Pentiment non è solamente un avventura grafica incentrata sulla risoluzione investigativa di omicidi e crimini, ma uno spaccato della società dell'epoca
Nerd Weekend è la rubrica dei gamer per i gamer. Ogni settimana prenderemo in esame un videogioco, uscito da poco o anche 10 anni fa, ma ancora reperibile, e vi narreremo come mai dovreste spendere il vostro tempo libero a giocarci.
Prima di iniziare a narrare di Pentiment e del perchè sia la scelta giusta per un weekend dedicato al gaming, dobbiamo fare un passo indietro per parlare di chi c'è dietro alla questione. Principalmente troveremo Josh Sawyer, penna del team di Obsidian artefice di aver scritto insieme al team la storia di un giochino, chiamato Fallout New Vegas. Perchè facciamo questa premessa? Perchè la narrazione e la trama alla base di questo gioco, ma soprattutto la modalità di scrittura, sono impressionanti.
Pentiment si sviluppa attorno ad un libro, un manoscritto della Germania del 16° secolo, il quale si plasmerà attorno alle nostre azioni anche se è vero che vi sarà un solo finale. Sembra che l'idea di fondo del team di sviluppo sia stata, quella di non far girare il mondo di gioco attorno al protagonista, ma di mettere al centro un corso degli eventi su cui noi potremmo inficiare con tutte le nostre scelte, ma come nella realtà non saremo mai noi veramente a cambiare il nostro destino ed il finale della nostra storia.
Il gioco si rivela essere un gioco giallo deduttivo, il nostro protagonista Andreas Maler è un abitante di Tassen, piccolo villaggio bavarese, in un contesto quasi troppo perfetto per essere vero. Il periodo ci fa capitare all'interno del Sacro Romano Impero, ed una delle cose più importanti che salterà subito all'occhio, in un comparto tecnico assolutamente oltre ogni tipo di canone conosciuto è la minuzia nei dettagli ricercata da un team di scrittura molto attento all'accuratezza storica.
Stiamo parlando di un gioco che si espanderà su 25 anni di vita del nostro protagonista Andreas Maler, la quale sarà scandita da avvenimenti che fungeranno da crocevia per il salto temporale. Il protagonista di Pentiment è un miniaturista nello scriptorium del monastero che domina la vallata, proprio qui inizierà l'avventura del nostro giovane protagonista il quale si ritroverà a dover fronteggiare crimini e omicidi.
Fin ora ci siamo attenuti a ciò che noi definiamo canonico in un videogioco, il protagonista è una persona in carne e pixel, ma in realtà andando avanti nella nostra avventura in Pentiment, ci renderemo conto di come i ragazzi di Obsidian vogliano incentrare tutto sullo scorrere inesorabile di un tempo che non potremo fermare. Come già detto l'arco narrativo si svolgerà su 25 anni di Andreas Maler, nei quali il team di sviluppo ha voluto inserire non solo la morte dei personaggi più anziani e la crescita dei più piccoli, limitandosi ad un ciclo biologico scandito negli anni, no il team ha voluto puntare il dito anche sulla possibilità che intere famiglie nobili finissero in declino e al contempo far crescere le famiglie che prosperavano, insomma il fiume degli eventi scorre e noi saremo solamente spettatori sulla riva del fiume.
Facciamo un breve passo indietro per parlare del fulcro del gameplay, la risoluzione dei casi e dei misteri in cui l'investigazione e la risoluzione dei casi sarà importante, ma non ai fini della trama principale, ma solo per influenzare realmente le vite delle persone che subiranno le nostre scelte. Stiamo parlando di un gioco in cui le parole feriranno più della spada.
Obsidian non ha creato un inventario per tenere le prove, non ci sono puzzle ambientali architettati per frustrare il giocatore, solo dialoghi con le dozzine di personaggi, tutti estremamente personalizzati e creati nei minimi dettagli (anche le loro case hanno subito lo stesso processo produttivo), dialoghi su cui avremo una componente ruolistica. Proprio così all'inizio dell'avventura potremmo dare una parvenza di plasmatura alle conoscenze ed ai viaggi del nostro Andreas per avere determinati tipi di opzioni di dialoghi all'interno del gioco, l'interiorità del protagonista sarà importante durante i dialoghi perchè ci saprà dare dei suggerimenti sull'effetto che le nostre parole potrebbero avere, rivelando spesso e volentieri una verità scomoda da mandare giù, non bisogna mai dire tutta la questione oppure mai dire tutta la verità.
Ci rendiamo conto che il gioco si sviluppi per la maggior parte del tempo attorno, a tantissimi dialoghi ed ad una quotidianità molto lontana dal nostro tempo, non a caso per arrivare al primo omicidio il giocatore avrà modo di conoscere a pieno la vita di Andreas e avrà già fatto conoscenza a lungo con la sua quotidianità e con quella degli altri cittadini, spezzando un po' la monotonia di una vita del 16° secolo che poi forse tanto lontana non è.
La vita nel silenzioso monastero di Tassen, scorrerà senza sosta come vi abbiamo già spiegato, ma non vi sarà una scelta giusta o sbagliata per proseguire nell'arco degli eventi, nessun game over, nessuna scelta precostruita che vi porti fuori dal vostro seminato. La religione ricoprirà un ruolo importante nella vicenda, siamo pur sempre in un contesto socio culturale in cui la chiesa era al centro del villaggio, quindi non stupitevi dei momenti di preghiera, ma neanche delle celebrazioni di festività che potremmo definire pagane.
Il gioco crea un nuovo stile unico, Obsidian ha teso fili dei burattini su schermo e li ha consegnati al giocatore, in un mondo di gioco che per alcuni potrebbe essere lento e poco interessante, ma per i molti che invece si sentono stranamente attratti da questa avventura be sappiate, che in Pentiment anche i momenti di vita quotidiana e le cose banali ricopriranno un ruolo davvero unico in grado di non far mai mancare la qualità che si ripete in tutta l'avventura.
Parlando di pregi non si può non citare nuovamente la veste grafica, che va indubbiamente riconosciuta come unica e priva di valutazione poiché si rivela essere un quadro medievale perfettamente realizzato, in grado di impressionarci ora dopo ora. Sforzandosi a trovare delle note stonate nell'avventura possiamo parlarvi delle musiche, le quali non vengono usate nella maniera migliore, con scelte a volte poco coraggiose, oppure di un terzo atto del gioco di livello diverso dai precedenti, ma non per questo meno bello, ma insomma se Pentiment vi ha rubato il cuore, arrivati a questo punto dovreste già saperlo e noi non vi rubiamo altro tempo, con inutili parole.
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