Se stavate pensando di passare un weekend all'insegna del gaming, chiusi a riccio sulla vostra sedia a sprofondare nel torpore di una bevanda calda e di una coperta avvolgente, ma non sapevate a cosa giocare, beh questo articolo fa al caso vostro: Nerd Weekend è la rubrica dei gamer per i gamer. Ogni settimana prenderemo in esame un videogioco, uscito da poco o anche 10 anni fa, ma ancora reperibile, e vi narreremo come mai dovreste spendere il vostro tempo libero a giocarci.Rogue like in salsa stressPer il gioco di questa settimana è necessario un piccolo sforzo mentale, ricordate i tempi delle avventure immaginarie? Avete mai avuto a che fare con giochi tipo Dungeon and Dragons? Bene se la risposta è si, il gioco che vi consigliamo per questo Nerd Weekend farà al caso vostro; qual ora la risposta fosse negativa, il gioco di questa settimana farà al caso vostro per lanciarvi nel mondo dei Dungeon, no niente dragons purtroppo.&nbsp;Darkest Dungeon è un gioco incredibile sotto tantissimi punti di vista, di cui vi parleremo, man mano nell' articolo, ma partiamo dalla base del gioco, un rogue like con la creazione di Dungeon, bottini e nemici procedurali, un livello di difficoltà che punta verso l'alto e opzioni per aggiungere ancora più difficoltà.&nbsp;La componente che però caratterizza questa esperienza 2D, dalla maggior parte dei titoli roguelike presenti sul mercato e che addirittura riesce a rendere unico ogni scontro e ogni esplorazione è la salute mentale del party, qualcuno dopo il nerd weekend con Disco Elysium potrebbe pensare che abbiamo qualche propensione a proporvi giochi in cui sono presenti malattie mentali, ma vi possiamo garantire che sono mere casualità.La parte più semplicePer farvi innamorare vogliamo lasciare il pezzo forte alla fine, partendo dagli elementi più semplicistici dell' avventura per poi toccare i punti salienti di Drakest Dungeon. Il party sarà formato da 4 membri, i quali avranno un sistema, che potremmo identificare come strategico per i combattimenti, in cui si posizioneranno in fila indiana e con relative abilità a disposizione in base a tale posizionamento: il vostro guerriero sarà poco efficace se messo nelle retrovie, caso contrario invece mettere il vostro healer o sacerdote del caso di fronte al nemico si rivelerà una mossa davvero sbagliata, rendendoli impossibile la cura dei propri compagni. Tutte le informazioni comunque sui personaggi saranno raggruppate nel menù apposito in cui troveremo tutte le info generali.Il mondo di gioco sarà diviso in due segmenti: il villaggio, con le relative zone collaterali, e i Dungeon. Partiamo dal villaggio in cui avremmo la più canonica hub di gioco, mercanti, case del piacere, osterie e chi più ne ha più ne metta, ricordatevi questo dettaglio perché ne parleremo poi nel capitolo relativo allo stress. Per quanto riguarda i Dungeon la situazione è l'ABC della generazione procedurale, corridoi lunghi con stanze d'intermezzo in cui liberarsi dei nemici che le popolano, purtroppo proprio questa semplicità si rivela la parte più carente della produzione, che potrebbe portare alla noia, scriviamo potrebbe perché le situazioni di gioco rendono il tutto superfluo.

Se stavate pensando di passare un weekend all'insegna del gaming, chiusi a riccio sulla vostra sedia a sprofondare nel torpore di una bevanda calda e di una coperta avvolgente, ma non sapevate a cosa giocare, beh questo articolo fa al caso vostro: Nerd Weekend è la rubrica dei gamer per i gamer. Ogni settimana prenderemo in esame un videogioco, uscito da poco o anche 10 anni fa, ma ancora reperibile, e vi narreremo come mai dovreste spendere il vostro tempo libero a giocarci.<h2>Rogue like in salsa stress</h2>Per il gioco di questa settimana è necessario un piccolo sforzo mentale, ricordate i tempi delle avventure immaginarie? Avete mai avuto a che fare con giochi tipo Dungeon and Dragons? Bene se la risposta è si, il gioco che vi consigliamo per questo Nerd Weekend farà al caso vostro; qual ora la risposta fosse negativa, il gioco di questa settimana farà al caso vostro per lanciarvi nel mondo dei Dungeon, no niente dragons purtroppo.&nbsp;Darkest Dungeon è un gioco incredibile sotto tantissimi punti di vista, di cui vi parleremo, man mano nell' articolo, ma partiamo dalla base del gioco, un rogue like con la creazione di Dungeon, bottini e nemici procedurali, un livello di difficoltà che punta verso l'alto e opzioni per aggiungere ancora più difficoltà.&nbsp;La componente che però caratterizza questa esperienza 2D, dalla maggior parte dei titoli roguelike presenti sul mercato e che addirittura riesce a rendere unico ogni scontro e ogni esplorazione è la salute mentale del party, qualcuno dopo il <a href="https://gaming.libero.it/nerd-weekend-frostpunk-il-gestionale-freddoloso">nerd weekend</a> con <a href="https://gaming.libero.it/a-cosa-gioco-oggi-disco-elysium-e-cio-che-fa-per-te">Disco Elysium</a> potrebbe pensare che abbiamo qualche propensione a proporvi giochi in cui sono presenti malattie mentali, ma vi possiamo garantire che sono mere casualità.<h3>La parte più semplice</h3>Per farvi innamorare vogliamo lasciare il pezzo forte alla fine, partendo dagli elementi più semplicistici dell' avventura per poi toccare i punti salienti di Drakest Dungeon. Il party sarà formato da 4 membri, i quali avranno un sistema, che potremmo identificare come strategico per i combattimenti, in cui si posizioneranno in fila indiana e con relative abilità a disposizione in base a tale posizionamento: il vostro guerriero sarà poco efficace se messo nelle retrovie, caso contrario invece mettere il vostro healer o sacerdote del caso di fronte al nemico si rivelerà una mossa davvero sbagliata, rendendoli impossibile la cura dei propri compagni. Tutte le informazioni comunque sui personaggi saranno raggruppate nel menù apposito in cui troveremo tutte le info generali. Il mondo di gioco sarà diviso in due segmenti: il villaggio, con le relative zone collaterali, e i Dungeon. Partiamo dal villaggio in cui avremmo la più canonica hub di gioco, mercanti, case del piacere, osterie e chi più ne ha più ne metta, ricordatevi questo dettaglio perché ne parleremo poi nel capitolo relativo allo stress. Per quanto riguarda i Dungeon la situazione è l'ABC della generazione procedurale, corridoi lunghi con stanze d'intermezzo in cui liberarsi dei nemici che le popolano, purtroppo proprio questa semplicità si rivela la parte più carente della produzione, che potrebbe portare alla noia, scriviamo potrebbe perché le situazioni di gioco rendono il tutto superfluo.

Preparatevi a Darkest Dungeon, un gioco che saprà conquistarvi e tenervi sulle spine

Darkest Dungeon, un Rogue like incredibile

Torna la rubrica Nerd Weekend, per consigliarvi un gioco di ruolo incredibile, Darkest Dungeon

Nerd Weekend, il più oscuro dei dungeon

Quando si parla di esport, di longevità e di un mercato folle per quanto riguarda gli oggetti in game e la loro rivendita Counter Strike è il primo nome che viene in mente, non solo per quanto riguarda la folta schiera di appassionati che giocano dai tempi di Counter Strike Global Offensive, ed alcuni ben da prima, ma nella giornata di ieri è stato battuto ogni record per la vendita di un oggetto in game su Counter Strike.Paghereste 1 milione di dollari per la skin di un AK-47?Questa è la domanda che con, un po' di ironia, vi rivolgiamo, paghereste mai una cifra di questo tipo per acquistare una skin all'interno di un videogioco? Se in molti si sono lamentati per il costo molto gravoso in termini economici della skin celebrativa di Faker in League of Legends, guardare in casa Valve sembra di guardare all'interno di un concessionario Patek Philippe, per i prezzi che circolano.&nbsp;Di fatti il nuovo record di vendita è di un milione di dollari per l'FPS di casa Valve, riuscendo a raddoppiare la cifra monstre di quello precedente in cui furono vendute sia una skin per AK-47 con 4 adesivi Titan Holo, i quali fecero schizzare alle stelle il prezzo, e un Karambit, la classica skin del coltello che ha reso celebre il gioco ed i suoi giocatori. Oggi giorno con sempre più free to play a riempire le nostre console e le nostre memorie digitali, il discorso microtransazioni e acquisti in game si sta evolvendo, divenendo sempre più un fenomeno in grado di attirare a se un mercato da capogiro, circa 50 miliardi di dollari.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/JakeSucky/status/1798387413313868135?")&nbsp;Un po' come il collezionismo delle magliette da calcio vintage, oggi giorno possedere alcune skin esportive su Counter Strike, o in altri videogiochi sempre più longevi, come nel caso di Gabriel Jesus ed il suo account bannato per cheating, ha fatto crescere di parecchio il mercato delle skin, sul quale la stessa EPIC cercò di fermare questo smisurato mondo, ponendo un freno al mercato nero degli account.&nbsp;&nbsp;Nelle prime stagioni alcuni giocatori, avevano raccolto molte skin dei primi Battle pass in cui giocavano meno giocatori, che raggiunsero prezzi folli ad un certo punto per la loro rarità, finchè EPIC stessa decise di mettere fine a tutto rimettendo pressoché ogni skin, anche quelle del battle pass a rotazione disponibili nel negozio.&nbsp;

Quando si parla di esport, di longevità e di un mercato folle per quanto riguarda gli oggetti in game e la loro rivendita Counter Strike è il primo nome che viene in mente, non solo per quanto riguarda la folta schiera di appassionati che giocano dai tempi di Counter Strike Global Offensive, ed alcuni ben da prima, ma nella giornata di ieri è stato battuto ogni record per la vendita di un oggetto in game su Counter Strike.<h2>Paghereste 1 milione di dollari per la skin di un AK-47?</h2>Questa è la domanda che con, un po' di ironia, vi rivolgiamo, paghereste mai una cifra di questo tipo per acquistare una skin all'interno di un videogioco? Se in molti si sono lamentati per il costo molto gravoso in termini economici della<a href="https://gaming.libero.it/league-of-legends-continua-la-protesta-dei-player-in-merito-alla-skin-da-450"> skin celebrativa di Faker in League of Legends</a>, guardare in casa Valve sembra di guardare all'interno di un concessionario Patek Philippe, per i prezzi che circolano.&nbsp;Di fatti il nuovo record di vendita è di un milione di dollari per l'FPS di casa Valve, riuscendo a raddoppiare la cifra monstre di quello precedente in cui furono vendute sia una skin per AK-47 con 4 adesivi Titan Holo, i quali fecero schizzare alle stelle il prezzo, e un Karambit, la classica skin del coltello che ha reso celebre il gioco ed i suoi giocatori. Oggi giorno con sempre più free to play a riempire le nostre console e le nostre memorie digitali, il discorso microtransazioni e acquisti in game si sta evolvendo, divenendo sempre più un fenomeno in grado di attirare a se un mercato da capogiro, circa 50 miliardi di dollari.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/JakeSucky/status/1798387413313868135?")&nbsp;Un po' come il collezionismo delle magliette da calcio vintage, oggi giorno possedere alcune skin esportive su Counter Strike, o in altri videogiochi sempre più longevi, come nel caso di <a href="https://gaming.libero.it/counter-strike-un-calciatore-dell-arsenal-viene-bannato-per-cheating">Gabriel Jesus ed il suo account bannato per cheating</a>, ha fatto crescere di parecchio il mercato delle skin, sul quale la stessa EPIC cercò di fermare questo smisurato mondo, ponendo un freno al mercato nero degli account.&nbsp;&nbsp;Nelle prime stagioni alcuni giocatori, avevano raccolto molte skin dei primi Battle pass in cui giocavano meno giocatori, che raggiunsero prezzi folli ad un certo punto per la loro rarità, finchè EPIC stessa decise di mettere fine a tutto rimettendo pressoché ogni skin, anche quelle del battle pass a rotazione disponibili nel negozio.&nbsp;

Counter Strike superato il precedente record per l'acquisto della skin più preziosa del gioco

Counter Strike venduta una skin per 1 milione di dollari

Counter Strike si supera ancora, venduta una skin tra giocatori per 1 milione di dollari stracciando il proprio precedente record

CS: superato ogni record per una skin 1 milione di dollari

Non di sole console vivono i gamer, e infatti ecco tre libri da portare con voi se siete in vacanza o avete deciso di prendervi una piccola pausa da console e pc. I videogiochi sono protagonisti di questi 3 titoli che spaziano dal romanzo al saggio con un unico filo conduttore la realtà virtuale dove nascono le storie più belle.Tomorrow, tomorrow and tomorrowQuesto libro è stato un vero e proprio caso editoriale diventando in pochissimo tempo un best seller. Gabrielle Zevin ha dato il via con la sua opera al fenomeno che si è innescato su Tiktok, dove ha dominato le classifiche, per poi imporsi in libreria. Ma di cosa parla? Semplice: videogiochi, videogiochi e ancora, videogiochi. Almeno questo è quello che immediatamente ci viene mostrato. Tomorrow, tomorrow and tomorrow è un libro sul lavoro creativo, sull’amore e sull’amicizia e, di questi temi, ne approfondisce saggiamente ogni aspetto.&nbsp;La trama“Una fredda mattina del 1995, Sam Masur scende dalla metropolitana e, tra la folla che si accalca sulla banchina, la vede: Sadie Green. La chiama e, per un attimo, lei finge di non sentirlo, poi il rancore si stempera nella nostalgia. Sono passati otto anni dal litigio che aveva spezzato il loro legame, strettissimo eppure fragile, come solo le amicizie dell’infanzia sanno essere. Adesso sono all’università, ed entrambi hanno deciso di trasformare la comune passione per i videogiochi in materia di studio e, un giorno, in una professione. Basta uno sguardo e il legame si rinsalda, segnando anche l’inizio di una collaborazione creativa. Presi singolarmente, i loro progetti sono frammentari e incompleti; insieme, danno vita a interi mondi. Così, nel giro di due anni, nasce&nbsp;Ichigo, un videogioco rivoluzionario, che spalanca loro le porte del successo. Nel frattempo, il loro rapporto si fa più maturo, più intimo, più consapevole. Ma non per questo immune al peso della fama, della gelosia e delle ambizioni personali”&nbsp;&nbsp;Il problema dei 3 corpiNuovo libro e nuovo caso editoriale da cui è stata tratta anche la fortunatissima serie tv Netflix, recentemente candidata anche agli Emmy Award 2024. Il problema dei 3 corpi, prima di diventare un fenomeno di successo, nasce su carta dalla mente dell’autore Liu Cixin. Primo di una trilogia, il libro mixa il mondo del gaming a quello della fisica ma è all’interno della realtà digitale che la trama troverà il suo vero punto di compimento.&nbsp;La trama“Nella Cina della Rivoluzione culturale, un progetto militare segreto invia segnali nello spazio cercando di contattare intelligenze aliene. E ci riesce: il messaggio viene captato però dal pianeta sbagliato, Trisolaris, l'unico superstite di un sistema orbitante attorno a tre soli, dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, che hanno già arso undici mondi. È quello che i fisici chiamano "problema dei tre corpi", e i trisolariani sanno che anche il loro destino, prima o poi, sarà di sprofondare nella superficie rovente di uno dei soli. A meno di non trovare una nuova casa. Un pianeta abitabile, proprio come il nostro. Trisolaris pianifica quindi un'invasione della Terra. Sul Pianeta azzurro, nel frattempo, l'umanità si divide: come accogliere i visitatori dallo spazio? Combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita di un mondo irrimediabilmente corrotto?”&nbsp;Death StrandingHideo Kojima è il protagonista di questa nuova proposta letteraria che prende il via proprio da una delle saghe videoludiche più amate dai giocatori. si tratta dell’edizione in due volumi di Death Stranding, i libri nati dall’opera di Kojima per l’omonimo videogame. La saga è stata spesso elogiata per la qualità&nbsp; e la profondità della storia oltre a una caratterizzazione dei personaggi tale da attirare al doppiaggio attori di fama mondiale. Ecco così che dal digitale si passa al cartaceo e, grazie alla penna di Hitori Nojima, Death Stranding potrà tenervi compagnia l’intera estate.&nbsp;La trama“Misteriose esplosioni hanno scosso il pianeta, innescando una serie di fenomeni soprannaturali noti come Death Stranding. Creature spettrali che divorano i vivi hanno spinto l'umanità sull'orlo dell'estinzione, causando il crollo della società come la conosciamo e la dispersione dei sopravvissuti, che ora vivono in comunità del tutto isolate l'una dall'altra. Sam Porter Bridges, il leggendario corriere con il potere di tornare dal mondo dei morti, è stato incaricato di una missione critica dal Presidente delle Città Unite d'America: dovrà viaggiare attraverso questo paesaggio devastato e infestato di minacce ultraterrene, per rimettere in contatto città e persone e ricostruire l'America un passo alla volta”&nbsp;Perché leggere uno di questi titoliQuesti tre titoli si distinguono per qualità e fedeltà degli autori alla propria passione: l’arte, la conoscenza, la scienza e la creatività, tutti tratti caratteristici delle migliori opere videoludiche. Ma, in questi 3 libri, la scrittura fa davvero la differenza, si tratta di autori che sono stati in grado di tenere incollati alle pagine anche i non appassionati, conquistando con il vero cuore pulsante dei videogiochi: la persona che guida il personaggio.&nbsp;

Non di sole console vivono i gamer, e infatti ecco tre libri da portare con voi se siete in vacanza o avete deciso di prendervi una piccola pausa da console e pc. I videogiochi sono protagonisti di questi 3 titoli che spaziano dal romanzo al saggio con un unico filo conduttore la realtà virtuale dove nascono le storie più belle.<h2>Tomorrow, tomorrow and tomorrow</h2>Questo libro è stato un vero e proprio caso editoriale diventando in pochissimo tempo un best seller. Gabrielle Zevin ha dato il via con la sua opera al fenomeno che si è innescato su Tiktok, dove ha dominato le classifiche, per poi imporsi in libreria. Ma di cosa parla? Semplice: videogiochi, videogiochi e ancora, videogiochi. Almeno questo è quello che immediatamente ci viene mostrato. Tomorrow, tomorrow and tomorrow è un libro sul lavoro creativo, sull’amore e sull’amicizia e, di questi temi, ne approfondisce saggiamente ogni aspetto.&nbsp;La trama<blockquote>“Una fredda mattina del 1995, Sam Masur scende dalla metropolitana e, tra la folla che si accalca sulla banchina, la vede: Sadie Green. La chiama e, per un attimo, lei finge di non sentirlo, poi il rancore si stempera nella nostalgia. Sono passati otto anni dal litigio che aveva spezzato il loro legame, strettissimo eppure fragile, come solo le amicizie dell’infanzia sanno essere. Adesso sono all’università, ed entrambi hanno deciso di trasformare la comune passione per i videogiochi in materia di studio e, un giorno, in una professione. Basta uno sguardo e il legame si rinsalda, segnando anche l’inizio di una collaborazione creativa. Presi singolarmente, i loro progetti sono frammentari e incompleti; insieme, danno vita a interi mondi. Così, nel giro di due anni, nasce&nbsp;Ichigo, un videogioco rivoluzionario, che spalanca loro le porte del successo. Nel frattempo, il loro rapporto si fa più maturo, più intimo, più consapevole. Ma non per questo immune al peso della fama, della gelosia e delle ambizioni personali”</blockquote>&nbsp;&nbsp;<h3>Il problema dei 3 corpi</h3>Nuovo libro e nuovo caso editoriale da cui è stata tratta anche la fortunatissima <a href="https://gaming.libero.it/il-problema-dei-tre-corpi-arriva-in-streaming-su-netflix">serie tv Netflix</a>, recentemente candidata anche agli Emmy Award 2024. Il problema dei 3 corpi, prima di diventare un fenomeno di successo, nasce su carta dalla mente dell’autore Liu Cixin. Primo di una trilogia, il libro mixa il mondo del gaming a quello della fisica ma è all’interno della realtà digitale che la trama troverà il suo vero punto di compimento.&nbsp;La trama<blockquote>“Nella Cina della Rivoluzione culturale, un progetto militare segreto invia segnali nello spazio cercando di contattare intelligenze aliene. E ci riesce: il messaggio viene captato però dal pianeta sbagliato, Trisolaris, l'unico superstite di un sistema orbitante attorno a tre soli, dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, che hanno già arso undici mondi. È quello che i fisici chiamano "problema dei tre corpi", e i trisolariani sanno che anche il loro destino, prima o poi, sarà di sprofondare nella superficie rovente di uno dei soli. A meno di non trovare una nuova casa. Un pianeta abitabile, proprio come il nostro. Trisolaris pianifica quindi un'invasione della Terra. Sul Pianeta azzurro, nel frattempo, l'umanità si divide: come accogliere i visitatori dallo spazio? Combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita di un mondo irrimediabilmente corrotto?”</blockquote>&nbsp;<h3>Death Stranding</h3>Hideo Kojima è il protagonista di questa nuova proposta letteraria che prende il via proprio da una delle saghe videoludiche più amate dai giocatori. si tratta dell’edizione in due volumi di Death Stranding, i libri nati dall’opera di Kojima per l’omonimo videogame. La saga è stata spesso elogiata per la qualità&nbsp; e la profondità della storia oltre a una caratterizzazione dei personaggi tale da attirare al doppiaggio attori di fama mondiale. Ecco così che dal digitale si passa al cartaceo e, grazie alla penna di Hitori Nojima, Death Stranding potrà tenervi compagnia l’intera estate.&nbsp;La trama<blockquote>“Misteriose esplosioni hanno scosso il pianeta, innescando una serie di fenomeni soprannaturali noti come Death Stranding. Creature spettrali che divorano i vivi hanno spinto l'umanità sull'orlo dell'estinzione, causando il crollo della società come la conosciamo e la dispersione dei sopravvissuti, che ora vivono in comunità del tutto isolate l'una dall'altra. Sam Porter Bridges, il leggendario corriere con il potere di tornare dal mondo dei morti, è stato incaricato di una missione critica dal Presidente delle Città Unite d'America: dovrà viaggiare attraverso questo paesaggio devastato e infestato di minacce ultraterrene, per rimettere in contatto città e persone e ricostruire l'America un passo alla volta”</blockquote>&nbsp;<h3>Perché leggere uno di questi titoli</h3>Questi tre titoli si distinguono per qualità e fedeltà degli autori alla propria passione: l’arte, la conoscenza, la scienza e la creatività, tutti tratti caratteristici delle migliori opere videoludiche. Ma, in questi 3 libri, la scrittura fa davvero la differenza, si tratta di autori che sono stati in grado di tenere incollati alle pagine anche i non appassionati, conquistando con il vero cuore pulsante dei videogiochi: la persona che guida il personaggio.&nbsp;

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Manca sempre meno alla cerimonia degli Oscar 2024: la notte del 10 marzo darà ufficialmente il via alla 96ª edizione degli Academy Awards. Sul palco del Dolby Theatre di Hollywood troveremo l’oramai padrone di casa Jimmy Kimmel, alla sua quarta conduzione dopo l’edizione del 2017, del 2018 e del 2023. Chi vincerà come Miglior film? Chi si contenderà la statuetta per la Miglior regia e la Miglior interpretazione? Pronostici a parte, ci sarà sicuramente da aspettarsi qualche sorpresa. Il comico e presentatore statunitense, d’altro canto, non è nuovo agli imprevisti della diretta. Basti pensare all’indimenticabile “scambio” di buste a cui ha assistito durante l'89ª edizione degli Oscar, che ha proclamato La La Land in qualità di Best Picture al posto di Moonlight. In ogni caso, nonostante quello di Jimmy Kimmel sia ormai un volto noto ai più, ci sono ancora molti aneddoti e curiosità sulla sua vita e carriera professionale che meritano di essere svelati. Come per quella volta che fece un cameo in Call of Duty, ma non solo.Chi è Jimmy Kimmel: carriera e vita privataClasse 1967, Jimmy Kimmel si è avvicinato al mondo dell’intrattenimento passando per la conduzione radiofonica. Dopo una serie di ingaggi, ha iniziato ufficialmente la sua carriera nel piccolo schermo nel 1997, in veste di controparte di Ben Stein in un game show in onda su Comedy Central. Un approdo televisivo che Jimmy Kimmel, come sappiamo, non abbandonerà più.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C38NAWfPz5Z/")&nbsp;Nel 2003, dopo un’esperienza ormai consolidata, la famosa emittente televisiva ABC gli affida infatti la conduzione di un talk serale, il noto Jimmy Kimmel Live!. Inevitabilmente, questo segna un punto di svolta nella sua carriera. Sono vent’anni, ormai, che il presentatore invita ospiti illustri nel suo “salotto”.&nbsp;La sua esperienza come comico, in questo arco temporale, si è affinata sempre di più. Noto per la sua ironia pungente (non sempre affine al politicamente corretto), nel 2020 è stato scelto come nuovo conduttore di Who Wants To Be A Millionaire?. Oltre ad aver lavorato in diversi film d’animazione, vanta numerose apparizioni in alcuni talk show come il Late Show di David Letterman, The Howard Stern Show o il The Ellen DeGeneres Show.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C4GcbHvxaYW/")&nbsp;La vita privata: nel lontano 1988, Jimmy Kimmel ha sposato Gina Maddy dalla quale ha avuto due figli, Katherine e Kevin. La coppia ha poi divorziato nel 2002. Dopo la separazione, il presentatore ha avuto una relazione con la comica Sarah Silverman dal 2002 al 2009. Poi, il colpo di fulmine con Molly McNearney, un'autrice del Jimmy Kimmel Live!, con cui ha avuto due figli: Jane e William John.Jimmy Kimmel e il cameo in Call of DutyProbabilmente in pochi sanno che il conduttore televisivo Jimmy Kimmel ha fatto un cameo in Black Ops II, nono capitolo della serie Call of Duty, sviluppato da Treyarch e pubblicato da Activision nel 2012. Jimmy Kimmel compare in uno dei finali, dove intervista la protagonista Chloe Lynch e discute di alcuni eventi del gioco.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed"https://x.com/HighNoonie/status/1308180985415004160?s=20")&nbsp;Nello specifico, in un finale Chloe Lynch è ospite del suo show e i due parlano del successo riscosso nel salvare il mondo:&nbsp;"Quindi immagino che ora tu sia famosa per... aver salvato il mondo. È molto raro che ci sia una celebrità che abbia fatto qualcosa di simile".&nbsp;Nel suo cameo, Kimmel offre dunque il solito umorismo sarcastico e diretto che lo contraddistingue.La quarta conduzione degli OscarIl presentatore di New York è pronto a varcare la soglia degli Academy Awards per la quarta volta. La notte degli Oscar, ormai imminente, lo vende ancora lontano dal record di maggior numero di presenze. Questo primato spetta a Bob Hope, che ha condotto gli Oscar 17 volte dal 1939 al 1977, da solo o come co-conduttore.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C4L8gtqyypF/")&nbsp;In ogni caso, produttori, addetti ai lavori e spettatori sono di nuovo pronti a vedere Jimmy Kimmel con la sua solita “divisa”: camicia bianca, pantaloni eleganti, papillon nero e giacca monopetto. Il presentatore ha così commentato con ironia la sua ennesima partecipazione alla cerimonia:&nbsp;“Sono proprio contento, ho sempre sognato di condurre la notte degli Oscar per la quarta volta”.

Manca sempre meno alla cerimonia degli Oscar 2024: la notte del 10 marzo darà ufficialmente il via alla 96ª edizione degli Academy Awards. Sul palco del Dolby Theatre di Hollywood troveremo l’oramai padrone di casa Jimmy Kimmel, alla sua quarta conduzione dopo l’edizione del 2017, del 2018 e del 2023. Chi vincerà come Miglior film? Chi si contenderà la statuetta per la Miglior regia e la Miglior interpretazione? Pronostici a parte, ci sarà sicuramente da aspettarsi qualche sorpresa. Il comico e presentatore statunitense, d’altro canto, non è nuovo agli imprevisti della diretta. Basti pensare all’indimenticabile “scambio” di buste a cui ha assistito durante l'89ª edizione degli Oscar, che ha proclamato La La Land in qualità di Best Picture al posto di Moonlight. In ogni caso, nonostante quello di Jimmy Kimmel sia ormai un volto noto ai più, ci sono ancora molti aneddoti e curiosità sulla sua vita e carriera professionale che meritano di essere svelati. Come per quella volta che fece un cameo in Call of Duty, ma non solo.<h2>Chi è Jimmy Kimmel: carriera e vita privata</h2>Classe 1967, Jimmy Kimmel si è avvicinato al mondo dell’intrattenimento passando per la conduzione radiofonica. Dopo una serie di ingaggi, ha iniziato ufficialmente la sua carriera nel piccolo schermo nel 1997, in veste di controparte di Ben Stein in un <a href="https://gaming.libero.it/al-via-pechino-express-2024-il-nuovo-adventure-game-ci-porta-in-asia">game show</a> in onda su Comedy Central. Un approdo televisivo che Jimmy Kimmel, come sappiamo, non abbandonerà più.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C38NAWfPz5Z/")&nbsp;Nel 2003, dopo un’esperienza ormai consolidata, la famosa emittente televisiva ABC gli affida infatti la conduzione di un talk serale, il noto Jimmy Kimmel Live!. Inevitabilmente, questo segna un punto di svolta nella sua carriera. Sono vent’anni, ormai, che il presentatore invita <a href="https://gaming.libero.it/robert-downey-jr-da-iron-man-ad-oppenheimer-nei-videogiochi">ospiti illustri</a> nel suo “salotto”.&nbsp;La sua esperienza come comico, in questo arco temporale, si è affinata sempre di più. Noto per la sua ironia pungente (non sempre affine al politicamente corretto), nel 2020 è stato scelto come nuovo conduttore di Who Wants To Be A Millionaire?. Oltre ad aver lavorato in diversi film d’animazione, vanta numerose apparizioni in alcuni talk show come il Late Show di David Letterman, The Howard Stern Show o il The Ellen DeGeneres Show.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/reel/C4GcbHvxaYW/")&nbsp;La vita privata: nel lontano 1988, Jimmy Kimmel ha sposato Gina Maddy dalla quale ha avuto due figli, Katherine e Kevin. La coppia ha poi divorziato nel 2002. Dopo la separazione, il presentatore ha avuto una relazione con la comica Sarah Silverman dal 2002 al 2009. Poi, il colpo di fulmine con Molly McNearney, un'autrice del Jimmy Kimmel Live!, con cui ha avuto due figli: Jane e William John.<h3>Jimmy Kimmel e il cameo in Call of Duty</h3>Probabilmente in pochi sanno che il conduttore televisivo Jimmy Kimmel ha fatto un cameo in Black Ops II, nono capitolo della serie <a href="https://gaming.libero.it/call-of-duty-warzone-ecco-i-migliori-loadout-per-la-nuova-stagione">Call of Duty</a>, sviluppato da Treyarch e pubblicato da Activision nel 2012. Jimmy Kimmel compare in uno dei finali, dove intervista la protagonista Chloe Lynch e discute di alcuni eventi del gioco.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed"https://x.com/HighNoonie/status/1308180985415004160?s=20")&nbsp;Nello specifico, in un finale Chloe Lynch è ospite del suo show e i due parlano del successo riscosso nel salvare il mondo:&nbsp;<blockquote>"Quindi immagino che ora tu sia famosa per... aver salvato il mondo. È molto raro che ci sia una celebrità che abbia fatto qualcosa di simile".</blockquote>&nbsp;Nel suo cameo, Kimmel offre dunque il solito umorismo sarcastico e diretto che lo contraddistingue.<h3>La quarta conduzione degli Oscar</h3>Il presentatore di New York è pronto a varcare la soglia degli Academy Awards per la quarta volta. <a href="https://gaming.libero.it/oscar-2024-oppenheimer-e-stato-battuto-da-un-videogioco">La notte degli Oscar</a>, ormai imminente, lo vende ancora lontano dal record di maggior numero di presenze. Questo primato spetta a Bob Hope, che ha condotto gli Oscar 17 volte dal 1939 al 1977, da solo o come co-conduttore.&nbsp;instagramEmbed("https://www.instagram.com/p/C4L8gtqyypF/")&nbsp;In ogni caso, produttori, addetti ai lavori e spettatori sono di nuovo pronti a vedere Jimmy Kimmel con la sua solita “divisa”: camicia bianca, pantaloni eleganti, papillon nero e giacca monopetto. Il presentatore ha così commentato con ironia la sua ennesima partecipazione alla cerimonia:&nbsp;<blockquote>“Sono proprio contento, ho sempre sognato di condurre la notte degli Oscar per la quarta volta”.</blockquote>

Conduttore, comico, autore e produttore: ecco chi è l'host della 96esima edizione degli Oscar

Oscar 2024: Jimmy Kimmel presenterà la serata

Oscar 2024, tutto sul presentatore Jimmy Kimmel

Oggi è uscito un titolo che ha fatto discutere parecchie community, si tratta di Palworld un nuovo titolo sviluppato da Pocket Pair, Inc. Lo trovate su Steam oppure su Xbox Game Pass da oggi 19/01 in accesso anticipato.Palworld è un gioco molto sottovalutatoDopo aver finalmente provato il videogioco, ed a seguito di molti dibattiti e discussioni lette nelle scorse settimane sui social, tutti parlavano di un titolo simile, se non uguale, a Pokémon, ma non è così. Se vogliamo soffermarci un attimo su questo paragone, vedo, in realtà, una sostanziale differenza fra i due titoli. Nel caso di Palworld, ci troviamo a dover "addomesticare" i Pal, mentre su Pokémon, come ben tutti saprete, bisogna semplicemente catturarli, completare la storia e affrontare i capipalestra. Sicuramente questo nuovo titolo ha preso ispirazione da molti dei videogiochi di successo degli ultimi anni, ma ciò non significa che non meriti una possibilità, essendo comunque un videogioco su cui gli sviluppatori hanno speso parecchio tempo ed energie. Come potete notare dal trailer, il risultato comunque è più che ottimo. Gli sviluppatori non si sono fatti mancare davvero nulla, si nota l'attenzione ad ogni dettaglio, che si tratti di un Pal che incontrate oppure di un'attività che state svolgendo (cucinare, craftare...), ogni dettaglio è veramente curato con una precisione inaspettata.&nbsp;Le prime ore su PalworldPalworld, il videogioco che ha attirato l'attenzione degli appassionati, si presenta come una promettente avventura fin dalla fase di accesso anticipato. Il design elaborato ha sorpreso positivamente, evidenziando un impegno considerevole da parte degli sviluppatori. Nel corso del gameplay, si nota che alcune modifiche sono ancora necessarie, ma è importante sottolineare che il titolo è ancora in fase di sviluppo attivo. Gli sviluppatori stanno lavorando costantemente per perfezionare l'esperienza di gioco. In termini complessivi, Palworld si configura come un prodotto di ottima qualità che ha saputo stupire piacevolmente chi vi si è cimentato.L'inizio dell'avventura su Palworld vi trasporta immediatamente in una nuova isola, equipaggiati con un'arma improvvisata e una sacca per raccogliere oggetti. Un consiglio iniziale è fare marcia indietro e dirigervi verso la grotta, dove potrete ottenere la prima ricompensa e avviare il tutorial che vi introdurrà ai comandi di gioco. All'interno della grotta, vi troverete a fronteggiare i primi Pal, inizialmente ostili, ma facilmente catturabili a livelli bassi. Ottenuti i vostri primi Pal e le sfere da un NPC appena fuori dalla grotta, inizierete a sbloccare progressivamente nuovi oggetti. Tra questi, il fuoco da campo per cucinare cibo, un banco da lavoro per la creazione di armi ed equipaggiamenti, il vostro letto e accessori per i vostri fedeli Pal.&nbsp;Nel frattempo che procederete nella vostra avventura incontrerete Pal sempre più potenti, ovviamente anch’essi si possono catturare e mettere a lavoro nel proprio accampamento, ma fate attenzione al livello vostro e dei vostri compagni prima di incominciare a combattere altrimenti rischiate di lasciarci le penne. Assicuratevi infatti di avere l’equipaggiamento necessario e adatto per affrontare al meglio l’esplorazione della vasta mappa che Palworld ha da offrirci. Come noterete durante il tutorial le cose da fare sono veramente tantissime, riprendendo il paragone con Pokémon uno dei motivi per cui non vedo minimamente una "somiglianza critica" è questo la varietà di opzioni-scelte che si possono fare. Leggete bene, cosa molto importante, verso la fine del tutorial vi troverete a dover affrontare un boss, il primo boss, e non sottovalutatelo perché rispetto a tutti i Pal che troverete fino al faro, lui e la sua compagna vi faranno sudare parecchio per sconfiggerli.Insomma come prime impressioni il titolo ha molto da offrire, al momento non sappiamo dirvi se effettivamente farà boom nelle community di gamers, ma sicuramente troverà il suo spazio per avere il successo che che merita. Se siete degli amanti dei giochi di esplorazione ed avventura sicuramente Palworld è il videogioco che fa nel caso vostro. Lo trovate gratis su Xbox Game Pass altrimenti su Steam al prezzo di 28,99€.

Oggi è uscito un titolo che ha fatto discutere parecchie community, si tratta di Palworld un nuovo titolo sviluppato da Pocket Pair, Inc. Lo trovate su Steam oppure su Xbox Game Pass da oggi 19/01 in accesso anticipato.<h2>Palworld è un gioco molto sottovalutato</h2>Dopo aver finalmente provato il videogioco, ed a seguito di molti dibattiti e discussioni lette nelle scorse settimane sui social, tutti parlavano di un titolo simile, se non uguale, a Pokémon, ma non è così. Se vogliamo soffermarci un attimo su questo paragone, vedo, in realtà, una sostanziale differenza fra i due titoli. Nel caso di Palworld, ci troviamo a dover "addomesticare" i Pal, mentre su Pokémon, come ben tutti saprete, bisogna semplicemente catturarli, completare la storia e affrontare i capipalestra. Sicuramente questo nuovo titolo ha preso ispirazione da molti dei videogiochi di successo degli ultimi anni, ma ciò non significa che non meriti una possibilità, essendo comunque un videogioco su cui gli sviluppatori hanno speso parecchio tempo ed energie. Come potete notare dal trailer, il risultato comunque è più che ottimo. Gli sviluppatori non si sono fatti mancare davvero nulla, si nota l'attenzione ad ogni dettaglio, che si tratti di un Pal che incontrate oppure di un'attività che state svolgendo (cucinare, craftare...), ogni dettaglio è veramente curato con una precisione inaspettata.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Palworld_work_a4d311bee3.jpg" alt="Palworld work"><h3>Le prime ore su Palworld</h3>Palworld, il videogioco che ha attirato l'attenzione degli appassionati, si presenta come una promettente avventura fin dalla fase di accesso anticipato. Il design elaborato ha sorpreso positivamente, evidenziando un impegno considerevole da parte degli sviluppatori. Nel corso del gameplay, si nota che alcune modifiche sono ancora necessarie, ma è importante sottolineare che il titolo è ancora in fase di sviluppo attivo. Gli sviluppatori stanno lavorando costantemente per perfezionare l'esperienza di gioco. In termini complessivi, Palworld si configura come un prodotto di ottima qualità che ha saputo stupire piacevolmente chi vi si è cimentato.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Palworld_fly_5bf547c8c4.jpg" alt="Palworld fly">L'inizio dell'avventura su Palworld vi trasporta immediatamente in una nuova isola, equipaggiati con un'arma improvvisata e una sacca per raccogliere oggetti. Un consiglio iniziale è fare marcia indietro e dirigervi verso la grotta, dove potrete ottenere la prima ricompensa e avviare il tutorial che vi introdurrà ai comandi di gioco. All'interno della grotta, vi troverete a fronteggiare i primi Pal, inizialmente ostili, ma facilmente catturabili a livelli bassi. Ottenuti i vostri primi Pal e le sfere da un NPC appena fuori dalla grotta, inizierete a sbloccare progressivamente nuovi oggetti. Tra questi, il fuoco da campo per cucinare cibo, un banco da lavoro per la creazione di armi ed equipaggiamenti, il vostro letto e accessori per i vostri fedeli Pal. &nbsp;Nel frattempo che procederete nella vostra avventura incontrerete Pal sempre più potenti, ovviamente anch’essi si possono catturare e mettere a lavoro nel proprio accampamento, ma fate attenzione al livello vostro e dei vostri compagni prima di incominciare a combattere altrimenti rischiate di lasciarci le penne. Assicuratevi infatti di avere l’equipaggiamento necessario e adatto per affrontare al meglio l’esplorazione della vasta mappa che Palworld ha da offrirci. Come noterete durante il tutorial le cose da fare sono veramente tantissime, riprendendo il paragone con Pokémon uno dei motivi per cui non vedo minimamente una "somiglianza critica" è questo la varietà di opzioni-scelte che si possono fare. Leggete bene, cosa molto importante, verso la fine del tutorial vi troverete a dover affrontare un boss, il primo boss, e non sottovalutatelo perché rispetto a tutti i Pal che troverete fino al faro, lui e la sua compagna vi faranno sudare parecchio per sconfiggerli.<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Palworld_1_boss_535cd10156.jpg" alt="Palworld 1 boss">Insomma come prime impressioni il titolo ha molto da offrire, al momento non sappiamo dirvi se effettivamente farà boom nelle community di gamers, ma sicuramente troverà il suo spazio per avere il successo che che merita. Se siete degli amanti dei giochi di esplorazione ed avventura sicuramente Palworld è il videogioco che fa nel caso vostro. Lo trovate gratis su Xbox Game Pass altrimenti su Steam al prezzo di 28,99€.

Il nuovo videogioco di esplorazione-avventura mi ha lasciato molto sorpreso, in positivo ovviamente.

Palworld, un titolo troppo sottovalutato

Il nuovo gioco di Pocket Pair lascia senza parole, molte critiche prima del lancio, ma all'attivo conta ben 2 milioni di giocatori

Palworld è un titolo troppo sottovalutato

Shirley Curry, conosciuta da molti come "Skyrim Grandma" (O Nonna Skyrim), ha annunciato il suo ritiro dalla creazione di video di gameplay. Dopo nove anni di attività e centinaia di video pubblicati, l'88enne ha deciso che è arrivato il momento di dedicarsi ad altri hobby. Con questo annuncio, la comunità di giocatori e appassionati di Skyrim perde una delle sue figure più amate e benvolute.Il ritiro di Skyrim Grandma: "non è più divertente"Nel suo video intitolato “No More Gaming Videos”, Shirley Curry ha spiegato ai suoi fan il motivo dietro la sua decisione. Nonostante l'affetto che la lega alla sua community, Curry ha ammesso che registrare e pubblicare video di gameplay è diventato per lei più un obbligo che un piacere. "Non è più divertente", ha dichiarato. "Sono stanca, mi annoio a morte". Con queste parole sincere, Shirley ha voluto dire solo la verità ai suoi spettatori fedeli, pur esprimendo rammarico per il fatto che la scelta non le reca gioia.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/Dansplainer/status/1837947428525187542")&nbsp;Curry ha comunque rassicurato i suoi follower che continuerà a pubblicare vlog occasionali e a mantenere un contatto con la sua community. Ha anche ricordato che non ha intenzione di chiudere il canale, lasciando tutti i suoi vecchi video, che resteranno disponibili per chiunque volesse riguardarli. Con centinaia di contenuti a disposizione, i fan avranno ancora molte ore di Shirley da godersi.Shirley Curry: la nonna di SkyrimShirley Curry ha caricato il suo primo video su YouTube nove anni fa, conquistando immediatamente il cuore dei fan di Skyrim e non solo. La sua gentilezza, il suo approccio pacato e il modo in cui si riferiva alla sua community chiamandola affettuosamente "i miei nipoti" le hanno guadagnato una popolarità crescente. Nel corso degli anni, Shirley è diventata una figura molto amata nella scena dei gameplayers su YouTube, con una dedizione costante e un profondo legame con il mondo di The Elder Scrolls V: Skyrim.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/pcgamer/status/1669792703607873559")&nbsp;Il suo canale YouTube non era solo un luogo dove guardare gameplay; era un punto di ritrovo per una community intergenerazionale, che vedevano un'apertura verso il mondo dei videogiochi da parte di una signora anziana e non il solito cliché. Il modo in cui Shirley interagiva con i suoi fan, spesso offrendo consigli saggi o condividendo storie personali, ha reso il suo canale un luogo accogliente e speciale. Inoltre, Curry si è sempre dimostrata entusiasta e rispettosa della cultura del gaming, rappresentando un esempio positivo di come il mondo dei videogiochi possa unire persone di tutte le età.&nbsp;Il suo impatto non è passato inosservato nemmeno a Bethesda, la software house dietro la serie The Elder Scrolls. Nel corso degli anni, Shirley è stata inclusa come NPC nel capitolo successivo della serie, The Elder Scrolls VI, un gesto che celebra il suo contributo alla comunità di Skyrim. Inoltre, i fan e i modder l’hanno aggiunta al gioco come compagna, dando vita al personaggio di "Shirley", rendendola un'eroina virtuale.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/WholesomeMeme/status/1514001161266868226")Il contributo alla comunità e la decisione di ritirarsiLa decisione di Shirley di smettere di creare contenuti di gameplay è comprensibile se consideriamo la dedizione e il ritmo che ha mantenuto nel corso degli anni. Con centinaia di video caricati, il processo di registrazione, editing e pubblicazione deve aver richiesto un enorme sforzo. L’amore per la sua community è stato sicuramente il carburante che ha permesso a questa dolce signora, di raggiungere risultati così incredibili. Arrivare a 88 anni e continuare a produrre contenuti con tutta questa energia può diventare faticoso.&nbsp;Nel video in cui annuncia il ritiro, Shirley ha sottolineato che intende trascorrere più tempo dedicandosi ad altri hobby. Il tempo che libererà dalla creazione di video le permetterà di esplorare altre passioni, sempre mantenendo il contatto con i suoi "nipoti" attraverso vlog occasionali, in cui magari potrà concedersi qualche partita ad altri titoli.Un’eredità duraturaShirley Curry lascia un'eredità importante nel mondo del gaming. Oltre ad essere una bandiera di unione, che mostra come non esiste una vera a e propria età per utilizzare i videogiochi o per registrare dei video a riguardo, ma ha anche mostrato come una persona possa entrare in questo mondo senza essere competitiva o esperta a livello tecnico, ma semplicemente per il piacere di vivere un’avventura virtuale e condividerla con una comunità affezionata.Nonostante l'addio ai video di gameplay, restano i suoi vecchi contenuti per consolarci di questa perdita del mondo di YouTube. Shirley Curry, la "Skyrim Grandma", ha lasciato un segno che va ben oltre i videogiochi, rimanendo un esempio di come ogni nonna può diventare una Grandma Player.

Shirley Curry, conosciuta da molti come "Skyrim Grandma" (O Nonna Skyrim), ha annunciato il suo ritiro dalla creazione di video di gameplay. Dopo nove anni di attività e centinaia di video pubblicati, l'88enne ha deciso che è arrivato il momento di dedicarsi ad altri hobby. Con questo annuncio, la comunità di giocatori e appassionati di Skyrim perde una delle sue figure più amate e benvolute.<h2>Il ritiro di Skyrim Grandma: "non è più divertente"</h2>Nel suo video intitolato “No More Gaming Videos”, Shirley Curry ha spiegato ai suoi fan il motivo dietro la sua decisione. Nonostante l'affetto che la lega alla sua community, Curry ha ammesso che registrare e pubblicare video di gameplay è diventato per lei più un obbligo che un piacere. "Non è più divertente", ha dichiarato. "Sono stanca, mi annoio a morte". Con queste parole sincere, Shirley ha voluto dire solo la verità ai suoi spettatori fedeli, pur esprimendo rammarico per il fatto che la scelta non le reca gioia.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/Dansplainer/status/1837947428525187542")&nbsp;Curry ha comunque rassicurato i suoi follower che continuerà a pubblicare vlog occasionali e a mantenere un contatto con la sua community. Ha anche ricordato che non ha intenzione di chiudere il canale, lasciando tutti i suoi vecchi video, che resteranno disponibili per chiunque volesse riguardarli. Con centinaia di contenuti a disposizione, i fan avranno ancora molte ore di Shirley da godersi.<h3>Shirley Curry: la nonna di Skyrim</h3>Shirley Curry ha caricato il suo primo video su YouTube nove anni fa, conquistando immediatamente il cuore dei fan di <a href="https://gaming.libero.it/the-elder-scrolls-6-il-gioco-sta-gia-venendo-giocato">Skyrim</a> e non solo. La sua gentilezza, il suo approccio pacato e il modo in cui si riferiva alla sua community chiamandola affettuosamente "i miei nipoti" le hanno guadagnato una popolarità crescente. Nel corso degli anni, Shirley è diventata una figura molto amata nella scena dei gameplayers su YouTube, con una dedizione costante e un profondo legame con il mondo di The Elder Scrolls V: Skyrim.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/pcgamer/status/1669792703607873559")&nbsp;Il suo canale YouTube non era solo un luogo dove guardare gameplay; era un punto di ritrovo per una community intergenerazionale, che vedevano un'apertura verso il mondo dei videogiochi da parte di una signora anziana e non il solito cliché. Il modo in cui Shirley interagiva con i suoi fan, spesso offrendo consigli saggi o condividendo storie personali, ha reso il suo canale un luogo accogliente e speciale. Inoltre, Curry si è sempre dimostrata entusiasta e rispettosa della cultura del gaming, rappresentando un esempio positivo di come il mondo dei videogiochi possa unire persone di tutte le età.&nbsp;Il suo impatto non è passato inosservato nemmeno a <a href="https://gaming.libero.it/caso-licenziamenti-anche-bethesda-costretta-a-ridurre-il-proprio-personale">Bethesda</a>, la software house dietro la serie The Elder Scrolls. Nel corso degli anni, Shirley è stata inclusa come NPC nel capitolo successivo della serie, The Elder Scrolls VI, un gesto che celebra il suo contributo alla comunità di Skyrim. Inoltre, i fan e i modder l’hanno aggiunta al gioco come compagna, dando vita al personaggio di "Shirley", rendendola un'eroina virtuale.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/WholesomeMeme/status/1514001161266868226")<h3>Il contributo alla comunità e la decisione di ritirarsi</h3>La decisione di Shirley di smettere di creare contenuti di gameplay è comprensibile se consideriamo la dedizione e il ritmo che ha mantenuto nel corso degli anni. Con centinaia di video caricati, il processo di registrazione, editing e pubblicazione deve aver richiesto un enorme sforzo. L’amore per la sua community è stato sicuramente il carburante che ha permesso a questa dolce signora, di raggiungere risultati così incredibili. Arrivare a 88 anni e continuare a produrre contenuti con tutta questa energia può diventare faticoso.&nbsp;Nel video in cui annuncia il ritiro, Shirley ha sottolineato che intende trascorrere più tempo dedicandosi ad altri hobby. Il tempo che libererà dalla creazione di video le permetterà di esplorare altre passioni, sempre mantenendo il contatto con i suoi "nipoti" attraverso vlog occasionali, in cui magari potrà concedersi qualche partita ad altri titoli.<h3>Un’eredità duratura</h3>Shirley Curry lascia un'eredità importante nel mondo del gaming. Oltre ad essere una bandiera di unione, che mostra come non esiste una vera a e propria età per utilizzare i videogiochi o per registrare dei video a riguardo, ma ha anche mostrato come una persona possa entrare in questo mondo senza essere competitiva o esperta a livello tecnico, ma semplicemente per il piacere di vivere un’avventura virtuale e condividerla con una comunità affezionata. Nonostante l'addio ai video di gameplay, restano i suoi vecchi contenuti per consolarci di questa perdita del mondo di YouTube. Shirley Curry, la "Skyrim Grandma", ha lasciato un segno che va ben oltre i videogiochi, rimanendo un esempio di come ogni nonna può diventare una Grandma Player.

Skyrim Grandma è il soprannome di Shirley Curry che, a 88 anni, saluta il mondo dei gameplay dopo 9 "anni di servizio" su Youtube.

Skyrim Grandma: dopo 9 anni la youtuber di 88 anni si ritira

Skyrim Grandma si ritira dopo 9 anni la youtuber di 88 anni

Un display più grande e migliorato è solo uno degli aggiornamenti della nuova Steam Deck Oled appena annunciata da Valve.&nbsp;Questa evoluzione completa del celebre dispositivo ibrido console-pc portatile per il gioco offre una serie di miglioramenti, tra cui una batteria più performante e connessioni wireless più veloci.&nbsp;L'uscita sul mercato è imminente, giusto in tempo per le festività natalizie.&nbsp;La possibilità di preordinare la Steam Deck Oled sarà disponibile le prossime settimane, con opzioni di memoria da 512 GB o 1 TB, e con le prime versioni che vedranno una riduzione di prezzo.I miglioramenti della console più nel dettaglioIl nuovo display Oled di Steam Deck avrà una diagonale di 7,4 pollici, un incremento di 0,4 pollici rispetto al modello precedente, con una luminosità massima di 1000 nit e un refresh rate di 90 Hz. La batteria, con una capacità di 50 Whr, beneficerà dei minori consumi del display Oled, consentendo un aumento fino al 50% dell'autonomia, che raggiungerà un massimo di 12 ore, a seconda dell'uso.&nbsp;Inoltre, sono presenti miglioramenti come il nuovo modulo Wi-Fi 6e più veloce ed efficiente, insieme a una ventola di raffreddamento più ampia.&nbsp;Nonostante questi miglioramenti, il peso complessivo del dispositivo è diminuito del 5%, arrivando a 640 grammi.Quando sarà disponibile?Ci sarà la possibilità di ordinare la nuova Steam Deck Oled dal prossimo 16 novembre sul sito Valve, con opzioni di memoria da 512 GB a 569 euro e da 1 TB a 679 euro.&nbsp;Contestualmente, la versione da 256 GB vedrà una riduzione di prezzo da 549 a 419 euro. Le versioni da 64 o 512 GB, in esaurimento di scorte, godranno di un ribasso a 369 euro invece che 419 euro e a 469 euro invece che 679 euro, rispettivamente.Non si sa ancora molto sulla "Steam Deck 2"Tutto ciò rappresenta un notevole miglioramento rispetto alla versione precedente, ma è importante sottolineare che la Steam Deck 2 non è ancora all'orizzonte.&nbsp;La variante Oled rappresenta un upgrade della prima versione, non una nuova edizione completa, e bisognerà attendere, forse addirittura due anni, per vedere la prossima generazione del dispositivo.&nbsp;

Un display più grande e migliorato è solo uno degli aggiornamenti della nuova Steam Deck Oled appena annunciata da Valve.&nbsp; Questa evoluzione completa del celebre dispositivo ibrido console-pc portatile per il gioco offre una serie di miglioramenti, tra cui una batteria più performante e connessioni wireless più veloci.&nbsp; L'uscita sul mercato è imminente, giusto in tempo per le festività natalizie.&nbsp; La possibilità di preordinare la Steam Deck Oled sarà disponibile le prossime settimane, con opzioni di memoria da 512 GB o 1 TB, e con le prime versioni che vedranno una riduzione di prezzo.<h2>I miglioramenti della console più nel dettaglio</h2>Il nuovo display Oled di Steam Deck avrà una diagonale di 7,4 pollici, un incremento di 0,4 pollici rispetto al modello precedente, con una luminosità massima di 1000 nit e un refresh rate di 90 Hz. La batteria, con una capacità di 50 Whr, beneficerà dei minori consumi del display Oled, consentendo un aumento fino al 50% dell'autonomia, che raggiungerà un massimo di 12 ore, a seconda dell'uso.&nbsp; Inoltre, sono presenti miglioramenti come il nuovo modulo Wi-Fi 6e più veloce ed efficiente, insieme a una ventola di raffreddamento più ampia.&nbsp; Nonostante questi miglioramenti, il peso complessivo del dispositivo è diminuito del 5%, arrivando a 640 grammi.<h3>Quando sarà disponibile?</h3>Ci sarà la possibilità di ordinare la nuova Steam Deck Oled dal prossimo 16 novembre sul sito Valve, con opzioni di memoria da 512 GB a 569 euro e da 1 TB a 679 euro.&nbsp; Contestualmente, la versione da 256 GB vedrà una riduzione di prezzo da 549 a 419 euro. Le versioni da 64 o 512 GB, in esaurimento di scorte, godranno di un ribasso a 369 euro invece che 419 euro e a 469 euro invece che 679 euro, rispettivamente.<h3>Non si sa ancora molto sulla "Steam Deck 2"</h3>Tutto ciò rappresenta un notevole miglioramento rispetto alla versione precedente, ma è importante sottolineare che la Steam Deck 2 non è ancora all'orizzonte.&nbsp; La variante Oled rappresenta un upgrade della prima versione, non una nuova edizione completa, e bisognerà attendere, forse addirittura due anni, per vedere la prossima generazione del dispositivo.&nbsp;

Steam annuncia il potenziamento della sua "Steam Deck".

L'upgrade della Steam Deck.

Tutto quello che c'è da sapere sul miglioramento della console.

Steam Deck Oled, l'upgrade della console di Steam.

Su Libero Gaming puoi trovare recensioni degli ultimi titoli del momento.

Recensioni

La stagione 2025 del calcio giocato su PC e console inizia oggi, il giorno in cui sarebbe dovuto uscire anche UFL ma che invece è stato rimandato a dicembre 2024; o comunque, più realisticamente potremmo dover attendere anche fino ad inizio 2025. Invece con l'uscita di eFootball, che perde la numerazione dopo il proprio nome, è pronto per rilanciarsi nel panorama calcistico internazionale.&nbsp;eFootball 2025 è già un flop?Prima di iniziare a parlare dell'uscita di eFootball 2025, bisogna ammettere che è abbastanza complicato, perchè la domanda che ci siamo posti, è sicuramente la prima che si pongono tutti quanti i videogiocatori che hanno intenzione di approcciare al titolo. Quindi, partiamo dalla risposta a questa domanda, togliendoci subito il primo grande dubbio. Purtroppo anche quest'anno eFootball non cambia assolutamente nulla della propria formula, "non troppo collaudata" rivelando essere l'ennesimo buco nell'acqua di Konami; ma procediamo con ordine e parliamo del gioco con calma prima di trarre conclusioni affrettate.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/play_eFootball/status/1834140162269511686")Cosa non funziona in eFootball?Konami afferma di tenere particolarmente ai feedback della propria community, e proprio per questo è stato deciso di aumentare la monetizzazione nel gioco, per incentivare gli acquisti in-game attraverso l'aggiunta di ben due nuovi pacchetti di acquisto, contenti diversi giocatori premium con "l'opzione Messi o Neymar".&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/play_eFootball/status/1834185251687477408")&nbsp;Eppure siamo sicuri che una delle prime cose che tutta la community di eFootball stia chiedendo da 4 anni a questa parte sia il ritorno della propria Master League, la storica carriera allenatore e giocatore presente nei vecchi PES, per poter tornare a cimentarsi, attraverso anche un gameplay interessante, ma che non riesce a splendere se limitato nell'esperienza online. I giocatori di eFootball, esattamente come nelle versioni precedenti del titolo, chiedono più di tutto: ricevere una maggiore fluidità di gameplay, qualche nuova animazione, una serie di modifiche alle telecronache e l'aggiunta di nuove modalità più coinvolgenti, oltre alla più richiesta rivisitazione dei menù di gioco, che presenta colori allucinanti che stressano gli occhi e non fanno altro che far venire voglia di smettere di giocare al titolo.&nbsp;&nbsp;&nbsp;Nessun giocatore oggi, si aspettava di avviare il gioco di Konami ed avere a che fare con qualcosa di totalmente nuovo e innovativo, rivoluzionando completamente quello visto fino ad oggi; ma per quanto la formula sia sempre molto interessante, la chiave del discorso è che l'intero gioco sembra il "riciclo" della precedente versione, con un semplice aggiornamento delle rose. Tra le poche differenze segnaliamo i cambiamenti nella navigazione dei menù, ma che non rappresentano nulla di significativo; il gioco inoltre risulta essere pesantissimo a livello visivo nella navigazione dei menù e nell'interfaccia, e ciò grava sull'esperienza di gioco.&nbsp;&nbsp;eFootball 2025 non cambia in praticamente nulla di utile se non nella "rimozione dei contratti", cosa abbastanza superflua e che non cambia di molto la vita dei giocatori abituali, i quali sono sicuramente i più penalizzati da una formula che non aggiunge assolutamente nulla di più. Oggi ci sentiamo di bocciare a pieno la scelta di Konami, di proseguire su una strada illogica e fatta di non risposte, tanto è vero che l'annuncio del lancio, del "nuovo" aggiornamento stagionale, è arrivato a meno di due settimane dal lancio effettivo, cosa potevamo aspettarci se non questa mediocrità e l'ennesimo flop.&nbsp;

La stagione 2025 del calcio giocato su PC e console inizia oggi, il giorno in cui sarebbe dovuto uscire anche UFL ma che invece è stato rimandato a dicembre 2024; o comunque, più realisticamente potremmo dover attendere anche fino ad inizio 2025. Invece con l'uscita di eFootball, che perde la numerazione dopo il proprio nome, è pronto per rilanciarsi nel panorama calcistico internazionale.&nbsp;<h2>eFootball 2025 è già un flop?</h2>Prima di iniziare a parlare dell'uscita di eFootball 2025, bisogna ammettere che è abbastanza complicato, perchè la domanda che ci siamo posti, è sicuramente la prima che si pongono tutti quanti i videogiocatori che hanno intenzione di approcciare al titolo. Quindi, partiamo dalla risposta a questa domanda, togliendoci subito il primo grande dubbio. Purtroppo anche quest'anno <a href="https://gaming.libero.it/e-football-ecco-la-data-ufficiale-del-lancio-della-versione-2025">eFootball </a>non cambia assolutamente nulla della propria formula, "non troppo collaudata" rivelando essere l'ennesimo buco nell'acqua di Konami; ma procediamo con ordine e parliamo del gioco con calma prima di trarre conclusioni affrettate.&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/play_eFootball/status/1834140162269511686")<h3>Cosa non funziona in eFootball?</h3>Konami afferma di tenere particolarmente ai feedback della propria community, e proprio per questo è stato deciso di aumentare la monetizzazione nel gioco, per incentivare gli acquisti in-game attraverso l'aggiunta di ben due nuovi pacchetti di acquisto, contenti diversi giocatori premium con "l'opzione Messi o Neymar".&nbsp;&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/play_eFootball/status/1834185251687477408")&nbsp;Eppure siamo sicuri che una delle prime cose che tutta la community di eFootball stia chiedendo da 4 anni a questa parte sia il ritorno della propria Master League, la storica carriera allenatore e giocatore presente nei vecchi PES, per poter tornare a cimentarsi, attraverso anche un gameplay interessante, ma che non riesce a splendere se limitato nell'esperienza online. I giocatori di eFootball, esattamente come nelle versioni precedenti del titolo, chiedono più di tutto: ricevere una maggiore fluidità di gameplay, qualche nuova animazione, una serie di modifiche alle telecronache e l'aggiunta di nuove modalità più coinvolgenti, oltre alla più richiesta rivisitazione dei menù di gioco, che presenta colori allucinanti che stressano gli occhi e non fanno altro che far venire voglia di smettere di giocare al titolo.&nbsp;&nbsp;&nbsp;Nessun giocatore oggi, si aspettava di avviare il gioco di Konami ed avere a che fare con qualcosa di totalmente nuovo e innovativo, rivoluzionando completamente quello visto fino ad oggi; ma per quanto la formula sia sempre molto interessante, la chiave del discorso è che l'intero gioco sembra il "riciclo" della precedente versione, con un semplice aggiornamento delle rose. Tra le poche differenze segnaliamo i cambiamenti nella navigazione dei menù, ma che non rappresentano nulla di significativo; il gioco inoltre risulta essere pesantissimo a livello visivo nella navigazione dei menù e nell'interfaccia, e ciò grava sull'esperienza di gioco.&nbsp;&nbsp;eFootball 2025 non cambia in praticamente nulla di utile se non nella "rimozione dei contratti", cosa abbastanza superflua e che non cambia di molto la vita dei giocatori abituali, i quali sono sicuramente i più penalizzati da una formula che non aggiunge assolutamente nulla di più. Oggi ci sentiamo di bocciare a pieno la scelta di Konami, di proseguire su una strada illogica e fatta di non risposte, tanto è vero che l'annuncio del lancio, del "nuovo" aggiornamento stagionale,<a href="https://gaming.libero.it/e-football-la-nuova-stagione-inizia-con-la-riconferma-del-manchester-united"> è arrivato a meno di due settimane dal lancio effettivo</a>, cosa potevamo aspettarci se non questa mediocrità e l'ennesimo flop.&nbsp;

eFootball 2025 dal via alla stagione calcistica dei videogiochi con l'ennesimo flop e una mole di critiche

eFootball 2025 è disponibile: Flop fin dal Day 1

eFootball 2025 è finalmente disponibile, ma Konami per l'ennesima volta delude i propri fan cambiando pressoché nulla della formula degli ultimi anni e deludendo le aspettative di tutti

eFootball: disponibile la versione 2025 tra novità e critiche 

Star Wars Outlaws, lanciato nel 2024, è stato uno dei giochi tripla A più attesi dell'anno. Sviluppato da Ubisoft e ambientato nell'universo di Star Wars, il gioco prometteva di regalare un’esperienza unica e immersiva. Ubisoft ha investito pesantemente in questo progetto, cercando di soddisfare le aspettative dei fan di una delle saghe più amate al mondo. Tuttavia, come accade spesso con i titoli della software house francese, Star Wars Outlaws ha suscitato reazioni contrastanti. In questa recensione, esploreremo i punti di forza e le debolezze del gioco, cercando di capire se Star Wars Outlaws riesce davvero a conquistare il cuore dei giocatori o se, come molti temono, si tratta di un'altra occasione sprecata. Questa recensione sarà abbastanza delineata, sul raccontarvi sempre i pregi e i difetti del lavoro di Ubisoft.Star Wars Outlaws: un gioco da scoprire, tra Pro e ControPrima di addentrarci nei difetti, è giusto dare merito a Ubisoft per l'incredibile impegno dimostrato sul fronte dell'accessibilità. Oggi molte aziende stanno lavorando per rendere i videogiochi più accessibili a un pubblico ampio, e Star Wars Outlaws è un ottimo esempio di questo approccio inclusivo. Ubisoft ha introdotto opzioni di personalizzazione dettagliate per soddisfare le esigenze di chiunque, comprese le persone con disabilità, consentendo a tutti di vivere appieno l'esperienza di gioco.&nbsp;L'attenzione a questi dettagli non è banale, ed è uno dei motivi per cui Star Wars Outlaws merita elogi. Ogni giocatore può personalizzare il proprio stile di gioco, dalle impostazioni visive a quelle di controllo, rendendo l'esperienza fruibile e inclusiva. Questo aspetto è di fondamentale importanza per i videogiocatori moderni e Ubisoft ha saputo cogliere l'opportunità di differenziarsi positivamente.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/StarWarsOutlaws/status/1829428881213853726")&nbsp;Mentre da un lato è possibile notare fin dal primo impatto, la presenza di una grande componente di personalizzazione per qualunque tipo di esperienza, dopo essere entrati nel vivo del gioco, bisogna fare i conti con i moltissimi bug, che probabilmente sono tra le principali cause delle critiche tra i videogiocatori.&nbsp;Alcuni di questi bug, come i personaggi che si muovono in modo errato o le animazioni che vanno fuori sincrono, possono strappare un sorriso. Tuttavia, ci sono stati anche momenti in cui i bug hanno compromesso l'esperienza di gioco, costringendoci a riavviare missioni o interrompere la progressione. Questo tipo di problemi ha inevitabilmente portato a una certa frustrazione e ha influenzato negativamente il giudizio complessivo sul gioco.&nbsp;Ad esempio, durante alcune missioni, ci siamo trovati costretti a ripetere intere sequenze a causa di errori critici che bloccavano l’avanzamento. Questo ha influito pesantemente sulla fluidità dell'esperienza e ha messo in evidenza la superficialità del lavoro di ottimizzazione prima del lancio.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/StarWarsOutlaws/status/1833483064187523272")Un Viaggio andata e ritorno nel mondo di Star Wars in un singolo ParsecUno degli aspetti migliori di Star Wars Outlaws è sicuramente il suo open world. Appena entrati nel gioco, siamo stati subito colpiti dalla fedeltà visiva del mondo di Star Wars. Le ambientazioni sono incredibilmente dettagliate e catturano perfettamente l'estetica dell'universo creato da George Lucas. Dalle grandi città alle zone più isolate, ogni ambiente è stato realizzato con cura, trasportando il giocatore in una galassia lontana, lontana.&nbsp;Tuttavia, questa grandezza visiva si scontra con la debolezza nella caratterizzazione dei personaggi. Se da un lato il mondo di gioco è straordinario, i protagonisti e i comprimari risultano piatti e poco memorabili. Questo difetto ricorda molto quanto visto in altri titoli Ubisoft, come Skull and Bones, dove il gioco perdeva mordente a causa della scarsa profondità narrativa dei personaggi.&nbsp;&nbsp;&nbsp;Persino la protagonista di Star Wars Outlaws non riesce a brillare, e una volta completata l'avventura, i personaggi finiranno probabilmente nel dimenticatoio. Questo è un punto critico, perché uno dei pilastri dei giochi open world di successo è proprio l’interazione con personaggi ben caratterizzati e una storia che coinvolga emotivamente il giocatore.Il gameplay non convince, nonostante qualche chiccaSe l’open world di Star Wars Outlaws può impressionare, il gameplay invece delude le aspettative. Essendo un titolo di Ubisoft, ci si aspetta una certa qualità nel gameplay, soprattutto considerando che parliamo di una software house che ha realizzato titoli come Splinter Cell, Assassin's Creed e Watch Dogs. Purtroppo, Star Wars Outlaws non raggiunge quei livelli.&nbsp;Il sistema di combattimento e le meccaniche stealth sono superficiali e poco coinvolgenti. I nemici, dotati di un'IA rudimentale, sono spesso posizionati in modo prevedibile, e in molte situazioni si limitano a guardare nel vuoto, permettendo al giocatore di eliminarli facilmente. L’esperienza stealth è poco gratificante, con animazioni ripetitive e movimenti che non trasmettono la sensazione di sfida o tensione che ci si aspetterebbe.&nbsp;&nbsp;Anche il combattimento con i blaster riesce a toccare picchi ancor più bassi, non solo perchè nuovamente l'IA si dimostra completamente inadatta e in certi casi generando situazioni assurde, come nemici spesso non riescono neanche a colpirci, e il posizionamento dei classici barili esplosivi è talmente prevedibile da rendere qualsiasi scontro troppo semplice. Nota a margine, per il sistema di combattimento nello spazio, che stravolge completamente ciò che abbiamo detto, rendendo queste fasi davvero emozionanti ed in grado di generare una sfida, cosa non semplice pensando che nello stesso gioco, son state usate 4 meccaniche di numero per il platforming, dopo aver sviluppato giochi del calibro di Assasin's Creed.Dal sistema delle fazioni alla produzioneUn altro elemento che avrebbe potuto rendere Star Wars Outlaws un'esperienza più coinvolgente è il sistema delle fazioni. Ubisoft ha introdotto la possibilità di instaurare rapporti con diverse fazioni galattiche, ma purtroppo questa meccanica non ha l’impatto sperato.&nbsp;Sebbene sia possibile lavorare per tutte le fazioni contemporaneamente e migliorare i rapporti con ciascuna, questo sistema non influisce significativamente né sulla trama né sul gameplay. Ci aspettavamo che le fazioni avrebbero giocato un ruolo più cruciale, magari influenzando il finale del gioco o il comportamento del mondo circostante. Invece, le interazioni con le fazioni risultano superficiali e mancano di profondità, lasciando al giocatore la sensazione di aver assistito a un'altra occasione sprecata.&nbsp;Se c'è un aspetto in cui Star Wars Outlaws brilla davvero, è il suo comparto tecnico. Ubisoft ha creato un open world visivamente sbalorditivo, in grado di stupire con panorami mozzafiato e ambientazioni dettagliate. Se giocato su un PC di fascia alta, il titolo offre un'esperienza grafica eccellente, con effetti visivi di alta qualità e un’attenzione ai dettagli che trasporta il giocatore nell'universo di Star Wars.&nbsp;Questo elemento riesce a risollevare parzialmente il gioco, rendendo l’esplorazione del mondo un’esperienza gratificante e immersiva. Le grandi città, le pianure desolate e le stazioni spaziali sono tutte realizzate con una cura tale da far dimenticare, almeno per un attimo, i difetti del gameplay.&nbsp;Star Wars Outlaws è un gioco che avrebbe potuto essere molto di più. Sebbene sia visivamente spettacolare e offra un'ottima accessibilità, il gameplay e la caratterizzazione dei personaggi non sono all'altezza delle aspettative. Bug e glitch compromettono l'esperienza, e la mancanza di profondità nel sistema delle fazioni rappresenta un’occasione mancata per rendere il gioco più avvincente.In conclusione, Star Wars Outlaws non entrerà nella storia come uno dei migliori giochi di Ubisoft, ma resta comunque un titolo da provare per gli appassionati di Star Wars e gli amanti dell'open world.&nbsp;Voto finale: 75/100

Star Wars Outlaws, lanciato nel 2024, è stato uno dei giochi tripla A più attesi dell'anno. Sviluppato da Ubisoft e ambientato nell'universo di Star Wars, il gioco prometteva di regalare un’esperienza unica e immersiva. Ubisoft ha investito pesantemente in questo progetto, cercando di soddisfare le aspettative dei fan di una delle saghe più amate al mondo. Tuttavia, come accade spesso con i titoli della software house francese, Star Wars Outlaws ha suscitato reazioni contrastanti. In questa recensione, esploreremo i punti di forza e le debolezze del gioco, cercando di capire se Star Wars Outlaws riesce davvero a conquistare il cuore dei giocatori o se, come molti temono, si tratta di un'altra occasione sprecata. Questa recensione sarà abbastanza delineata, sul raccontarvi sempre i pregi e i difetti del lavoro di Ubisoft.<h2>Star Wars Outlaws: un gioco da scoprire, tra Pro e Contro</h2>Prima di addentrarci nei difetti, è giusto dare merito a Ubisoft per l'incredibile impegno dimostrato sul fronte dell'accessibilità. Oggi molte aziende stanno lavorando per rendere i videogiochi più accessibili a un pubblico ampio, e <a href="https://gaming.libero.it/star-wars-outlaws-continua-a-far-parlare-di-se-con-tante-novita">Star Wars Outlaws</a> è un ottimo esempio di questo approccio inclusivo. Ubisoft ha introdotto opzioni di personalizzazione dettagliate per soddisfare le esigenze di chiunque, comprese le persone con disabilità, consentendo a tutti di vivere appieno l'esperienza di gioco.&nbsp;L'attenzione a questi dettagli non è banale, ed è uno dei motivi per cui Star Wars Outlaws merita elogi. Ogni giocatore può personalizzare il proprio stile di gioco, dalle impostazioni visive a quelle di controllo, rendendo l'esperienza fruibile e inclusiva. Questo aspetto è di fondamentale importanza per i videogiocatori moderni e Ubisoft ha saputo cogliere l'opportunità di differenziarsi positivamente.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/StarWarsOutlaws/status/1829428881213853726")&nbsp;Mentre da un lato è possibile notare fin dal primo impatto, la presenza di una grande componente di personalizzazione per qualunque tipo di esperienza, dopo essere entrati nel vivo del gioco, bisogna fare i conti con i moltissimi bug, che probabilmente sono tra le principali cause delle critiche tra i videogiocatori.&nbsp;Alcuni di questi bug, come i personaggi che si muovono in modo errato o le animazioni che vanno fuori sincrono, possono strappare un sorriso. Tuttavia, ci sono stati anche momenti in cui i bug hanno compromesso l'esperienza di gioco, costringendoci a riavviare missioni o interrompere la progressione. Questo tipo di problemi ha inevitabilmente portato a una certa frustrazione e ha influenzato negativamente il giudizio complessivo sul gioco.&nbsp;Ad esempio, durante alcune missioni, ci siamo trovati costretti a ripetere intere sequenze a causa di errori critici che bloccavano l’avanzamento. Questo ha influito pesantemente sulla fluidità dell'esperienza e ha messo in evidenza la superficialità del lavoro di ottimizzazione prima del lancio.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/StarWarsOutlaws/status/1833483064187523272")<h3>Un Viaggio andata e ritorno nel mondo di Star Wars in un singolo Parsec</h3>Uno degli aspetti migliori di Star Wars Outlaws è sicuramente il suo open world. Appena entrati nel gioco, siamo stati subito colpiti dalla fedeltà visiva del mondo di Star Wars. Le ambientazioni sono incredibilmente dettagliate e catturano perfettamente l'estetica dell'universo creato da <a href="https://gaming.libero.it/star-wars-cancellato-a-causa-dei-licenziamenti">George Lucas</a>. Dalle grandi città alle zone più isolate, ogni ambiente è stato realizzato con cura, trasportando il giocatore in una galassia lontana, lontana.&nbsp;Tuttavia, questa grandezza visiva si scontra con la debolezza nella caratterizzazione dei personaggi. Se da un lato il mondo di gioco è straordinario, i protagonisti e i comprimari risultano piatti e poco memorabili. Questo difetto ricorda molto quanto visto in altri titoli Ubisoft, come Skull and Bones, dove il gioco perdeva mordente a causa della scarsa profondità narrativa dei personaggi.&nbsp;&nbsp;&nbsp;Persino la protagonista di Star Wars Outlaws non riesce a brillare, e una volta completata l'avventura, i personaggi finiranno probabilmente nel dimenticatoio. Questo è un punto critico, perché uno dei pilastri dei giochi open world di successo è proprio l’interazione con personaggi ben caratterizzati e una storia che coinvolga emotivamente il giocatore.<h3>Il gameplay non convince, nonostante qualche chicca</h3>Se l’open world di Star Wars Outlaws può impressionare, il gameplay invece delude le aspettative. Essendo un titolo di Ubisoft, ci si aspetta una certa qualità nel gameplay, soprattutto considerando che parliamo di una software house che ha realizzato titoli come Splinter Cell, Assassin's Creed e Watch Dogs. Purtroppo, Star Wars Outlaws non raggiunge quei livelli.&nbsp;Il sistema di combattimento e le meccaniche stealth sono superficiali e poco coinvolgenti. I nemici, dotati di un'IA rudimentale, sono spesso posizionati in modo prevedibile, e in molte situazioni si limitano a guardare nel vuoto, permettendo al giocatore di eliminarli facilmente. L’esperienza stealth è poco gratificante, con animazioni ripetitive e movimenti che non trasmettono la sensazione di sfida o tensione che ci si aspetterebbe.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/SWO_Ubi_FW_station_escape_Logo_4ea28009b3.png" alt="SWO_UbiFW_station_escape_Logo.png">&nbsp;Anche il combattimento con i blaster riesce a toccare picchi ancor più bassi, non solo perchè nuovamente l'IA si dimostra completamente inadatta e in certi casi generando situazioni assurde, come nemici spesso non riescono neanche a colpirci, e il posizionamento dei classici barili esplosivi è talmente prevedibile da rendere qualsiasi scontro troppo semplice. Nota a margine, per il sistema di combattimento nello spazio, che stravolge completamente ciò che abbiamo detto, rendendo queste fasi davvero emozionanti ed in grado di generare una sfida, cosa non semplice pensando che nello stesso gioco, son state usate 4 meccaniche di numero per il platforming, dopo aver sviluppato giochi del calibro di Assasin's Creed.<h3>Dal sistema delle fazioni alla produzione</h3>Un altro elemento che avrebbe potuto rendere Star Wars Outlaws un'esperienza più coinvolgente è il sistema delle fazioni. Ubisoft ha introdotto la possibilità di instaurare rapporti con diverse fazioni galattiche, ma purtroppo questa meccanica non ha l’impatto sperato.&nbsp;Sebbene sia possibile lavorare per tutte le fazioni contemporaneamente e migliorare i rapporti con ciascuna, questo sistema non influisce significativamente né sulla trama né sul gameplay. Ci aspettavamo che le fazioni avrebbero giocato un ruolo più cruciale, magari influenzando il finale del gioco o il comportamento del mondo circostante. Invece, le interazioni con le fazioni risultano superficiali e mancano di profondità, lasciando al giocatore la sensazione di aver assistito a un'altra occasione sprecata.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/SWO_Ubi_FW_outside_wreck_Logo_b6fa34c6b3.png" alt="SWO_UbiFW_outside_wreck_Logo.png">Se c'è un aspetto in cui Star Wars Outlaws brilla davvero, è il suo comparto tecnico. Ubisoft ha creato un open world visivamente sbalorditivo, in grado di stupire con panorami mozzafiato e ambientazioni dettagliate. Se giocato su un PC di fascia alta, il titolo offre un'esperienza grafica eccellente, con effetti visivi di alta qualità e un’attenzione ai dettagli che trasporta il giocatore nell'universo di Star Wars.&nbsp;Questo elemento riesce a risollevare parzialmente il gioco, rendendo l’esplorazione del mondo un’esperienza gratificante e immersiva. Le grandi città, le pianure desolate e le stazioni spaziali sono tutte realizzate con una cura tale da far dimenticare, almeno per un attimo, i difetti del gameplay.&nbsp;Star Wars Outlaws è un gioco che avrebbe potuto essere molto di più. Sebbene sia visivamente spettacolare e offra un'ottima accessibilità, il gameplay e la caratterizzazione dei personaggi non sono all'altezza delle aspettative. Bug e glitch compromettono l'esperienza, e la mancanza di profondità nel sistema delle fazioni rappresenta un’occasione mancata per rendere il gioco più avvincente.In conclusione, Star Wars Outlaws non entrerà nella storia come uno dei migliori giochi di Ubisoft, ma resta comunque un titolo da provare per gli appassionati di Star Wars e gli amanti dell'open world.&nbsp;Voto finale: 75/100

Star Wars Outlaws anch'esso non un quadrupla A, ma un gioco da giocare per tutti i fan della serie

Recensione di Star Wars Outlaws: pro e contro 

Star Wars Outlaws si è fatto aspettare e purtroppo a causa di qualche scivolone di Ubisoft ha ottenuto un'accoglienza tiepida nonostante l'altissimo potenziale inespresso

Recensione Star Wars Outlaws: tra missioni, Bug ed Open World

Dopo mesi di attesa 20th Century Fox ha diffuso il primo teaser trailer del film Alien: Romulus, nuovo titolo della storica saga ideata da Ridley Scott, oggi in veste di produttore.&nbsp;Alien: Romulus taglia i ponti con gli ultimi filmGli eventi del nuovo capitolo di Alien si svolgeranno 20 anni dopo quelli portati sullo schermo dal primo film Alien, e altrettanti circa, prima del sequel Aliens, per un totale di 57 anni. Ad anticipare l’uscita del trailer, creando non poco entusiasmo tra i fan della saga, era stato lo stesso regista tramite i suoi canali social. Nella giornata di ieri 19 marzo infatti, Alvarez aveva condiviso una semplice foto in bianco e nero che ai più attenti ha rivelato i tratti di uno Xenomorfo, segno incontrovertibile che Alien è pronto a tornare. E in effetti l’uscita del film è prevista, come riportato dalla 20th Century Fox, per il 16 agosto 2024.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/20thcentury/status/1770480462487847198")&nbsp;Della trama per ora sappiamo solo che non conterrà elementi degli ultimi due film, Prometheus e Covenant, ma manterrà un collegamento tramite la misteriosa sostanza nera. La storia seguirà le vicende di un gruppo di personaggi intenti ad affrontare la più terrificante forma di vita nell’universo. Il teaser non svela molto su cosa vedremo al cinema ma, per chi avesse avuto dubbi, possiamo aspettarci un film decisamente inquietante, ricco di azione e con un nemico degno dei precedenti capitoli della saga.&nbsp;"Questo horror-thriller riporta alle origini il franchise di grande successo Alien: rovistando nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo".&nbsp;Nel cast figurano Cailee Spaeny, David Jonsson, Archie Renaux, Isabela Merced, Spike Fearn e Aileen Wu.&nbsp;Aliens: Dark DescentSe avete bisogno di ingannare l'attesa prima dell’uscita al cinema di Alien: Romulus, per fortuna sono disponibili diversi titoli dedicati agli Xenomorfi, la saga è infatti ampiamente protagonista del mondo dei videogame.&nbsp;&nbsp;Il titolo più recente che potrà subito trasportavi sulla stazione spaziale assediata dagli Xenomorfi è Aliens: Dark Descent. Il gioco è uno strategico in tempo reale che riproduce perfettamemnte le atmosfere del film Aliens: scontro finale, gli xenomorfi sono violenti e agguerriti e il ritmo di gioco sostenuto e incalzante, grazie soprattutto all’elemento della morte permanente. Ma questo è solo uno dei titoli disponibili dedicati alla saga, l’universo di Alien è abbastanza vasto, per fortuna, da permetterci di arrivare ad agosto pronti a conoscere il nuovo villain.

Dopo mesi di attesa 20th Century Fox ha diffuso il primo teaser trailer del film Alien: Romulus, nuovo titolo della storica saga ideata da Ridley Scott, oggi in veste di produttore.&nbsp;<h2>Alien: Romulus taglia i ponti con gli ultimi film</h2>Gli eventi del nuovo capitolo di Alien si svolgeranno 20 anni dopo quelli portati sullo schermo dal primo film Alien, e altrettanti circa, prima del sequel Aliens, per un totale di 57 anni. Ad anticipare l’uscita del trailer, creando non poco entusiasmo tra i fan della saga, era stato lo stesso regista tramite i suoi canali social. Nella giornata di ieri 19 marzo infatti, Alvarez aveva condiviso una semplice foto in bianco e nero che ai più attenti ha rivelato i tratti di uno Xenomorfo, segno incontrovertibile che Alien è pronto a tornare. E in effetti l’uscita del film è prevista, come riportato dalla 20th Century Fox, per il 16 agosto 2024.&nbsp;twitterEmbed("https://twitter.com/20thcentury/status/1770480462487847198")&nbsp;Della trama per ora sappiamo solo che non conterrà elementi degli ultimi due film, Prometheus e Covenant, ma manterrà un collegamento tramite la misteriosa sostanza nera. La storia seguirà le vicende di un gruppo di personaggi intenti ad affrontare la più terrificante forma di vita nell’universo. Il teaser non svela molto su cosa vedremo al cinema ma, per chi avesse avuto dubbi, possiamo aspettarci un film decisamente inquietante, ricco di azione e con un nemico degno dei precedenti capitoli della saga.&nbsp;<blockquote>"Questo horror-thriller riporta alle origini il franchise di grande successo Alien: rovistando nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo".</blockquote>&nbsp;Nel cast figurano Cailee Spaeny, David Jonsson, Archie Renaux, Isabela Merced, Spike Fearn e Aileen Wu.&nbsp;<h3>Aliens: Dark Descent</h3>Se avete bisogno di ingannare l'attesa prima dell’uscita al cinema di Alien: Romulus, per fortuna sono disponibili diversi titoli dedicati agli Xenomorfi, la saga è infatti ampiamente protagonista del mondo dei videogame. &nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/Aliens_Dark_Descent_269850_3056573e94.jpg" alt="Aliens-Dark-Descent-269850.jpg">&nbsp;Il titolo più recente che potrà subito trasportavi sulla stazione spaziale assediata dagli Xenomorfi è Aliens: Dark Descent. Il gioco è uno strategico in tempo reale che riproduce perfettamemnte le atmosfere del film Aliens: scontro finale, gli xenomorfi sono violenti e agguerriti e il ritmo di gioco sostenuto e incalzante, grazie soprattutto all’elemento della morte permanente. Ma questo è solo uno dei titoli disponibili dedicati alla saga, l’universo di Alien è abbastanza vasto, per fortuna, da permetterci di arrivare ad agosto pronti a conoscere il nuovo villain.

Il nuovo capitolo della saga torna in sala più inquietante che mai 

Alien: Romuls, pubblicato il primo teaser trailer

Il nuovo capitolo della saga torna in sala più inquietante che mai con la regia di Fede Alvarez e Ridley Scott produttore



Negli ultimi tempi, il nostro approccio alla comunicazione ha subito una trasformazione radicale, influenzando inevitabilmente anche la modalità di presentare i videogiochi alle community.&nbsp;I publisher preferiscono organizzare da se eventi online-offline per offrire un contatto diretto maggiore alla loro fan base, ma questo non è sempre un bene.&nbsp;Emergenti piattaforme hanno guadagnato notorietà, mentre messaggi sempre più rapidi e sintetici hanno preso il posto di analisi approfondite e prolisse condotte da organizzazioni come&nbsp;Entertainment Software Association, che fino a pochi giorni fa gestiva una delle fiere più interessanti del settore la E3.Le dichiarazioni di Stanley Pierre-Louis, CEO di Entertainment Software Association riguardo questa ardua decisioneLa conclusione definitiva dell'E3, che una volta era il principale palcoscenico per i videogiochi, rappresenta verosimilmente la fine di un'epoca, lasciando spazio all'ascesa di una nuova con nuovi volti.&nbsp;"Dopo più di due decenni in cui un evento che è servito da vetrina centrale per l'industria dei videogiochi statunitense e globale ha ospitato annunci e presentazioni di ogni tipo", Entertainment Software Association (ESA) ha deciso di chiudere l'E3, ha affermato Stanley Pierre-Louis, presidente e CEO dell'associazione di categoria senza scopo di lucro che rappresenta gli interessi dell'industria dei videogiochi negli Stati Uniti.&nbsp;Una combinazione di nuovi concorrenti, il crescente disinteresse da parte dei principali produttori di console e videogiochi, la mutazione delle abitudini del pubblico e la pandemia sono tra i fattori che hanno siglato il destino dell'E3, mettendo fine ad anni di tentativi per provare a rianimare le aspettative sulla fiera internazionale.&nbsp;L'evento vanta una lunga storia, iniziata nel 1995, ed è stato per molto tempo uno dei momenti più attesi dagli appassionati di videogiochi in tutto il globo.&nbsp;&nbsp;Tuttavia, nel corso degli anni, la natura dell'E3 ha subito diverse metamorfosi, a causa di alcune aziende che preferiscono organizzare eventi autonomi per presentare le loro novità, e riducendo così la partecipazione all'E3 stesso.&nbsp;“Sappiamo che l’intero settore, sia i giocatori che i creatori, hanno molta passione per l’E3, e condividiamo questa passione" - afferma ancora Pierre-Louis - “Sappiamo che è difficile dire addio a un evento così amato, ma è la cosa giusta da fare date le nuove opportunità che il nostro settore ha di raggiungere fan e partner”.Le ultime edizioni della fiera e il futuro degli eventi di questo settoreLa fiera videoludica negli anni si è tenuta in diverse località nel corso degli anni, con il Los Angeles Convention Center che ha fatto da sede principale.&nbsp;&nbsp;Tuttavia, nel 2020, a causa della pandemia di COVID-19, l'E3 è stato cancellato, mentre nel 2021 l'evento è stato condotto in modalità virtuale.&nbsp;&nbsp;Le edizioni del 2022 e 2023 sono anch'esse state annullate probabilmente queste già con l’intenzione di chiudere definitivamente questa attività di ESA. Fortunatamente questo non implica che gli eventi di settore in presenza siano completamente scomparsi.&nbsp;Oltre ad eventi "monomarca" organizzati dalle varie case di produzione, stanno guadagnando sempre più importanza i The Game Awards, paragonabili agli Oscar o ai Golden Globe dei videogiochi, e il Summer Game Fest, un festival nato solo pochi anni fa e ideato, ironicamente, da uno dei veterani dell'organizzazione dell'E3.&nbsp;

Negli ultimi tempi, il nostro approccio alla comunicazione ha subito una trasformazione radicale, influenzando inevitabilmente anche la modalità di presentare i videogiochi alle community.&nbsp; I publisher preferiscono organizzare da se eventi online-offline per offrire un contatto diretto maggiore alla loro fan base, ma questo non è sempre un bene.&nbsp;Emergenti piattaforme hanno guadagnato notorietà, mentre messaggi sempre più rapidi e sintetici hanno preso il posto di analisi approfondite e prolisse condotte da organizzazioni come&nbsp;Entertainment Software Association, che fino a pochi giorni fa gestiva una delle fiere più interessanti del settore la E3.<h2>Le dichiarazioni di Stanley Pierre-Louis, CEO di Entertainment Software Association riguardo questa ardua decisione</h2>La <a href="https://e3expo.com/E3.html">conclusione definitiva dell'E3</a>, che una volta era il principale palcoscenico per i videogiochi, rappresenta verosimilmente la fine di un'epoca, lasciando spazio all'ascesa di una nuova con nuovi volti.&nbsp;"Dopo più di due decenni in cui un evento che è servito da vetrina centrale per l'industria dei videogiochi statunitense e globale ha ospitato annunci e presentazioni di ogni tipo", Entertainment Software Association (ESA) ha deciso di chiudere l'E3, ha affermato Stanley Pierre-Louis, presidente e CEO dell'associazione di categoria senza scopo di lucro che rappresenta gli interessi dell'industria dei videogiochi negli Stati Uniti.&nbsp;<img src="https://libero-gaming-r2.kingesport.com/esa_e3_531ee92630.jpg" alt="esa e3.jpg">Una combinazione di nuovi concorrenti, il crescente disinteresse da parte dei principali produttori di console e videogiochi, la mutazione delle abitudini del pubblico e la pandemia sono tra i fattori che hanno siglato il destino dell'E3, mettendo fine ad anni di tentativi per provare a rianimare le aspettative sulla fiera internazionale.&nbsp;L'evento vanta una lunga storia, iniziata nel 1995, ed è stato per molto tempo uno dei momenti più attesi dagli appassionati di videogiochi in tutto il globo.&nbsp;&nbsp;Tuttavia, nel corso degli anni, la natura dell'E3 ha subito diverse metamorfosi, a causa di alcune aziende che preferiscono organizzare eventi autonomi per presentare le loro novità, e riducendo così la partecipazione all'E3 stesso.&nbsp;“Sappiamo che l’intero settore, sia i giocatori che i creatori, hanno molta passione per l’E3, e condividiamo questa passione" - afferma ancora Pierre-Louis - “Sappiamo che è difficile dire addio a un evento così amato, ma è la cosa giusta da fare date le nuove opportunità che il nostro settore ha di raggiungere fan e partner”.<h3>Le ultime edizioni della fiera e il futuro degli eventi di questo settore</h3>La fiera videoludica negli anni si è tenuta in diverse località nel corso degli anni, con il Los Angeles Convention Center che ha fatto da sede principale.&nbsp;&nbsp;Tuttavia, nel 2020, a causa della pandemia di COVID-19, l'E3 è stato cancellato, mentre nel 2021 l'evento è stato condotto in modalità virtuale.&nbsp;&nbsp;Le edizioni del 2022 e 2023 sono anch'esse state annullate probabilmente queste già con l’intenzione di chiudere definitivamente questa attività di ESA. Fortunatamente questo non implica che gli eventi di settore in presenza siano completamente scomparsi.&nbsp;Oltre ad eventi "monomarca" organizzati dalle varie case di produzione, stanno guadagnando sempre più importanza i The Game Awards, paragonabili agli Oscar o ai Golden Globe dei videogiochi, e il Summer Game Fest, un festival nato solo pochi anni fa e ideato, ironicamente, da uno dei veterani dell'organizzazione dell'E3.&nbsp;

Le dichiarazioni del CEO di ESA sono molto chiare: l'E3 non tornerà più nei prossimi anni

La fiera videoludica E3 chiude definitivamente.

La decisione, difficile, presa da parte dell'azienda ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. Di seguito tutte le informazioni a riguardo.

ESA decide di chiudere definitivamente la fiera E3.

Finalmente Warzone Mobile ha una data. Dopo un primo annuncio risalente all’ormai lontano 10 Marzo 2022, a distanza di due anni, abbiamo la data ufficiale di uscita della versione mobile di uno dei giochi più amati di sempre. Ma cosa è successo?Il primo annuncio di Warzone MobileCorreva l’anno 2022 e la pagina ufficiale di Call of Duty sul suo sito web e sull’ allora piattaforma Twitter ( oggi X ) annunciava l’arrivo di warzone mobile. Nello stesso anno, nel mese di Novembre, sulle piattaforme IOS e Android era possibile fare una pre-registrazione dell’attesissimo gioco e per incentivare il tutto vennero rilasciati dei premi in base ai numeri riscossi. Si partiva da un semplice emblema, poi un progetto dell’X12 e dell’M4, una skin del celebre personaggio Ghost e infine l’ultima ricompensa, Rebirth Island. In pochissimo tempo le registrazioni schizzarono alle stelle portando allo sblocco di tutte le ricompense (45 milioni di pre-registrazioni).Gli slittamenti sulla data d'uscitaTutto sembrava pronto per il lancio, quando iniziarono i vari slittamenti delle date di uscita.&nbsp;Venne rilasciata, in primis, una versione Beta scaricabile solamente dai player residenti in Australia, successivamente nessuna notizia. Moltissimi player da tutto il mondo, immediatamente, si mobilitarono alla ricerca di una soluzione, che al momento sembra essere quella di geolocalizzarsi nella lontanissima Australia, creando un account australiano solo per provare la beta.IL COD NEXT 2023Passa un anno e il 5 Ottobre 2023, al Cod Next, viene presentato il nuovissimo MW3, con all’interno della campagna l’amatissima mappa Verdansk; la nuova mappa Warzone (Urzikstan) e con queste si torna a parlare di Warzone Mobile. Questo, viene presentato con la celebre mappa Rebirth Island e con una grafica di altissimo livello per quanto riguarda il mondo del mobile. Unica pecca, l’annuncio di un altro slittamento. Su tutte le pagine si legge “Spring 2024” (Primavera 2024) senza una vera e propria data.L’annuncio ufficiale(28 FEBBRAIO 2024)Finalmente ci siamo: il 28 febbraio 2024 l’annuncio ufficiale. Warzone mobile sarà disponibile a partire dal 21 Marzo 2024, dopo un’attesa lunga due anni, su tutti i dispositivi mobili e con se porterà le celebri mappe Verdansk e Rebirth Island e un nuovissimo sistema di livellamento di personaggi e armi che permetterà, a tutti i player, di ritrovare i progressi fatti su mobile anche negli account pc o console.&nbsp;

Finalmente Warzone Mobile ha una data. Dopo un primo annuncio risalente all’ormai lontano 10 Marzo 2022, a distanza di due anni, abbiamo la data ufficiale di uscita della versione mobile di uno dei giochi più amati di sempre. Ma cosa è successo?<h2>Il primo annuncio di Warzone Mobile</h2>Correva l’anno 2022 e la pagina ufficiale di Call of Duty sul suo sito web e sull’ allora piattaforma Twitter ( oggi X ) annunciava l’arrivo di warzone mobile. Nello stesso anno, nel mese di Novembre, sulle piattaforme IOS e Android era possibile fare una pre-registrazione dell’attesissimo gioco e per incentivare il tutto vennero rilasciati dei premi in base ai numeri riscossi. Si partiva da un semplice emblema, poi un progetto dell’X12 e dell’M4, una skin del celebre personaggio Ghost e infine l’ultima ricompensa, Rebirth Island. In pochissimo tempo le registrazioni schizzarono alle stelle portando allo sblocco di tutte le ricompense (45 milioni di pre-registrazioni).<h3>Gli slittamenti sulla data d'uscita</h3>Tutto sembrava pronto per il lancio, quando iniziarono i vari slittamenti delle date di uscita.&nbsp; Venne rilasciata, in primis, una versione Beta scaricabile solamente dai player residenti in Australia, successivamente nessuna notizia. Moltissimi player da tutto il mondo, immediatamente, si mobilitarono alla ricerca di una soluzione, che al momento sembra essere quella di geolocalizzarsi nella lontanissima Australia, creando un account australiano solo per provare la beta.<h3>IL COD NEXT 2023</h3>Passa un anno e il 5 Ottobre 2023, al Cod Next, viene presentato il nuovissimo MW3, con all’interno della campagna l’amatissima mappa Verdansk; la nuova mappa Warzone (Urzikstan) e con queste si torna a parlare di Warzone Mobile. Questo, viene presentato con la celebre mappa Rebirth Island e con una grafica di altissimo livello per quanto riguarda il mondo del mobile. Unica pecca, l’annuncio di un altro slittamento. Su tutte le pagine si legge “Spring 2024” (Primavera 2024) senza una vera e propria data.<h3>L’annuncio ufficiale</h3>(28 FEBBRAIO 2024) Finalmente ci siamo: il 28 febbraio 2024 l’annuncio ufficiale. Warzone mobile sarà disponibile a partire dal 21 Marzo 2024, dopo un’attesa lunga due anni, su tutti i dispositivi mobili e con se porterà le celebri mappe Verdansk e Rebirth Island e un nuovissimo sistema di livellamento di personaggi e armi che permetterà, a tutti i player, di ritrovare i progressi fatti su mobile anche negli account pc o console.&nbsp;

Ecco tutte le informazioni che abbiamo raccolto sull'uscita di Warzone per mobile.

Warzone Mobile è stato annunciato

Ancora una volta in LEC, la Lega Europea di LOL, nella quale giocano tra i migliori team del nostro continente, i G2 non hanno rivali ed ottengono la vittoria dei 3 split regolari e vincendo anche la finale di stagione, arrivando così al mondiale casalingo, rilanciati da grande entusiasmo e con tanta voglia di riuscire ad interrompere una volta per tutte il dominio incontrastato di Cina e Corea, le quali ancora una volta sembrano le avversarie da battere.G2: troppo forti anche per questi FnaticDopo la lunghissima stagione 2024, i G2 ed i Fnatic decidono di chiudere i conti del LEC, la lega maggiore europea per quanto riguarda League of Legends. I G2 vogliono dimostrare di essere pronti per il mondiale, mentre invece i Fnatic vogliono provare ad imporsi come la prima forza dell'Europa, tuttavia i G2 risultano davvero imbattibili per gli avversari e riescono a vincere la loro 3° finale consecutiva, sempre contro i Fnatic, dimostrando di appartenere completamente ad un altro pianeta.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/LEC/status/1830322641410163117")&nbsp;Il Game 1 viene giocato ad un livello altissimo, nonostante conducano i Fnatic per grandi tratti della partita, i G2 riescono a risorgere e al minuto 51 chiudono un game che sembrava infinito, con la squadra dei Fnatic che era comunque riuscita a dimostrare di poter riuscire a vincere; tuttavia il buff del drago maggiore ha cambiato inesorabilmente la sorte della partita.&nbsp;&nbsp;Il Game 2 della finale Lec tra G2 e Fnatic è il manifesto di quanta delusione ci fosse a seguito della prima sconfitta: i Fnatic riescono a gestire il game fin dall'inizio, seppur con qualche errore, ma certamente, dimostrando di avere le possibilità di giocarsela contro altri team, qualora riuscissero a risolvere qualche problema di macro-gaming.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/G2esports/status/1830562184318853241")&nbsp;Il Game 3 si apre con grossi spettri nella mente dei G2 che iniziano nel peggiore dei modi e regalano molti gold di vantaggio, forzando la mano soprattutto sulla linea top, per fortuna uno strabiliante Hansama e Broken Blade dimostrano di poter tornare in sella anche durante i match più difficili.&nbsp;&nbsp;L'ultimo Game del match: vittoria ai G2Game 4, l'ultimo della serie, si è rivelato particolarmente strano: pur avendo in prima battuta un Oscarinin dominante sulla corsia superiore i Fnatic mettono a repentaglio l'intero game, dando il tempo ai G2 di outscalre il povero Renekton e rendendolo inutile, dimostrando ancora una volte le enormi capacità dei G2 nel gestire anche i game più difficili in terra europea.

Ancora una volta in LEC, la Lega Europea di LOL, nella quale giocano tra i migliori team del nostro continente, i G2 non hanno rivali ed ottengono la vittoria dei 3 split regolari e vincendo anche la finale di stagione, arrivando così al mondiale casalingo, rilanciati da grande entusiasmo e con tanta voglia di riuscire ad interrompere una volta per tutte il dominio incontrastato di Cina e Corea, le quali ancora una volta sembrano le avversarie da battere.<h2>G2: troppo forti anche per questi Fnatic</h2>Dopo la lunghissima stagione 2024, i <a href="https://gaming.libero.it/f1-alpine-stringe-una-collaborazione-per-vincere-il-mondiale">G2</a> ed i Fnatic decidono di chiudere i conti del LEC, la lega maggiore europea per quanto riguarda League of Legends. I G2 vogliono dimostrare di essere pronti per il mondiale, mentre invece i Fnatic vogliono provare ad imporsi come la prima forza dell'Europa, tuttavia i G2 risultano davvero imbattibili per gli avversari e riescono a vincere la loro 3° finale consecutiva, sempre contro i Fnatic, dimostrando di appartenere completamente ad un altro pianeta.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/LEC/status/1830322641410163117")&nbsp;Il Game 1 viene giocato ad un livello altissimo, nonostante conducano i Fnatic per grandi tratti della partita, i G2 riescono a risorgere e al minuto 51 chiudono un game che sembrava infinito, con la squadra dei <a href="https://gaming.libero.it/i-fnatic-trionfano-al-red-bull-home-ground-di-tokyo">Fnatic </a>che era comunque riuscita a dimostrare di poter riuscire a vincere; tuttavia il buff del drago maggiore ha cambiato inesorabilmente la sorte della partita.&nbsp;&nbsp;Il Game 2 della finale Lec tra G2 e Fnatic è il manifesto di quanta delusione ci fosse a seguito della prima sconfitta: i Fnatic riescono a gestire il game fin dall'inizio, seppur con qualche errore, ma certamente, dimostrando di avere le possibilità di giocarsela contro altri team, qualora riuscissero a risolvere qualche problema di macro-gaming.&nbsp;twitterEmbed("https://x.com/G2esports/status/1830562184318853241")&nbsp;Il Game 3 si apre con grossi spettri nella mente dei G2 che iniziano nel peggiore dei modi e regalano molti gold di vantaggio, forzando la mano soprattutto sulla linea top, per fortuna uno strabiliante Hansama e Broken Blade dimostrano di poter tornare in sella anche durante i match più difficili.&nbsp;&nbsp;<h3>L'ultimo Game del match: vittoria ai G2</h3>Game 4, l'ultimo della serie, si è rivelato particolarmente strano: pur avendo in prima battuta un Oscarinin dominante sulla corsia superiore i Fnatic mettono a repentaglio l'intero game, dando il tempo ai G2 di outscalre il povero Renekton e rendendolo inutile, dimostrando ancora una volte le enormi capacità dei G2 nel gestire anche i game più difficili in terra europea.

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