Dopo cinque anni e mezzo di trionfi, crescita personale e professionale, e un contributo inestimabile alla community di Fnatic, Pow3r annuncia la sua partenza dal team, segnando la fine di un'era significativa e l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera.
Nel dinamico mondo degli esports, poche storie sono tanto ispiratrici quanto quella di Giorgio "Pow3r" Calandrelli e il suo percorso con Fnatic, uno dei team più emblematici a livello globale.
La storia di Pow3r con Fnatic inizia con un contratto "terribile", come lo descrive lui stesso, ma si evolve rapidamente in una carriera professionistica di successo che lo ha visto diventare uno dei pilastri del team. Da giocatore scoutato da Victor "victor_bngtsn" Bengtsson a diventare in meno di due settimane un atleta professionista con uno stipendio da tier 1, Pow3r ha percorso un cammino straordinario sotto la bandiera nera e arancione di Fnatic.
Durante il suo tempo con Fnatic, Pow3r non ha solo contribuito a raggiungere obiettivi e traguardi sportivi ma ha anche avuto un impatto significativo fuori dall'arena competitiva. La borsa di studio per la ricerca sul cancro finanziata con le vincite ottenute rappresenta uno dei tanti contributi di Pow3r alla società, dimostrando come gli esports possano essere una forza per il bene. Il suo viaggio con Fnatic è stato un vero e proprio giro del mondo dei sogni, realizzando l'aspirazione di entrare nel "Real Madrid dei videogiochi".
Da oggi la mia strada con i fnatic si dividerà. Abbiamo passato dei momenti incredibili, da quando victor bngtsn mi scoutò anni fa con un contratto terribile a diventare in tempo manco due settimane un giocatore professionista con un vero stipendio da tier 1. Tutti gli obiettivi e i traguardi raggiunti assieme, la borsa di studio per la ricerca sul cancro grazie a tutte le vincite sotto la maglia nera e arancione e senza pensare a tutti i tornei dove vi abbiamo fatto sognare. Ho girato il mondo giocando per la squadra a cui si ispira il mio colore, ho realizzato il mio sogno da quando ho iniziato a fare il giocatore professionista e aspiravo ad entrare nel Real Madrid dei videogiochi. Non vi nascondo che ho ricevuto in questi anni offerte da altre squadre, anche più blasonate, ma essere una bandiera per tanti ragazzi che sognano un giorno di indossare questa divisa mi ha trattenuto qui.
Tra noi giocatori all’interno dei Fnatic c’è un motto: Once a Fnatic, always a Fnatic. E posso confermarlo, sono stato per quasi 3 anni un professionista per loro per poi diventare un content creator e promuovere il gioco competitivo e l’hardcore gaming tramite la bandiera dei Fnatic, spero di aver lasciato l’impronta come altri giganti hanno fatto prima di me: Olof, Rekkles etc… Ora dopo 5 anni e mezzo le nostre strade si dividono, gli obiettivi e i percorsi cambiano ma questo lo è più per me, ormai dopo tanti anni nel mondo dei videogiochi e anche quelli esportivi voglio iniziare una nuova avventura, chi lo sa quali saranno i prossimi piani e magari proprio per l’Italia.
La decisione di Pow3r di lasciare Fnatic non segna la fine del suo impegno negli esports o nel gaming. Anzi, rappresenta l'apertura verso nuove avventure, forse anche in Italia, come lascia intendere. La sua transizione da giocatore professionista a content creator e promotore del gioco competitivo e dell'hardcore gaming ha lasciato un'impronta indelebile, non solo in Fnatic ma in tutta la comunità degli esports.
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