico e organizzazioni come Women in Games lottano per contrastare l'odio di genere, l'industria del gaming vive controversie interne sul divenire parte della soluzione o rimanere intrappolata nel problema. Una cosa è certa: la guerra contro la misoginia è solo ai suoi albori, e il suo esito potrebbe cambiare per sempre il volto delle nostre società, sia online che offline nella speranza che venga scelta sempre la strada dell'inclusività.

La misoginia è il nuovo nemico pubblico del Regno Unito e nel mondo dei videogiochi. Dal governo britannico alle strade virtuali di GTA RP, la battaglia contro il sessismo e l'odio verso le donne diviene ancora più marcata: le persone sospettate di misoginia ora dovranno essere segnalate per legge persino dagli insegnanti nelle scuole inglesi. Attivato Prevent il famoso programma antiterroristico. In questa battaglia contro l’odio, l'industria del gaming si spacca a metà con le ultime notizie allarmanti che sembrano lottare controcorrente come il caso Black Myth: Wukong accusato di censura al femminismo.<h2>Il Regno Unito tratterà la misoginia come il terrorismo</h2>L’annuncio UK fa tremare le solide fondamenta della società britannica, il governo laburista tratterà la misoginia con la stessa severità riservata al terrorismo islamista e all'estremismo di destra. Ma che cosa si intende per misoginia? La misoginia è il sentimento d’odio e di disprezzo contro l’universo femminile che scaturisce dal pregiudizio radicato contro le donne, semplicemente in quanto tali. Il Ministro dell’interno Yvette Cooper, Segretario di Stato per gli affari interni del Regno Unito ha recentemente dichiarato la lotta contro la misoginia. La Cooper definisce l’odio verso le donne una minaccia dilaniante con ripercussioni terribili su ogni substrato sociale, un terribile problema che vive nelle strade e nel mondo online che necessità di azioni immediate per essere fermato il prima possibile. La misura discussa non è banale retorica: il governo sta preparando una revisione radicale della strategia contro l'estremismo, che prevede di identificare e contrastare la misoginia estrema con la stessa intensità con cui si combattono le ideologie terroristiche. Nelle scuole il corpo docente e i singoli insegnanti saranno obbligati per legge a segnalare gli studenti sospettati di essere a rischio di radicalizzazione misogina, portandoli all'attenzione del programma Prevent, lo stesso utilizzato per monitorare e contrastare potenziali terroristi.twitterEmbed("https://twitter.com/Agenzia_Ansa/status/1825422444758176128") &nbsp;<h3>GTA RP con Orange si uniscono contro il sessismo</h3>Orange l’organizzazione no profit di Women in Games ha lanciato un'iniziativa per combattere la misoginia, scegliendo un campo di battaglia improbabile ma simbolico: le strade digitali di <a href="https://gaming.libero.it/gta-vi-data-d-uscita-e-nuove-info-trapelate-da-internet">GTA</a> RP, un gioco noto per il suo ambiente spesso ambientato nei bassi borghi e misogino.<blockquote>"In qualità di leader delle telecomunicazioni in Francia e di uno dei principali attori in Europa, Africa e Medio Oriente, dove gli usi digitali sono in forte espansione, abbiamo un ruolo importante da svolgere nella protezione delle generazioni giovani e future dagli abusi digitali. Ecco perché nel febbraio 2024 abbiamo rafforzato il nostro impegno nella protezione dei giovani dalle molestie informatiche, dall’odio online e dall’iperconnessione, nell’ambito della nostra iniziativa “For Good Connections”.</blockquote>Caroline Guillaumin, Direttore esecutivo delle comunicazioni del gruppo.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/publicis_france/status/1316647674528006144")<h3>La Wall of Change: un Grido di rivolta nelle strade di GTA</h3>Con la campagna "Wall of Change", Orange e Women in Games hanno tappezzato il mondo virtuale di <a href="https://gaming.libero.it/gta-6-qualcuno-ha-copiato-il-trailer-di-lancio">GTA </a>RP con graffiti che denunciano il sessismo e il cyberbullismo. Queste immagini non sono solo decorazioni digitali: sono atti di ribellione contro un sistema che consente e persino alimenta l'odio di genere.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/orange/status/1794367940017390001") Le statistiche di questo fenomeno sono tristemente note e devastanti: le donne hanno probabilità di divenire vittime di molestie online 27 volte in più rispetto agli uomini. I dati sono chiari: l'85% delle <a href="https://gaming.libero.it/festa-delle-donne-e-videogame-non-e-piu-solo-un-gioco-da-ragazzi">donne ha subito violenze nel mondo digitale</a>, in questa allarmante realtà l’iniziativa Wall of Change vuole dare voce a chi è stato ridotto al silenzio e combattere il nemico dall’interno.&nbsp;Ma la lotta non si ferma qui. Un dibattito esplosivo su Twitch ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo dei videogiochi, come Rises e Trixy, che hanno denunciato la realtà quotidiana del cybersexism e chiesto un cambiamento radicale nella comunità dei giocatori.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/gta5grandcom/status/1808893837529464902")&nbsp;<h3>Black Myth: Wukong e la censura del femminismo</h3>Il famoso Game Science, da cui deriva Black Myth: Wukong, è sotto accusa perché pare che abbia richiesto ai suoi recensori uno strano limite: la lista di argomenti proibiti, tra cui la "propaganda femminista". Questo documento, venuto a galla grazie alle mani degli influencer, ha generato grande shock e indignazione, rivelando un tentativo di censurare qualsiasi discussione su temi delicati come il Covid-19, la politica e i diritti delle donne.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/BlackMythGame/status/1790413421701456168")<h3>Game Science: un approfondimento sulla censura al femminismo</h3>Il documento di Game Science, ormai protagonista di diversi articoli e post, è definito un attacco diretto alla libertà di espressione e un tentativo palese di controllare la comunicazione di queste tematiche attraverso la censura delle stesse attorno al gioco. Ma questo fenomeno è anche il segnale di un problema più grande: la resistenza da parte dell'industria del gaming su tematiche sociali che hanno un impatto diretto sui suoi consumatori. Game Science è menzionato nella sezione dell'articolo che parla di Black Myth: Wukong e della controversia legata alla censura imposta agli influencer.&nbsp;&nbsp;Nello specifico, l'articolo descrive come lo sviluppatore Game Science abbia distribuito un documento che vietava ai recensori di menzionare argomenti considerati delicati, come la "propaganda femminista", durante la copertura del gioco. Questa censura è stata vista come un tentativo di controllare la narrativa attorno al gioco e di evitare discussioni su temi problematici per l'azienda, come le politiche dell'industria del gaming in Cina e il sessismo, di cui Game Science è stato accusato in passato. Tutte le accuse di questo calibro contro Game Science, insieme a questa censura, sollevano domande inquietanti sul futuro del gaming e su come l'industria intenda affrontare le questioni di genere in un'epoca di crescente consapevolezza e attivismo.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/IGN/status/1726602261802193174") &nbsp;La battaglia contro la misoginia, sia essa attiva nel mondo quotidiano fuori dagli schermi che in quello virtuale, è solo agli inizi. Attualmente mentre il governo britannico e organizzazioni come Women in Games lottano per contrastare l'odio di genere, l'industria del gaming vive controversie interne sul divenire parte della soluzione o rimanere intrappolata nel problema. Una cosa è certa: la guerra contro la misoginia è solo ai suoi albori, e il suo esito potrebbe cambiare per sempre il volto delle nostre società, sia online che offline nella speranza che venga scelta sempre la strada dell'inclusività.

Il Regno Unito ha deciso di sferrare un attacco diretto alla misoginia, trattandola al pari del terrorismo, mentre nel gaming è ancora guerra aperta

Regno Unito: la misoginia è come il terrorismo

Il Regno Unito ha deciso di sferrare un attacco diretto alla misoginia, trattandola al pari del terrorismo, mentre nel mondo dei videogiochi è ancora guerra aperta

Videogiochi e Misoginia: Il Regno Unito tratta la misoginia come il terrorismo 

Ora che 'Joker: Folie À Deux' è ufficialmente un flop - potenzialmente di portata storica - tutti vogliono sapere: cosa è andato storto? Nonostante il primo film avesse ricevuto un'accoglienza contrastante, aveva riscosso ottimi risultati al botteghino e aveva condotto Joaquin Phoenix all'Oscar come miglior attore. Il sequel, che ha coinvolto anche Lady Gaga, avrebbe dovuto essere un successo. Invece, è stato un costosissimo fallimento critico e commerciale, e Hollywood è pronta a puntare il dito. Proviamo allora ad esaminare step by step del cause del fallimento di un film che avrebbe potuto (o dovuto?) essere potenzialmente perfetto. O perlomento così sembrava.Musical e supereroi: una combo controproducente. Ma davvero nessuno lo sapeva?Non è la performance di Lady Gaga ad essere deludente. È che non ci vuole un esperto per capire che mischiare musical e film sui supereroi (o anti-eroi che dir si voglia) fosse una combinazione potenzialmente controproducente.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/TODAYshow/status/1842534624427164118")&nbsp;Ma sembra che il regista di Joker Todd Phillips “Non volesse avere più nulla a che fare con la DC” e, secondo un nuovo rapporto di Variety, il cineasta non ha nemmeno incontrato i "boss" dei DC Studios James Gunn e Peter Safran. Un insider, portavoce del malessere di tanti spettatori, ha rivelato quanto segue:&nbsp;“Se il primo film avesse parlato di un ragazzo sfortunato e malato di mente in una città disagiata, avrebbe fatto forse 150 milioni di dollari in tutto il mondo. Non un miliardo. La gente è venuta perché quel tizio era Joker. Nel sequel, Joker non era più lui”Le tensioni tra il regista e Warner Bros.: "È come se Todd Phillips si fosse rivoltato contro il suo stesso pubblico"L'articolo di Variety descrive ogni sorta di tensione interna tra Todd Phillips e lo studio, con molte dichiarazioni della casa di produzione che negano invece le tensioni. La costosa decisione del regista di girare a Los Angeles, la sua scelta di presentare il film in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia e il suo rifiuto di fare delle proiezioni di prova sono tutti elementi citati come fonti di conflitto, anche se la Warner Bros. afferma di aver sostenuto pienamente il regista e la sua visione.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ForbesEnt/status/1842916511582761133")&nbsp;Tuttavia, il tenore dei pettegolezzi degli addetti ai lavori indica che il taglio finale del film, che i critici hanno descritto come un dito medio allo studio e al genere dei supereroi, ha scandalizzato i dirigenti dello studio oltre a costare loro un sacco di soldi. "È come se Phillips si fosse rivoltato contro il suo pubblico originale", riporta l'articolo di Variety. Cosa ovviamente non gradita a Warner Bros.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/chartrdaily/status/1843301824796737915")&nbsp;Così facendo, sembra però che la colpa sia inavvertitamente proprio della Warner Bros., che ha dato al regista di Una notte da leoni (esatto, Todd Philips è il medesimo regista del franchise comico) un assegno bianco per fare quello che voleva con il personaggio. Si può dire quello che si vuole di Phillips e della sua visione, ma è sempre stato abbastanza chiaro sul fatto che il primo titolo fosse un “film anti-fumetto”, quindi aspettarsi da lui qualcosa che fosse più in linea con il marchio sarebbe stato sciocco. Ma probabilmente nessuno si sarebbe aspettato un esito così "distante" dalla storia originale.Un consapevole film-protesta contro il sistema? Partono le teorie onlineI sequel di Hollywood solitamente fanno una di queste due cose: o si basano sul film precedente, espandendo la storia a tutti gli effetti (come Il Padrino - Parte II), oppure ripetono ciò che ha funzionato nell'originale, riciclandolo in modo più grande, più rumoroso e con costi molto maggiori (come Una notte da leoni 2 dello stesso Phillipps).&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/jokermovie/status/1844045160981885114")&nbsp;Folie à Deux non fa né l'una né l'altra cosa. È una mossa audace per un sequel, che trova comunque il modo di far tornare Phoenix nel suo abito rosso e nel trucco da Joker. Ma quasi tutto il film si svolge nell'Arkham State Hospital o nell'aula di tribunale del giudice Herman Rothwax, mentre le canzoni sono apparentemente il modo di Phillips di distinguere i sentimenti interiori inespressi di Arthur.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/MovieAddictMatt/status/1842672767231303702")&nbsp;Secondo l'analisi di Variety (e non solo), la trama si basa sul più debole dei cliché dei film processuali: la difesa per infermità mentale, quella scappatoia legale tanto amata da Hollywood, ricca di stereotipi e cliché. Invece di spianare la strada a nuove idee, gran parte del nuovo film si dedica dunque a rimettere in discussione l'originale, costringendo Arthur a confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni. Perché mai il regista avrebbe voluto fare una cosa del genere?&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/PopBase/status/1843399982587752686")&nbsp;È talmente tanto difficile rispondere alle troppe domande che alcuni utenti sui social media stanno addirittura cominciando a suggerire che Todd Philips (insieme a Joaquin Phoenix?) abbia volutamente realizzato un film meno convenzionale, consapevolmente "brutto", come parte di un commento meta-narrativo o come forma di protesta nei confronti dello studio. Questa interpretazione sembra derivare proprio dal tono altamente sperimentale del sequel. Tuttavia, si tratta principalmente di teorie speculative e ironiche. Phillips non ha (ancora) rilasciato dichiarazioni che confermino esplicitamente tale intenzione.

Ora che 'Joker: Folie À Deux' è ufficialmente un flop - potenzialmente di portata storica - tutti vogliono sapere: cosa è andato storto? Nonostante il primo film avesse ricevuto un'accoglienza contrastante, aveva riscosso ottimi risultati al botteghino e aveva condotto Joaquin Phoenix all'Oscar come miglior attore. Il sequel, che ha coinvolto anche Lady Gaga, avrebbe dovuto essere un successo. Invece, è stato un costosissimo fallimento critico e commerciale, e Hollywood è pronta a puntare il dito. Proviamo allora ad esaminare step by step del cause del fallimento di un film che avrebbe potuto (o dovuto?) essere potenzialmente perfetto. O perlomento così sembrava.<h2>Musical e supereroi: una combo controproducente. Ma davvero nessuno lo sapeva?</h2>Non è <a href="https://gaming.libero.it/joaquin-phoenix-e-lady-gaga-ballano-in-manicomio-nel-nuovo-trailer-di-joker-2">la performance di Lady Gaga</a> ad essere deludente. È che non ci vuole un esperto per capire che mischiare musical e film sui supereroi (o anti-eroi che dir si voglia) fosse una combinazione potenzialmente controproducente.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/TODAYshow/status/1842534624427164118")&nbsp;Ma sembra che il regista di Joker Todd Phillips “Non volesse avere più nulla a che fare con la DC” e, secondo un nuovo rapporto di Variety, il cineasta non ha nemmeno incontrato i "boss" dei DC Studios James Gunn e Peter Safran. Un insider, portavoce del malessere di tanti spettatori, ha rivelato quanto segue:&nbsp;<blockquote>“Se il primo film avesse parlato di un ragazzo sfortunato e malato di mente in una città disagiata, avrebbe fatto forse 150 milioni di dollari in tutto il mondo. Non un miliardo. La gente è venuta perché quel tizio era Joker. Nel sequel, Joker non era più lui”</blockquote><h3>Le tensioni tra il regista e Warner Bros.: "È come se Todd Phillips si fosse rivoltato contro il suo stesso pubblico"</h3>L'articolo di Variety descrive ogni sorta di tensione interna tra Todd Phillips e lo studio, con molte dichiarazioni della casa di produzione che negano invece le tensioni. La costosa decisione del regista di girare a Los Angeles, la sua scelta di presentare il film in anteprima alla <a href="https://gaming.libero.it/festival-di-venezia-2024-joker-folie-a-deux-con-lady-gaga-and-maria-con-angelina-jolie">Mostra del Cinema di Venezia</a> e il suo rifiuto di fare delle proiezioni di prova sono tutti elementi citati come fonti di conflitto, anche se la Warner Bros. afferma di aver sostenuto pienamente il regista e la sua visione.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ForbesEnt/status/1842916511582761133")&nbsp;Tuttavia, il tenore dei pettegolezzi degli addetti ai lavori indica che il taglio finale del film, che i critici hanno descritto come un dito medio allo studio e al genere dei supereroi, ha scandalizzato i dirigenti dello studio oltre a costare loro un sacco di soldi. "È come se Phillips si fosse rivoltato contro il suo pubblico originale", riporta l'articolo di Variety. Cosa ovviamente non gradita a Warner Bros.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/chartrdaily/status/1843301824796737915")&nbsp;Così facendo, sembra però che la colpa sia inavvertitamente proprio della Warner Bros., che ha dato al regista di Una notte da leoni (esatto, Todd Philips è il medesimo regista del franchise comico) un assegno bianco per fare quello che voleva con il personaggio. Si può dire quello che si vuole di Phillips e della sua visione, ma è sempre stato abbastanza chiaro sul fatto che il primo titolo fosse un “film anti-fumetto”, quindi aspettarsi da lui qualcosa che fosse più in linea con il marchio sarebbe stato sciocco. Ma probabilmente nessuno si sarebbe aspettato un esito così "distante" dalla storia originale.<h3>Un consapevole film-protesta contro il sistema? Partono le teorie online</h3>I sequel di Hollywood solitamente fanno una di queste due cose: o si basano sul film precedente, espandendo la storia a tutti gli effetti (come Il Padrino - Parte II), oppure ripetono ciò che ha funzionato nell'originale, riciclandolo in modo più grande, più rumoroso e con costi molto maggiori (come Una notte da leoni 2 dello stesso Phillipps).&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/jokermovie/status/1844045160981885114")&nbsp;Folie à Deux non fa né l'una né l'altra cosa. È una mossa audace per un sequel, che trova comunque il modo di far tornare Phoenix nel suo abito rosso e nel trucco da Joker. Ma quasi tutto il film si svolge nell'Arkham State Hospital o nell'aula di tribunale del giudice Herman Rothwax, mentre le canzoni sono apparentemente il modo di Phillips di distinguere i sentimenti interiori inespressi di Arthur.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/MovieAddictMatt/status/1842672767231303702")&nbsp;Secondo l'analisi di Variety (e non solo), la trama si basa sul più debole dei cliché dei film processuali: la difesa per infermità mentale, quella scappatoia legale tanto amata da Hollywood, ricca di stereotipi e cliché. Invece di spianare la strada a nuove idee, gran parte del nuovo film si dedica dunque a rimettere in discussione l'originale, costringendo Arthur a confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni. Perché mai il regista avrebbe voluto fare una cosa del genere?&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/PopBase/status/1843399982587752686")&nbsp;È talmente tanto difficile rispondere alle troppe domande che alcuni utenti sui social media stanno addirittura cominciando a suggerire che Todd Philips (insieme a Joaquin Phoenix?) abbia volutamente realizzato un film meno convenzionale, consapevolmente "brutto", <a href="https://gaming.libero.it/multi-versus-joker-annuncia-il-ritorno-del-picchiaduro-nella-nuova-prima-stagione">come parte di un commento meta-narrativo</a> o come forma di protesta nei confronti dello studio. Questa interpretazione sembra derivare proprio dal tono altamente sperimentale del sequel. Tuttavia, si tratta principalmente di teorie speculative e ironiche. Phillips non ha (ancora) rilasciato dichiarazioni che confermino esplicitamente tale intenzione.

C'è chi parla di tensioni interne alla casa di produzione e chi menziona addirittura una consapevole scelta di protesta da parte del regista Todd Philips

Joker: Folie à Deux è un flop clamoroso, cosa succede?

Il film è un flop, e ora comincia il gioco delle accuse e delle colpe. Che cosa non ha funzionato? C'è chi parla di tensioni interne alla casa di produzione e chi menziona addirittura una consapevole scelta di protesta da parte del regista Todd Philips

Joker: Folie à Deux è un fallimento clamoroso. Di chi è la colpa?

Quando si parla di uscite in estate è difficile trovare perle, di solito il periodo estivo tende ad avere qualche piccola uscita relativamente apprezzabile, o conosciuta. In questo caso però l'uscita di Nobody Wants to die, prodotto da Critical Hit Games riesce ad essere una boccata d'aria fresca che ci fa immergere in un mondo molto interessante che vi saprà portare via dalla realtà afosa che vi circonda.&nbsp;Nobody Wants to Die e una New York noir impressionanteQuando si parla di Nobody Wants to Die, l'accostamento ad un opera magna del genere, come Bioshock, sembra inevitabile, ma l'opera di Critical Hit Games, non cerca di sovrastare Andrew Ryan e la sua Rapture, vuole scrivere il proprio capitolo facendoci immergere in una ambientazione ed in un contesto molto ben diverso. Perditi nel mondo di New York, anno 2329, dove l'immortalità è possibile, &nbsp;ma a un prezzo. Interpreteremo, il detective James Karra, che dopo un'esperienza di quasi morte, accetterà un caso non ufficiale dal suo capo. Con solo l'aiuto di una giovane intermediaria della polizia, Sara Kai, a supportarlo. Il tempo rivela tutto mentre rischiano tutto nella caccia a un assassino, svelando i segreti oscuri dell'élite della città.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/nwtdgame/status/1813468916900905152")&nbsp;Il fulcro dell'avventura sarà viversi un'avventura noir in un futuro alternativo di New York City nel 2329; la tecnologia ha progredito al punto da offrire agli esseri umani la vita eterna, permettendo di immagazzinare la coscienza in banche dati o trasferirla da un corpo all'altro. Ovviamente ciò è permesso solo ad un'elite pagante, che può permettersi "l'abbonamento". L'avventura ruota attraverso il percorso investigativo, il quale passerà attraverso gli occhi del detective del Dipartimento della Mortalità, James Karra, nella sua caccia a un serial killer che prende di mira i cittadini dell'élite della città. Indagare sulle scene del crimine, sarà importantissimo, usando la sua capacità di manipolazione del tempo e tecnologia avanzata per ricostruire gli eventi che hanno portato a ciascun omicidio e scoprire indizi che portano alla terrificante verità dietro gli omicidi.Un titolo perfetto per il gaming estivoL'intera opera di Critical Hit Games, uscito il 17 luglio di questa torrida estate, ci spinge in un futuro distopico attraverso questa storia interattiva significativa e originale, che esplora i pericoli del transumanesimo e dell'immortalità. In un mondo di vita eterna e moralità in declino,il cui protagonista, un detective indurito, deve navigare tra il giusto e lo sbagliato in una società dove la morte è solo un lontano ricordo. Utilizzando la potenza di Unreal Engine 5, Nobody Wants to Die spinge i confini della narrazione, combinando grafica fotorealistica ed un'esperienza narrativa distintamente unica. Come già detto il gioco è appena uscito per: PC, Xbox Series X|S, PlayStation 5.

Quando si parla di uscite in estate è difficile trovare perle, di solito il periodo estivo tende ad avere qualche piccola uscita relativamente apprezzabile, o conosciuta. In questo caso però l'uscita di Nobody Wants to die, prodotto da Critical Hit Games riesce ad essere una boccata d'aria fresca che ci fa immergere in un mondo molto interessante che vi saprà portare via dalla realtà afosa che vi circonda.&nbsp;<h2>Nobody Wants to Die e una New York noir impressionante</h2>Quando si parla di Nobody Wants to Die, l'accostamento ad un opera magna del genere, come <a href="https://gaming.libero.it/bioshock-4-2-k-sta-assumendo-piu-di-30-nuovi-dipendenti-per-accelerare-lo-sviluppo">Bioshock</a>, sembra inevitabile, ma l'opera di Critical Hit Games, non cerca di sovrastare Andrew Ryan e la sua Rapture, vuole scrivere il proprio capitolo facendoci immergere in una ambientazione ed in un contesto molto ben diverso. Perditi nel mondo di New York, anno 2329, dove l'immortalità è possibile, &nbsp;ma a un prezzo. Interpreteremo, il detective James Karra, che dopo un'esperienza di quasi morte, accetterà un caso non ufficiale dal suo capo. Con solo l'aiuto di una giovane intermediaria della polizia, Sara Kai, a supportarlo. Il tempo rivela tutto mentre rischiano tutto nella caccia a un assassino, svelando i segreti oscuri dell'élite della città.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/nwtdgame/status/1813468916900905152")&nbsp;Il fulcro dell'avventura sarà viversi un'avventura noir in un futuro alternativo di New York City nel 2329; la tecnologia ha progredito al punto da offrire agli esseri umani la vita eterna, permettendo di immagazzinare la coscienza in banche dati o trasferirla da un corpo all'altro. Ovviamente ciò è permesso solo ad un'elite pagante, che può permettersi "l'abbonamento". L'avventura ruota attraverso il percorso investigativo, il quale passerà attraverso gli occhi del detective del Dipartimento della Mortalità, James Karra, nella sua caccia a un serial killer che prende di mira i cittadini dell'élite della città. Indagare sulle scene del crimine, sarà importantissimo, usando la sua capacità di manipolazione del tempo e tecnologia avanzata per ricostruire gli eventi che hanno portato a ciascun omicidio e scoprire indizi che portano alla terrificante verità dietro gli omicidi.<h3>Un titolo perfetto per il gaming estivo</h3>L'intera opera di Critical Hit Games, uscito il 17 luglio di questa torrida estate, ci spinge in un futuro distopico attraverso questa storia interattiva significativa e originale, che esplora i pericoli del transumanesimo e dell'immortalità. In un mondo di vita eterna e moralità in declino,il cui protagonista, un detective indurito, deve navigare tra il giusto e lo sbagliato in una società dove la morte è solo un lontano ricordo. Utilizzando la potenza di Unreal Engine 5, Nobody Wants to Die spinge i confini della narrazione, combinando grafica fotorealistica ed un'esperienza narrativa distintamente unica. Come già detto il gioco è appena uscito per: PC, <a href="https://gaming.libero.it/call-of-duty-black-ops-6-la-guerra-nel-golfo-ci-aspetta-su-xbox-game-pass-dal-day-1">Xbox Series X|S,</a> PlayStation 5.

Nobody Wants to Die il nuovo progetto di Critical Hit è disponibile e sembra una bella perla estiva

Nobody Wants to Die è finalmente disponibile

Nobody Wants to Die, l'ultima fatica di Critical Hits Games è finalmente disponibile, facendoci immergere nel mondo di una New York futuristica davvero interessante

Nobody Want to Die: una sorpresa incredibile in questa calda estate

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