Il premio Oscar per la colonna sonora Göransson, ha fatto un discorso di disprezzo sui videogiochi, ecco la risposta di Cliff Bleszinski.
Ludwig Göransson ha tenuto un discorso alla cerimonia degli Oscar 2024 che ha fatto storcere il naso ai videogiocatori, in quanto ha ringraziato i genitori per avergli regalato uno strumento musicale anziché una console, alludendo al fatto che se avesse usato i videogames non sarebbe arrivato a quel risultato. Il vincitore del premio per la migliore Colonna Sonora per il film Oppenheimer di Christopher Nolan ha suscitato reazioni contrastanti con le sue parole.
"Ai miei genitori, grazie per avermi dato chitarre e drum machine invece dei videogiochi".
Questa l'affermazione di Ludwig Göransson, innesco che ha fatto imbestialire un noto creatore di videogiochi, supportato da tutti i videogiocatori.
Cliff Bleszinski, creatore della serie di videogiochi Gears of War per Xbox, ha deciso di intervenire in modo deciso contro il discorso di Göransson. Attraverso i suoi canali social, Bleszinski ha espresso il suo dissenso nei confronti del discorso del compositore svedese, definendo le sue parole "What a douchey thing to say." (Che cosa stupida da dire).
Bleszinski sottolinea che divertirsi con i videogiochi non esclude la possibilità di diventare un grande compositore o avere successo in qualsiasi altro campo. Ha detto inoltre che moltissime persone famose hanno raggiunto risultati incredibili, pur essendo videogiocatori e che screditare i videogames in modo così semplicistico non fosse appropriato, specialmente in un discorso in mondo visione.
Le parole di Bleszinski hanno trovato eco all'interno della comunità videoludica, infatti numerosi sviluppatori e appassionati hanno condiviso il suo pensiero. Non è mancato il supporto dei colleghi del settore verso le affermazioni di Bleszinski, sottolineando l'importanza dei videogiochi come forma d'arte e di intrattenimento legittima. Inoltre Cliff sottolinea come la colpa delle troppe ore di gioco dei bambini, siano una conseguenza della cattiva gestione dei videogiochi da parte dei genitori e non del medium.
Sotto il commento su X del creatore di Gears of War non sono mancati i videogiocatori, che hanno supportato Bleszinski difendendo i videogames a spada tratta.
Oltre alla discussione sulla natura artistica dei videogiochi, il dibattito sollevato dalle parole di Göransson e la risposta di Bleszinski hanno portato alla luce considerazioni più ampie sulle implicazioni culturali dei videogiochi. Mentre alcuni critici tendono a vedere i videogiochi come una forma di intrattenimento superficiale e distruttiva, altri sostengono che possano essere un buon stimolo per la creatività, la collaborazione e la risoluzione dei problemi.
Infine, Bleszinski ha sottolineato la sua ferma difesa nei confronti dell'industria videoludica e degli sviluppatori. Ha espresso dissenso per il fatto che i videogiochi siano spesso utilizzati come bersaglio di critiche superficiali e stereotipate, paragonandoli a "sacchi da boxe da colpire per sfogarsi". Ha concluso affermando che queste polemiche sono diventate stancanti nel corso degli anni e che continuare a sentirle di questi tempi ha dell'incredibile.
Questo dibattito ha riacceso la discussione sul ruolo e il valore dei videogiochi come forma d'arte e intrattenimento, evidenziando ancora una volta le diverse opinioni e percezioni all'interno della società e dell'industria creativa.
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