La cantante protagonista di Diablo IV fa parlare di sé per l’attenzione alla sostenibilità nell’industria della musica.
Già dal trailer, Diablo IV ci dà il benvenuto direttamente dall’inferno guidati dalla suadente voce di Billie Eilish. La cantante fresca di premio Oscar per la colonna sonora di Barbie è anche una gamer appassionata, al punto da dare ad una sua canzone il titolo del suo videogame preferito.
Dopo quasi 12 anni dall’uscita del terzo capitolo della saga, Diablo IV torna in grande stile ispirandosi al design e alle trame che hanno costituito la grande fortuna del gioco sviluppato dalla statunitense Blizzard.
“L’eterna battaglia tra il Paradiso Celeste e gli Inferi Fiammeggianti infuria nel caos più totale che minaccia di consumare Sanctuarium. Con infiniti demoni da massacrare, innumerevoli abilità da padroneggiare, spedizioni da incubo e bottino leggendario, quest’ampio mondo aperto promette avventura e devastazione. Sopravvivi e conquista le tenebre o soccombi all’oscurità”
Protagonisti del gioco sono Inarius e Lilith che, in cerca di un rifugio sicuro durante la guerra tra Paradiso e Inferno, riescono a creare Sanctuarium e Nefilim grazie alla Pietra del Mondo. La Sanctuarium di Lilith ricorda moltissimo quella di Tristan nel primo capitolo mentre i toni e le ambientazioni sono decisamente più oscure e gotiche, fedeli alla nuova trama ma anche al mood originario di Diablo. dimentichiamo infatti i colori vivaci di Diablo III per immergerci in un’atmosfera cupa e decadente dei Nefilim, protetti da Lilith con la violenza più estrema per evitare a tutti i costi la distruzione dei suoi ibridi. Le azioni estreme di Lilith portano al voltafaccia di Inarius che, da alleato, si trasforma in nemico e così, la mitologica madre dei demoni, si ritrova bandita dal suo stesso mondo e confinata nell’abisso.
“Il ritorno di Lilith preannuncia un’era di oscurità e dolore. Che destino ti aspetta?”
Il nuovo gameplay si stacca leggermente dalla versione open beta, aumenta nettamente il livello di azione ma la versione estesa non consente la possibilità di accrescere le proprie abilità e accumulare manufatti e oggetti rari e leggendari così facilmente.
Quando il trailer di Diablo IV è stato rilasciato, l’attenzione dei fan si è focalizzata su alcuni dei personaggi mostrati nella prima fase di promozione del gioco. Abbiamo subito visto un Barbaro, un Incantatore, un Tagliagole, un Druido e un Negromante combattere demoni all’infermo ma, a dare l’indizio fondamentale per intuire quale sarebbe stata la trama di Diablo IV, è stata proprio Billie Eilish con la sua canzone, colonna sonora del gioco, You Should See Me in a Crown. Il riferimento, ora lo sappiamo, è a Lilith, vero gioiello della corona del nuovo capitolo della saga, protagonista affascinante, dark e pronta a tutto.
Non è però la prima volta che il mondo del gaming incontra quello della musica di Billie Eilish. La cantante è infatti fan accanita di un puzzle game per Xbox: Ilomilo. A quanto pare Billie non fa che giocaci e lo ama a tal punto da scegliere il nome del gioco come titolo per una sua canzone. La cantante è spesso al centro della scena mediatica per le sue scelte musicali che mixano i mondi dei videogame e del cinema ma, nelle sue più recenti dichiarazioni, ha stupito tutti con un attacco diretto all’industria discografica. Secondo Eilish infatti, la produzione di centinaia di versioni in vinile di album e singoli, promossa da numerose case discografiche, non è altro che una trovata di marketing per vendere più materiale possibile ma estremamente dannosa per l’ambiente.
“Viviamo in un'epoca in cui, per qualche motivo, per alcuni artisti è molto importante produrre ogni tipo di vinile e di confezione diversa, che aumenta le vendite e i numeri e fa guadagnare più soldi. È proprio davanti ai nostri occhi e la gente la fa franca a destra e a manca, e lo trovo davvero frustrante come persona che si fa in quattro per essere sostenibile, che fa il meglio che può e che cerca di coinvolgere tutti i membri del team nell'essere sostenibili”.
In queste ore, la cantante è apparsa anche tra i firmatari, insieme a 250 cantanti, di una lettera che mira alla riduzione della libertà nell’uso delle intelligenze artificiali.
“Questo attacco alla creatività umana deve essere fermato“, si legge nella lettera. “Dobbiamo proteggerci dall’uso predatorio dell’intelligenza artificiale per rubare voci e sembianze di artisti professionisti, violare i diritti dei creatori e distruggere l’ecosistema musicale”.
Non sorprende il protagonismo di Billie Eilish in dichiarazioni a supporto dei diritti, libertà e dignità per gli artisti. La cantante ha spesso preso parte a campagne di sensibilizzazione sui temi più disparati, dalla guerra alla divulgazione di malattie poco conosciute e stigmatizzate come la sindrome di Tourette, di cui lei stessa soffre.
“Non c'è una volta in cui non ho dei tic durante il giorno costantemente muovo le orecchie avanti e indietro, alzo le sopracciglia e schiocco la mandibola, contraggo il braccio, contraggo i muscoli. Sono cose che non si notano mentre stai parlando con me tuttavia per me sono molto estenuanti".
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