Jannik Sinner dopo il successo di Miami la domanda che si pongo tutti è "Sarà lui il porta bandiera a Parigi 2024?" noi invece ci siamo chiesti chi potrebbe farlo per l'esport italiano
Nelle ultime ore Jannik Sinner è tornato a far parlare di se, complice un'intervista rilasciata alla stampa riguardo al tema dell'essere pronto o meno a divenire il prossimo porta bandiera del tricolore italiano alle Olimpiadi di Parigi 2024 e noi ci siamo chiesti, chi potrebbe rappresentare questo ruolo per l'Italia alle Olimpiadi dell'esport?
Per Jannik Sinner le luci dei riflettori non si spengono ancora, dopo aver conquistato l'ennesimo trofeo al Master 1000 di Miami, l'altoatesino torna a far parlare di se o meglio torna a parlare di un tema che in Italia oggi sta rimbalzando su tutti i giornali, ovvero il fatto se lui se la senta di essere il porta bandiera del tricolore italiano alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, le quali ricordiamo prenderanno il via il 26 luglio di quest'estate.
Sinner cerca di attenuare un po' queste voci attraverso l'intervista di questa mattina su "La Stampa":
Secondo me è giusto che lo faccia chi ha già vinto una medaglia d'oro, per me sarà la prima volta ai Giochi. Sento di aver contribuito insieme ad altri a far crescere il nostro tennis, ma ci sono atleti che hanno costruito la carriera sulle Olimpiadi, e lavorano quattro anni per una gara. Ho letto una intervista a Usain Bolt in cui diceva: io lavoro quattro anni per correre in meno di 10 secondi, e c’è chi vorrebbe risultati dopo due mesi. Per loro è un appuntamento fondamentale. Per noi tennisti anche, ma fra Slam, Masters 1000 e Coppa Davis abbiamo più occasioni. Detto questo, se mi chiedono di farlo, mi farà molto piacere Quali gare andrò a vedere alle Olimpiadi? Ancora non lo so, vediamo. Sicuramente l'atletica. E mi piace molto l'idea di poter incontrare atleti di tante discipline, di confrontarmi con loro.
Il tema esport e il tema olimpiadi è sempre caldo con le federazioni internazionali dello sport ancora un po' riluttanti nell'inserire a livello olimpico questi nuovi sport, ma il successo che stanno avendo indiscutibilmente sta aiutando a far accelerare il proseguimento degli iter burocratici per portare l'esport alla competizioni dai cinque anelli.
Il primo nome che ovviamente viene in mente parlando di esport e parlando di Italia è quello di Giorgio Calandrelli o come è conosciuto più comunemente Pow3r, giocatore di Fortnite e Call of Duty con alle spalle il passato di essere il primo giocatore italiano a firmare con Fnatic e guadagnandosi di diritto la nomea di essere uno dei migliori giocatori italiani all'ora in circolazione su Fortnite, il passato di Pow3r da gamer e il suo presente da leader del settore del gaming con anche la presenza in udienza alla camera a rappresentare l'intero movimento esportivo italiano fanno di lui un nome importante per la lista di chi potrebbe candidarsi a portabandiera per l'esport italiano al fianco di Sinner.
Quando si parla di esport è di leggende viventi italiane, viene indubbiamente in mente anche un altro nome importantissimo come quello di Reynor, giocatore italiano di Stacraft 2, il quale inizia la carriera da sotto età e le premesse per essere il prossimo talento generazionale della storia dell'Europa sono a portata. Il giovane Romiti si contraddistingue per la grande capacità nel sovvertire il predominio della Corea nello strategico in tempo reale firmato da Blizzard riuscendo a diventare il primo non sud Coreano a vincere un torneo così importante nel mondo di Starcraft 2.
Terzo ed ultimo nome che vogliamo proporre per questo primo toto porta bandiera, è quello di Danielmado, giovane giocatore di Tekken 10° nel ranking mondiale di Tekken 7 allo scorso mondiale ed atleta affermatissimo in Europa e nel mondo per la sua bravura nel picchiaduro per eccellenza, il ragazzo è già anche un atleta dell'eFITA di cui vi abbiamo parlato ampliamente qui sulle nostre pagine. Certamente sarebbe degni di portare il nostro tricolore anche altri pro player, T3b, Prinsipe, Trastevere, Tonizza e tanti altri giovani talenti dell'esport italiano, ma noi abbiamo voluto fare un po' un riassunto di alcuni dei nomi che riteniamo possano avere una certa valenza per questo ruolo e saremmo sicuramente contenti di vedere un giorno la realizzazione di questo desiderio a chissà quale edizione delle Olimpiadi.
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