Nerd Weekend: Darkest Dungeon è stress vero

Lo stress sotto le feste va sempre tenuto d'occhio, ma se a stressarsi fossero gli elementi del tuo party? Riusciresti a farli uscire dal dungeon in cui vi trovate?

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Se stavate pensando di passare un weekend all'insegna del gaming, chiusi a riccio sulla vostra sedia a sprofondare nel torpore di una bevanda calda e di una coperta avvolgente, ma non sapevate a cosa giocare, beh questo articolo fa al caso vostro: Nerd Weekend è la rubrica dei gamer per i gamer. Ogni settimana prenderemo in esame un videogioco, uscito da poco o anche 10 anni fa, ma ancora reperibile, e vi narreremo come mai dovreste spendere il vostro tempo libero a giocarci.

Rogue like in salsa stress

Per il gioco di questa settimana è necessario un piccolo sforzo mentale, ricordate i tempi delle avventure immaginarie? Avete mai avuto a che fare con giochi tipo Dungeons and Dragons? Bene se la risposta è si, il gioco che vi consigliamo per questo Nerd Weekend farà al caso vostro; qual ora la risposta fosse negativa, il gioco di questa settimana farà al caso vostro per lanciarvi nel mondo dei Dungeons, no niente dragons purtroppo.

 

Darkest Dungeon è un gioco incredibile sotto tantissimi punti di vista, di cui vi parleremo, man mano nell' articolo, ma partiamo dalla base del gioco, un rogue like con la creazione di Dungeon, bottini e nemici procedurali, un livello di difficoltà che punta verso l'alto e opzioni per aggiungere ancora più difficoltà.

 

La componente che però caratterizza questa esperienza 2D, dalla maggior parte dei titoli roguelike presenti sul mercato e che addirittura riesce a rendere unico ogni scontro e ogni esplorazione è la salute mentale del party, qualcuno dopo il nerd weekend con Disco Elysium potrebbe pensare che abbiamo qualche propensione a proporvi giochi in cui sono presenti malattie mentali, ma vi possiamo garantire che sono mere casualità.

La parte più semplice
 

Per farvi innamorare vogliamo lasciare il pezzo forte alla fine, partendo dagli elementi più semplicistici dell' avventura per poi toccare i punti salienti.

l'accampamento durante i dungeon di Darkest Dungeons

 

Il party sarà formato da 4 membri, i quali avranno un sistema, che potremmo identificare come strategico per i combattimenti, in cui si posizioneranno in fila indiana e con relative abilità a disposizione in base a tale posizionamento: il vostro guerriero sarà poco efficace se messo nelle retrovie, caso contrario invece mettere il vostro healer o sacerdote del caso di fronte al nemico si rivelerà una mossa davvero sbagliata, rendendoli impossibile la cura dei propri compagni. Tutte le informazioni comunque sui personaggi saranno raggruppate nel menù apposito in cui troveremo tutte le info generali.


Il mondo di gioco sarà diviso in due segmenti: il villaggio, con le relative zone collaterali, e i Dungeon. Partiamo dal villaggio in cui avremmo la più canonica hub di gioco, mercanti, case del piacere, osterie e chi più ne ha più ne metta, ricordatevi questo dettaglio perché ne parleremo poi nel capitolo relativo allo stress. Per quanto riguarda i Dungeon la situazione è l'ABC della generazione procedurale, corridoi lunghi con stanze d'intermezzo in cui liberarsi dei nemici che le popolano, purtroppo proprio questa semplicità si rivela la parte più carente della produzione, che potrebbe portare alla noia, scriviamo potrebbe perché le situazioni di gioco rendono il tutto superfluo.

Visita dal cardiologo prenotata? 
 

Stress, stress ovunque è questa la dinamica unica del gioco indie rilasciato ormai nel 2016 nella sua versione finale e addirittura prima con la sua versione in early access. La sanità mentale del nostro party, non andrà solo a condizionare la possibilità che essi muoiano per un attacco di cuore ma tanti altri aspetti del gameplay.

 

Partiamo dal primo il più semplice, la morte dovuta al forte stress raggiunto dai personaggi sarà per certi versi croce e delizia della produzione, poiché essa coglie impreparati anche i giocatori più navigati, compromettendo la riuscita di una battaglia o di un intero Dungeon. Per fortuna quest' opzione, che si verifica un po' troppo spesso, può essere disattivata.

le incredibili fasi di combattimento di Darkest Dungeon

Toccato il tema più semplice dello stress, arriviamo alla parte forse più complicata del tutto, lo stress porterà i nostri membri del party a sviluppare vere e proprie condizioni cliniche, che incideranno in alcuni casi sullo stress dell' intero party, con personaggi paranoici che blaterano sempre di cospirazioni, ma anche compromettere la loro stessa vita, come con personaggi che sviluppano una forma di autolesionismo in cui rifiuteranno le nostre cure e cercheranno la morte. Durante il combattimento fate attenzione perché un guerriero indomito, potrebbe diventare il primo dei codardi a causa dello stress, scappando nelle retrovie e rimescolando la vostra strategia improvvisamente ed inaspettatamente.

 

La gestione di queste situazioni sarà solo l'elemento ultimo della condizione dei nostri membri del party, poiché dovremmo comprendere ciò che aumenta lo stress e poi interrogarci sul come curarlo. La risposta al cosa provoca stress ai membri del nostro party è praticamente tutto, i nostri avventurieri subiranno il contraccolpo psicologico ad essere coinvolti in spedizioni difficili, essere caduti in trappole, o ritrovandosi al buio per troppo tempo. Per fortuna nella gestione di questo gruppo di ragazzini, il gioco vi darà tutto ciò di cui avrete bisogno per curarli e farli tornare operativi al più presto, infatti al villaggio saremo in grado di curare ogni membro del nostro party in base alle sue esigenze.


Prima di salutare il villaggio, ricordatevi però sempre di fare incetta di torce, le quali si consumeranno molto in fretta e di cibo per evitare che i morsi della fame possano renderli più nervosi e soggetti a situazioni spiacevoli durante l'esplorazione di un Dungeon.

Un gioco ben rifinito

Darkest Dungeon pur avendo già avuto un seguito e portando con se il peso degli anni che passano, resta un gioco ben rifinito in termini di bug e problemi di crash risultando in una esperienza godibile a 360° senza fastidiosi problemi tecnici, in oltre i bassi requisiti di sistema e la presenza su diverse console lo rende ottimo sotto natale


Ultima nota, ma non per importanza, l'aspetto grafico del gioco: esso rappresenta un super punto a favore della produzione con una componente grafica goticheggiante, con una rifinitura cartoonesca che però renderà tutto davvero super molto godibile e non stancante per l'occhio durante le fasi di gioco più lunghe. In oltre il prezzo ormai è abbordabile per ogni tipo di tasca.

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