Mentre la Break Dance sta per fare il suo debutto olimpico a Parigi 2024, Just Dance è pronta per i Giochi Olimpici di Esports, che si terranno in Arabia Saudita nel 2025
Le radici del breaking, più comunemente conosciuto come breakdance, possono essere rintracciate nel Bronx, a New York, negli anni Settanta come parte della cultura hip-hop, caratterizzata da una combinazione di movimenti atletici tra cui rotazioni, acrobazie, salti mortali, altre tecniche complesse e, soprattutto, e una forte componente artistica espressa attraverso il ritmo della musica. Le prime vere competizioni internazionali di Break Dance sono iniziate negli anni Novanta. Adesso, la Break Dance è pronta a fare il suo debutto come sport olimpico a Parigi 2024. La decisione di includerla nelle Olimpiadi riflette l'impegno del Comitato Olimpico Internazionale a rendere i Giochi più giovani, urbani e inclusivi, attirando nuove generazioni di appassionati. E sì, c’è anche un’atleta italiana qualificata: la 27enne Antilai Sandrini. Ma non finisce qui: nel frattempo, anche Just Dance è pronta a fare il suo ingresso alle Olimpiadi degli Esports, attese in Arabia Saudita nel 2025.
Le gare di Break Dance di Parigi 2024 si svolgeranno il 9 e 10 agosto, in Place de la Concorde, attraverso una competizione che prevede scontri uno contro uno tra i migliori breaker del mondo. Saranno presenti 16 b-boys e 16 b-girls selezionati attraverso una serie di qualificazioni internazionali. L'italiana Antilai Sandrini scenderà in pista la prima volta il 9 agosto alle 16:00, per le qualificazioni alla fase finale.
Questi atleti si sfideranno in battaglie di tre round ciascuna, dove ogni performance sarà valutata da una giuria composta da esperti del settore. I criteri di valutazione includono la tecnica, l'esecuzione, la creatività, la musicalità e l'originalità dei movimenti. I passi che un atleta può compiere sono innumerevoli, ma possono essere tutti classificati in tre categorie principali: top rock, down rock e freeze.
Il top rock comprende tutti i movimenti che il breaker compie in piedi e sono solitamente i passi con cui tutti gli atleti iniziano la loro esibizione perché, alle origini di questa danza, era il modo in cui facevano capire agli altri breaker di farsi spazio.
Il down rock è invece l'insieme dei movimenti che vengono eseguiti a terra attraverso l'uso delle braccia, delle spalle, della schiena e anche della testa.
Infine il freeze, dall'inglese congelamento, è la tecnica che il ballerino utilizza quando mette in scena un movimento molto complicato da mantenere e si blocca per qualche secondo mantenendo quella posizione, come ad esempio l'equilibrio su una mano o sulla testa.
La gara di breaking è un evento centrale nel calendario olimpico, in grado di attirare non solo gli appassionati di danza, ma anche un pubblico più ampio interessato alla cultura urbana e alle nuove discipline sportive. Ogni sfida rappresenterà infatti un confronto diretto tra due atleti, dove la capacità di interpretare la musica, l'abilità di eseguire movimenti complessi e l'innovazione coreografica saranno determinanti per il successo. I breaker avranno infatti la possibilità di esprimere la loro personalità e il loro stile unico, rendendo ogni battaglia un'esperienza visiva e artistica unica nel suo genere.
L'inclusione della Break Dance nelle Olimpiadi rappresenta dunque anche un'opportunità per esplorare e celebrare le radici culturali di questa forma d'arte, che ha origine nelle comunità afroamericane e latine di New York. Questo riconoscimento olimpico sottolinea l'importanza della Break Dance non solo come disciplina atletica, ma anche come potente mezzo di espressione culturale e sostenibilità sociale. Parigi 2024, in questo senso, promette di essere un'Olimpiade che abbraccia la ricchezza della diversità culturale del mondo, pronta a diventare un ponte tra sport e cultura urbana.
E mentre la presenza della Break Dance a Parigi 2024 è destinata a ispirare una nuova generazione di giovani ballerini, la danza si riconferma un potente mezzo di inclusione anche nel mondo dello sport virtuale. Di fatti, si è da poco aperto un importante e nuovo capitolo per la storia dei videogiochi: il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ufficialmente deciso di istituire i Giochi Olimpici degli Esports, la cui prima edizione si terrà nel 2025 nel Regno dell'Arabia Saudita.
I primi a poter prendere parte alle Olimpiadi dei videogiochi saranno certamente le federazioni internazionali e i comitati olimpici nazionali che hanno già interamente i propri tornei di esport, mentre l’approccio che si avrà sarà simile a quanto accaduto precedentemente in tornei di prova che hanno coinvolto titoli del calibro di Gran Turismo, Fortnite e ovviamente Just Dance. Il primo vero passo importante del settore, infatti, risale alla creazione delle Olympic Esports Series, che si sono tenute per la prima volta a Singapore nel giugno 2023.
In ogni caso, la 142a sessione del CIO a Parigi ha dunque approvato all'unanimità la proposta del Consiglio esecutivo del CIO. A tale proposito, il Presidente del CIO Thomas Bach ha dichiarato:
“Questa è davvero una nuova era per il CIO. Con la conferma da parte della sessione del CIO della creazione dei Giochi Olimpici degli Esports, siamo al passo con la rivoluzione digitale. La comunità degli esports, rappresentata nella nostra Commissione Esports, si è impegnata con entusiasmo in questa iniziativa. Questa è un'ulteriore prova dell'attrattiva del marchio olimpico e dei valori che esso rappresenta tra i giovani. Il CNO dell'Arabia Saudita apporterà a questo progetto una grande - se non unica - esperienza nel campo degli esports. Questa partnership si basa sulla Carta Olimpica e sui valori olimpici”
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