Spalletti mostra i denti: niente Playstation in nazionale

L'allenatore della nazionale Spalletti, vieta la Playstation ai giocatori "In nazionale non si cazzeggia".

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CREDITI: dreamstime

L'allenatore della nazionale Luciano Spalletti reagisce duramente alla scoperta dei suoi giocatori intenti a sfidarsi alla Playstation fino alle 4 del mattino, vietando i videogames per tutta la durata del campionato. L'ex commissario tecnico del Napoli impone una sola regola ferrea: un unico obbiettivo, focus della squadra verso l'Europeo 2024 e nient'altro. 

Gli obiettivi di Luciano Spalletti

Spalletti quest'anno ha le idee molto chiare sugli obiettivi da raggiungere con la nazionale italiana. Il campionato Europeo di calcio 2024 è un traguardo che l'allenatore vuole raggiungere in prima posizione e non tollererà distrazioni di alcun genere.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scoperta di alcuni calciatori che hanno sostituito le preziose ore di sonno con le partite ai videogames fino alle 4 del mattino. "Si viene in nazionale per vincere l'Europeo non per vincere a Call of Duty" dichiara Spalletti alludendo al famosissimo gioco di guerra americano, incriminato di distrarre i suoi giocatori.

 

Il futuro: Prima il campionato Europeo e poi i mondiali

Spalletti viene ufficializzato il 18 agosto 2023 come commissario tecnico della nazionale italiana, in sostituzione a Mancini. Il suo esordio con l'Italia è nel pareggio 1-1 con la Macedonia del Nord, tenutasi il 9 settembre e valida per la qualificazione agli Europei 2024. La prima vittoria arriva poco dopo, con il 2-1 contro l'Ucraina il 12 settembre, partita decisiva per le qualificazioni agli europei degli azzurri. La partita di ritorno in esterna finita in pareggio, infatti, porta alla conferma a tutti gli effetti dell'Italia agli Euro2024.
 

L'allenatore non ha intenzione di farsi sfuggire questa occasione con l'Italia e la sua priorità è la vittoria, dando massimo riguardo al riposo, l'allenamento e la dedizione degli azzurri. Lo sguardo di Luciano è proiettato verso il futuro, in cui sembra vedere la possibile vittoria anche dei mondiali.

La carriera di Luciano Spalletti

Luciano Spalletti nasce a Certaldo il 7 marzo 1959 ed è riconosciuto per il suo ruolo di allenatore nel panorama del calcio italiano, anche se il suo percorso è cominciato sul campo, come giocatore. Nel 1993 appende al chiodo gli scarponcini per intraprendere il percorso da allenatore, che lo porterà a raccogliere una serie di successi. Tutto cominciò con l'Empoli, gestendo le squadre giovanili, per poi diventare tecnico della prima squadra in C1, collezionando grandi risultati.
 

Infatti la squadra nella stagione 1995-1996 vince la Coppa Italia di serie C e si guadagna la promozione in serie B, data dalla vittoria contro il Como ai play-off. La svolta nella sua carriera è arrivata quando è stato nominato allenatore della Sampdoria nel 2002. In seguito ha allenato squadre di grande importanza come la Roma e l'Inter.
 

Uno dei momenti più significativi della sua carriera è stato il suo periodo alla guida della Roma, dove ha avuto un grandi successi, come le 11 partite consecutive vinte in campionato. Durante il suo primo mandato con i giallorossi, ha ottenuto importanti risultati anche in competizioni europee. Spalletti è noto per il suo approccio tattico innovativo e per la sua abilità nel motivare i giocatori in modo efficace.
 

Dopo aver lasciato la Roma, ha allenato altre squadre di Serie A, tra cui la Fiorentina e la Zenit San Pietroburgo in Russia, vincendo il campionato nazionale. È poi tornato in Italia ad allenare la Roma nel 2016 e, l'anno successivo, per guidare l'Inter, contribuendo al rilancio della squadra nerazzurra e portandola a competere nuovamente ai vertici del calcio italiano ed europeo. La sua carriera è stata caratterizzata da alti e bassi, ma nel complesso Spalletti è considerato uno dei migliori allenatori italiani della sua generazione. Sicuramente l'apice della sua carriera è stato raggiunto nella stagione 2022-23, quando a comando della squadra SSC Napoli, ha conquistato il tanto desiderato scudetto, che mancava da ben 30 anni.
 


La sua abilità nel costruire squadre altamente competitive e nell'ottimizzare il loro potenziale, gli ha fatto guadagnare l'ammirazione e il rispetto nel mondo del calcio. Nonostante alcuni momenti di controversia e critica, il suo impatto nel calcio italiano è innegabile, e il suo contributo al gioco rimarrà un elemento importante della storia calcistica dello stivale, portandolo nel 2024 ad allenare la nazionale in preparazione agli Europei.

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Luciano Spalletti e l'odio per i videogames

L'allenatore della nazionale ha espresso, durante un'intervista, che i suoi giocatori dovranno lasciare la Playstation a casa se vogliono ancora giocare sul campo. La decisione di Spalletti non è data dal semplice odio per i videogames e "le nuove generazioni", ma per la negligenza dei suoi giocatori verso l'impegno da lui richiesto per la vittoria dell'Euro2024.
 

Trovare i suoi giocatori svegli alle 4 del mattino il giorno prima di una partita, ha fatto mostrare i denti all'allenatore, che ha prontamente proibito l'utilizzo della playstation durante tutto il periodo degli europei. Una decisione troppo severa? Secondo Spalletti è una necessità, dando massima priorità alla concentrazione verso gli obiettivi prefissati e proponendo ai giocatori qualche altro compito da svolgere la sera per distrarsi, alludendo ad allenamenti extra, nel caso in cui quelli della giornata non fossero stati sufficienti. 

La guerra di Spalletti non è alla Call of Duty

Luciano cita il famoso gioco di guerra statunitense Call of Duty (detto anche COD) alludendo al fatto che non siano quelle "le partite a cui dare attenzione", ma solo quelle sul campo. 

Lo sparatutto riconosciuto per gli incredibili record di vendite, sembra un gioco per bambini in confronto all'ira dell'allenatore, che proibisce l'utilizzo della famosissima console marcata Sony per tutta la durata degli europei 2024.

Call of Duty

Luciano Spalletti non dichiara guerra solo alle console, ma anche ai cellulari onnipresenti nelle mani dei suoi calciatori e di cui non sembra un grande fan. 

"Se l’idea di futuro è giocare alla Playstation fino alle 4 del mattino il giorno prima di una partita, allora non accetto questa modernità." 

La dichiarazione dell'allenatore è chiara, prediligendo il duro lavoro rivolto al raggiungimento degli obiettivi che, secondo Spalletti, sembra mancare nella squadra. 

Le foto su Instagram e i capelli perfetti  non sono il futuro che l'allenatore della nazionale sembra apprezzare, chiarendo che questi non siano i valori che la sua Italia vuole trasmettere.

Gli obiettivi sono serrati, Luciano sa di essere sul picco della sua carriera e che la posta in palio è troppo alta per transigere sulla preparazione degli atleti, puntando alla vittoria degli Euro2024 e successivamente dei mondiali, anche a costo di sequestrare la Playstation ai suoi calciatori.

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