Valorant: il Team Heretics rinuncia al proprio star player a causa di alcuni problemi di salute

Nella giornata di oggi il Team Heretics ha comunicato la volontà di non portare Miniboo al Valorant Masters di Shangai per via del suo stato di salute mentale.

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CREDITI: Riot Press

Alle 2 di oggi pomeriggio, il profilo X del Team Heretics ha fatto uscire un comunicato stampa ufficiale, in inglese e spagnolo, per comunicare la decisione dell'org di andare al Valorant Masters di Shangai senza il proprio star player Miniboo, il quale verrà lasciato in Europa per permetterli di riprendersi da una situazione di forte stress mentale e da un principio di Burnout.

Prima la salute e poi Valorant, il Team Heretics si stringe attorno a Miniboo

La celebre squadra esportiva "Team Heretics" è una delle più importanti squadre per quanto riguarda la penisola iberica, su ogni titolo esportivo in cui hanno giocato hanno sempre cercato di ottenere i migliori risultati possibili e su Valorant anche questa stagione stanno ottenendo buoni risultati, dopo la partecipazione al Valorant Masters di Madrid la squadra è pronta a volare a Shangai per iniziare il cammino all'interno del prossimo Masters grazie alle performance maturate in Emea, ma a scoinvolgere tutti è stato il comunicato della società rilasciato poche ore fa su i social ufficiali: 

Team Heretics
Valorant: Alcune settimane fa abbiamo identificato che il nostro giocatore Dominykas 'MiniBoo' Lukaševičius stava iniziando a mostrare segni di esaurimento, ansia e stanchezza generale. Da allora, abbiamo lavorato con lui e monitorato i suoi progressi per assicurarci che Dominykas fosse nelle migliori e più sane condizioni. Sfortunatamente, non è stato così negli ultimi giorni. Pertanto, alcuni giorni fa abbiamo preso la difficile ma corretta decisione di dargli una pausa dalle competizioni, il che significa che non parteciperà ai Masters di Shanghai con la squadra. Questa decisione è stata presa concentrandosi interamente sul benessere dei giocatori, nessun gioco o evento sarà mai più importante della salute di qualsiasi membro di Team Heretics, giocatore o staff. Los niños sono il futuro e non prenderemo scorciatoie, vogliamo continuare a costruire ed evolvere questo nucleo seguendo i giusti passi. Comprendiamo l'eccitazione intorno alla squadra e ai Masters di Shanghai, ma ciò che conta di più è il processo e essere in grado di costruire un gruppo che possa creare la propria dinastia in Valorant. Siamo consapevoli che il tempismo non è ottimale, ma la salute mentale dei nostri giocatori sarà sempre una priorità per noi. La competizione di eSports a livello élite è estremamente stressante e impegnativa, soprattutto in un caso come il nostro in cui ci siamo qualificati per eventi internazionali consecutivi, avendo una squadra così giovane sotto pressione costante e senza pause adeguate. Inoltre, MiniBoo sta bilanciando tutto questo con i suoi studi. Durante la sua assenza, continueremo a lavorare con Domi per assicurarci che la sua salute mentale migliori e che sia in grado di unirsi alla squadra per la Fase 2. Allo stesso tempo, terminerà i suoi esami scolastici. Chiediamo alla nostra comunità di supportare Domi in questa situazione dandogli tutto il tempo e lo spazio di cui ha bisogno per riposare e recuperare. Presto comunicheremo la formazione completa per i Masters di Shanghai.

 

Non si è fatta attendere la risposta da parte di Miniboo, il player lituano del Team Heretics di cui è anche duelist, il quale ci ha tenuto a precisare l'ottimo comportamento da parte di tutta la squadra che dopo aver appreso la decisione del giocatore appena 18enne si è stretta intorno a lui come una seconda famiglia, spiegando anche che tornerà a giocare ma che vuole ripartire a cuor più leggero dopo aver concluso anche i propri esami scolastici. 

 

 

Miniboo nonostante i suoi 18 anni sulla carta d'identità si è rivelato essere un player davvero importantissimo per la ripartenza della squadra spagnola e per il proprio approdo al Valorant Masters di Madrid, ma la cosa ancor più pazzesca è il fatto di trovare due fratelli insieme con 8 anni di differenza a vestire la stessa maglia all'interno di un gioco come Valorant. Il fratello di Miniboo e capitano della squadra vorrà sicuramente andare a Shangai con la voglia di portare a casa un risultate importante anche per chi non è riuscito a prendere parte alla spedizione di questo prossimo evento.

Burnout e pressioni gli atleti virtuali si spingono sempre più al limite

Qui sulle pagine di libero gaming, trattiamo con regolarità le competizioni esportive più importanti del panorama contemporaneo, non tralasciando mai il parallelismo con lo sport tradizionale e con ciò che ha riempito le nostre vite fuori dai videogiochi, ma spesso e volentieri con le competizioni virtuali ci si dimentica che i player e le squadre siano composte da giocatori umani, in carne ed ossa con le loro fragilità.

 

 

Anche se negli esport gli infortuni muscolari o articolari sono meno frequenti, ciò che invece viene messo ancora più sotto sforzo rispetto agli sport tradizionali è l'aspetto mentale dell'individuo messo giorno dopo giorno sotto torchio dalle aspettative e della necessità di essere sempre al top. Con le carriere esportive che iniziano, in molti casi, anche prima dei 18 anni di età è facile comprendere come molti atleti virtuali non riescano a mantenere il peso sulle spalle delle situazioni che li orbitano intorno, necessitando di uno stop e del supporto di mental coach utili a mantenere un equilibrio e riuscire a comprendere al meglio il momento in cui fermarsi anche solo per qualche settimana per poi ripartire.

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