Nerd weekend: Ready or not, non il solito fps

Ready or Not rappresenta il seguito spirituale delle celebri saghe di S.W.A.T. e del vecchio concetto di Rainbow Six Siege, offrendo un FPS tattico pensato per i palati più raffinati.

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Nerd Weekend è la rubrica dei gamer per i gamer. Ogni settimana prenderemo in esame un videogioco, uscito da poco o anche 10 anni fa, ma ancora reperibile, e vi narreremo come mai dovreste spendere il vostro tempo libero a giocarci. 

Dove sono finiti gli fps tattici?

C'è stato un periodo in cui gli Fps tattici erano una nicchia ben affermata, i vari S.W.A.T e Rainbow Six dominavano il mercato che si faceva sempre più assetato di produzioni di questo genere. Il capitolo che indubbiamente rese grande il mondo di questi Fps è stato S.W.A.T 3 uscito nel 1999, un gioco incredibilmente completo e profondo, in un periodo in cui le console erano poco performanti ed i pc erano abbastanza lenti. L'uscita nelle sale cinematografiche col nome di S.W.A.T nel 2003 lanciò ancora più la moda dell'immersione nel mondo delle squadre speciali anticrimine.

 

Il tutto sparì quando negli anni successivi gli FPS più moderni come Call of Duty e Battlefield, divennero alla portata di tutti: tuttavia ricordiamo con grande gioia i tempi in cui per la serie Tom Clancy's vi era Rainbow Six Vegas ed il 2; giochi che furono il canto del cigno di un modello di gioco che scomparì piano piano fino ad eclissarsi. Ready or not è il successore spirituale di quanto fatto da queste due saghe così importanti. Negli anni ci hanno provato anche altre case indipendenti come con Zero Hour, gioco eccellente ma purtroppo dimenticato troppo in fretta. 

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Qualcuno potrebbe chiedersi  ma perchè proprio oggi? Beh negli ultimi anni i videogiocatori hanno cambiato parecchio le proprie abitudini di consumo, andando a ricercare sempre più il realismo e la simulazione rispetto alle componenti arcade, anche solo per in alzare il livello di sfida. Non ci sorprenderebbe che sull'onda dell'entusiasmo che ha suscitato 6 Days in Fallujah, ritornasse una saga come quella di Operation flash point vero capostipite degli Fps tattici contemporanei, però su ambientazioni di guerra.

Ready or not: giocatore singolo e non solo 

Dopo 2 anni dal suo debutto su una piattaforma come Steam, Ready or Not è finalmente uscito dall'accesso anticipato arrivando così ad una build completa. Il gioco muove i primi passi nella direzione di avere una fortissima componente cooperativa con altri giocatori, per affrontare le missioni con i propri amici divenendo parte di una vera squadra S.w.a.t., oppure di poter affrontare il gioco in modalità single player nella modalità commander.
Partendo dalla modalità in giocatore singolo Ready or Not, mette sul piatto una campagna molto interessante, variegata non solo nelle situazioni, negli scenari e nei criminali da neutralizzare, ma punta il dito verso un esperienza in cui dovremmo cercare di non perdere nessuno dei nostri sotto posti. Certo la morte di un collega, non ci metterà grandi limiti ma cambierà inevitabilmente le abilità passive speciali del team.

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Per  cercare di spronarci a non perdere nessuno dei nostri compagni di squadra, Ready or Not, sviluppa un sistema di abilità secondarie fondamentali per la funzionalità di un team, ad esempio avere un agente con il bonus di guadagnare salute mentale ad ogni arresto sarà fondamentale, per evitare che esso sia rallentato durante le operazioni o che addirittura, nei casi più gravi, sia indisponibile per un periodo di tempo.

 

 

Oltre la modalità commander, in cui appunto comanderemo la squadra in questa modalità, avremo a disposizione la possibilità di affrontare determinati scenari, scelti tra i 18 disponibili, per impratichirci con l'IA, sulla quale il team di Void Interactive ha svolto un lavoro davvero egregio. Non si parla solo della gestione dell'intera unità attraverso una barra comandi ben strutturata, ma si parla anche della risposta della intelligenza artificiale stessa, certo essendo una produzione indipendente, non aspettativi che tutto fili sempre liscio ma indubbiamente ci troviamo di fronte ad una delle migliori mai viste, anche per i tripla A.

Componente tecnica 

Il lato grafico del gioco non eccelle nella sua realizzazione, qualche dettaglio poco studiato lo troverete andando a controllare i più piccoli dettagli dei civili e degli ostili, ma sotto un certo punto di vista questo permette ai giocatori, anche con configurazioni di fascia media, di godersi il titolo a pieno. Per chi pensa invece che questo sia un aspetto fondamentale, beh sappiate che Void Interactive, ha deciso di dare libero spazio alle mod attraverso la community di Steam, per rendere il gioco più longevo e più immersivo.

La componente tecnica non eccelle ma è un dettaglio secondario vista la mole di mod

Il gioco non presenta in alcun modo la localizzazione in italiano, ma non siamo sorpresi ed anzi la scelta del team di sviluppo non ci tange per niente, il gioco risulta più realistico e vanta un doppiaggio in inglese piuttosto eccellente con un buon coinvolgimento del giocatore stesso. Uno dei punti che ci teniamo a sottolineare per Ready or Not è la difficoltà, quando si cercano gli fps tattici è difficile pensare che si possano accostare ad una difficoltà bassa, anche in questo caso è così, di fatti non vi sarà la scelta per personalizzare la difficoltà dell'avventura e il titolo sarà molto punitivo con i giocatori troppo arrembanti e poco calcolatori.

 

Ready or Not è un gioco incredibilmente dettagliato, che vi darà la possibilità di sfogare la vostra esigenza di personalizzare fin nel minimo dettaglio il vostro avatar ed il suo gibernaggio, anche per quanto riguarda l'arsenale a disposizione il titolo non delude ed eccelle anzi sotto l'aspetto della profondità. Il titolo è assolutamente godibile in solitaria per un immersione totale nel mondo di gioco, ma con un gruppo di amici fidatevi l'esperienza diventerà ancora più profonda ed in qualche caso sarà in grado di strapparvi anche qualche risata.

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Il titolo momentaneamente è disponibile solo su Steam, ad un prezzo che si aggira intorno ai 50 euro, certo un biglietto di ingresso abbastanza in linea con le grandi produzioni ma per un gioco uscito il 17 dicembre scorso è un prezzo assolutamente giustificato, in oltre Steam lo conosciamo tutti non è nuovo a saldi molto allettanti su giochi anche particolarmente nuovi durante i suoi periodi di saldi.

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