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Inizierà venerdì 27 ottobre il main stage dell'International 12, l'evento di DotA 2 più atteso dell'anno, che vedrà affrontarsi 8 dei team più forti per vincere il montepremi di 3 milioni di dollari messo in palio da Valve.I Favoriti per il titolo dell'InternationalGli ultimi otto rimasti sono stati decisi da una lunga fase preliminare, che ha visto 20 squadre provenienti da tutto il mondo sfidarsi con le unghie e con i denti per conquistare il titolo più prestigioso che c'è nel popolare MOBA di Steam.Partendo dai due team che si affronteranno nel primo scontro della Upper Bracket, abbiamo il Team Spirit contro il Team Liquid, due roster con un pedigree impressionante e che daranno spettacolo in uno scontro che potrebbe anticipare la finale di tutto l'evento.Il Team Spirit, alla ricerca del secondo titolo mondiale.Il team russo conosce bene il palco dell'International, in quanto vincitori dell'edizione 2021 del torneo, un team giovane  ed esplosivo costruito attorno alla superstar ucraina Iliya "yatoro" Mulyarchuk. Dopo un anno di stagnazione nel 2022 che ha visto il roster di campione separarsi dal loro storico midlaner Alexander "TORONTOTOKYO" Khertek per rimpiazzarlo con il giovane Denis "larl" Sigitov, il nuovo acquisto ha avuto bisogno di tempo per trovare il suo posto nel sistema ideato dal capitano Yaroslav "Miphoska" Naidenov. Una volta trovata la quadra, gli Spirit hanno ricordato a tutto il mondo della loro straordinaria abilità vincendo il Ryhad Masters a Luglio e portando a casa 5 milioni di euro e imponendosi come favoriti per l'International.Team Liquid, gli eterni secondi alla riscossaDall'altra parte invece una squadra che ha passato tutto l'anno fra le migliori al mondo, il Team Liquid, dopo terzo posto nell'edizione 2022, il quartetto svedese di Michael "MiCKe" Vu, Ludwig "zai" Wahlberg, Samuel "Boxi" Svahn e Aydin "Insania" Sarkholi si è dovuto separare dal leggendario Lasse "MATUMBAMAN" Urpalainen (Campione dell'International nel 2017), partito per il servizio militare obbligatorio nell'esercito finlandese. L'addio di Matumbaman ha aperto la porta all'arrivo del polacco Michal "Nisha" Jankowski, considerato il migliore midlaner al mondo, creando un gruppo di giocatori celebratissimi e affamati di vincere il loro primo International per coronare la loro carriera.Durante l'anno i Liquid però nonostante dominassero quasi ogni team al mondo, hanno sempre dovuto fare i conti con la loro bestia, i Gaimin Gladiators, sempre vincitori nella finale dei 3 Major dell'anno, lasciando la squadra a maggioranza scandinava ancora con le mani vuote, ma forse la famosa magia dell'International può aiutare gli eterni secondi finalmente ad arrivare al primo posto quando conta.L'altro match della Upper Bracket invece sarà il derby cinese fra LGD Gaming e Azure Ray, una sfida di grande significato per la community in Cina, in quanto recentemente il DotA cinese stava attraversando un periodo di crisi, con una finale dell'International persa nel 2021 dagli stessi LGD, un deludente quarto posto del Team Aster nel 2022 e l'addio al DotA competitivo della leggenda Wang "ame" Chunyu (protagonista di 3 finali dell'International, tutte e 3 perse) sembrava la fine per una delle regioni storicamente più appassionate di DotA al mondo.LGD Gaming, la nuova generazioneNel momento più difficile per gli LGD Gaming, l'organizzazione ha deciso di investire sulle nuove generazioni, rinnovando completamente il roster e dando carta bianca al capitano Zhang "y' " Yiping (campione dell'International nel 2016 con Wings Gaming), che affiancato dal malese Jin "NothingToSay" Xian Cheng ha operato una selezione dei 3 talenti più promettenti del paese, assemblando un team che a questo International ha dominato ogni game tramite tattiche innovative e un playstyle aggressivo e opprimente. Azure Ray, il sogno di un veteranoAd affrontarli ci sarà invece un team delle vecchie glorie del DotA cinese, unite dal desiderio di Lu "Somnus" Yao di provare a vincere l'International prima di ritirarsi. Gli Azure Ray erano entrati nella lega cinese quasi come uno stream team, adorati dai fan ma con basse aspettative in quanto alcuni giocatori come Xu "fy" Linsen avevano smesso di prendere DotA seriamente qualche anno prima. Contro ogni pronostico si sono rivelati un team temibilissimo e che ha completamente sconvolto la lega cinese grazie all'unico innesto giovane e vera rivelazione del team Lou "Lou" Zhen, che guidato dai veterani del team si è imposto fra i mattatori della lega cinese e all'International hanno continuato a sorprendere, battendo team affermati come Entity e Shopify Rebellion.La Lower Bracket dell'International 2023Se i team in upper bracket hanno il vantaggio di potersi permettere ancora una sconfitta prima dell'eliminazione definitiva, quelli in lower bracket non hanno questo lusso e saranno sotto pressione fin dall'inizio dell'evento, ma come insegna la storia, questa pressione spesso tende a sfornare i campioni dell'International.Nouns vs GG, Davide contro GoliaIl primo matchup sarà fra nouns e Gaimin Gladiators, due grandi sorprese del torneo, i primi in positivo , arrivati al torneo per il rotto della cuffia e senza alcuna aspettativa e che han saputo sorprendere molti team con il loro playstyle lento e metodico, i secondi, in negativo.Infatti i Gaimin Gladiators prima dell'inizio della pase preliminare erano i favoriti assoluti del torneo, avendo dominato tutto l'anno e vincendo tutti e 3 i major dell'anno con l'americano Quinn "Quinn" Callahan che si è affermato come il miglior giocatore al mondo, dominando tutto l'anno dalla mid lane e accompagnato da un cast solidissimo, in cui spiccano soprattutto i support Erik "Tofu" Engel e Melchior "Seleri" Hillenkamp, purtroppo all'International non hanno avuto un inizio degno della loro reputazione, trovando difficoltà nella fase a gruppi e capitolando di fronte ai Talon Esports, si sono però velocemente rialzati, dominando i peruviani Evil Geniuses e mandando a casa in seguito i 9 Pandas, team russo fra i favoriti per vincere l'evento, ora il destino dei Gladiators è nelle loro mani per concludere in bellezza un anno di dominazione pura.Betboom vs Virtus.Pro, il derby per il futuro della CISL'ultimo matchup sarà il derby russo fra Betboom e Virtus.Pro, i primi un ensemble di talenti che erano andati a giocare all'estero e ora riuniti attorno al campione dell'edizione 2021 TORONTOTOKYO, rinomati per la loro abilitò meccanica, i secondi un team giovane guidato dal duo di support veterani Oleg "Sayuw" Kalenbet e Artsiom "fng" Barshak, che hanno dimostrato un ottima lettura del meta del torneo.

Inizierà venerdì 27 ottobre il main stage dell'International 12, l'evento di DotA 2 più atteso dell'anno, che vedrà affrontarsi 8 dei team più forti per vincere il montepremi di 3 milioni di dollari messo in palio da Valve.<h2>I Favoriti per il titolo dell'International</h2>Gli ultimi otto rimasti sono stati decisi da una lunga fase preliminare, che ha visto 20 squadre provenienti da tutto il mondo sfidarsi con le unghie e con i denti per conquistare il titolo più prestigioso che c'è nel popolare MOBA di Steam.Partendo dai due team che si affronteranno nel primo scontro della Upper Bracket, abbiamo il Team Spirit contro il Team Liquid, due roster con un pedigree impressionante e che daranno spettacolo in uno scontro che potrebbe anticipare la finale di tutto l'evento.<h3>Il Team Spirit, alla ricerca del secondo titolo mondiale.</h3>Il team russo conosce bene il palco dell'International, in quanto vincitori dell'edizione 2021 del torneo, un team giovane  ed esplosivo costruito attorno alla superstar ucraina Iliya "yatoro" Mulyarchuk. Dopo un anno di stagnazione nel 2022 che ha visto il roster di campione separarsi dal loro storico midlaner Alexander "TORONTOTOKYO" Khertek per rimpiazzarlo con il giovane Denis "larl" Sigitov, il nuovo acquisto ha avuto bisogno di tempo per trovare il suo posto nel sistema ideato dal capitano Yaroslav "Miphoska" Naidenov. Una volta trovata la quadra, gli Spirit hanno ricordato a tutto il mondo della loro straordinaria abilità vincendo il Ryhad Masters a Luglio e portando a casa 5 milioni di euro e imponendosi come favoriti per l'International.<h3>Team Liquid, gli eterni secondi alla riscossa</h3>Dall'altra parte invece una squadra che ha passato tutto l'anno fra le migliori al mondo, il Team Liquid, dopo terzo posto nell'edizione 2022, il quartetto svedese di Michael "MiCKe" Vu, Ludwig "zai" Wahlberg, Samuel "Boxi" Svahn e Aydin "Insania" Sarkholi si è dovuto separare dal leggendario Lasse "MATUMBAMAN" Urpalainen (Campione dell'International nel 2017), partito per il servizio militare obbligatorio nell'esercito finlandese. L'addio di Matumbaman ha aperto la porta all'arrivo del polacco Michal "Nisha" Jankowski, considerato il migliore midlaner al mondo, creando un gruppo di giocatori celebratissimi e affamati di vincere il loro primo International per coronare la loro carriera.Durante l'anno i Liquid però nonostante dominassero quasi ogni team al mondo, hanno sempre dovuto fare i conti con la loro bestia, i Gaimin Gladiators, sempre vincitori nella finale dei 3 Major dell'anno, lasciando la squadra a maggioranza scandinava ancora con le mani vuote, ma forse la famosa magia dell'International può aiutare gli eterni secondi finalmente ad arrivare al primo posto quando conta.L'altro match della Upper Bracket invece sarà il derby cinese fra LGD Gaming e Azure Ray, una sfida di grande significato per la community in Cina, in quanto recentemente il DotA cinese stava attraversando un periodo di crisi, con una finale dell'International persa nel 2021 dagli stessi LGD, un deludente quarto posto del Team Aster nel 2022 e l'addio al DotA competitivo della leggenda Wang "ame" Chunyu (protagonista di 3 finali dell'International, tutte e 3 perse) sembrava la fine per una delle regioni storicamente più appassionate di DotA al mondo.<h2>LGD Gaming, la nuova generazione</h2>Nel momento più difficile per gli LGD Gaming, l'organizzazione ha deciso di investire sulle nuove generazioni, rinnovando completamente il roster e dando carta bianca al capitano Zhang "y' " Yiping (campione dell'International nel 2016 con Wings Gaming), che affiancato dal malese Jin "NothingToSay" Xian Cheng ha operato una selezione dei 3 talenti più promettenti del paese, assemblando un team che a questo International ha dominato ogni game tramite tattiche innovative e un playstyle aggressivo e opprimente. <h3>Azure Ray, il sogno di un veterano</h3>Ad affrontarli ci sarà invece un team delle vecchie glorie del DotA cinese, unite dal desiderio di Lu "Somnus" Yao di provare a vincere l'International prima di ritirarsi. Gli Azure Ray erano entrati nella lega cinese quasi come uno stream team, adorati dai fan ma con basse aspettative in quanto alcuni giocatori come Xu "fy" Linsen avevano smesso di prendere DotA seriamente qualche anno prima. Contro ogni pronostico si sono rivelati un team temibilissimo e che ha completamente sconvolto la lega cinese grazie all'unico innesto giovane e vera rivelazione del team Lou "Lou" Zhen, che guidato dai veterani del team si è imposto fra i mattatori della lega cinese e all'International hanno continuato a sorprendere, battendo team affermati come Entity e Shopify Rebellion.<h2>La Lower Bracket dell'International 2023</h2>Se i team in upper bracket hanno il vantaggio di potersi permettere ancora una sconfitta prima dell'eliminazione definitiva, quelli in lower bracket non hanno questo lusso e saranno sotto pressione fin dall'inizio dell'evento, ma come insegna la storia, questa pressione spesso tende a sfornare i campioni dell'International.<h3>Nouns vs GG, Davide contro Golia</h3>Il primo matchup sarà fra nouns e Gaimin Gladiators, due grandi sorprese del torneo, i primi in positivo , arrivati al torneo per il rotto della cuffia e senza alcuna aspettativa e che han saputo sorprendere molti team con il loro playstyle lento e metodico, i secondi, in negativo. Infatti i Gaimin Gladiators prima dell'inizio della pase preliminare erano i favoriti assoluti del torneo, avendo dominato tutto l'anno e vincendo tutti e 3 i major dell'anno con l'americano Quinn "Quinn" Callahan che si è affermato come il miglior giocatore al mondo, dominando tutto l'anno dalla mid lane e accompagnato da un cast solidissimo, in cui spiccano soprattutto i support Erik "Tofu" Engel e Melchior "Seleri" Hillenkamp, purtroppo all'International non hanno avuto un inizio degno della loro reputazione, trovando difficoltà nella fase a gruppi e capitolando di fronte ai Talon Esports, si sono però velocemente rialzati, dominando i peruviani Evil Geniuses e mandando a casa in seguito i 9 Pandas, team russo fra i favoriti per vincere l'evento, ora il destino dei Gladiators è nelle loro mani per concludere in bellezza un anno di dominazione pura.<h3>Betboom vs Virtus.Pro, il derby per il futuro della CIS</h3>L'ultimo matchup sarà il derby russo fra Betboom e Virtus.Pro, i primi un ensemble di talenti che erano andati a giocare all'estero e ora riuniti attorno al campione dell'edizione 2021 TORONTOTOKYO, rinomati per la loro abilitò meccanica, i secondi un team giovane guidato dal duo di support veterani Oleg "Sayuw" Kalenbet e Artsiom "fng" Barshak, che hanno dimostrato un ottima lettura del meta del torneo.

Dopo una lunga fase di qualifica, a Seattle si scontreranno i migliori 8 team di DotA 2 al mondo per vincere il trofeo più prestigioso dell'anno.

Inizia la fase finale del The International 2023 di Dota 2

Inizia la fase finale del The International 2023

Mondo dell'intrattenimento e videogiochi in subbuglio: Disney è alla ricerca di un nuovo CEO e, tra i possibili candidati, emerge il nome di Andrew Wilson, attuale CEO di Electronic Arts (EA). Secondo un recente rapporto del Wall Street Journal, Wilson è uno dei principali contendenti per la sostituzione di Bob Iger, il cui contratto scadrà nel 2026. Questa notizia ha colto di sorpresa sia i fan di Disney che gli appassionati di videogiochi, considerata l'influenza di Wilson su franchise come The Sims, Battlefield, e Dragon Age.Disney è alla ricerca del suo nuovo CEOAndrew Wilson, australiano, è entrato in EA oltre 24 anni fa e ha ricoperto la posizione di CEO negli ultimi 11 anni, contribuendo alla crescita di EA e allo sviluppo di alcuni dei franchise più popolari nel settore. Tra le dichiarazioni rilasciate durante l'ultima chiamata sui guadagni EA, Wilson ha anticipato che non ci sarà un sequel per Apex Legends e ha espresso fiducia sul ritorno di BioWare, il celebre studio responsabile di Dragon Age, alle sue radici. Wilson non è solo un leader nell’industria videoludica: appassionato surfista e golfista, è anche presidente del World Surf League e cintura nera di Jiu-Jitsu brasiliano.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Disney/status/1856394496772321708")&nbsp;Disney si trova in una fase di transizione cruciale. Bob Iger, una figura iconica alla guida dell'azienda, ha inizialmente lasciato la sua posizione di CEO nel 2020, ma è tornato nel 2022 per risollevare l’azienda dopo la breve gestione di Bob Chapek. Iger ha segnato una svolta per Disney, ampliandone l'influenza in tutto il mondo dell'intrattenimento con acquisizioni strategiche come Marvel, Pixar e Lucasfilm. La possibilità di Wilson come nuovo CEO è sicuramente inusuale per Disney, ma si allinea con la crescente integrazione tra entertainment e gaming, ambito che Disney potrebbe voler esplorare più a fondo.L'Impatti su Pixar, Marvel, e il futuro di DisneySe Wilson dovesse realmente prendere il posto di Iger, il cambiamento potrebbe avere importanti ripercussioni sulle proprietà Disney, inclusi Pixar e Marvel. Data la lunga esperienza di Wilson nel mondo dei videogiochi e la sua visione orientata all’innovazione, c’è curiosità su come Disney potrebbe espandersi ulteriormente nell'universo gaming. Con l'industria videoludica sempre più interconnessa a quella cinematografica, un leader esperto nel settore come Wilson potrebbe favorire nuovi progetti cross-mediali o esperienze interattive più avanzate per il pubblico di Disney.&nbsp;Considerato l'interesse di Disney per l’espansione nel mondo dei videogiochi, Andrew Wilson rappresenta una scelta strategica. EA, infatti, ha già collaborato con Disney per lo sviluppo di giochi come Star Wars Battlefront e altri titoli ispirati al mondo Disney. Wilson, con la sua esperienza e conoscenza del settore, potrebbe aiutare Disney a lanciare una piattaforma di gaming più solida e competitiva, magari amplificando la sua offerta digitale con nuovi servizi di streaming o di gioco.Cosa aspettarsi: EA Games, Marvel, e nuove collaborazioniPer i fan dei videogiochi e del mondo Disney, questa potenziale nomina rappresenta una fonte di entusiasmo e aspettative. Con Wilson al comando, potremmo vedere nuovi titoli e franchise ispirati all’universo Disney entrare a far parte di EA. Inoltre, il colosso dell'intrattenimento potrebbe cercare di ampliare il catalogo di giochi basati sui suoi personaggi iconici, favorendo una fusione senza precedenti tra mondi finora separati. Non sorprenderebbe, per esempio, vedere una maggiore integrazione tra i personaggi Marvel o di Star Wars in giochi nuovi e innovativi.&nbsp;Disney e Andrew Wilson di EA rappresentano due colossi nei loro rispettivi campi, e la possibile unione tra queste due entità potrebbe ridefinire il futuro dell'intrattenimento. Con il contratto di Iger in scadenza nel 2026, la scelta di un CEO proveniente dal mondo dei videogiochi potrebbe segnare un punto di svolta per Disney, capace di ampliare la sua influenza anche nel settore digitale e interattivo. Sarà interessante vedere come questa decisione, se confermata, potrà impattare su EA e sulle divisioni chiave di Disney come Marvel, Pixar, e Lucasfilm. I fan attendono con ansia di scoprire se Disney sarà pronta ad abbracciare appieno l’era del gaming.

Mondo dell'intrattenimento e videogiochi in subbuglio: Disney è alla ricerca di un nuovo CEO e, tra i possibili candidati, emerge il nome di Andrew Wilson, attuale CEO di Electronic Arts (EA). Secondo un recente rapporto del Wall Street Journal, Wilson è uno dei principali contendenti per la sostituzione di Bob Iger, il cui contratto scadrà nel 2026. Questa notizia ha colto di sorpresa sia i fan di Disney che gli appassionati di videogiochi, considerata l'influenza di Wilson su franchise come The Sims, Battlefield, e Dragon Age.<h2>Disney è alla ricerca del suo nuovo CEO</h2>Andrew Wilson, australiano, è entrato in EA oltre 24 anni fa e ha ricoperto la posizione di CEO negli ultimi 11 anni, contribuendo alla crescita di EA e allo sviluppo di alcuni dei franchise più popolari nel settore. Tra le dichiarazioni rilasciate durante l'ultima chiamata sui guadagni EA, Wilson ha anticipato che non ci sarà un sequel per Apex Legends e ha espresso fiducia sul ritorno di BioWare, il celebre studio responsabile di Dragon Age, alle sue radici. Wilson non è solo un leader nell’industria videoludica: appassionato surfista e golfista, è anche presidente del World Surf League e cintura nera di Jiu-Jitsu brasiliano.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/Disney/status/1856394496772321708")&nbsp;Disney si trova in una fase di transizione cruciale. Bob Iger, una figura iconica alla guida dell'azienda, ha inizialmente lasciato la sua posizione di CEO nel 2020, ma è tornato nel 2022 per risollevare l’azienda dopo la breve gestione di Bob Chapek. Iger ha segnato una svolta per Disney, ampliandone l'influenza in tutto il mondo dell'intrattenimento con acquisizioni strategiche come Marvel, Pixar e Lucasfilm. La possibilità di Wilson come nuovo CEO è sicuramente inusuale per Disney, ma si allinea con la crescente integrazione tra entertainment e gaming, ambito che Disney potrebbe voler esplorare più a fondo.<h3>L'Impatti su Pixar, Marvel, e il futuro di Disney</h3>Se Wilson dovesse realmente prendere il posto di Iger, il cambiamento potrebbe avere importanti ripercussioni sulle proprietà Disney, inclusi Pixar e Marvel. Data la lunga esperienza di Wilson nel mondo dei videogiochi e la sua visione orientata all’innovazione, c’è curiosità su come Disney potrebbe espandersi ulteriormente nell'universo gaming. Con l'industria videoludica sempre più interconnessa a quella cinematografica, un leader esperto nel settore come Wilson potrebbe favorire nuovi progetti cross-mediali o esperienze interattive più avanzate per il pubblico di Disney.&nbsp;Considerato l'interesse di Disney per l’espansione nel mondo dei videogiochi, Andrew Wilson rappresenta una scelta strategica. EA, infatti, ha già collaborato con Disney per lo sviluppo di giochi come Star Wars Battlefront e altri titoli ispirati al mondo Disney. Wilson, con la sua esperienza e conoscenza del settore, potrebbe aiutare Disney a lanciare una piattaforma di gaming più solida e competitiva, magari amplificando la sua offerta digitale con nuovi servizi di streaming o di gioco.<h3>Cosa aspettarsi: EA Games, Marvel, e nuove collaborazioni</h3>Per i fan dei videogiochi e del mondo Disney, questa potenziale nomina rappresenta una fonte di entusiasmo e aspettative. Con Wilson al comando, potremmo vedere nuovi titoli e franchise ispirati all’universo Disney entrare a far parte di EA. Inoltre, il colosso dell'intrattenimento potrebbe cercare di ampliare il catalogo di giochi basati sui suoi personaggi iconici, favorendo una fusione senza precedenti tra mondi finora separati. Non sorprenderebbe, per esempio, vedere una maggiore integrazione tra i personaggi Marvel o di Star Wars in giochi nuovi e innovativi.&nbsp;Disney e Andrew Wilson di EA rappresentano due colossi nei loro rispettivi campi, e la possibile unione tra queste due entità potrebbe ridefinire il futuro dell'intrattenimento. Con il contratto di Iger in scadenza nel 2026, la scelta di un CEO proveniente dal mondo dei videogiochi potrebbe segnare un punto di svolta per Disney, capace di ampliare la sua influenza anche nel settore digitale e interattivo. Sarà interessante vedere come questa decisione, se confermata, potrà impattare su EA e sulle divisioni chiave di Disney come Marvel, Pixar, e Lucasfilm. I fan attendono con ansia di scoprire se Disney sarà pronta ad abbracciare appieno l’era del gaming.

Scopri i dettagli sulla ricerca del nuovo CEO di Disney

Disney ha scelto il suo nuovo CEO

Disney è alla ricerca del suo nuovo CEO, cercando anche tra gli ex dirigenti di EA

Disney è alla ricerca del suo nuovo CEO

La maledizione delle sorelle Owens torna a mietere vittime, la Worner ha annunciato il sequel, attesissimo dai nostalgici degli anni 90 di Amori e incantesimi, Practical magic in lingua originale, la commedia fantasy con Nicole Kidman e Sandra Bullock, maghe dilettanti - ma non troppo - alle prese con amori impossibili. Una vera operazione nostalgia che potrebbe aggiudicarsi il podio dei sequel ritardatari dopo il ritorno di Hocus Pocus. Hollywood tiene molto alle sue stelle e fa di tutto perché non si perdano nel panorama dei giovanissimi talenti che affollano i red carpet, soprattutto social.Nicole Kidman e Sandra Bullock, le sorelle d’oro di HollywoodNon era necessario essere un fan del romance o del fantasy per lasciarsi ammaliare dalla magia di Amori e Incantesimi. Bastava vedere sullo schermo l’algida Nicole Kidman in compagnia della collega Sandra Bullock, una delle attrici più amate d’america e l’incantesimo era compiuto. Eppure, le due attrici, sorelle sullo schermo, raccontavano di maledizioni e amori impossibili, aggiungendo al talento e alla bellezza della coppia, quel mix di trama e sogno che, tendenzialmente, porta un film al successo.&nbsp;&nbsp;Kidman e Bullock, Sally e Gillian nel film, sono due sorelle vittime di una maledizione di famiglia, qualunque uomo si innamori di una Owens è destinato a morire. Mentre la prima cerca di farsi beffa del maleficio scegliendo di sposarsi e mettere su famiglia, la seconda preferirà una vita più libera, passando da un uomo a un altro senza mai avere legami stabili. Ma la maledizione è pronta a seguire le vite delle due sorelle a dispetto delle scelte di ognuna e il duo di star dovrà presto fare i conti con il proprio destino. Insomma, Amori e Incantesimi piace e piace fin dagli esordi sullo schermo e, nel mare di produzioni immolate sull’altare dello streaming compulsivo, non poteva mancare una operazione nostalgia così ben congegnata.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C8CpnmBJO9i/?igsh=MTBocjdkMTNpaDl1eg%3D%3D")Practical Magic 2, cosa sappiamo del sequelKidman e Bullock saranno, forti della loro fama ed esperienza, star e produttrici del sequel mentre alla sceneggiatura c’è un altro grande ritorno con Akiva Goldsman, già autrice del primo film. Non sappiamo nulla in merito a chi occuperà la sedia da regista ma sappiamo che Aidan Quinn, protagonista maschile della pellicola, si è detto pronto a tornare. Non abbiamo, per ora, ulteriori notizie sul cast e sulla trama ma, sappiamo di poterci fidare dell’esperienza di Goldsman alla sceneggiatura e della Kidman alla produzione, forte del successo della serie tv Big Little Lies di cui è stata da poco annunciata la terza stagione. E se le sorelle Owens sono pronte a tornare, noi, non vediamo l’ora di rivederle al lavoro.&nbsp;&nbsp;

La maledizione delle sorelle Owens torna a mietere vittime, la Worner ha annunciato il sequel, attesissimo dai nostalgici degli anni 90 di Amori e incantesimi, Practical magic in lingua originale, la commedia fantasy con Nicole Kidman e Sandra Bullock, maghe dilettanti - ma non troppo - alle prese con amori impossibili. Una vera operazione nostalgia che potrebbe aggiudicarsi il podio dei sequel ritardatari dopo il ritorno di Hocus Pocus. Hollywood tiene molto alle sue stelle e fa di tutto perché non si perdano nel panorama dei giovanissimi talenti che affollano i red carpet, soprattutto social.<h2>Nicole Kidman e Sandra Bullock, le sorelle d’oro di Hollywood</h2>Non era necessario essere un fan del romance o del fantasy per lasciarsi ammaliare dalla magia di Amori e Incantesimi. Bastava vedere sullo schermo l’algida Nicole Kidman in compagnia della collega Sandra Bullock, una delle attrici più amate d’america e l’incantesimo era compiuto. Eppure, le due attrici, sorelle sullo schermo, raccontavano di maledizioni e amori impossibili, aggiungendo al talento e alla bellezza della coppia, quel mix di trama e sogno che, tendenzialmente, porta un film al successo.&nbsp; &nbsp;Kidman e Bullock, Sally e Gillian nel film, sono due sorelle vittime di una maledizione di famiglia, qualunque uomo si innamori di una Owens è destinato a morire. Mentre la prima cerca di farsi beffa del maleficio scegliendo di sposarsi e mettere su famiglia, la seconda preferirà una vita più libera, passando da un uomo a un altro senza mai avere legami stabili. Ma la maledizione è pronta a seguire le vite delle due sorelle a dispetto delle scelte di ognuna e il duo di star dovrà presto fare i conti con il proprio destino. Insomma, Amori e Incantesimi piace e piace fin dagli esordi sullo schermo e, nel mare di produzioni immolate sull’altare dello streaming compulsivo, non poteva mancare una operazione nostalgia così ben congegnata.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C8CpnmBJO9i/?igsh=MTBocjdkMTNpaDl1eg%3D%3D")<h3>Practical Magic 2, cosa sappiamo del sequel</h3>Kidman e Bullock saranno, forti della loro fama ed esperienza, star e produttrici del sequel mentre alla sceneggiatura c’è un altro grande ritorno con Akiva Goldsman, già autrice del primo film. Non sappiamo nulla in merito a chi occuperà la sedia da regista ma sappiamo che Aidan Quinn, protagonista maschile della pellicola, si è detto pronto a tornare. Non abbiamo, per ora, ulteriori notizie sul cast e sulla trama ma, sappiamo di poterci fidare dell’esperienza di Goldsman alla sceneggiatura e della Kidman alla produzione, forte del successo della serie tv Big Little Lies di cui è stata da poco annunciata la terza stagione. E se le sorelle Owens sono pronte a tornare, noi, non vediamo l’ora di rivederle al lavoro.&nbsp;&nbsp;

Nicole Kidman e Sandra Bullock sono pronte a tornare streghe 

Amori e Incantesimi: tornano Nicole  Kidman e Sandra Bullock

Streghe per amore e non solo, la coppia di attrici torna a mixare pozioni per il sequel della commedia cult  anni 90


Amori e Incantesimi, dopo 25 anni il sequel dell’iconico film con Nicole Kidman e Sandra Bullock

Di sparatutto frenetici ne sono usciti parecchi negli ultimi anni, ma The Finals sembra avere qualcosa in più una marcia che gli altri non hanno avuto, oggi andremo ad osservare più nel dettaglio però la formula che sta portando in auge un gioco come questo spianando la strada ad un possibile ambiente esportivo.Semplice è sempre meglioUna delle parole chiave alla base del gioco sviluppato da&nbsp; Embark Studios, è semplicità ed immediatezza, si lo sappiamo a guardare una partita di The finals è difficile comprendere realmente fino in fondo ciò che sta succedendo, ma vi garantiamo che alla base della formula tutto si svolge su concetti davvero semplicissimi.&nbsp;Partiamo dalle classi, in The Finals, uno dei concetti principali del gameplay è la categorizzazione in classi che vanno dal più semplice leggero, molto danno e poca vita, passando per il medio che risulta essere un opzione molto neutra su cui non ci siamo trovati benissimo anche perchè dovrebbe essere il giocatore di supporto per i leggeri ed i pesanti, proprio questi ultimi sono i Tank della situazione, esplosivi armi d'alto potenziale di fuoco di soppressione e pochissima mobilità.&nbsp;Per ciascuna delle tre classi sopracitate ovviamente potremmo andare a creare dei kit plasmandoli a nostro piacimento acquistando nuove armi, nuovi gadget secondari e nuove abilità, per quanto riguarda la nostra prova su un paio di giorni non abbiamo riscontrato ci fossero armi più o meno forti, anche perchè come vedremo dopo durante i gunfight a far da padrona alla scena vi sarà il movimento e non tanto l'arma che avrete in mano.&nbsp;Come in Bad company 2 ma più in grandePer i vecchi fan della saga targata DICE, Bad Company 2 è stato un capostipite generazionale non solo in termini di gameplay ma anche in termini di novità portate su una scena troppo stantia in cui vi trovavano spazio i due capisaldi, Call of Duty ed Halo a spartirsi il mercato. The Finals cerca di fare ciò che fece Bad Company 2 all'epoca, la distruttibilità ambientale che all'epoca le prime versioni di frostbite metteva a disposizione sembravano fantascientifiche, oggi su The Finals troviamo ambienti completamente distruttibili, i quali ci trasmettono poca sicurezza e ci mettono sempre la pulce nell'orecchio sul non restare mai fermi.&nbsp;Proprio in termini di gameplay frenetico, il modello da cui prende spunto The Finals ci ricorda un po' qualcosa di veramente molto peculiare, che in molti di voi probabilmente non ricordano, ma stiamo parlando di Hyper Escape, il buco nell'acqua targato Ubisoft per quanto riguarda i Battle royale che cavalcavano l'onda dell'entusiasmo dettato dal successo di Apex Legends, certo dimenticatevi i mal di testa delle troppe fonti di luce e azioni a schermo di quel battle royale, ma tenete a mente la velocità delle azioni e soprattutto anche il time to kill.&nbsp;Le modalità di gioco sono veramente molto semplici, da comprendere alla base c'è la rincorsa ad un obbiettivo di denaro da raggiungere, una cifra che si potrà ottenere mediante diverse situazioni, come la conquista di obbiettivi sempre più succulenti, grazie ad una quantità sempre più elevata di verdoni negli obbiettivi man mano che il tempo scorre e mediante l'eliminazioni. Ricordatevi però di depositare sempre i vostri risparmi o rischierete di perdere un grosso jack pot a causa di un singolo errore.&nbsp;In termini di gameplay, inoltre non possiamo non parlare dell'enorme skill richiesta ai player per imparare a muoversi nella mappa e nel comprendere quanto sia importante il non restare mai fermi e il costante movimento che vi può permettere di vincere anche i fight più ostici, con la skill più grande in termini meccanici richiesta ai player che quindi è il tracking, la capacità di seguire con il proprio mirino l'avversario senza mai perdere il focus.&nbsp;Il tallone d'AchilleIl gioco si svolge su diverse modalità con alla base di tutte la raccolta di denaro, verremo inseriti in team da 3 e suddivisi su 4 squadre ben delineate, ecco già molti di voi potrebbero aver avvertito il problema, la necessità di giocare in squadre da tre e l'impossibilità nelle partite veloci di matchare attraverso la scelta di un ruolo fa si che le prime ore di gameplay fino alla conquista delle ranked sia un tripudio di stress.&nbsp;&nbsp;Nella nostra prova di The Finals, pur essendo un free to play anche piuttosto ben ottimizzato non abbiamo voluto coinvolgere altri elementi per la nostra prova sul campo e abbiamo provato l'esperienza che in molti avrebbero affrontato, ovvero l'oblio del giocare in solo, non essere affiancati dai persone che si conoscono è una delle esperienze che meno vi consigliamo, The Finals racchiude nella cooperazione il suo essere, mostrando il fianco in maniera incredibile alla impossibilità ci verrebbe da dire, di poter giocare in solitaria poichè più e più volte ci siamo ritrovati a dover giocare con compagni, che come noi alle prime armi, non sapevano ciò che dovevano fare e non riuscivano a coordinarsi finendo per capitombolare anche rovinosamente sotto i colpi di giocatori anche solo un minimo più coordinati che raggiungevano le cifre monstre in pochissimo tempo, rendendo l'esperienza di gioco davvero poco piacevole e a tratti frustrante.&nbsp;La comunicazione attraverso la chat vocale, esclusa l'opzione di quella testuale, sembra essere un opzione che difficilmente viene percorsa da giocatori novizi e che si lanciano nelle mappe senza troppa cognizione di causa e con probabilmente solo la spensieratezza di voler godersi uno sparatutto super frenetico.&nbsp;Scorci incredibili e buona varietàToccato il tasto dolente della produzione di The Finals, i ragazzi di Embark Studios, hanno voluto spingere tanto sull'aspetto estetico non solo dei personaggi davvero molto personalizzabili attraverso le solite skin in game con microtransazioni ad esse associate, ma anche al level desing e alla cura dei dettagli che ci vengono messi di fronte.La caratterizzazione di ogni singola mappa è pazzesca, ci siamo ritrovati ad affrontare partite in moltissimi e diversissimi luoghi senza mai avere la percezione che vi fossero asset riutilizzati in maniera spasmodica, anzi c'è un ottimo alternarsi di ambienti urbani, casinò, uffici, grattaceli e tanto altro, non vi nascondiamo che poi il reale punto di forza del gioco come sottolineato sopra lo troviamo nell'estrema dinamicità degli ambienti, i quali una volta distrutti creando ambienti unici e situazioni di gameplay che cambiano ogni match.&nbsp;Ultima menzione per la direzione artistica va sicuramente fatta per la gestione dell'illuminazione, il combattimento da dentro un edificio molto scuro verso un esterno a piena luce darà spazio a situazioni tattiche senza eguali.

Di sparatutto frenetici ne sono usciti parecchi negli ultimi anni, ma The Finals sembra avere qualcosa in più una marcia che gli altri non hanno avuto, oggi andremo ad osservare più nel dettaglio però la formula che sta portando in auge un gioco come questo spianando la strada ad un possibile ambiente esportivo.<h2>Semplice è sempre meglio</h2>Una delle parole chiave alla base del gioco sviluppato da&nbsp; <a href="https://gaming.libero.it/che-cosa-sono-i-videogiochi-indie">Embark Studios</a>, è semplicità ed immediatezza, si lo sappiamo a guardare una partita di The finals è difficile comprendere realmente fino in fondo ciò che sta succedendo, ma vi garantiamo che alla base della formula tutto si svolge su concetti davvero semplicissimi.&nbsp;Partiamo dalle classi, in The Finals, uno dei concetti principali del gameplay è la categorizzazione in classi che vanno dal più semplice leggero, molto danno e poca vita, passando per il medio che risulta essere un opzione molto neutra su cui non ci siamo trovati benissimo anche perchè dovrebbe essere il giocatore di supporto per i leggeri ed i pesanti, proprio questi ultimi sono i Tank della situazione, esplosivi armi d'alto potenziale di fuoco di soppressione e pochissima mobilità.&nbsp;Per ciascuna delle tre classi sopracitate ovviamente potremmo andare a creare dei kit plasmandoli a nostro piacimento acquistando nuove armi, nuovi gadget secondari e nuove abilità, per quanto riguarda la nostra prova su un paio di giorni non abbiamo riscontrato ci fossero armi più o meno forti, anche perchè come vedremo dopo durante i gunfight a far da padrona alla scena vi sarà il movimento e non tanto l'arma che avrete in mano.&nbsp;<h3>Come in Bad company 2 ma più in grande</h3>Per i vecchi fan della saga targata DICE, Bad Company 2 è stato un capostipite generazionale non solo in termini di gameplay ma anche in termini di novità portate su una scena troppo stantia in cui vi trovavano spazio i due capisaldi, <a href="https://gaming.libero.it/mw-3-solita-minestra-riscaldata">Call of Duty</a> ed Halo a spartirsi il mercato. The Finals cerca di fare ciò che fece Bad Company 2 all'epoca, la distruttibilità ambientale che all'epoca le prime versioni di frostbite metteva a disposizione sembravano fantascientifiche, oggi su The Finals troviamo ambienti completamente distruttibili, i quali ci trasmettono poca sicurezza e ci mettono sempre la pulce nell'orecchio sul non restare mai fermi.&nbsp;Proprio in termini di gameplay frenetico, il modello da cui prende spunto The Finals ci ricorda un po' qualcosa di veramente molto peculiare, che in molti di voi probabilmente non ricordano, ma stiamo parlando di Hyper Escape, il buco nell'acqua targato Ubisoft per quanto riguarda i Battle royale che cavalcavano l'onda dell'entusiasmo dettato dal successo di Apex Legends, certo dimenticatevi i mal di testa delle troppe fonti di luce e azioni a schermo di quel battle royale, ma tenete a mente la velocità delle azioni e soprattutto anche il time to kill.&nbsp;Le modalità di gioco sono veramente molto semplici, da comprendere alla base c'è la rincorsa ad un obbiettivo di denaro da raggiungere, una cifra che si potrà ottenere mediante diverse situazioni, come la conquista di obbiettivi sempre più succulenti, grazie ad una quantità sempre più elevata di verdoni negli obbiettivi man mano che il tempo scorre e mediante l'eliminazioni. Ricordatevi però di depositare sempre i vostri risparmi o rischierete di perdere un grosso jack pot a causa di un singolo errore.&nbsp;In termini di gameplay, inoltre non possiamo non parlare dell'enorme skill richiesta ai player per imparare a muoversi nella mappa e nel comprendere quanto sia importante il non restare mai fermi e il costante movimento che vi può permettere di vincere anche i fight più ostici, con la skill più grande in termini meccanici richiesta ai player che quindi è il tracking, la capacità di seguire con il proprio mirino l'avversario senza mai perdere il focus.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/THE_FINALS_Screenshot_0006_20220823_1920x1080_88efd9aaec.jpg" alt="l'incredibile distruttibilità di the finals">&nbsp;<h3>Il tallone d'Achille</h3>Il gioco si svolge su diverse modalità con alla base di tutte la raccolta di denaro, verremo inseriti in team da 3 e suddivisi su 4 squadre ben delineate, ecco già molti di voi potrebbero aver avvertito il problema, la necessità di giocare in squadre da tre e l'impossibilità nelle partite veloci di matchare attraverso la scelta di un ruolo fa si che le prime ore di gameplay fino alla conquista delle ranked sia un tripudio di stress.&nbsp;&nbsp;Nella nostra prova di The Finals, pur essendo un free to play anche piuttosto ben ottimizzato non abbiamo voluto coinvolgere altri elementi per la nostra prova sul campo e abbiamo provato l'esperienza che in molti avrebbero affrontato, ovvero l'oblio del giocare in solo, non essere affiancati dai persone che si conoscono è una delle esperienze che meno vi consigliamo, The Finals racchiude nella cooperazione il suo essere, mostrando il fianco in maniera incredibile alla impossibilità ci verrebbe da dire, di poter giocare in solitaria poichè più e più volte ci siamo ritrovati a dover giocare con compagni, che come noi alle prime armi, non sapevano ciò che dovevano fare e non riuscivano a coordinarsi finendo per capitombolare anche rovinosamente sotto i colpi di giocatori anche solo un minimo più coordinati che raggiungevano le cifre monstre in pochissimo tempo, rendendo l'esperienza di gioco davvero poco piacevole e a tratti frustrante.&nbsp;La comunicazione attraverso la chat vocale, esclusa l'opzione di quella testuale, sembra essere un opzione che difficilmente viene percorsa da giocatori novizi e che si lanciano nelle mappe senza troppa cognizione di causa e con probabilmente solo la spensieratezza di voler godersi uno sparatutto super frenetico.&nbsp;<h3>Scorci incredibili e buona varietà</h3>Toccato il tasto dolente della produzione di The Finals, i ragazzi di Embark Studios, hanno voluto spingere tanto sull'aspetto estetico non solo dei personaggi davvero molto personalizzabili attraverso le solite skin in game con microtransazioni ad esse associate, ma anche al level desing e alla cura dei dettagli che ci vengono messi di fronte.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/THE_FINALS_Screenshot_019_3840x2160_F_cc96604e60.jpg" alt="l'enorme mole di cosmetici per personalizzare i propri personaggi in the finals">La caratterizzazione di ogni singola mappa è pazzesca, ci siamo ritrovati ad affrontare partite in moltissimi e diversissimi luoghi senza mai avere la percezione che vi fossero asset riutilizzati in maniera spasmodica, anzi c'è un ottimo alternarsi di ambienti urbani, casinò, uffici, grattaceli e tanto altro, non vi nascondiamo che poi il reale punto di forza del gioco come sottolineato sopra lo troviamo nell'estrema dinamicità degli ambienti, i quali una volta distrutti creando ambienti unici e situazioni di gameplay che cambiano ogni match.&nbsp;Ultima menzione per la direzione artistica va sicuramente fatta per la gestione dell'illuminazione, il combattimento da dentro un edificio molto scuro verso un esterno a piena luce darà spazio a situazioni tattiche senza eguali.

Il nuovo sparatutto frenetico che sta spopolando su twitch The finals

The finals cosa lo rende tanto giocato ?

Dopo un paio di giorni finalmente siamo pronti a portarvi con noi nell'adrenalinico fps che sta sconvolgendo il mondo del gaming e di twitch

The Finals: concentrato di adrenalina

Dopo anni di incertezze e silenzi, finalmente il futuro competitivo di Fortnite sembra più chiaro, Esl Faceit hanno deciso di uscire allo scoperto e raccontare il futuro di un ecosistema fortissimo.Fortnite competitive una macchina mai partitaDopo 2 anni di inattività pure per quanto riguarda l'account social di Esl Faceit, il quale si occupa del competitivo di Fortnite, finalmente arrivano novità e news per i giocatori di tutto il mondo. Il nuovo sistema competitivo che investirà Fortnite si slegherà dal gioco regolare che conosciamo noi oggi e si trasferirà, grazie all'arrivo dell'Unreal Editor, su alcune isole personalizzate le quali diventeranno il terreno perfetto per Esl per creare ed innovare il mondo competitivo di Fortnite.&nbsp;Non si parla più delle solite modalità ma di veri e propri cambi di rotta, Esl e Faceit insieme al team di Epic hanno voluto implementare sistemi a classi e modalità competitive classiche del mondo degli shooter, come per esempio la prima isola sarà destinata alla modalità cattura la bandiera, che grazie ai nuovi strumenti dell'Unreal editor è finalmente realtà.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778456726058004662")&nbsp;Ecco quanto dichiarato da Rodrigo Samwell, Chief Commercial Officer di EFG, riguardo i nuovi cambiamenti in arrivo:Abbinando le capacità creative degli strumenti UEFN di Epic e della Creator Economy con l’esperienza di EFG nella creazione di ecosistemi competitivi di livello mondiale su larga scala, stiamo creando un’esperienza rivoluzionaria all’interno di Fortnite. Non stiamo solo costruendo un gioco: stiamo sviluppando una piattaforma di gioco competitiva autosufficiente che sblocca opportunità inestimabili per concorrenti, marchi e fan.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778454010229567566")&nbsp;Il ritorno alle attività competitive di Fortnite, ha risvegliato anche l'ambiente, portando con se molto entusiasmo per il titolo con le prime grandi squadre che son tornate ad affacciarsi al gioco in maniera differenti. Partendo dai Karmine Corp, super organizzazione francese in grado di divenire una super potenza in pochi anni, attraverso la costruzione di una sezione dedicata ai giochi di Riot davvero interessante, arrivando ad essere tra le squadre di LEC e di partecipare al VCT Emea di Valorant. Vi saranno poi anche nomi blasonati della storia competitiva, come il team Heretics e il team dei Dignitas, i quali si uniranno alle squadre di Zeta Divsion e Loud in un primo nuovo barlume di speranza per il competitivo di Fortnite.

Dopo anni di incertezze e silenzi, finalmente il futuro competitivo di Fortnite sembra più chiaro, Esl Faceit hanno deciso di uscire allo scoperto e raccontare il futuro di un ecosistema fortissimo.<h2>Fortnite competitive una macchina mai partita</h2>Dopo 2 anni di inattività pure per quanto riguarda l'account social di Esl Faceit, il quale si occupa del competitivo di <a href="https://gaming.libero.it/fortnite-midas-returns-ecco-le-soluzioni-alle-quest">Fortnite</a>, finalmente arrivano novità e news per i giocatori di tutto il mondo. Il nuovo sistema competitivo che investirà Fortnite si slegherà dal gioco regolare che conosciamo noi oggi e si trasferirà, grazie all'arrivo dell'Unreal Editor, su alcune isole personalizzate le quali diventeranno il terreno perfetto per Esl per creare ed innovare il mondo competitivo di Fortnite.&nbsp;Non si parla più delle solite modalità ma di veri e propri cambi di rotta, <a href="https://gaming.libero.it/esl-e-fiba-per-il-futuro-degli-e-sports-di-2-k">Esl </a>e Faceit insieme al team di Epic hanno voluto implementare sistemi a classi e modalità competitive classiche del mondo degli shooter, come per esempio la prima isola sarà destinata alla modalità cattura la bandiera, che grazie ai nuovi strumenti dell'Unreal editor è finalmente realtà.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778456726058004662")&nbsp;Ecco quanto dichiarato da Rodrigo Samwell, Chief Commercial Officer di EFG, riguardo i nuovi cambiamenti in arrivo:<blockquote>Abbinando le capacità creative degli strumenti UEFN di Epic e della Creator Economy con l’esperienza di EFG nella creazione di ecosistemi competitivi di livello mondiale su larga scala, stiamo creando un’esperienza rivoluzionaria all’interno di Fortnite. Non stiamo solo costruendo un gioco: stiamo sviluppando una piattaforma di gioco competitiva autosufficiente che sblocca opportunità inestimabili per concorrenti, marchi e fan.</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/ESL_Fortnite/status/1778454010229567566")&nbsp;Il ritorno alle attività competitive di Fortnite, ha risvegliato anche l'ambiente, portando con se molto entusiasmo per il titolo con le prime grandi squadre che son tornate ad affacciarsi al gioco in maniera differenti. Partendo dai Karmine Corp, super organizzazione francese in grado di divenire una super potenza in pochi anni, attraverso la costruzione di una sezione dedicata ai giochi di Riot davvero interessante, arrivando ad essere tra le squadre di LEC e di partecipare al VCT Emea di Valorant. Vi saranno poi anche nomi blasonati della storia competitiva, come il team Heretics e il team dei Dignitas, i quali si uniranno alle squadre di Zeta Divsion e Loud in un primo nuovo barlume di speranza per il competitivo di Fortnite.

Forntite il futuro competitivo è nelle mani dell'Unreal Editor e di tante nuove modalità

Fortnite annunciato il futuro competitivo del gioco

Fornite il futuro competitivo del gioco svelato da ESL e Faceit dopo lunghi anni di estrema incertezza e poche comunicazioni

Fortnite: il futuro competitivo del gioco è finalmente chiaro

Dopo aver affrontato il fantastico mondo di plastica di Barbie Land, la produttrice Margot Robbie si sta dirigendo verso il ricco terreno del Monopoly. La società di Robbie, LuckyChap, sta infatti producendo un lungometraggio in live-action basato sul celebre gioco da tavolo dedicato ai beni immobili. Anche la Hasbro Entertainment, finanziatrice del Monopoly, produrrà il film.&nbsp;Monopoly diventa un film: cosa sappiamoSecondo uno studio, Monopoli è il marchio di giochi da tavolo più popolare al mondo, con una notorietà globale del 99%. È disponibile in più di 100 Paesi e ha venduto quasi mezzo miliardo di copie a partire dal 1935. Non è ancora chiaro come Margot Robbie intenda ricavarne una storia. Chi interpreterà la mascotte del gioco, il ricco zio Pennybags? Ciò che è certo, è Margot Robbie si stia ormai concentrando sempre di più sugli adattamenti videoludici: neanche un mese fa, infatti, la star ha dichiarato di voler produrre un film su The Sims.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/fashiotainment/status/1778315502667944023")&nbsp;Senza condividere alcun dettaglio, il presidente del Lionsgate Motion Picture Group Adam Fogelson ha lasciato intendere che LuckyChap ha "un chiaro punto di vista sul film Monopoly". L'annuncio è stato fatto al CinemaCon, la fiera annuale delle sale cinematografiche che si sta svolgendo a Las Vegas.&nbsp;&nbsp;Adam Fogelson, nello specifico, ha dichiarato quanto segue:&nbsp;"Non potrei immaginare un team di produzione migliore di LuckyChap per questo amato e iconico marchio. Sono produttori eccezionali che scelgono i loro progetti con grande riflessione e attenzione, e si uniscono a Monopoly con un chiaro punto di vista. Siamo estremamente entusiasti di lavorare con l'intero team di LuckyChap su quello che noi tutti crediamo possa essere il loro prossimo blockbuster""Monopoli offre infinite possibilità narrative"La casa di produzione di Margot Robbie LuckyChap - i cui progetti precedenti includono, Tonya e Una donna promettente - è stata molto richiesta dopo il successo epocale di Barbie. Di recente, infatti, la società ha finanziato il film di successo del Sundance My Old Ass, che è stato venduto agli Amazon MGM Studios per 15 milioni di dollari.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/FilmUpdates/status/1778104659971874862")&nbsp;Prossimamente, inoltre, la società produrrà una nuova commedia natalizia per Universal Pictures. Zev Foreman, responsabile del settore cinematografico di Hasbro Entertainment, ha dichiarato:&nbsp;&nbsp;"Essendo uno dei giochi più iconici al mondo, Monopoly offre una piattaforma incredibile per le opportunità di narrazione. Siamo entusiasti di avere la visione unica di LuckyChap e Lionsgate al nostro fianco per portare questo pezzo storico della cultura popolare sul grande schermo"&nbsp;Non resta che attendere ulteriori informazioni!

Dopo aver affrontato il fantastico mondo di plastica di Barbie Land, la produttrice Margot Robbie si sta dirigendo verso il ricco terreno del Monopoly. La società di Robbie, LuckyChap, sta infatti producendo un lungometraggio in live-action basato sul celebre gioco da tavolo dedicato ai beni immobili. Anche la Hasbro Entertainment, finanziatrice del Monopoly, produrrà il film.&nbsp;<h2>Monopoly diventa un film: cosa sappiamo</h2>Secondo uno studio, Monopoli è il marchio di giochi da tavolo più popolare al mondo, con una notorietà globale del 99%. È disponibile in più di 100 Paesi e ha venduto quasi mezzo miliardo di copie a partire dal 1935. Non è ancora chiaro come Margot Robbie intenda ricavarne una storia. Chi interpreterà la mascotte del gioco, il ricco zio Pennybags? Ciò che è certo, è <a href="https://gaming.libero.it/barbie-in-arrivo-un-videogioco-dal-film-candidato-all-oscar">Margot Robbie</a> si stia ormai concentrando sempre di più sugli adattamenti videoludici: neanche un mese fa, infatti, la star ha dichiarato di voler <a href="https://gaming.libero.it/margot-robbie-produrra-un-film-ispirato-a-the-sims">produrre un film su The Sims</a>.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/fashiotainment/status/1778315502667944023")&nbsp;Senza condividere alcun dettaglio, il presidente del Lionsgate Motion Picture Group Adam Fogelson ha lasciato intendere che LuckyChap ha "un chiaro punto di vista sul film Monopoly". L'annuncio è stato fatto al CinemaCon, la fiera annuale delle sale cinematografiche che si sta svolgendo a Las Vegas.&nbsp;&nbsp;Adam Fogelson, nello specifico, ha dichiarato quanto segue:&nbsp;<blockquote>"Non potrei immaginare un team di produzione migliore di LuckyChap per questo amato e iconico marchio. Sono produttori eccezionali che scelgono i loro progetti con grande riflessione e attenzione, e si uniscono a Monopoly con un chiaro punto di vista. Siamo estremamente entusiasti di lavorare con l'intero team di LuckyChap su quello che noi tutti crediamo possa essere il loro prossimo blockbuster"</blockquote><h3>"Monopoli offre infinite possibilità narrative"</h3>La casa di produzione di Margot Robbie LuckyChap - i cui progetti precedenti includono, Tonya e Una donna promettente - è stata molto richiesta dopo il successo epocale di Barbie. Di recente, infatti, la società ha finanziato il film di successo del Sundance My Old Ass, che è stato venduto agli Amazon MGM Studios per 15 milioni di dollari.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/FilmUpdates/status/1778104659971874862")&nbsp;Prossimamente, inoltre, la società produrrà <a href="https://gaming.libero.it/damsel-la-recensione-del-nuovo-film-con-millie-bobby-brown-e-la-passione-dell-attrice-per-the-sims-4">una nuova commedia natalizia</a> per Universal Pictures. Zev Foreman, responsabile del settore cinematografico di Hasbro Entertainment, ha dichiarato:&nbsp;&nbsp;<blockquote>"Essendo uno dei giochi più iconici al mondo, Monopoly offre una piattaforma incredibile per le opportunità di narrazione. Siamo entusiasti di avere la visione unica di LuckyChap e Lionsgate al nostro fianco per portare questo pezzo storico della cultura popolare sul grande schermo"</blockquote>&nbsp;Non resta che attendere ulteriori informazioni!

Lionsgate e Hasbro hanno stretto un accordo con LuckyChap, casa produttrice di Barbie, per guidare lo sviluppo del film basato sul classico gioco da tavolo

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