La quarta partita di Nations League, contro Israele dovrà dimostrare il vero valore di una nazionale che vuole tornare al mondiale
La penultima partita della fase a gruppi di Nations League vede l'Italia affrontare Israele. All'andata, gli azzurri dominarono gran parte del match ma subirono un calo nel finale, un errore che il CT Luciano Spalletti vuole evitare a tutti i costi. Con il recente match contro il Belgio che ha visto l'Italia penalizzata da un'espulsione, Spalletti punterà a una prestazione pulita e senza rischi per assicurare una vittoria decisiva e mantenere viva la corsa verso il Mondiale.
Dopo il deludente finale della nostra avventura agli Europei, molti si aspettavano un cambio sulla panchina della nazionale. Tuttavia, il mea culpa di Spalletti e del suo staff ha portato a un cambio di passo. L'inserimento di giovani promesse nella formazione azzurra ha dato nuova linfa alla squadra, permettendole di dominare finora in Nations League, in un girone che vedeva come favoriti Belgio e Francia. Grazie a un cambio di modulo e al contributo di Tonali e Samuele Ricci, escluso dagli Europei ma oggi elemento fondamentale, la nazionale ha ritrovato brillantezza e solidità.
Per la sfida contro Israele, Lorenzo Pellegri sarà sicuramente assente, e Spalletti potrebbe optare per alcune rotazioni a centrocampo. Fagioli potrebbe subentrare a Ricci per dare freschezza alla linea mediana, mentre in attacco la coppia Raspadori - Retegui cercherà di sbloccare il match, con Raspadori a caccia del gol. In difesa, Buongiorno potrebbe prendere il posto di un Bastoni un po' in affanno, con Di Lorenzo e Calafiori pronti a completare il reparto difensivo davanti a Donnarumma. Sulle fasce, confermati i titolari inamovibili Di Marco e Cambiaso, che hanno dimostrato affidabilità e prestazioni di alto livello sotto la guida di Spalletti.
Quando si parla dei migliori giocatori di FIFA di tutti i tempi, i nomi che vengono in mente sono sempre quelli di Ronaldo e Messi, protagonisti di un'eterna rivalità. Tuttavia, il giocatore con la carta più alta nella storia del gioco non è né Messi né Ronaldo, ma un italiano meno conosciuto: Matteo Brighi.
Nella golden age dei giochi calcistici, Matteo Brighi riuscì a ottenere una carta con un overall di 97, superando leggende come Gullit, Maradona e Ronaldo il Fenomeno. Brighi, che ha giocato in alcune delle squadre più prestigiose della Serie A, si distinse nelle giovanili come un talento eccezionale, ma non riuscì a mantenere le alte aspettative durante la sua carriera da professionista. Anche se il suo nome è ormai dimenticato dai campi, la sua presenza su FIFA resta un pezzo di storia per gli appassionati di videogiochi calcistici.
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