Spoiler: purtroppo, non ci sono segnali incoraggianti. Ma perché il live-action con Jake Gyllenhaal e Jessica Chastain è finito nel dimenticatio?
'The Division', adattamento del popolare franchise di videogiochi Ubisoft, è ormai da diverso tempo bloccato - o forse sarebbe meglio dire stagnante - tra le produzioni di prossima uscita di Netflix. Per chi non lo sapesse, il gigante di streaming ha infatti annunciato nell'estate del 2019 di aver acquisito i diritti dell'open world, anche se da quel momento il percorso si è fatto a dir poco tortuoso. Che cos'è successo davvero all'agognato live-action, che già vantava un cast composto da Jake Gyllenhaal e Jessica Chastain? Ecco cosa sappiamo.
Come accennato poco sopra, Netflix ha annunciato per la prima volta nell'estate del 2019 di aver acquisito i diritti per adattare The Division sottoforma di lungometraggio. Subito dopo, David Leitch è salito a bordo del progetto con lo scopo di dirigerlo, con nientemeno che Jake Gyllenhaal e Jessica Chastain a capo del cast. A Rafe Judkins, invece, il compito di scrivere la sceneggiatura.
Nei due anni successivi, l'adattamento è piombato del silenzio. O meglio, l'unica novità, emersa nel 2021, riguardava il fatto che Leitch avesse deciso di abbandonare il progetto, con Rawson Marshall Thurber (meglio conosciuto per Red Notice) ingaggiato al suo posto. In teoria, l'inizio delle riprese era dunque previsto per il novembre del medesimo anno. Ovviamente, niente è mai partito realmente.
L'ultimo vero aggiornamento che abbiamo ricevuto, per gentile concessione della fondatrice di 87North Productions Kelly McCormick, è da ricercarsi in un'intervista con DiscussingFilm. La medesima produttrice, ovvero, ha commentato l'infelice ed imprevista coincidenza tra la storia di Tom Clancy's The Division (ambientato in una New York sprofondata nel caos, a causa di un'epidemia) con la vera pandemia di COVID-19. Queste le sue parole:
"A dire il vero, quando è arrivato il COVID, abbiamo abbandonato The Division perché sembrava un documentario. Sai, nel senso che la storia affronta questo focolaio che avviene in tempo reale, i pericoli che si verificano e l'ansia che crea. Era tipo, "Wow, non è più divertente". Tipo, abbiamo dovuto letteralmente tutti attraversare questa situazione nella vita reale. Penso che potremmo ritrovare l'amore per questo. È una proprietà così bella e quello che potresti fare con le immagini di una squadra di agenti che arrivano con quel tipo di prospettiva post-apocalittica è davvero incredibile, ma alla fine abbiamo finito per abbandonarla perché ci siamo allontanati a causa del COVID".
Dalla sopracitata intervista con Kelly McCormick, non abbiamo purtroppo più avuto notizie di sviluppi e, a partire dal 2024, il progetto risulta definitivamente inattivo.
Naturalmente, questo accade spesso con i titoli in fase di sviluppo. Non aiutato da numerosi dirigenti chiave di Ubisoft e Netflix che ora sono cambiati, le priorità all'interno delle divisioni possono cambiare, i talenti possono perdere interesse, gli script non vengono approvati e tanti altri fattori ancora potrebbero inficiare negativamente, facendo sì che un progetto non decolli mai.
Come regola generale ed ufficiosa, possiamo affermare che se un progetto non riceve aggiornamenti importanti quattro anni dopo il suo annuncio, spesso è da considerarsi accantonato.
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