Il colosso del calcio catalano è arrivato anche sullo sparatutto di Riot Games, la squadra che useranno per competere nella VCL spagnola è ancora misteriosa, ma a guidarla sarà il coach campione di Spagna Lucas Rojo.
Dopo una pioggia di brutte notizie dalla scena americana di Valorant, in cui molte org hanno deciso di chiudere i battenti della loro divisione legata al gioco di Riot, ecco che arriva una ventata di positività dalla Spagna: uno dei brand più famosi al mondo ha deciso di investire nella VCL iberica.
Sarà proprio il colosso del calcio spagnolo la nuova organizzazione della VCL Spain: Rising, una lega che già conta di una squadra legata al mondo del calcio, i CASE Esports del centrocampista brasiliano Casemiro.
Proprio dai CASE sembra che i catalani abbiano deciso di prelevare il primo pezzo del puzzle che andrà a comporre il loro team, il coach campione di Spagna Lucas "LRojo" Rojo, un aggiunta che dimostra le ambizioni della dirigenza del Camp Nou.
Non è la prima volta che la squadra di calcio catalana mette le mani in pasta con i videogiochi competitivi, infatti come ogni buona squadra calcistica che si rispetti hanno investito in una squadra legata ai simulatori di calcio, nel loro caso il gioco che hanno scelto è eFootball (PES).
Ma il Barcellona non si è limitato al calcio tradizionale, in quanto sono stati, nel 2019, una delle prime grandi organizzazioni ad investire in Rocket League, con una squadra che ha visto alcuni successi e soprattutto ha visto passare fra le proprie fila dei giocatori che sono diventati fra i più forti al mondo come Yanis "Alpha54" Champenois.
Per finire non bisogna dimenticare la squadra di League of Legends, che milita nella Liga LVP e nonostante non abbia mai raggiunto grandissimi successi al pari di team come Movistar Riders, sono un team rinomato per la loro volontà di investire in giocatori giovani e che aiuta a portare tanti nuovi fan al compeitivo di League.
Non è la prima volta che figure importanti dello sport hanno investito negli esport, prima abbiamo parlato di Casemiro, ma sempre legato a Valorant c'è stato l'annuncio dell'ingresso di Lionel Messi, forse il giocatore più famoso della storia del Barcellona, nell'organizzazione argentina KRU Esports, che possiede in collaborzione con Sergio Aguero.
Non bisogna poi dimenticare atleti che hanno investito in altre scene esport, come Danil Medvedev, che è diventato co-proprietario degli M80, famosi per il loro team di Rainbow Six, oppure Neymar Jr., grandissimo fan di Counter-Strike e investitore dell'organizzazione brasiliana FURIA.
Non è un segreto che il tier 2 di Valorant sta passando un momento di crisi, soprattutto in Nord America, con molti giocatori che si stanno ritrovando senza organizzazione e quindi effettivamente disoccupati, rispecchiando la pessima situazione di Counter-Strike in America (una delle ragioni principali del boom di Valorant negli USA).
L'arrivo di un organizzazione enorme come il Barcellona aiuta a rassicurare la scena europea, anche se bisogna dire che al di fuori della lega spagnola questa mossa non sembra star avendo grandi effetti.
Basta guardare alla lega di Valorant nostrana, che ha perso uno dei suoi team di punta, i GMT Esports e con il fato degli RTZN avvolto nel mistero, dopo gli annunci su X dei giocatori dell'org nata a settembre, che si sono ritrovati senza team nelle scorse settimane.
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