Maturità 2024: Giuseppe Galasso l'uso dell'atomica e la paura nei videogiochi

Nella prima prova di Maturità 2024, vi è l'analisi del testo di Giuseppe Galasso in merito alla uso delle bombe atomiche e mai come oggi la storia raccontata da Fallout sembra parlare di attualità

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CREDITI: Dreamstime

Tra le tracce scelte dal ministero dell'istruzione per la prima prova di Maturità 2024, c'è l'analisi di un testo di Giuseppe Galasso tratto da Storie D'Europa, in cui i candidati vengono invitati a riflettere sull'uso delle bombe atomiche e sulla brutalità dell'uomo. Nel mondo dei videogiochi, mai come oggi è un tema forte e trattato sempre con i guanti, per l'importanza e per la delicatezza di un argomento che oggi come durante la crisi missilistica di Cuba torna a farsi di attualità.

Fallout tra guerra nucleare e riflessione sull'uso della bomba atomica

Quando si parla dell'uso della bomba atomica, uno dei primi giochi che subito salta alla mente a tutti quanti è indubbiamente la serie di Fallout, non solo quella videoludica ma anche alla neo arrivata serie targata prime video, in cui prima Interplay, poi Black Isle studio ed infine Bethesda hanno lavorato per far passare un messaggio ben preciso, "La guerra non cambia mai".

 

La serie di Fallout, ci racconta sempre la prospettiva di alcuni sopravvissuti a quella che viene definita la "Grande Guerra", le due ore di follia pura, che portarono i paesi più potenti al mondo, Cina e Stati Uniti ad avviare la prima guerra atomica della storia dell'umanità e portando sull'orlo dell'estinzione, la specie umana e la sua natura autodistruttiva. Nel 2077 infatti, il mondo ormai lacerato da una profonda crisi energetica e ormai svuotato di ogni qual si voglia tipo di risorsa naturale si trova sul baratro, l'Europa falcidiata dalla guerra al medio oriente per le ultime riserve petrolifere del vecchio continente versa in condizioni disastrose, l'America, costretta a difendersi per la prima volta nella sua storia da una invasione su vasta scala del proprio territorio in Alaska, deve far i conti con l'arrivo dei cinesi.

 

Se non per alcuni tratti la storia di Fallout, non ci porterà mai a vivere all'interno del periodo pre bellico, di fatti i due momenti della serie che ci faranno vedere il mondo in precedenza, ci porteranno prima ad Anchorage nella guerra tra America e Cina, in una simulazione sviluppata dall'esercito americano per addestrare i propri soldati e in un piccolo frangente di Fallout 4, quando la nostra famiglia verrà catapultata nella situazione di dover far i conti con l'arrivo delle prime bombe sulle città americane.

Fallout 4 e la paura per la guerra atomica

Dall'inverno nucleare ai dibattiti etici e morali

In  virtù del fatto che la serie Fallout, ci abbia sempre e solo voluto raccontare la prospettiva dei "sopravvissuti" ci troviamo a fare i conti con le questioni etiche e morali di un mondo ormai distrutto, in cui solamente una piccola elite mondiale ha potuto mantenere, alcuni dei propri privilegi, nascondendo la testa sotto la sabbia e pensando di essere al sicuro all'interno dei Vault, mentre il mondo attorno a loro bruciava e tutto ciò che l'evoluzione aveva portato, era ormai distrutto o solo un ricordo. 

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La questione etica e morale sull'uso delle armi atomiche in un conflitto bellico, è sempre al centro della storia dei videogiochi targati Bethesda e come viene chiesto quest'oggi nella Maturità 2024, di fatti che sia l'esplorazione della zona contaminata della capitale, l'Appalacchia o le terre devastate del Nevada, la vicenda non smetterà mai di rimarcare la brutalità di un atto tanto nefasto, capace di spegnere intere città in pochissimi secondi e cancellare millenni di storia per colpa di decisioni prese da politici arroganti. 

 

 

Non parliamo solo del tanto temuto inverno nucleare, quel periodo che si verificherebbe post guerra atomica, che andrebbe a creare una coltre di polveri tale per cui si oscurerebbe l'atmosfera terreste e che porterebbe la conseguente ricaduta di polveri radioattive e depositi di altri materiali tossici, ma anche della raccapricciante quantità di morte e di chi venne "graziato" da questa situazione divenendo quello che in termini di Fallout, un Ghoul.

 

 

L'Onu sarebbe davvero in grado di proteggere il mondo da una nuova guerra mondiale?

Una delle domande che si sono posti gli sviluppatori durante la stesura della storia della serie Fallout è un po' uno dei punti che tocca anche Giuseppe Galasso, ovvero se un istituzione come l'Europa o l'Onu sia in grado di prevenire una guerra atomica e una escalation che ad oggi come durante la guerra fredda sembra uno dei possibili epiloghi di questa faccenda. La risposta che si sono dati gli sviluppatori di Fallout è stata  che nessun organo di governo sarebbe riuscito a frenare la fame e il bisogno degli stati per le risorse energetiche.

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Tanto e vero che come abbiamo citato precedentemente, l'Europa con una azione militare congiunta, invase la penisola araba dando il via alla guerra per le risorse, non ufficialmente iniziata qualche anno prima dagli Stati Uniti con l'invasione del Messico, che portò entro il 2050 allo scioglimento dell'Onu. Il terrore che una guerra atomica possa incominciare da qui a poco è palpabile e proprio come in Fallout, uno degli scenari più papabili potrebbe essere quello tra Israele e Palestina, nel gioco in fatti il primo ordigno atomico a scoppiare su una città abitata dopo le bombe di Hiroshima e Nagasaki, fu proprio in Israele sulla città di Tel Aviv.


Insomma per quanto si parli di un videogioco, Fallout risponde a pieno alla domanda cosa potrebbe succedere se le situazioni attuali, non si risolveranno, ma soprattutto risponde alla domanda su che tipo di impatto una guerra atomica potrebbe avere sull'umanità, oggi giorno in giro si trovano molte simulazioni su quella che potrebbe essere una guerra atomica, sulle simulazioni degli obiettivi strategici e sulle aree che diventerebbero inabitabili per centinaia d'anni. La crisi energetica e la necessità che il consumismo sta creando negli stati oggi giorno di dover consumare a tutti i costi ci sta portando sempre più sulla strada dell'auto distruzione e a noi non resta che sperare che non si verifichi mai una guerra atomica. 

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