Quando si tratta di videogiochi basati su anime e manga, ci sono dei successi e dei fallimenti. Spesso ci si aspetta che l'energia e la creatività dei franchise trasferiscano in modo fluido nel mondo dei giochi, ma purtroppo non sempre è così. Da Budokai Tenkaichi a titoli più recenti, come Dragon Ball Evolution, ecco i peggiori giochi tratti da anime e manga che è meglio evitare.Yu-Gi-Oh! Destiny Board TravelerChi avrebbe mai pensato di vedere Yu-Gi-Oh! trasformato in un party game? Eppure, Destiny Board Traveler lo ha fatto, e il risultato è stato deludente. Con un gameplay basato quasi interamente sulla casualità e meccaniche di gioco poco avvincenti, questo titolo si perde nel labirinto del noioso e del non ispirato.Naruto Shippuden: Dragon Blade ChroniclesTra i numerosi giochi basati su Naruto, Dragon Blade Chronicles spicca per essere uno dei peggiori. Nonostante un'idea intrigante di base, con Naruto e Sasuke alla ricerca di un drago leggendario, il gioco viene compromesso da combattimenti mal progettati, controlli scomodi e una serie di problemi tecnici che lo rendono un'esperienza frustrante.Yu-Yu Hakusho: Spirit DetectiveAnche un manga celebre come Yu Yu Hakusho non è immune dal ricevere un trattamento videogiochi discutibile. Spirit Detective si perde in un labirinto di design di livello intricato, combattimenti banali e una trama che risulta incomprensibile per chi non è un fan sfegatato della serie. Un'opera che manca il bersaglio e non riesce a catturare lo spirito dell'originale.Dragon Ball EvolutionSe il live action di Dragon Ball è stato considerato una delusione, il gioco che lo accompagna non è stato migliore. Con un game design noioso e poco ispirato, unite a una grafica deludente e meccaniche di gioco insoddisfacenti, Dragon Ball Evolution è meglio dimenticato.One Piece: Grand CruiseOne Piece: Grand Cruise tenta di portare l'universo di One Piece nel mondo della realtà virtuale, ma fallisce nel farlo in modo coinvolgente. Con un gameplay noioso e poco stimolante, l'unico aspetto positivo di questo gioco è poter vedere i personaggi di One Piece in VR, ma questo non basta a salvare l'esperienza complessiva.&nbsp;Questi titoli dimostrano che anche i franchise di successo possono produrre giochi deludenti. È importante fare attenzione e fare le dovute ricerche prima di investire tempo e denaro in un gioco basato su anime o manga.

Quando si tratta di videogiochi basati su anime e manga, ci sono dei successi e dei fallimenti. Spesso ci si aspetta che l'energia e la creatività dei franchise trasferiscano in modo fluido nel mondo dei giochi, ma purtroppo non sempre è così. Da Budokai Tenkaichi a titoli più recenti, come Dragon Ball Evolution, ecco i peggiori giochi tratti da anime e manga che è meglio evitare.<h2>Yu-Gi-Oh! Destiny Board Traveler</h2>Chi avrebbe mai pensato di vedere Yu-Gi-Oh! trasformato in un party game? Eppure, Destiny Board Traveler lo ha fatto, e il risultato è stato deludente. Con un gameplay basato quasi interamente sulla casualità e meccaniche di gioco poco avvincenti, questo titolo si perde nel labirinto del noioso e del non ispirato.<h3>Naruto Shippuden: Dragon Blade Chronicles</h3>Tra i numerosi giochi basati su Naruto, Dragon Blade Chronicles spicca per essere uno dei peggiori. Nonostante un'idea intrigante di base, con Naruto e Sasuke alla ricerca di un drago leggendario, il gioco viene compromesso da combattimenti mal progettati, controlli scomodi e una serie di problemi tecnici che lo rendono un'esperienza frustrante.<h3>Yu-Yu Hakusho: Spirit Detective</h3>Anche un manga celebre come Yu Yu Hakusho non è immune dal ricevere un trattamento videogiochi discutibile. Spirit Detective si perde in un labirinto di design di livello intricato, combattimenti banali e una trama che risulta incomprensibile per chi non è un fan sfegatato della serie. Un'opera che manca il bersaglio e non riesce a catturare lo spirito dell'originale.<h3>Dragon Ball Evolution</h3>Se il live action di Dragon Ball è stato considerato una delusione, il gioco che lo accompagna non è stato migliore. Con un game design noioso e poco ispirato, unite a una grafica deludente e meccaniche di gioco insoddisfacenti, Dragon Ball Evolution è meglio dimenticato.<h3>One Piece: Grand Cruise</h3>One Piece: Grand Cruise tenta di portare l'universo di One Piece nel mondo della realtà virtuale, ma fallisce nel farlo in modo coinvolgente. Con un gameplay noioso e poco stimolante, l'unico aspetto positivo di questo gioco è poter vedere i personaggi di One Piece in VR, ma questo non basta a salvare l'esperienza complessiva. &nbsp;Questi titoli dimostrano che anche i franchise di successo possono produrre giochi deludenti. È importante fare attenzione e fare le dovute ricerche prima di investire tempo e denaro in un gioco basato su anime o manga.

I peggiori videogiochi tratti da anime e manga iconici

 I peggiori videogiochi tratti da anime e manga

5 Bites of gaming: I peggiori videogiochi tratti da anime e manga

Una volta concluso il "totonomi" per la conduzione di Sanremo, affidato al toscanissimo Carlo Conti, ora è la volta di Affari tuoi, il popolare programma targato Rai e storicamente guidato da Amadeus che, oggi vince la conduzione di Stefano de Martino. Si apre un nuovo capitolo per l’ ex ballerino di Amici ed ex della showgirl Belen Rodriguez, un percorso che potrebbe portarlo fino alla conduzione del Festival di Sanremo.Stefano de Martino, da Amici ad Affari tuoi&nbsp;Stefano de Martino, campano classe 1989, è diventato noto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione, in qualità di concorrente, al celebre talent, condotto da Maria de Filippi, Amici. De Martino che ha iniziato a studiare danza dall’età di 10 anni, si è distinto all’interno del programma per le sue eccezionali doti da ballerino e, pur non vincendo la competizione finale - verrà eliminato in semifinale - si classificherà primo tra i ballerini guadagnando un contratto con il Complexions Contemporary Ballet che lo porterà in tour fino in Nuova Zelanda. Il passaggio dalla danza alla conduzione avviene rapidamente, nel 2015 infatti, Stefano de Martino conduce il daytime proprio di Amici. Seguiranno poi show come Selfie, condotto da Simona Ventura e Pequeños gigantes, guidato dalla futura compagna Belen Rodriguez.&nbsp;&nbsp;Le esperienze di conduzione proseguono e, per la prima volta, de Martino sostituisce Amadeus presentando il programma Stasera tutto è possibile. Ma la fama di Stefano de Martino non si limita alla sola carriera professionale. Il gossip diverrà un compagno costante per il giovane conduttore, prima per la relazione con la cantante Emma Marrone, durante il periodo di partecipazione ad Amici, e poi - come già anticipato - con la collega Belen Rodriguez da cui avrà il suo primo figlio, Santiago. Oggi de Martino torna a far parlare di sè dopo la conferma ufficiale, condivisa dal giornalista Giuseppe Candela, del suo ruolo da conduttore del programma Affari tuoi, in sostituzione di Amadeus dopo l’addio, recentissimo, alla Rai. Sempre stando a quanto riportato dal giornalista, il conduttore avrebbe guadagnato, oltre al programma della Rai, un contratto di 4 anni e la possibilità di condurre il Festival di Sanremo dopo Carlo Conti.Il videogame di Affari tuoi e Belen testimonial di Call of DutyStefano de Martino condurrà dunque uno dei giochi a premi più amati dal pubblico della Rai ma Affari tuoi è un successo anche tra i gamer. Il videogame di Affari tuoi, dallo stile un vintage è una divertente versione digitale del programma di punta della Rai di cui vi riportiamo la descrizione ufficiale:&nbsp;&nbsp;“​​Dopo aver scelto una delle scatole proposte si dovranno aprire le altre, una ad una. Mentre verranno aperte sarà possibile indovinare cosa c'è in quella che si è scelto. Il"Dottore" di volta in volta proporrà una somma di denaro per riavere indietro la scatola. Si dovrà quindi fare la scelta giusta:rifiutare la sua offerta e sperare che la propria scatola contenga una somma maggiore, oppure venderla al prezzo proposto e fare un ottimo affare!"&nbsp;&nbsp;Restando in tema gaming vi ricordiamo anche un nostro precedente articolo in cui vi abbiamo parlato dell’esperienza di Belen come testimonial di Call of Duty: Infinite Warfare. La presenza della showgirl nella promozione del videogame ha scatenato le perplessità dei fan del gioco ma, a quanto pare, Belen, da amante delle sfide, ha ben pensato di non tirarsi indietro o lasciarsi intimidire dalle critiche. Belen o meno, Call of Duty, rimane uno dei videogame più giocati e amati di sempre, chissà che non arrivi ad appassionare anche Stefano de Martino.

Una volta concluso il "totonomi" per la conduzione di Sanremo, affidato al toscanissimo Carlo Conti, ora è la volta di Affari tuoi, il popolare programma targato Rai e storicamente guidato da Amadeus che, oggi vince la conduzione di Stefano de Martino. Si apre un nuovo capitolo per l’ ex ballerino di Amici ed ex della showgirl Belen Rodriguez, un percorso che potrebbe portarlo fino alla conduzione del Festival di Sanremo.<h2>Stefano de Martino, da Amici ad Affari tuoi&nbsp;</h2>Stefano de Martino, campano classe 1989, è diventato noto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione, in qualità di concorrente, al celebre talent, condotto da Maria de Filippi, Amici. De Martino che ha iniziato a studiare danza dall’età di 10 anni, si è distinto all’interno del programma per le sue eccezionali doti da ballerino e, pur non vincendo la competizione finale - verrà eliminato in semifinale - si classificherà primo tra i ballerini guadagnando un contratto con il Complexions Contemporary Ballet che lo porterà in tour fino in Nuova Zelanda. Il passaggio dalla danza alla conduzione avviene rapidamente, nel 2015 infatti, Stefano de Martino conduce il daytime proprio di Amici. Seguiranno poi show come Selfie, condotto da Simona Ventura e Pequeños gigantes, guidato dalla futura compagna Belen Rodriguez.&nbsp; &nbsp;Le esperienze di conduzione proseguono e, per la prima volta, de Martino sostituisce Amadeus presentando il programma Stasera tutto è possibile. Ma la fama di Stefano de Martino non si limita alla sola carriera professionale. Il gossip diverrà un compagno costante per il giovane conduttore, prima per la relazione con la cantante Emma Marrone, durante il periodo di partecipazione ad Amici, e poi - come già anticipato - con la collega Belen Rodriguez da cui avrà il suo primo figlio, Santiago. Oggi de Martino torna a far parlare di sè dopo la conferma ufficiale, condivisa dal giornalista Giuseppe Candela, del suo ruolo da conduttore del programma Affari tuoi, in sostituzione di Amadeus dopo l’addio, recentissimo, alla Rai. Sempre stando a quanto riportato dal giornalista, il conduttore avrebbe guadagnato, oltre al programma della Rai, un contratto di 4 anni e la possibilità di condurre il Festival di Sanremo dopo Carlo Conti.<h3>Il videogame di Affari tuoi e Belen testimonial di Call of Duty</h3>Stefano de Martino condurrà dunque uno dei giochi a premi più amati dal pubblico della Rai ma Affari tuoi è un successo anche tra i gamer. Il videogame di Affari tuoi, dallo stile un vintage è una divertente versione digitale del programma di punta della Rai di cui vi riportiamo la descrizione ufficiale:&nbsp;&nbsp;<blockquote>“​​Dopo aver scelto una delle scatole proposte si dovranno aprire le altre, una ad una. Mentre verranno aperte sarà possibile indovinare cosa c'è in quella che si è scelto. Il"Dottore" di volta in volta proporrà una somma di denaro per riavere indietro la scatola. Si dovrà quindi fare la scelta giusta:rifiutare la sua offerta e sperare che la propria scatola contenga una somma maggiore, oppure venderla al prezzo proposto e fare un ottimo affare!"&nbsp;</blockquote>&nbsp;Restando in tema gaming vi ricordiamo anche un nostro precedente articolo in cui vi abbiamo parlato dell’esperienza di <a href="https://gaming.libero.it/belen-rodriguez-quella-volta-che-e-stata-testimonial-a-sorpresa-di-call-of-duty-infinite-warfare">Belen come testimonial di Call of Duty: Infinite Warfare.</a> La presenza della showgirl nella promozione del videogame ha scatenato le perplessità dei fan del gioco ma, a quanto pare, Belen, da amante delle sfide, ha ben pensato di non tirarsi indietro o lasciarsi intimidire dalle critiche. Belen o meno, Call of Duty, rimane uno dei videogame più giocati e amati di sempre, chissà che non arrivi ad appassionare anche Stefano de Martino.

L'ex ballerino di Amici sostituirà Amadeus con un contratto di 4 anni

Stefano de Martino sarà il nuovo conduttore di Affari tuoi

L’ex ballerino di Amici sostituisce Amadeus dopo l’addio alla Rai e guadagna un contratto da 4 anni.


Stefano de Martino è il nuovo conduttore di Affari tuoi il popolare show che ha ispirato il videogioco ufficiale

Dopo una carriera in Sony durata ventinove anni, il presidente di Playstation Jim Ryan, il volto del lancio della PS5 si ritirerà dalla posizione di CEO di Sony Interactive, ruolo che ha avuto dal 2019. In un comunicato stampa la multinazionale giapponese ha annunciato che Ryan si separerà dall'azienda a Marzo 2024.La Carriera di Jim RyanRyan iniziò la sua carriera in Sony nel ramo europeo di Sony Electronic Publishing, la divisione videoludica dell'azienda giapponese, nel 1994, prima del lancio della prima Playstation, Ryan riuscì a imporsi come figura di riferimento del distaccamento europeo durante il periodo in cui la Playstation venne rilasciata e cambiò per sempre l'industria delle console casalinghe.&nbsp;Dopo 17 anni in cui ricoprì il ruolo di Finance Officer e poi di vicepresidente di SEP, viene promosso nel 2011 a CEO di Sony Computer Entertainment Europe, sotto la sua guida la Playstation vende benissimo nella regione, soprattutto durante l'era PS4. &nbsp;CEO di Sony InteractiveNel 2016 viene promosso a capo delle vendite e del marketing di Sony Interactive, aprendo un età d'oro per la Playstation, con uscite esclusive acclamatissime come God of War, The Last of Us Parte 2 e Spider-Man di Insomniac Studios. Questo periodo di grande successo gli permette di diventare vicepresidente di Playstation nel 2018 per poi succedere a John Kodera nel 2019.&nbsp;Da presidente, il suo progetto più importante è il lancio della PS5, un evento mediatico mai visto prima, con la console sold out in pochissimo tempo nonostante il periodo della pandemia rendesse difficile la produzione e la rivendita della console e rendendolo il lancio più di successo per una console Sony e dopo 3 anni ha raggiunto le 40 milioni di unità vendute.Il Futuro di Sony InteractiveCon l'uscita di una figura di successo come Ryan, viene da chiedersi come procederà Sony Interactive. Il CEO uscente infatti, aveva pianificato di investire nel sistema "Games as a Service" (il sistema utilizzato ad esempio da Fortnite che offre un flusso costante di contenuti e aggiornamenti) per Playstation, decisione che lo aveva reso poco popolare fra i fan.&nbsp;&nbsp;Non si sa se questi piani verranno perseguiti dal nuovo management di Hiroki Totoki, il successore designato di Ryan, già presidente di Sony Group Corporate, che ha dichiarato "lavorerò a stretto contatto con il presidente di Sony Kenichiro Yoshida per decidere il futuro di SIE".

Dopo una carriera in Sony durata ventinove anni, il presidente di Playstation Jim Ryan, il volto del lancio della PS5 si ritirerà dalla posizione di CEO di Sony Interactive, ruolo che ha avuto dal 2019. In un comunicato stampa la multinazionale giapponese ha annunciato che Ryan si separerà dall'azienda a Marzo 2024.<h2>La Carriera di Jim Ryan</h2>Ryan iniziò la sua carriera in Sony nel ramo europeo di Sony Electronic Publishing, la divisione videoludica dell'azienda giapponese, nel 1994, prima del lancio della prima Playstation, Ryan riuscì a imporsi come figura di riferimento del distaccamento europeo durante il periodo in cui la Playstation venne rilasciata e cambiò per sempre l'industria delle console casalinghe.&nbsp;Dopo 17 anni in cui ricoprì il ruolo di Finance Officer e poi di vicepresidente di SEP, viene promosso nel 2011 a CEO di Sony Computer Entertainment Europe, sotto la sua guida la Playstation vende benissimo nella regione, soprattutto durante l'era PS4. &nbsp;<h3>CEO di Sony Interactive</h3>Nel 2016 viene promosso a capo delle vendite e del marketing di Sony Interactive, aprendo un età d'oro per la Playstation, con uscite esclusive acclamatissime come God of War, The Last of Us Parte 2 e Spider-Man di Insomniac Studios. Questo periodo di grande successo gli permette di diventare vicepresidente di Playstation nel 2018 per poi succedere a John Kodera nel 2019.&nbsp;Da presidente, il suo progetto più importante è il lancio della PS5, un evento mediatico mai visto prima, con la console sold out in pochissimo tempo nonostante il periodo della pandemia rendesse difficile la produzione e la rivendita della console e rendendolo il lancio più di successo per una console Sony e dopo 3 anni ha raggiunto le 40 milioni di unità vendute.<h3>Il Futuro di Sony Interactive</h3>Con l'uscita di una figura di successo come Ryan, viene da chiedersi come procederà Sony Interactive. Il CEO uscente infatti, aveva pianificato di investire nel sistema "Games as a Service" (il sistema utilizzato ad esempio da Fortnite che offre un flusso costante di contenuti e aggiornamenti) per Playstation, decisione che lo aveva reso poco popolare fra i fan.&nbsp;&nbsp;Non si sa se questi piani verranno perseguiti dal nuovo management di Hiroki Totoki, il successore designato di Ryan, già presidente di Sony Group Corporate, che ha dichiarato "lavorerò a stretto contatto con il presidente di Sony Kenichiro Yoshida per decidere il futuro di SIE".

Dopo un periodo di ventinove anni, il capo della sezione dei giochi del grande gigante giapponese si ritirerà, e sarà Hiroki Totoki a subentrargli.

Jim Ryan, il presidente e CEO di PlayStation si è ritirato

Dopo ventinove anni, il presidente della divisione videoludica del colosso Giapponese andrà in pensione, a sostituirlo Hiroki Totoki.

Si ritira il CEO di Sony Interactive, Jim Ryan

Tomb Raider: Le Origini di Lara Croft è una serie animata targata Netflix dedicata all'eroina dell'omonimo videogioco. La serie debutterà ad ottobre e intanto la piattaforma di streaming ci ha permesso con il nuovo trailer di dare uno sguardo a quello che vedremo nello show. L'anime debutterà sulla piattaforma di streaming il 10 ottobre e nell'attesa, facciamo anche un recap dei migliori giochi dedicata alla predatrice di tombe.Tomb Raider: La Leggenda di Lara Croft, il nuovo trailerGià il primo trailer ci aveva conviti che quella che si prospetta è forse una delle migliori trasposizioni dedicate a Lara, ma con il secondo video, Netflix aumenta decisamente il livello di hype. Nelle veloci sequenze condivise dalla piattaforma di streaming, vediamo Lara Croft alle prese con un lavoro su se stessa, per capire chi è e scoprire la vera natura del suo destino. La serie anime è ambientata subito dopo gli eventi di Shadow of the Tomb Raider, ultimo capitolo della più fortunata trilogia videoludica su Lara Croft. Ma il viaggio alla scoperta di sé non riuscirà a tenere Lara lontana troppo a lungo dalle sue avventure. Nel trailer vediamo infatti l'eroina lanciarsi da dirupi e montagne, dar vita ad inseguimenti adrenalinici e correre attraverso ambientazioni degne dei migliori videogiochi della saga. Ma non solo.&nbsp;&nbsp;Le immagini introducono anche quello che quasi sicuramente sarà il nuovo villain contro cui Lara e i suoi alleati dovranno misurarsi. Il nemico in questione sembra conoscere bene i dubbi e le paure che tormentano la nostra Tomb Raider e sembra desideroso di sfruttarne pienamente la vulnerabilità. Il compito di Lara in questa serie sarà dunque duplice: affrontare i suoi demoni per avere così la possibilità di sconfiggere il suo nemico.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-3FuZAulHp/")La Leggenda di Lara, cosa sappiamo sulla serieOltre alla data d'uscita che, per quanto cada in autunno, non è poi così lontana - ricordiamolo La Leggenda di Lara Croft uscirà il 10 ottobre - sappiamo anche chi sono i membri del cast impegnati nel doppiaggio. Dopo Angelina Jolie e Alicia Vikander, ora tocca all’attrice Hayley Atwell dare vita ad una nuova versione dell’icona più celebre dei videogiochi. La Atwell è nota al pubblico soprattutto in veste dell'agente Carter nei film dedicati a Captain America, il primo vendicatore, di cui è il principale interesse amoroso. dopo una serie in cui l'agente Carter è protagonista, Hayley Atwell ha ben pensato di proseguire la sua carriera nel mondo fantasy dando la sua voce a Lara."Gli script sono davvero ottimi e sono così divertenti. E penso anche che ho avuto così tanta pratica e preparazione su come mantenere il livello di attività ed energia solo con la tua voce interpretando il ruolo di Captain Carter. Questo mi ha posto in buona posizione per dire: Ecco come si fa, come doppiatore, cosa serve, per essere confinato in uno spazio ristretto e non essere visto, ma facendo affidamento totale sulla voce per raccontare questa storia e stimolare l’immaginazione degli altri. Quindi sì, una cosa ha certamente alimentato l’altra. È davvero toccante, divertente e leggero e mi è piaciuto molto farlo. Penso che la cosa che ottengono così bene è che ne capiscono davvero il tono. Lo stanno spingendo verso ciò che vogliono i fan, ma anche verso una progressione naturale di dove potrebbe andare dopo. Lo adoro"instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-qNvfDTIuY/")Chi è Lara Croft?Dopo quasi 30 anni dall'uscita del primo videogioco di Tomb Raider, Lara continua ad essere uno dei personaggi al contempo più amati e più misteriosi del mondo gaming. Ma chi è davvero Lara Croft? Nei vari adattamenti cinematografici ogni volta viene ripreso un punto particolare della sua biografia ma se c'è una cosa in cui tutti sono concordi è che Lara è un'avventuriera. Fin da giovanissima si lascia incantare da tesori nascosti e terre lontane e sono queste le caratterizzazioni principale ideate da Core Design primo sviluppatore del gioco. La leggenda vera e propria nasce - letteralmente- quando il personaggio giunge alla Square Enix che darà il via alle più fortunate uscite lato gaming che esploreranno anche il lato umano, i legami e gli affetti di Lara.

Tomb Raider: Le Origini di Lara Croft è una serie animata targata Netflix dedicata all'eroina dell'omonimo videogioco. La serie debutterà ad ottobre e intanto la piattaforma di streaming ci ha permesso con il nuovo trailer di dare uno sguardo a quello che vedremo nello show. L'anime debutterà sulla piattaforma di streaming il 10 ottobre e nell'attesa, facciamo anche un recap dei migliori giochi dedicata alla predatrice di tombe.<h2>Tomb Raider: La Leggenda di Lara Croft, il nuovo trailer</h2>Già il primo trailer ci aveva conviti che quella che si prospetta è forse una delle migliori trasposizioni dedicate a Lara, ma con il secondo video, Netflix aumenta decisamente il livello di hype. Nelle veloci sequenze condivise dalla piattaforma di streaming, vediamo <a href="https://gaming.libero.it/lara-croft-votata-come-personaggio-piu-iconico-di-sempre-dei-videogiochi">Lara Croft</a> alle prese con un lavoro su se stessa, per capire chi è e scoprire la vera natura del suo destino. La serie anime è ambientata subito dopo gli eventi di Shadow of the Tomb Raider, ultimo capitolo della più fortunata trilogia videoludica su Lara Croft. Ma il viaggio alla scoperta di sé non riuscirà a tenere Lara lontana troppo a lungo dalle sue avventure. Nel trailer vediamo infatti l'eroina lanciarsi da dirupi e montagne, dar vita ad inseguimenti adrenalinici e correre attraverso ambientazioni degne dei migliori videogiochi della saga. Ma non solo.&nbsp;&nbsp;Le immagini introducono anche quello che quasi sicuramente sarà il nuovo villain contro cui Lara e i suoi alleati dovranno misurarsi. Il nemico in questione sembra conoscere bene i dubbi e le paure che tormentano la nostra Tomb Raider e sembra desideroso di sfruttarne pienamente la vulnerabilità. Il compito di Lara in questa serie sarà dunque duplice: affrontare i suoi demoni per avere così la possibilità di sconfiggere il suo nemico.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-3FuZAulHp/")<h3>La Leggenda di Lara, cosa sappiamo sulla serie</h3>Oltre alla data d'uscita che, per quanto cada in autunno, non è poi così lontana - ricordiamolo La Leggenda di Lara Croft uscirà il 10 ottobre - sappiamo anche chi sono i membri del cast impegnati nel doppiaggio. Dopo Angelina Jolie e Alicia Vikander, ora tocca all’attrice <a href="https://gaming.libero.it/ascoltiamo-finalmente-la-nuova-lara-croft-con-la-voce-di-hayley-atwell">Hayley Atwell</a> dare vita ad una nuova versione dell’icona più celebre dei videogiochi. La Atwell è nota al pubblico soprattutto in veste dell'agente Carter nei film dedicati a Captain America, il primo vendicatore, di cui è il principale interesse amoroso. dopo una serie in cui l'agente Carter è protagonista, Hayley Atwell ha ben pensato di proseguire la sua carriera nel mondo fantasy dando la sua voce a Lara.<blockquote>"Gli script sono davvero ottimi e sono così divertenti. E penso anche che ho avuto così tanta pratica e preparazione su come mantenere il livello di attività ed energia solo con la tua voce interpretando il ruolo di Captain Carter. Questo mi ha posto in buona posizione per dire: Ecco come si fa, come doppiatore, cosa serve, per essere confinato in uno spazio ristretto e non essere visto, ma facendo affidamento totale sulla voce per raccontare questa storia e stimolare l’immaginazione degli altri. Quindi sì, una cosa ha certamente alimentato l’altra. È davvero toccante, divertente e leggero e mi è piaciuto molto farlo. Penso che la cosa che ottengono così bene è che ne capiscono davvero il tono. Lo stanno spingendo verso ciò che vogliono i fan, ma anche verso una progressione naturale di dove potrebbe andare dopo. Lo adoro"</blockquote>instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C-qNvfDTIuY/")<h3>Chi è Lara Croft?</h3>Dopo quasi 30 anni dall'uscita del primo videogioco di Tomb Raider, Lara continua ad essere uno dei personaggi al contempo più amati e più misteriosi del mondo gaming. Ma chi è davvero Lara Croft? Nei vari adattamenti cinematografici ogni volta viene ripreso un punto particolare della sua biografia ma se c'è una cosa in cui tutti sono concordi è che Lara è un'avventuriera. Fin da giovanissima si lascia incantare da tesori nascosti e terre lontane e sono queste le caratterizzazioni principale ideate da Core Design primo sviluppatore del gioco. La leggenda vera e propria nasce - letteralmente- quando il personaggio giunge alla Square Enix che darà il via alle più fortunate uscite lato gaming che esploreranno anche il lato umano, i legami e gli affetti di Lara.

Netflix svela il nuovo trailer della serie animata dedicata a Lara Croft

Tomb Raider: La Leggenda di Lara Croft -Nuovo trailer 

Il nuovo trailer della serie Netflix ci trasporta al cuore del mito dell'eroina più amata dei videogame

Tomb Raider, svelato il nuovo trailer di The Legend of Lara Croft

Nel mondo del gaming, le attese sono sempre alte quando si parla di Nintendo. Tuttavia, c'è stata una sorpresa per i fan durante la recente edizione del Gamescom 2024: Nintendo ha annunciato la sua assenza dall'evento di quest'anno.&nbsp;&nbsp;Nintendo non parteciperà alla Gamescom 2024Il Gamescom è una delle più grandi fiere internazionali di videogiochi e intrattenimento interattivo. Si tiene annualmente a Colonia, in Germania, ed è un evento molto atteso dalla comunità dei videogiocatori, dagli sviluppatori e dagli addetti ai lavori dell'industria del gaming. Durante il Gamescom, vengono presentati nuovi giochi, tecnologie e tendenze del settore, oltre a offrire la possibilità di provare in anteprima molti titoli in uscita.&nbsp;È anche un'opportunità per le aziende di networking, partnership commerciali e per interagire direttamente con i fan. La fiera comprende conferenze stampa, mostre, panel di discussione, tornei eSports e molto altro ancora. I Gamescom 2024 si svolgeranno da mercoledì 21 Agosto a domenica 25 agosto.&nbsp;Nonostante la Gamescom di Colonia sia stata descritta come uno dei momenti clou dell'anno dall'Associazione Federale Tedesca dei Software per l’Intrattenimento Interattivo, sembra che il palco rimarrà privo della presenza della tanto attesa "Nintendo Switch 2".&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/MyNintendoNews/status/1779877568163832117")Tuttavia, c'è una luce in fondo al tunnel: i publisher avranno comunque l'opportunità di presentare i loro titoli per Nintendo Switch durante l'evento di streaming "Opening Night Live" previsto per il 20 agosto, mantenendo viva l'attenzione dei giocatori per le novità in arrivo.&nbsp;Nintendo Indie World domani alle ore 16:00Ma non tutto è perduto per i fan di Nintendo, perché oggi è emersa una notizia che sicuramente li farà sorridere. È stato annunciato che domani, 17 aprile alle ore 16 italiane, Nintendo terrà una presentazione Indie World. Questo evento online promette di essere un concentrato di emozioni per i fan degli indie, con una durata prevista di circa 20 minuti. Durante la presentazione, saranno svelati e discussi numerosi titoli indie in arrivo nel corso del 2024.twitterEmbed("https://twitter.com/NintendoItalia/status/1780220576780402776")Gli Indie World di Nintendo sono sempre stati un momento speciale per la community dei giocatori. Sono l'occasione perfetta per scoprire gemme nascoste e titoli innovativi, spesso capaci di sorprendere anche i giocatori più esperti. Con l'attenzione di Nintendo ora rivolta agli sviluppatori indipendenti, ci si può aspettare una vasta gamma di giochi interessanti e originali pronti a catturare l'immaginazione dei giocatori di tutto il mondo.Quindi, per chi è in attesa di nuove avventure, di mondi da esplorare e di storie da vivere, non resta che segnare sul calendario l'appuntamento con l'Indie World di Nintendo di domani. Si prospetta un'esperienza entusiasmante e ricca di sorprese, che sicuramente terrà alta la passione per il gaming indie e l'amore per i titoli Nintendo.

Nel mondo del gaming, le attese sono sempre alte quando si parla di Nintendo. Tuttavia, c'è stata una sorpresa per i fan durante la recente edizione del Gamescom 2024: Nintendo ha annunciato la sua assenza dall'evento di quest'anno.&nbsp; &nbsp;<h2>Nintendo non parteciperà alla Gamescom 2024</h2>Il Gamescom è una delle più grandi fiere internazionali di videogiochi e intrattenimento interattivo. Si tiene annualmente a Colonia, in Germania, ed è un evento molto atteso dalla comunità dei videogiocatori, dagli sviluppatori e dagli addetti ai lavori dell'industria del gaming. Durante il Gamescom, vengono presentati nuovi giochi, tecnologie e tendenze del settore, oltre a offrire la possibilità di provare in anteprima molti titoli in uscita.&nbsp; È anche un'opportunità per le aziende di networking, partnership commerciali e per interagire direttamente con i fan. La fiera comprende conferenze stampa, mostre, panel di discussione, tornei eSports e molto altro ancora. I Gamescom 2024 si svolgeranno da mercoledì 21 Agosto a domenica 25 agosto. &nbsp;Nonostante la Gamescom di Colonia sia stata descritta come uno dei momenti clou dell'anno dall'Associazione Federale Tedesca dei Software per l’Intrattenimento Interattivo, sembra che il palco rimarrà privo della presenza della tanto attesa "<a href="https://gaming.libero.it/nintendo-switch-2-e-davvero-necessaria">Nintendo Switch 2</a>".&nbsp; &nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/MyNintendoNews/status/1779877568163832117")Tuttavia, c'è una luce in fondo al tunnel: i publisher avranno comunque l'opportunità di presentare i loro titoli per Nintendo Switch durante l'evento di streaming "Opening Night Live" previsto per il 20 agosto, mantenendo viva l'attenzione dei giocatori per le novità in arrivo. &nbsp;<h3>Nintendo Indie World domani alle ore 16:00</h3>Ma non tutto è perduto per i fan di Nintendo, perché oggi è emersa una notizia che sicuramente li farà sorridere. È stato annunciato che domani, 17 aprile alle ore 16 italiane, Nintendo terrà una presentazione Indie World. Questo evento online promette di essere un concentrato di emozioni per i fan degli indie, con una durata prevista di circa 20 minuti. Durante la presentazione, saranno svelati e discussi <a href="https://gaming.libero.it/che-cosa-sono-i-videogiochi-indie">numerosi titoli indie</a> in arrivo nel corso del 2024.twitterEmbed("https://twitter.com/NintendoItalia/status/1780220576780402776") Gli Indie World di Nintendo sono sempre stati un momento speciale per la community dei giocatori. Sono l'occasione perfetta per scoprire gemme nascoste e titoli innovativi, spesso capaci di sorprendere anche i giocatori più esperti. Con l'attenzione di Nintendo ora rivolta agli sviluppatori indipendenti, ci si può aspettare una vasta gamma di giochi interessanti e originali pronti a catturare l'immaginazione dei giocatori di tutto il mondo. Quindi, per chi è in attesa di nuove avventure, di mondi da esplorare e di storie da vivere, non resta che segnare sul calendario l'appuntamento con l'Indie World di Nintendo di domani. Si prospetta un'esperienza entusiasmante e ricca di sorprese, che sicuramente terrà alta la passione per il gaming indie e l'amore per i titoli Nintendo.

Nintendo questa settimana ha rilasciato numerosi avvisi importanti, come che non sarà presente al Gamescom  ed un nuovo Indie World

Nintendo annuncia un nuovo Indie World domani

Nintendo questa settimana ha rilasciato numerosi avvisi importanti, come che non sarà presente al Gamescom di Colonia ad Agosto e l'imminente presentazione Indie World

Nintendo, annunci importanti tra Gamescom e Indie World

Manca pochissimo al debutto in streaming della serie tv targata Netflix 100 Anni di Solitudine, ispirata al celebre romanzo di Gabriel Garcìa Marquez. La storia è una delle più amate dai lettori e lo stesso romanzo è considerato uno dei libri più belli di sempre ma, ormai lo sappiamo, non è detto che la qualità della storia possa essere trasposta con altrettanta efficacia in un prodotto seriale. E anche se ciò accadesse, la parola finale resta al pubblico. Quindi proviamo a scoprire cosa ci aspetta con il nuovo show.&nbsp;100 Anni di Solitudine, cosa sappiamo sulla nuova serie tvDopo aver condiviso lo scorso aprile il primo trailer della serie 100 Anni di Solitudine, ora Netflix ha deciso di rivelare quando potremo vedere lo show in streaming. Il debutto è fissato per l'11 dicembre 2024, manca dunque pochissimo a quando potremo dare uno sguardo più approfondito alle ambientazioni iconiche create da Garcìa Marquez ma, nell'attesa, proviamo ad ipotizzare come sarà costruita la serie. Intanto la piattaforma di streaming ha già ipotizzato almeno due stagioni per dare spazio alla complessa trama del romanzo ma, dopo quanto successo a Kaos, uno dei piccoli capolavori apparso in streaming e ora falciato da colosso, è possibile che i piani cambieranno in corso d'opera. Lo show dovrebbe però seguire le vicende della famiglia Buendia fino alla fondazione della città di Macondo.&nbsp;&nbsp;Gli episodi sono stati girati in Colombia con il supporto della famiglia Marquez. Nel primo teaser trailer abbiamo visto Aureliano Babilonia mentre legge il mitico diario di Melquiades prima di condurre gli spettatori a Macondo alla presenza del colonnello Aureliano Buendía davanti a un plotone di esecuzione, mentre ricorda il pomeriggio in cui suo padre lo portò alla scoperta del ghiaccio.&nbsp;Netflix ha affermato che "è uno dei progetti più ambiziosi fino ad oggi realizzati in America Latina, portato in vita dagli artisti più talentuosi della Colombia e dell'America Latina" e che fino ad ora non ha subito alcun tentativo di adattamento cinematografico, configurando il progetto del colosso dello streaming come ben più di ambizioso, oseremmo dire quasi rischioso. 100 Anni di Solitudine ha venduto più di 50 milioni di copie e ha portato il suo autore ad aggiudicarsi il Premio Nobel per la letteratura. il romanzo è considerato uno dei più belli di sempre e la serie dovrà misurarsi con un'eredità di non poco conto.I classici arrivano sul piccolo schermoNon solo Garcia Marquez ma anche Emily Brönte con il suo Cime Tempestose che diventerà presto un nuovo film con protagonisti Margot Robbie e Jacob Elordi. Il mondo dei classici entra a pieno titolo nel mondo delle produzioni seriali e cinematografiche e, ovviamente, anche dei videogame, come ben dimostra il successo di un videogioco come Black Myth: Wukong, ispirato al celebre romanzo Viaggio in Occidente. La produzioni pop diventano così il principale strumento di divulgazione dei grandi classici avvicinando il grande pubblico, e soprattutto quello più giovane, ad opere illustri e immortali.

Manca pochissimo al debutto in streaming della serie tv targata Netflix 100 Anni di Solitudine, ispirata al celebre romanzo di Gabriel Garcìa Marquez. La storia è una delle più amate dai lettori e lo stesso romanzo è considerato uno dei libri più belli di sempre ma, ormai lo sappiamo, non è detto che la qualità della storia possa essere trasposta con altrettanta efficacia in un prodotto seriale. E anche se ciò accadesse, la parola finale resta al pubblico. Quindi proviamo a scoprire cosa ci aspetta con il nuovo show.&nbsp;<h2>100 Anni di Solitudine, cosa sappiamo sulla nuova serie tv</h2>Dopo aver condiviso lo scorso aprile il primo trailer della serie 100 Anni di Solitudine, ora Netflix ha deciso di rivelare quando potremo vedere lo show in streaming. Il debutto è fissato per l'11 dicembre 2024, manca dunque pochissimo a quando potremo dare uno sguardo più approfondito alle ambientazioni iconiche create da Garcìa Marquez ma, nell'attesa, proviamo ad ipotizzare come sarà costruita la serie. Intanto la piattaforma di streaming ha già ipotizzato almeno due stagioni per dare spazio alla complessa trama del romanzo ma, dopo quanto successo a Kaos, uno dei piccoli capolavori apparso in streaming e ora falciato da colosso, è possibile che i piani cambieranno in corso d'opera. Lo show dovrebbe però seguire le vicende della famiglia Buendia fino alla fondazione della città di Macondo.&nbsp;&nbsp;Gli episodi sono stati girati in Colombia con il supporto della famiglia Marquez. Nel primo teaser trailer abbiamo visto Aureliano Babilonia mentre legge il mitico diario di Melquiades prima di condurre gli spettatori a Macondo alla presenza del colonnello Aureliano Buendía davanti a un plotone di esecuzione, mentre ricorda il pomeriggio in cui suo padre lo portò alla scoperta del ghiaccio.&nbsp;<blockquote>Netflix ha affermato che "è uno dei progetti più ambiziosi fino ad oggi realizzati in America Latina, portato in vita dagli artisti più talentuosi della Colombia e dell'America Latina" e che fino ad ora non ha subito alcun tentativo di adattamento cinematografico, configurando il progetto del colosso dello streaming come ben più di ambizioso, oseremmo dire quasi rischioso. 100 Anni di Solitudine ha venduto più di 50 milioni di copie e ha portato il suo autore ad aggiudicarsi il Premio Nobel per la letteratura. il romanzo è considerato uno dei più belli di sempre e la serie dovrà misurarsi con un'eredità di non poco conto.</blockquote><h3>I classici arrivano sul piccolo schermo</h3>Non solo Garcia Marquez ma anche Emily Brönte con il suo <a href="https://gaming.libero.it/margot-robbie-e-jacob-elordi-tornano-in-cime-tempestose">Cime Tempestose che diventerà presto un nuovo film con protagonisti Margot Robbie e Jacob Elordi</a>. Il mondo dei classici entra a pieno titolo nel mondo delle produzioni seriali e cinematografiche e, ovviamente, anche dei videogame, come ben dimostra il successo di un videogioco come Black Myth: Wukong, ispirato al celebre romanzo Viaggio in Occidente. La produzioni pop diventano così il principale strumento di divulgazione dei grandi classici avvicinando il grande pubblico, e soprattutto quello più giovane, ad opere illustri e immortali.

Si avvicina il debutto della serie tv ispirata al celebre romanzo di Garcìa Marquez

Netflix: 100 Anni di Solitudine, in arrivo a dicembre

Ispirata al celebre capolavoro di Garcia Marquez, la serie sta per fare il suo debutto in streaming

La serie "100 anni di Solitudine" arriva a Dicembre su Netflix

Per Xbox Game Pass è stato aggiunto un&nbsp; nuovo titolo proprio oggi, insieme a quelli del mese che hanno annunciato a fine gennaio, preparatevi ad affrontare zombie ed un ondata di azione!Gli zombie di Dead Island arrivano su Game PassL'arrivo di Dead Island 2 su Xbox Game Pass è stato annunciato senza preavviso da parte di Microsoft o Deep Silver, e ha sorpreso molti fan del genere. Il gioco è disponibile per il download solo per le console Xbox, e non per il PC. Si tratta di uno dei tanti titoli di qualità che arricchiscono il catalogo di Xbox Game Pass, che conta oltre 18 milioni di abbonati in tutto il mondo.&nbsp;Dead Island 2, il gioco di azione e sopravvivenza con gli zombie, è arrivato a sorpresa su Xbox Game Pass, il servizio di abbonamento di Microsoft che permette di accedere a centinaia di titoli per console e PC. Il gioco, sviluppato da Deep Silver Dambuster e pubblicato da Deep Silver, era stato lanciato il 21 aprile 2023, dopo una lunga fase di sviluppo travagliata.Dead Island 2 è il seguito di Dead Island, uscito nel 2011, e di Dead Island: Riptide, uscito nel 2013. Il gioco è ambientato a Los Angeles, dove un virus letale ha trasformato gli abitanti in morti viventi. Il giocatore può scegliere tra sei personaggi, ognuno con le proprie abilità e caratteristiche, e affrontare le orde di zombi con un arsenale di armi improvvisate e personalizzabili. Il gioco offre una modalità cooperativa per un massimo di tre giocatori, oltre a una modalità multigiocatore competitiva.&nbsp;Dead Island 2 ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, che ha apprezzato il gameplay divertente e frenetico, ma ha criticato la trama banale, i bug tecnici e la ripetitività delle missioni. Il gioco ha comunque venduto oltre 2 milioni di copie nel primo mese di uscita, e ha ricevuto una prima espansione a pagamento "Haus" uscita il 2 novembre 2023, che aggiungeva una nuova area esplorabile, nuove armi, nemici e missioni. Una seconda e ultima espansione, "Sola Festival" è prevista per la prima metà del 2024.Il catalogo di Game Pass ormai è giganteDead Island 2 è un gioco che saprà di certo soddisfare gli amanti dell’azione, della cooperazione e degli zombi. Con una grafica curata, una colonna sonora coinvolgente e una varietà di situazioni e sfide, il gioco vi terrà incollati allo schermo per ore. Se volete scoprire di più sul gioco, potete visitare il sito ufficiale o seguire i canali social di Deep Silver.&nbsp;&nbsp;Se siete interessati a provare Dead Island 2, potete abbonarvi a Xbox Game Pass Ultimate, che vi darà accesso al gioco e a molti altri, oltre ai vantaggi di Xbox Live Gold, per soli 12,99 euro al mese. Se non siete ancora abbonati, potete approfittare dell’offerta di lancio che vi permette di avere il primo mese a solo 1 euro. Non lasciatevi sfuggire questa occasione di vivere un’avventura spaventosa e divertente nella città degli angeli. Buon divertimento e buona sopravvivenza!

Per Xbox Game Pass è stato aggiunto un&nbsp; nuovo titolo proprio oggi, insieme a quelli del mese che hanno annunciato a fine gennaio, preparatevi ad affrontare zombie ed un ondata di azione!<h2>Gli zombie di Dead Island arrivano su Game Pass</h2>L'arrivo di Dead Island 2 su Xbox Game Pass è stato annunciato senza preavviso da parte di <a href="https://gaming.libero.it/xbox-game-pass-ecco-i-primi-8-giochi-del-2024">Microsoft</a> o Deep Silver, e ha sorpreso molti fan del genere. Il gioco è disponibile per il download solo per le console <a href="https://gaming.libero.it/xbox-game-pass-ecco-i-titoli-di-febbraio">Xbox</a>, e non per il PC. Si tratta di uno dei tanti titoli di qualità che arricchiscono il catalogo di Xbox Game Pass, che conta oltre 18 milioni di abbonati in tutto il mondo. &nbsp;Dead Island 2, il gioco di azione e sopravvivenza con gli zombie, è arrivato a sorpresa su <a href="https://gaming.libero.it/le-esclusive-xbox-arriveranno-su-play-station-e-nintendo">Xbox Game Pass</a>, il servizio di abbonamento di Microsoft che permette di accedere a centinaia di titoli per console e PC. Il gioco, sviluppato da Deep Silver Dambuster e pubblicato da Deep Silver, era stato lanciato il 21 aprile 2023, dopo una lunga fase di sviluppo travagliata.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Dead_Island2_game_2e62ba00ec.jpg" alt="DeadIsland2_game">Dead Island 2 è il seguito di Dead Island, uscito nel 2011, e di Dead Island: Riptide, uscito nel 2013. Il gioco è ambientato a Los Angeles, dove un virus letale ha trasformato gli abitanti in morti viventi. Il giocatore può scegliere tra sei personaggi, ognuno con le proprie abilità e caratteristiche, e affrontare le orde di zombi con un arsenale di armi improvvisate e personalizzabili. Il gioco offre una modalità cooperativa per un massimo di tre giocatori, oltre a una modalità multigiocatore competitiva. &nbsp;Dead Island 2 ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, che ha apprezzato il gameplay divertente e frenetico, ma ha criticato la trama banale, i bug tecnici e la ripetitività delle missioni. Il gioco ha comunque venduto oltre 2 milioni di copie nel primo mese di uscita, e ha ricevuto una prima espansione a pagamento "Haus" uscita il 2 novembre 2023, che aggiungeva una nuova area esplorabile, nuove armi, nemici e missioni. Una seconda e ultima espansione, "Sola Festival" è prevista per la prima metà del 2024.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Dead_Island2_haus_6004bcb505.jpg" alt="DeadIsland2_haus"><h3>Il catalogo di Game Pass ormai è gigante</h3>Dead Island 2 è un gioco che saprà di certo soddisfare gli amanti dell’azione, della cooperazione e degli zombi. Con una grafica curata, una colonna sonora coinvolgente e una varietà di situazioni e sfide, il gioco vi terrà incollati allo schermo per ore. Se volete scoprire di più sul gioco, potete visitare il sito ufficiale o seguire i canali social di Deep Silver.&nbsp; &nbsp;Se siete interessati a provare Dead Island 2, potete abbonarvi a Xbox Game Pass Ultimate, che vi darà accesso al gioco e a molti altri, oltre ai vantaggi di Xbox Live Gold, per soli 12,99 euro al mese. Se non siete ancora abbonati, potete approfittare dell’offerta di lancio che vi permette di avere il primo mese a solo 1 euro. Non lasciatevi sfuggire questa occasione di vivere un’avventura spaventosa e divertente nella città degli angeli. Buon divertimento e buona sopravvivenza!

Il titolo di Deep Silver arriverà sulle console di Microsoft

Dead Island 2 arriva su Xbox Game Pass

Il titolo di Deep Silver arriverà sulle console di Microsoft e sarà disponibile per tutti gli abbonati a Game Pass.

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Five Bites Of gaming

5 Bites Of Gaming

Google ha recentemente fatto un passo avanti nel mondo della simulazione videoludica con l'annuncio di GameNGen, un'innovativa IA sperimentale capace di ricreare il gameplay di giochi iconici come Doom. Questo progetto rappresenta un nuovo orizzonte per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella creazione e simulazione di ambienti di gioco, aprendo a possibilità rivoluzionarie per lo sviluppo e la modifica di videogiochi in futuro, o forse un nuovo modo per mettere gli sviluppatori alla porta?La tecnologia dietro GameNGenGameNGen, che può essere pronunciato come Game Engine, si basa su un adattamento di Stable Diffusion v1.4, un modello di intelligenza artificiale open-source originariamente progettato per generare immagini a partire da descrizioni testuali. Google ha ben pensato di modificare questo sistema in modo che potesse creare un frame di gioco non da una descrizione, ma dall'input del giocatore (come una pressione di tasto di un joypad o il clic del mouse) e dai frame precedenti del gioco.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/iScienceLuvr/status/1828617875432841490")&nbsp;Per addestrare l'IA a comprendere le dinamiche di gioco, Google ha utilizzato un agente di gioco alimentato da apprendimento per rinforzo (RL), che ha racimolato al suo interno quasi 900 milioni di frame di gioco e le corrispondenti azioni compiute. Il gran &nbsp;finale è stato sorprendente: l'IA è in grado di simulare in modo accurato lo stato complesso di un videogioco, in questo caso Doom, tenendo traccia della salute del giocatore, degli oggetti raccolti e delle interazioni in-game.&nbsp;Secondo Google, in test condotti con giudici umani, i partecipanti hanno preferito i clip generati da GameNGen rispetto ai video del gioco reale nel 40% dei casi, un risultato impressionante considerando la natura simulata dell'IA.Un nuovo paradigma per lo sviluppo di videogiochiL'aspetto più intrigante di GameNGen non risiede solo nella capacità di simulare videogiochi già esistenti, ma nelle potenziali applicazioni future. Il team di Google ha infatti dichiarato che questo metodo sarebbe un possibile aiuto per rendere lo sviluppo di videogiochi meno costoso e più accessibile. Grazie a tecniche simili, sarebbe possibile creare nuovi giochi o livelli semplicemente tramite descrizioni testuali o immagini di esempio, senza la necessità di programmare interi codici.&nbsp;Questa visione a lungo termine include anche la possibilità di modificare giochi esistenti o di introdurre comportamenti nuovi per personaggi già conosciuti, solo partendo da semplici immagini o da un set di frame di gioco. Ciò non solo ridurrebbe i costi di sviluppo, ma potrebbe anche garantire un controllo superiore su aspetti tecnici come il framerate e l'uso della memoria del sistema.Sfide tecniche e successi di GameNGenQuesta IA inizialmente ha presentato alcuni problemi tecnici durate il suo utilizzo. Il modello infatti tendeva a soffrire di "accumulo di errori" e di una rapida degradazione della qualità dei frame generati. Questo fenomeno è stato risolto introducendo rumore nei dati di addestramento, permettendo al modello di apprendere come correggere le proprie previsioni e migliorare la qualità delle immagini generate.&nbsp;L'architettura di GameNGen rappresenta un'evoluzione rispetto ai modelli generativi precedenti, dimostrando che, anche utilizzando versioni open-source come Stable Diffusion, è possibile ottenere risultati di altissimo livello. La comunità tech ha particolarmente apprezzato questa dimostrazione di come modelli aperti possano ancora essere fondamentali per innovazioni anche in grandi aziende come Google.&nbsp;Nonostante il codice di GameNGen non sia stato rilasciato pubblicamente, Google ha reso disponibili i pesi del modello Stable Diffusion su cui si basa, offrendo ai ricercatori e agli sviluppatori l'opportunità di esplorare ulteriormente queste possibilità.&nbsp;GameNGen rappresenta un cambiamento di paradigma nel modo in cui pensiamo alla creazione e alla modifica dei videogiochi. Se Google riuscirà a superare le sfide tecniche e a implementare questa tecnologia su larga scala, potremmo presto trovarci di fronte a un'era in cui lo sviluppo di giochi sarà alla portata di un numero sempre maggiore di persone, con costi ridotti e una maggiore accessibilità. L'idea di poter creare mondi virtuali complessi semplicemente descrivendoli potrebbe trasformare radicalmente l'industria videoludica, rendendo la creatività e l'innovazione le vere protagoniste del futuro.

Google ha recentemente fatto un passo avanti nel mondo della simulazione videoludica con l'annuncio di GameNGen, un'innovativa IA sperimentale capace di ricreare il gameplay di giochi iconici come Doom. Questo progetto rappresenta un nuovo orizzonte per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella creazione e simulazione di ambienti di gioco, aprendo a possibilità rivoluzionarie per lo sviluppo e la modifica di videogiochi in futuro, o forse un nuovo modo per mettere gli sviluppatori alla porta?<h2>La tecnologia dietro GameNGen</h2>GameNGen, che può essere pronunciato come Game Engine, si basa su un adattamento di Stable Diffusion v1.4, un modello di <a href="https://gaming.libero.it/l-intelligenza-artificiale-generativa-e-in-arrivo-nei-videogiochi-come-cambiera-il-settore">intelligenza artificiale</a> open-source originariamente progettato per generare immagini a partire da descrizioni testuali. Google ha ben pensato di modificare questo sistema in modo che potesse creare un frame di gioco non da una descrizione, ma dall'input del giocatore (come una pressione di tasto di un joypad o il clic del mouse) e dai frame precedenti del gioco.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/iScienceLuvr/status/1828617875432841490")&nbsp;Per addestrare l'IA a comprendere le dinamiche di gioco, Google ha utilizzato un agente di gioco alimentato da apprendimento per rinforzo (RL), che ha racimolato al suo interno quasi 900 milioni di frame di gioco e le corrispondenti azioni compiute. Il gran &nbsp;finale è stato sorprendente: l'IA è in grado di simulare in modo accurato lo stato complesso di un videogioco, in questo caso Doom, tenendo traccia della salute del giocatore, degli oggetti raccolti e delle interazioni in-game.&nbsp;Secondo Google, in test condotti con giudici umani, i partecipanti hanno preferito i clip generati da GameNGen rispetto ai video del gioco reale nel 40% dei casi, un risultato impressionante considerando la natura simulata dell'IA.<h3>Un nuovo paradigma per lo sviluppo di videogiochi</h3>L'aspetto più intrigante di <a href="https://gaming.libero.it/game-n-gen-google-presenta-il-nuovo-modello-di-ia-capace-di-generare-videogiochi">GameNGen</a> non risiede solo nella capacità di simulare videogiochi già esistenti, ma nelle potenziali applicazioni future. Il team di Google ha infatti dichiarato che questo metodo sarebbe un possibile aiuto per rendere lo sviluppo di videogiochi meno costoso e più accessibile. Grazie a tecniche simili, sarebbe possibile creare nuovi giochi o livelli semplicemente tramite descrizioni testuali o immagini di esempio, senza la necessità di programmare interi codici.&nbsp;Questa visione a lungo termine include anche la possibilità di modificare giochi esistenti o di introdurre comportamenti nuovi per personaggi già conosciuti, solo partendo da semplici immagini o da un set di frame di gioco. Ciò non solo ridurrebbe i costi di sviluppo, ma potrebbe anche garantire un controllo superiore su aspetti tecnici come il framerate e l'uso della memoria del sistema.<h3>Sfide tecniche e successi di GameNGen</h3>Questa IA inizialmente ha presentato alcuni problemi tecnici durate il suo utilizzo. Il modello infatti tendeva a soffrire di "accumulo di errori" e di una rapida degradazione della qualità dei frame generati. Questo fenomeno è stato risolto introducendo rumore nei dati di addestramento, permettendo al modello di apprendere come correggere le proprie previsioni e migliorare la qualità delle immagini generate.&nbsp;L'architettura di GameNGen rappresenta un'evoluzione rispetto ai modelli generativi precedenti, dimostrando che, anche utilizzando versioni open-source come Stable Diffusion, è possibile ottenere risultati di altissimo livello. La comunità tech ha particolarmente apprezzato questa dimostrazione di come modelli aperti possano ancora essere fondamentali per innovazioni anche in grandi aziende come Google.&nbsp;Nonostante il codice di GameNGen non sia stato rilasciato pubblicamente, Google ha reso disponibili i pesi del modello Stable Diffusion su cui si basa, offrendo ai ricercatori e agli sviluppatori l'opportunità di esplorare ulteriormente queste possibilità.&nbsp;GameNGen rappresenta un cambiamento di paradigma nel modo in cui pensiamo alla creazione e alla modifica dei videogiochi. Se Google riuscirà a superare le sfide tecniche e a implementare questa tecnologia su larga scala, potremmo presto trovarci di fronte a un'era in cui lo sviluppo di giochi sarà alla portata di un numero sempre maggiore di persone, con costi ridotti e una maggiore accessibilità. L'idea di poter creare mondi virtuali complessi semplicemente descrivendoli potrebbe trasformare radicalmente l'industria videoludica, rendendo la creatività e l'innovazione le vere protagoniste del futuro.

GameNGen è l'esperimento di Google che utilizza l'IA per creare frame di gioco partendo dagli impulsi del giocatore, tanto  potente da aver ricreato Doom.

GameNGen: l’esperimento di Google che ricrea i videogiochi

GameNGen: l’esperimento di Google che ricrea i videogiochi con l'IA

Il noto sito di leak Insider Gaming, ha pubblicato alcuni report fatti da Ubisoft in previsione di quanto avvenuto tra fine anno ed inizio del 2024, con uno sguardo importante anche per i nuovi arrivi in casa Ubisoft.Traguardi importanti con Avatar: Frontiers of Pandora e Prince of PersiaCome detto alcune delle informazioni condivise da Insider Gaming, recitano i numeri degli ultimi due giochi di Ubisoft con una ottima risposta da parte del pubblico al proprio tie-in del celebre film di James Cameron, Avatar: Frontiers of Pandora, con circa 1,9 milioni di giocatori e la bellezza di incassi che si aggirano attorno 133 milioni di dollari, una cifra niente male considerando la difficoltà di Ubisoft nel realizzare giochi così remunerativi negli ultimi anni.&nbsp;Non sono stati resi noti i dati di Assasin's Creed Mirage, ma è facile intuire che il gioco, come per tutti i capitoli, abbia un pubblico ormai molto fidelizzato ed esso conferisca linfa vitale alle case di sviluppo di proprietà di Ubisoft che lavorano per realizzare questo tipo di progetto.&nbsp;Sono stati resi noti anche i numeri dell'ottimo gioco di Prince of Persia: The Lost Crown, che non solo ha convito la critica ma ha indubbiamente colpito nel segno i giocatori di lunga data e i neofiti, con 300 000 giocatori ed incassi che si aggirano attorno ai 15 milioni di dollari, indubbiamente un ottimo risultato per un gioco uscito il 18 gennaio, chissà lo stesso percorsa sortirà anche a Skull and Bones in uscita a metà febbraio.&nbsp;Nuovi volti e attesissimi ritorniIniziamo precisando che al momento non ci sono dettagli riguardo a un possibile proseguo di Rainbow Six Siege. Tuttavia, le informazioni trapelate indicano che il 2024 sarà un anno significativo per il brand. Nella prima metà di quest'anno, è atteso l'uscita di Star Wars Outlaws, un gioco molto atteso dai fan della serie. Ipoteticamente, possiamo prevedere che il progetto possa vedere la luce verso maggio, evitando così di contendere troppo spazio alle grandi uscite previste per febbraio e marzo.&nbsp;Nella seconda metà dell'anno invece, qui andiamo abbastanza sul sicuro nel parlare del periodo tra ottobre e novembre, dovrebbe arrivare sugli scaffali degli store digitali, Assasin's creed Codename Red di cui si hanno ancora poche notizie certe. Per ora sappiamo che verremo trasportati in Asia, e precisamente dovremmo atterreremo nel Giappone intorno al periodo Azuchi. Conoscendo la precisione del lavoro del team di sviluppo di Asssin's creed nel ricreare location e ambientazioni storiche noi non vediamo l'ora di giocarci e di recensirlo.&nbsp;Sono previsti i ritorni anche delle serie Ghost Recon e Far Cry, previsti per il biennio 2025 26, in cui dovrebbero uscire anche due giochi di cui sappiamo veramente molto poco, denominati con nomi in codice Invictus ed Hexe, del quale non sono state condivise informazioni. Inoltre dopo il 2026 è previsto l'arrivo, per la gioia di migliaia di appassionati, del remake dello storico Assasin's Creed Black flag, il capitolo più amato dopo la trilogia dedicata ad Ezio Auditore. Chissà se il feedback dei sette mari sarà lo stesso che abbiamo lasciato nel 2013.

Il noto sito di leak Insider Gaming, ha pubblicato alcuni report fatti da Ubisoft in previsione di quanto avvenuto tra fine anno ed inizio del 2024, con uno sguardo importante anche per i nuovi arrivi in casa Ubisoft.<h2>Traguardi importanti con Avatar: Frontiers of Pandora e Prince of Persia</h2>Come detto alcune delle informazioni condivise da Insider Gaming, recitano i numeri degli ultimi due giochi di Ubisoft con una ottima risposta da parte del pubblico al proprio tie-in del celebre film di James Cameron, <a href="https://gaming.libero.it/avatar-frontiers-of-pandora-recensione-del-tie-in-di-ubisoft">Avatar: Frontiers of Pandora</a>, con circa 1,9 milioni di giocatori e la bellezza di incassi che si aggirano attorno 133 milioni di dollari, una cifra niente male considerando la difficoltà di Ubisoft nel realizzare giochi così remunerativi negli ultimi anni. &nbsp;Non sono stati resi noti i dati di Assasin's Creed Mirage, ma è facile intuire che il gioco, come per tutti i capitoli, abbia un pubblico ormai molto fidelizzato ed esso conferisca linfa vitale alle case di sviluppo di proprietà di Ubisoft che lavorano per realizzare questo tipo di progetto.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/prince_of_persia_the_lost_crown_pc_gioco_cover_f075e2e9da.jpg" alt="La copertina del nuovo prince of persia">&nbsp;Sono stati resi noti anche i numeri dell'ottimo gioco di Prince of Persia: The Lost Crown, che non solo ha convito la critica ma ha indubbiamente colpito nel segno i giocatori di lunga data e i neofiti, con 300 000 giocatori ed incassi che si aggirano attorno ai 15 milioni di dollari, indubbiamente un ottimo risultato per un gioco uscito il 18 gennaio, chissà lo stesso percorsa sortirà anche a Skull and Bones in uscita a metà febbraio.&nbsp;<h3>Nuovi volti e attesissimi ritorni</h3>Iniziamo precisando che al momento non ci sono dettagli riguardo a un possibile proseguo di Rainbow Six Siege. Tuttavia, le informazioni trapelate indicano che il 2024 sarà un anno significativo per il brand. Nella prima metà di quest'anno, è atteso l'uscita di Star Wars Outlaws, un gioco molto atteso dai fan della serie. Ipoteticamente, possiamo prevedere che il progetto possa vedere la luce verso maggio, evitando così di contendere troppo spazio alle grandi uscite previste per febbraio e marzo. &nbsp;Nella seconda metà dell'anno invece, qui andiamo abbastanza sul sicuro nel parlare del periodo tra ottobre e novembre, dovrebbe arrivare sugli scaffali degli store digitali, <a href="https://gaming.libero.it/recensione-assassin-s-creed-mirage">Assasin's creed</a> Codename Red di cui si hanno ancora poche notizie certe. Per ora sappiamo che verremo trasportati in Asia, e precisamente dovremmo atterreremo nel Giappone intorno al periodo Azuchi. Conoscendo la precisione del lavoro del team di sviluppo di Asssin's creed nel ricreare location e ambientazioni storiche noi non vediamo l'ora di giocarci e di recensirlo.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/far_cry_3_133f1f6062.jpg" alt="far cry 3 ed il suo gameplay innovativo ">&nbsp;Sono previsti i ritorni anche delle serie Ghost Recon e Far Cry, previsti per il biennio 2025 26, in cui dovrebbero uscire anche due giochi di cui sappiamo veramente molto poco, denominati con nomi in codice Invictus ed Hexe, del quale non sono state condivise informazioni. Inoltre dopo il 2026 è previsto l'arrivo, per la gioia di migliaia di appassionati, del remake dello storico Assasin's Creed Black flag, il capitolo più amato dopo la trilogia dedicata ad Ezio Auditore. Chissà se il feedback dei sette mari sarà lo stesso che abbiamo lasciato nel 2013.

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Ubisoft: trapelate delle informazioni sul futuro dell'azienda

Che stiamo vivendo e attraversando l’era d’oro degli adattamenti videoludici ormai lo sappiamo. Ma a confermarlo, ora, ci pensa anche il Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha deciso di inaugurare ufficialmente la Video Game Zone, un’area permanente dedicata ai videogiochi e al loro rapporto con il grande e piccolo schermo. Allestita in una chapelle dell’Aula del Tempio, nel cuore della Mole Antonelliana, si tratta di una delle prime sezioni al mondo, dedicate proprio all’interazione tra cinema e videogame, situate all’interno di una prestigiosa istituzione museale. L’apertura è prevista per il 2 luglio 2024.Video Game Zone: una delle prime sezione permanenti dedicate ai videogiochiTra storia, arte, innovazione e tecnologie, la Video Game Zone è, come detto, una delle prime sezioni permanenti in Italia e al mondo interamente dedicata ai videogiochi all’interno di un’istituzione museale. Il percorso espositivo sarà seguito e curato da Domenico De Gaetano, già direttore del Museo Nazionale del Cinema, e Fabio Viola e in collaborazione con l’Università degli studi di Torino.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/museocinema/status/1800805047384903915")&nbsp;L’area consentirà ai tantissimi visitatori di immergersi nel mondo dei videogiochi grazie innanzitutto ad una proiezione centrale che riproduce un video dedicato a tutti i film e le serie TV che hanno citato, omaggiato o si sono ispirate al videogioco e alla cultura videoludica. Una lista che, come sappiamo, non è che destinata a crescere con il tempo.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/torinoggi/status/1800895976787607731")&nbsp;Come se non bastasse, ovviamente, non mancheranno teche espositive con cartelle di design, concept art, immagini di repertorio e appunti dei vari addetti ai lavori. Inoltre, le sezione permanente presenterà anche ben quattro postazioni audiovideo che proporranno trailer o intro dei videogiochi o fungeranno da punto informativo per quanto riguarda l’evoluzione e l’estetica della storia dei videogame, dal rotoscope all’introduzione della motion catpure fino alle più recenti tecniche del live action.&nbsp;&nbsp;Infine, il Museo Nazionale del Cinema ha anche dato il via ad una preziosa campagna di acquisizioni di videogiochi e soprattutto di accessori legati alla loro realizzazione, oggetti dal notevole valore museale che troppo spesso vengono dimenticati o dispersi.Il Museo Nazionale del Cinema si apre a nuovi linguaggiEnzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, ha sottolineato come la Video Game Zone si inserisca all’interno di un ben più ampio processo di innovazione culturale:&nbsp;“Dopo le salette dedicate al VR, il Museo Nazionale del Cinema si apre a nuovi linguaggi che possano dialogare in maniera trasversale e indirizzarsi a un pubblico sempre più ampio"&nbsp;I punti di contatto tra grande e piccolo schermo e videogiochi non solo sono sempre di più, ma sono anche diventate dei pilastri fondamentali dell’industria culturale che non è più possibile ignorare. È per questo che, sempre Enzo Ghigo, presidente del Museo nazionale del cinema di Torino dal 2019, aggiunge:&nbsp;&nbsp;“Stiamo attraversando un momento di grandi e rapide trasformazioni, sta anche a noi, come museo, saperle intercettare per tempo e metterle a disposizione dei nostri tantissimi visitatori”&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/gameer_eu/status/1801612401856417808")&nbsp;La sezione perenne Video Game Zone, allestita in una chapelle dell’Aula del Tempio, cuore della Mole Antonelliana, verrà inaugurata il 2 luglio 2024 mediante una masterclass a ingresso gratuito (previa necessaria prenotazione) tenuta dallo sviluppatore David de Gruttola, nome d’arte David Cage, che poi riceverà il premio Stella della Mole.

Che stiamo vivendo e attraversando l’era d’oro degli adattamenti videoludici ormai lo sappiamo. Ma a confermarlo, ora, ci pensa anche il Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha deciso di inaugurare ufficialmente la Video Game Zone, un’area permanente dedicata ai videogiochi e al loro rapporto con il grande e piccolo schermo. Allestita in una chapelle dell’Aula del Tempio, nel cuore della Mole Antonelliana, si tratta di una delle prime sezioni al mondo, dedicate proprio all’interazione tra cinema e videogame, situate all’interno di una prestigiosa istituzione museale. L’apertura è prevista per il 2 luglio 2024.<h2>Video Game Zone: una delle prime sezione permanenti dedicate ai videogiochi</h2>Tra storia, arte, innovazione e tecnologie, la Video Game Zone è, come detto, una delle prime sezioni permanenti in Italia e al mondo interamente dedicata ai videogiochi all’interno di un’istituzione museale. Il percorso espositivo sarà seguito e curato da Domenico De Gaetano, già direttore del <a href="https://gaming.libero.it/van-gogh-x-pokemon-scoppia-il-caos-nel-museo-d-arte">Museo Nazionale del Cinema</a>, e Fabio Viola e in collaborazione con l’Università degli studi di Torino.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/museocinema/status/1800805047384903915")&nbsp;L’area consentirà ai tantissimi visitatori di immergersi nel mondo dei videogiochi grazie innanzitutto ad una proiezione centrale che riproduce un video dedicato a tutti i film e le serie TV che hanno citato, omaggiato o si sono ispirate al videogioco e alla cultura videoludica. Una lista che, come sappiamo, non è che destinata a crescere con il tempo.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/torinoggi/status/1800895976787607731")&nbsp;Come se non bastasse, ovviamente, non mancheranno teche espositive con cartelle di design, concept art, immagini di repertorio e appunti dei vari addetti ai lavori. Inoltre, le sezione permanente presenterà anche ben quattro postazioni audiovideo che proporranno trailer o intro dei videogiochi o fungeranno da punto informativo per quanto riguarda l’evoluzione e l’estetica della storia dei videogame, dal rotoscope all’introduzione della motion catpure fino alle più recenti tecniche del live action.&nbsp;&nbsp;Infine, il Museo Nazionale del Cinema ha anche dato il via ad <a href="https://gaming.libero.it/leonardo-da-vinci-dai-videogames-al-museo-pitagora-in-3-d">una preziosa campagna di acquisizioni di videogiochi</a> e soprattutto di accessori legati alla loro realizzazione, oggetti dal notevole valore museale che troppo spesso vengono dimenticati o dispersi.<h3>Il Museo Nazionale del Cinema si apre a nuovi linguaggi</h3>Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, ha sottolineato come la Video Game Zone si inserisca all’interno di un ben più ampio <a href="https://gaming.libero.it/una-donna-si-e-innamorata-di-una-intelligenza-artificiale-la-storia-di-her-diventa-realta">processo di innovazione culturale</a>:&nbsp;<blockquote>“Dopo le salette dedicate al VR, il Museo Nazionale del Cinema si apre a nuovi linguaggi che possano dialogare in maniera trasversale e indirizzarsi a un pubblico sempre più ampio"</blockquote>&nbsp;I punti di contatto tra grande e piccolo schermo e videogiochi non solo sono sempre di più, ma sono anche diventate dei pilastri fondamentali dell’industria culturale che non è più possibile ignorare. È per questo che, sempre Enzo Ghigo, presidente del Museo nazionale del cinema di Torino dal 2019, aggiunge:&nbsp;&nbsp;<blockquote>“Stiamo attraversando un momento di grandi e rapide trasformazioni, sta anche a noi, come museo, saperle intercettare per tempo e metterle a disposizione dei nostri tantissimi visitatori”</blockquote>&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/gameer_eu/status/1801612401856417808")&nbsp;La sezione perenne Video Game Zone, allestita in una chapelle dell’Aula del Tempio, cuore della Mole Antonelliana, verrà inaugurata il 2 luglio 2024 mediante una masterclass a ingresso gratuito (previa necessaria prenotazione) tenuta dallo <a href="https://gaming.libero.it/l-intelligenza-artificiale-generativa-e-in-arrivo-nei-videogiochi-come-cambiera-il-settore">sviluppatore David de Gruttola</a>, nome d’arte David Cage, che poi riceverà il premio Stella della Mole.

In apertura il 2 luglio, è una delle prime sezioni permanenti in Italia e al mondo interamente dedicata ai videogiochi all’interno di un’istituzione museale

Al Museo del Cinema di Torino apre la Video Game Zone

Il mondo del gaming è un universo vasto e affascinante, dove milioni di giocatori si immergono quotidianamente per sfidarsi, divertirsi e cercare di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Tuttavia, dietro a questa esperienza di intrattenimento, si nasconde un fenomeno che sta diventando sempre più diffuso e rilevante: il "rage quitting".La psicologia del Rage QuittingIl rage quitting, termine che letteralmente significa abbandonare il gioco in modo rabbioso, è un comportamento sempre più comune tra i giocatori di tutto il mondo. Si tratta dell'atto di interrompere una partita in corso in modo impulsivo, spesso accompagnato da espressioni di frustrazione e rabbia dirette verso gli altri giocatori, compagni o avversari che siano.&nbsp;Secondo le stime, circa il 70% dei giocatori ha almeno una volta ceduto a questo impulso, gettando la spugna di fronte a una situazione avversa o frustrante nei videogiochi.Le radici psicologiche del "rage quitting"Ma cosa si cela dietro a questo comportamento così diffuso? Quali sono i fattori psicologici che spingono i giocatori a compiere un atto così impulsivo e dannoso per l'esperienza di gioco?&nbsp;Uno dei principali fattori è senza dubbio la frustrazione. Affrontare ostacoli insormontabili, mancare ripetutamente di raggiungere un obiettivo o essere sconfitti in modo umiliante possono generare un senso di frustrazione e impotenza che porta il giocatore a reagire impulsivamente, abbandonando la partita senza pensarci due volte.L'impatto neuroscientifico del "rage quitting"Ma il "rage quitting" non è solo una questione di emozioni e reazioni impulsiva; ha anche delle radici neuroscientifiche profonde che possono spiegare perché il nostro cervello reagisce in questo modo davanti a certe situazioni di gioco.&nbsp;La nostra amigdala, una struttura cerebrale coinvolta nella percezione del pericolo e nella risposta allo stress, gioca un ruolo chiave in questo processo. Quando ci sentiamo minacciati o stressati nel gioco, l'amigdala scatena una serie di reazioni chimiche nel nostro cervello, preparandoci alla lotta o alla fuga e spingendoci a reagire impulsivamente.Come evitare il "rage quitting"Fortunatamente, esistono strategie che i giocatori possono adottare per evitare di cadere nella trappola del "rage quitting" e godere appieno dell'esperienza di gioco. Impostare dei limiti di tempo e di difficoltà, fare pause regolari durante le sessioni di gioco per evitare l'affaticamento mentale, trovare modi per rilassarsi prima e dopo il gioco e, soprattutto, imparare a riconoscere e accettare i propri limiti sono solo alcune delle strategie che possono aiutare i giocatori a gestire la propria frustrazione e a evitare comportamenti impulsivi.&nbsp;Il "rage quitting" è un fenomeno complesso che coinvolge una serie di fattori psicologici e neuroscientifici. Tuttavia, conoscere queste dinamiche e adottare le giuste strategie può aiutare i giocatori a evitare di cadere nella trappola dell'impulsività e a godere appieno dell'esperienza di gioco.&nbsp;&nbsp;Rimanete sintonizzati su Neuro Gaming per scoprire altre interessanti analisi e approfondimenti sul mondo dei videogiochi e della mente umana. E ricordate, il divertimento è importante, ma la salute mentale è ancora più preziosa.

Il mondo del gaming è un universo vasto e affascinante, dove milioni di giocatori si immergono quotidianamente per sfidarsi, divertirsi e cercare di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Tuttavia, dietro a questa esperienza di intrattenimento, si nasconde un fenomeno che sta diventando sempre più diffuso e rilevante: il "rage quitting".<h2>La psicologia del Rage Quitting</h2>Il rage quitting, termine che letteralmente significa abbandonare il gioco in modo rabbioso, è un comportamento sempre più comune tra i giocatori di tutto il mondo. Si tratta dell'atto di interrompere una partita in corso in modo impulsivo, spesso accompagnato da espressioni di frustrazione e rabbia dirette verso gli altri giocatori, compagni o avversari che siano. &nbsp;Secondo le stime, circa il 70% dei giocatori ha almeno una volta ceduto a questo impulso, gettando la spugna di fronte a una situazione avversa o frustrante nei videogiochi.<h3>Le radici psicologiche del "rage quitting"</h3>Ma cosa si cela dietro a questo comportamento così diffuso? Quali sono i fattori psicologici che spingono i giocatori a compiere un atto così impulsivo e dannoso per l'esperienza di gioco? &nbsp;Uno dei principali fattori è senza dubbio la frustrazione. Affrontare ostacoli insormontabili, mancare ripetutamente di raggiungere un obiettivo o essere sconfitti in modo umiliante possono generare un senso di frustrazione e impotenza che porta il giocatore a reagire impulsivamente, abbandonando la partita senza pensarci due volte.<h3>L'impatto neuroscientifico del "rage quitting"</h3>Ma il "rage quitting" non è solo una questione di emozioni e reazioni impulsiva; ha anche delle radici neuroscientifiche profonde che possono spiegare perché il nostro cervello reagisce in questo modo davanti a certe situazioni di gioco. &nbsp;La nostra amigdala, una struttura cerebrale coinvolta nella percezione del pericolo e nella risposta allo stress, gioca un ruolo chiave in questo processo. Quando ci sentiamo minacciati o stressati nel gioco, l'amigdala scatena una serie di reazioni chimiche nel nostro cervello, preparandoci alla lotta o alla fuga e spingendoci a reagire impulsivamente.<h3>Come evitare il "rage quitting"</h3>Fortunatamente, esistono strategie che i giocatori possono adottare per evitare di cadere nella trappola del "rage quitting" e godere appieno dell'esperienza di gioco. Impostare dei limiti di tempo e di difficoltà, fare pause regolari durante le sessioni di gioco per evitare l'affaticamento mentale, trovare modi per rilassarsi prima e dopo il gioco e, soprattutto, imparare a riconoscere e accettare i propri limiti sono solo alcune delle strategie che possono aiutare i giocatori a gestire la propria frustrazione e a evitare comportamenti impulsivi.&nbsp;Il "rage quitting" è un fenomeno complesso che coinvolge una serie di fattori psicologici e neuroscientifici. Tuttavia, conoscere queste dinamiche e adottare le giuste strategie può aiutare i giocatori a evitare di cadere nella trappola dell'impulsività e a godere appieno dell'esperienza di gioco.&nbsp; &nbsp;Rimanete sintonizzati su Neuro Gaming per scoprire altre interessanti analisi e approfondimenti sul mondo dei videogiochi e della mente umana. E ricordate, il divertimento è importante, ma la salute mentale è ancora più preziosa.

Che cos'è la pratica del Rage quitting? Ed in quali sono i suoi effetti su i videogiocatori che ne sono vittima?

Cos'è il Rage Quitting e che effetto ha sui videogiocatori

Che cos'è il Rage Quitting? Analizziamo una delle pratiche più comuni del gaming moderno

Neuro Gaming: Spiegato cos'è il Rage quitting

Microsoft sta continuando a lavorare per portare sul proprio game pass, i giochi della saga di Call of Duty, il team di Xbox vorrebbe addirittura portare i titoli al lancio sul servizio in abbonamento di Microsoft.Call of Duty su game pass?La serie di proprietà Activision Blizzard di Call of Duty, in molti si aspettavano sarebbe arrivata su Xbox game pass dopo l'acquisto record delle società da parte di Microsoft, per la quale ha conquistato il record di esborso per l'acquisizione più importante della storia dei videogame.&nbsp;Dopo l'acquisizione però nulla è cambiato, i possessori del servizio in abbonamento di Microsoft non hanno potuto accedere a tutto il catalogo di Activision Blizzard, in cui tra l'altro sono presenti anche giochi che detengono la nomea di pietre miliari come Starcraft 2. La motivazione si cela probabilmente dietro alla causa che portò Microsoft a dover rimandare di quasi un anno l'acquisizione per vicessitudini legali. Phill Spencer, responsabile per Microsoft della sezione gaming, ha dichiarato in una intervista con Stephen Totilo, quanto segue:Il nostro obiettivo è di avere tutti i giochi di Zenimax, Activision Blizzard e Xbox Game Studios sul Game Pass, dal giorno del lancioQueste le dichiarazioni di Phill Spencer, il quale per certi versi rinfranca i fan della serie Call of Duty e tutti i fan e possessori di Xbox e Pc con un abbonamento, Xbox game pass attivo. L'ultima casa acquisita da Microsoft avrebbe in catalogo non solo gli ultimi 20 capitoli della saga di Call of Duty, ma come confermato da Microsoft questa collaborazione dovrà portare anche i nuovi titoli fin dal lancio sul proprio servizio in abbonamento.&nbsp;Modern Warfare 3 sicuramente sarà il primo grande banco di prova per capire se magari un possibile lancio su Xbox game pass, possa revitalizzare una serie che perde interesse molto velocemente negli ultimi anni, con sempre più giocatori che li preferiscono Warzone. Il prossimo titolo in uscita della serie dovrebbe essere Call of Duty Gulf war, secondo i leaker che negli ultimi mesi hanno fatto circolare anche la notizia di una possibile rivoluzione per la serie intera.&nbsp;L'idea scelta da Activision per far riprendere il brand di Call of Duty e ri-attirare a se gli appassionati delle campagne in giocatore singolo è quella di puntare su una formula molto affermata di una diretta concorrente, Ubisoft. L'idea che trapela dagli studi americani sembra quella che porterebbe le campagne in single player ad avere una veste completamente nuova fin dalla sua impostazione, abbandonando i dettami dei sistemi a missioni e abbracciando la volontà di dare un mondo open world in cui affrontare le vicende.&nbsp;

Microsoft sta continuando a lavorare per portare sul proprio game pass, i giochi della saga di Call of Duty, il team di Xbox vorrebbe addirittura portare i titoli al lancio sul servizio in abbonamento di Microsoft.<h2>Call of Duty su game pass?</h2>La serie di proprietà Activision Blizzard di Call of Duty, in molti si aspettavano sarebbe arrivata su Xbox game pass dopo l'acquisto record delle società da parte di Microsoft, per la quale ha conquistato il record di esborso per <a href="https://gaming.libero.it/mercato-ecco-il-re-degli-acquisti-nei-videogiochi">l'acquisizione più importante</a> della storia dei videogame. &nbsp;Dopo l'acquisizione però nulla è cambiato, i possessori del servizio in abbonamento di Microsoft non hanno potuto accedere a tutto il catalogo di Activision Blizzard, in cui tra l'altro sono presenti anche giochi che detengono la nomea di pietre miliari come Starcraft 2. La motivazione si cela probabilmente dietro alla causa che portò Microsoft a dover rimandare di quasi un anno l'acquisizione per vicessitudini legali. Phill Spencer, responsabile per Microsoft della sezione gaming, ha dichiarato in una intervista con Stephen Totilo, quanto segue:<blockquote>Il nostro obiettivo è di avere tutti i giochi di Zenimax, Activision Blizzard e Xbox Game Studios sul Game Pass, dal giorno del lancio</blockquote><img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/game_pass_branding_3f29d4c7e2.jpg" alt="Xbox game pass in arrivo su Ps5 ?">Queste le dichiarazioni di Phill Spencer, il quale per certi versi rinfranca i fan della serie Call of Duty e tutti i fan e possessori di Xbox e Pc con un abbonamento, Xbox game pass attivo. L'ultima casa acquisita da Microsoft avrebbe in catalogo non solo gli ultimi 20 capitoli della saga di Call of Duty, ma come confermato da Microsoft questa collaborazione dovrà portare anche i nuovi titoli fin dal lancio sul proprio servizio in abbonamento. &nbsp;Modern Warfare 3 sicuramente sarà il primo grande banco di prova per capire se magari un possibile lancio su Xbox game pass, possa revitalizzare una serie che perde interesse molto velocemente negli ultimi anni, con sempre più giocatori che li preferiscono Warzone. Il prossimo titolo in uscita della serie dovrebbe essere Call of Duty Gulf war, secondo i leaker che negli ultimi mesi hanno fatto circolare anche la notizia di <a href="https://gaming.libero.it/call-of-duty-svolta-epocale-per-la-campagna-single-player">una possibile rivoluzione per la serie intera.</a> &nbsp;L'idea scelta da Activision per far riprendere il brand di Call of Duty e ri-attirare a se gli appassionati delle campagne in giocatore singolo è quella di puntare su una formula molto affermata di una diretta concorrente, Ubisoft. L'idea che trapela dagli studi americani sembra quella che porterebbe le campagne in single player ad avere una veste completamente nuova fin dalla sua impostazione, abbandonando i dettami dei sistemi a missioni e abbracciando la volontà di dare un mondo open world in cui affrontare le vicende.&nbsp;

Microsoft sta lavorando per portare tutti i titoli della serie Cod sul game pass dal dayone

Cod su Game Pass dal Day 1

Call of Duty tutti i capitoli arriveranno su game pass presto o tardi secondo Phill Spencer responsabile di Microsoft

COD: i prossimi capitoli su game pass

Ci sono voluti due tentativi e una finale da pelle d'oca, ma con la vittoria delle finals di luglio e il secondo posto nelle finals di giugno, i Reply Totem hanno accumulato abbastanza punti per qualificarsi alla Brawl Stars World Finals, portando l'esport italiano al massimo livello del gioco Supercell.L'anno dei Reply TotemL'anno della org italiana è iniziato con un cambio inaspettato, lo storico coach Umberto "inso" Santarello, infatti ha lasciato la squadra per partecipare al nuovo progetto dell'org giapponese ZETA DIVISION, che aveva aperto una divisione europea comprando 3 dei migliori talenti della scena polacca, Lukasz "GeRo" Gerek, Piotr "meow" Urzedowski e Damian "Nowy297" Nowakovski.A sostituire il coach italiano è arrivato lo spagnolo Chaiba "Role" Abdal-Lah Baar dai QLASH e nonostante il cambio, la squadra formata da Maurizio "Maury" Tunno, Marwane "Maru" Lahrache ed Erik "Joker" Bravo Granstrom sembrava essere in forma già da subito con un ottima performance alle Finals di febbraio, fermata in finale proprio dagli ZETA DIVISION di inso.Questa sconfitta però ha frenato drasticamente i progressi del roster italiano che a marzo ed aprile ha ottenuto dei risultati a dir poco deludenti.Lo Snapdragon Mobile MastersIl fato del team italiano è cambiato del tutto a Tokyo, quando allo Snapdragon Mobile Masters, giocato in LAN, la squadra è sembrata completamente rinata, soprattutto il capitano Joker che ha caricato tutto il team grazie alle sue performance e ha portato la squadra alla vittoria del prestigioso trofeo internazionale, battendo ai playoff i campioni del mondo giapponesi Crazy Racoon e gli americani Tribe Gaming, con Joker vincitore del premio di MVP del torneo.La qualifica ai mondialiDopo la vittoria del Mobile Masters, i Totem sembravano completamente rinvigoriti e si sono presentati alle Finals di giugno con voglia di rivalsa, che hanno ottenuto battendo squadre di alto livello come Natus Vincere e FUT Esports, per poi arrivare in finale, dove per un altra volta gli ZETA li hanno fermati in una finale al cardiopalma, chiusa dai polacchi per 3-2.Ma nelle Finals di luglio, la situazione si sarebbe ribaltata, con lo scontro fra Totem e ZETA ai quarti di finale vinto per 3-2 dai Totem, senza la loro nemesi, il resto del torneo è stato molto più semplice per gli italiani, con una vittoria per 3-1 sugli HMBLE, ma in finale li aspettavano i FUT, che non hanno lasciato la vittoria facilmente a Joker e compagnia, che hanno spuntato la vittoria sul 3-2, guadagnandosi abbastanza punti per la qualifica ai mondiali assicurata.I mondialiIl Brawl Stars World Finals è il torneo più grande dell'anno per i giocatori di Brawlstars e i Reply Totem sembrano avere una chance di vincerlo, gli avversari più difficili per l'org italiana potrebbero essere gli avversari che li hanno dato difficoltà tutto l'anno, gli ZETA di coach inso e i FUT della star tedesca Bekri "Symantec" Tahiri, ma non vanno assolutamente sottovalutati i Crazy Racoon di Tensai, sconfitti dai Totem a maggio e che sicuramente vorranno la loro vendetta sul palco dove Tensai ha già vinto per ben due volte.

Ci sono voluti due tentativi e una finale da pelle d'oca, ma con la vittoria delle finals di luglio e il secondo posto nelle finals di giugno, i Reply Totem hanno accumulato abbastanza punti per qualificarsi alla Brawl Stars World Finals, portando l'esport italiano al massimo livello del gioco Supercell.<h2>L'anno dei Reply Totem</h2>L'anno della org italiana è iniziato con un cambio inaspettato, lo storico coach Umberto "inso" Santarello, infatti ha lasciato la squadra per partecipare al nuovo progetto dell'org giapponese ZETA DIVISION, che aveva aperto una divisione europea comprando 3 dei migliori talenti della scena polacca, Lukasz "GeRo" Gerek, Piotr "meow" Urzedowski e Damian "Nowy297" Nowakovski. A sostituire il coach italiano è arrivato lo spagnolo Chaiba "Role" Abdal-Lah Baar dai QLASH e nonostante il cambio, la squadra formata da Maurizio "Maury" Tunno, Marwane "Maru" Lahrache ed Erik "Joker" Bravo Granstrom sembrava essere in forma già da subito con un ottima performance alle Finals di febbraio, fermata in finale proprio dagli ZETA DIVISION di inso. Questa sconfitta però ha frenato drasticamente i progressi del roster italiano che a marzo ed aprile ha ottenuto dei risultati a dir poco deludenti.<h3>Lo Snapdragon Mobile Masters</h3>Il fato del team italiano è cambiato del tutto a Tokyo, quando allo Snapdragon Mobile Masters, giocato in LAN, la squadra è sembrata completamente rinata, soprattutto il capitano Joker che ha caricato tutto il team grazie alle sue performance e ha portato la squadra alla vittoria del prestigioso trofeo internazionale, battendo ai playoff i campioni del mondo giapponesi Crazy Racoon e gli americani Tribe Gaming, con Joker vincitore del premio di MVP del torneo.<h3>La qualifica ai mondiali</h3>Dopo la vittoria del Mobile Masters, i Totem sembravano completamente rinvigoriti e si sono presentati alle Finals di giugno con voglia di rivalsa, che hanno ottenuto battendo squadre di alto livello come Natus Vincere e FUT Esports, per poi arrivare in finale, dove per un altra volta gli ZETA li hanno fermati in una finale al cardiopalma, chiusa dai polacchi per 3-2. Ma nelle Finals di luglio, la situazione si sarebbe ribaltata, con lo scontro fra Totem e ZETA ai quarti di finale vinto per 3-2 dai Totem, senza la loro nemesi, il resto del torneo è stato molto più semplice per gli italiani, con una vittoria per 3-1 sugli HMBLE, ma in finale li aspettavano i FUT, che non hanno lasciato la vittoria facilmente a Joker e compagnia, che hanno spuntato la vittoria sul 3-2, guadagnandosi abbastanza punti per la qualifica ai mondiali assicurata.<h2>I mondiali</h2>Il Brawl Stars World Finals è il torneo più grande dell'anno per i giocatori di Brawlstars e i Reply Totem sembrano avere una chance di vincerlo, gli avversari più difficili per l'org italiana potrebbero essere gli avversari che li hanno dato difficoltà tutto l'anno, gli ZETA di coach inso e i FUT della star tedesca Bekri "Symantec" Tahiri, ma non vanno assolutamente sottovalutati i Crazy Racoon di Tensai, sconfitti dai Totem a maggio e che sicuramente vorranno la loro vendetta sul palco dove Tensai ha già vinto per ben due volte.

Il team italiano si è qualificato per le Brawl Stars World Finals battendo nella finale regionale i FUT Esports per 3-2

I Reply Totem andranno al mondiale di Brawlstars

Dopo il trionfo allo Snapdragon Mobile Masters a maggio, che aveva confermato il team italiano fra i più forti al mondo, i Reply Totem si sono finalmente qualificati per il mondiale di Brawlstars

Reply Totem qualificati ai mondiali di Brawlstars

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