Nuovo colpo per l'Arabia Saudita nel mondo dei videogiochi e dell' esport

L'Arabia Saudita non si ferma più, dopo il gamers 8 e gli investimenti nel calcio ora punta ad acquistare anche Electronic Arts

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L'Arabia saudita non si ferma, la volontà del regno di Salman sembra quella di continuare l'espansione non solo attraverso l'acquisizione dei più grandi campioni del mondo del pallone, ma anche verso quello dei videogiochi.

Dal Gamers 8 alle acquisizioni di EA 

Partiamo dal Gamers 8, una delle realtà esportive più grandi al mondo, capace di riuscire ancora a richiamare milioni di tifosi da tutto il mondo e tenere alta l'attenzione riguardo tutto ciò che il mondo delle competizioni elettroniche vorrebbe offrire per tutta l'estate. I Gamers 8, riuniscono i fan di ognuno dei titoli che hanno preso parte al progetto. Da Rainbow Six a Rocket League, ma anche Fortnite, Tekken e Fifa per citarne solo alcuni dei grandissimi nomi presenti ogni anno all'interno della manifestazione esportiva per eccellenza. 
 

L'evento di gaming ed esports più grande al mondo e la meta per i campioni di esports d'elite e gli amanti dell'universo del gaming di tutto il mondo. È la destinazione finale dove puoi competere per la gloria e diventare un eroe che cammina. Situato a Riyadh, nel cuore dell'Arabia Saudita, si estenderà per otto settimane da luglio a settembre, con nuove sfide ed esperienze ogni settimana.

 

Si possono vedere le squadre esports più importanti del mondo competere per i montepremi più alti, assistere a performance di artisti musicali di fama globale, vivere l' universo del tuo gioco preferito prendere vita e scoprire i misteri dietro la creazione dei videogiochi. Ma perchè proprio l'Arabia Saudita sta puntando così tanto sull'esport? Ecco la risposta data dagli organizzatori dell'evento più ambito nel settore degli esport:

La Federazione degli Esports Saudita è l'organismo regolatore responsabile della crescita degli atleti di gaming d'elite e dello sviluppo della comunità e dell'industria del gaming in Arabia Saudita.

Le attività della Federazione sono suddivise in due filoni complementari. Il primo filone si impegna nello sviluppare giocatori competitivi a tutti i livelli, iniziando dalla base della comunità e salendo fino agli atleti di esports professionisti in grado di raggiungere l'eccellenza globale. Il secondo filone si dedica a sviluppare l'intera catena del valore del gaming/esports, catalizzando l'industria e facilitando lo sviluppo del talento.

Dall'istituzione alla fine del 2017, la federazione ha organizzato numerosi tornei e eventi nazionali e internazionali di livello mondiale, ha attratto investimenti da parte di attori del settore privato locale e ha collaborato con sviluppatori internazionali per sfruttare opportunità nel mercato saudita.

Tutto questo preambolo è stato necessario poichè il fondo pubblico di investimento dell'Arabia Saudita, il PIF, già noto ai molti per l'acquisto in Premier League del Newcastle United con le relative polemiche relative alle possibilità economiche apparentemente illimitate del fondo arabo. Il PIF ha deciso di raddoppiare le proprie quote di Electronic Arts, passando dal possedere il 5,8 %, acquisite lo scorso anno, arrivando ad oggi ad avere il 9,2 % possedendo così 24,8 milioni in azioni di Electronic Arts.

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Indubbiamente la scalata verso la prima grande acquisizione del fondo PIF, sembra più lenta di quanto ci si potesse aspettare, ma se per il calcio l'Arabia Saudita fatica a diventare il nuovo epicentro mondiale, per il gaming il passo potrebbe senz'ombra di dubbio essere molto più breve e meno dispendioso.

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