I grandi classici che ancora oggi sono validissimi da riprendere in mano per un'intesa sessione revival, l'ultimo vi stupirà
Arrivano le feste e con esse le tradizioni, per noi gamer, spesso e volentieri, è difficile creare una tradizione nel tempo: la giovane età, la poca praticità di alcuni vecchi titoli e magari quel gioco nuovo tanto atteso che sta rubando il 100% del vostro tempo libero; nel vostro cuore però rimangono dei vecchi classici, titoli indiscussamente belli che hanno segnato la vostra adolescenza da videogiocatori, che dovreste riprendere in mano almeno una volta.
Per colui che sta scrivendo questo articolo è stata durissima dover mettere Skyrim e non Fallout 3, ma a tutti gli effetti la bellezza del GDR fantasy tra i più amati della storia non ha eguali, mi ricordo ancora la mia prima partita a Skyrim: Torno a casa dopo scuola, corro al Gamestop ( tra l'altro sempre lo stesso di cui vi parlai nell'articolo di GTA), ritirai la mia copia e quando inserii il gioco nella mia PS3 fui il ragazzino più felice del mondo, memore delle migliaia di ore passate nella zona contaminata della capitale, sognavo di uccidere draghi e utilizzare incantesimi e pozioni potentissime. Come parte la scena iniziale del nostro risveglio sulla carrozza, come ci aveva ben abituato Bethesda a quell'epoca, freeze della console e riavvio necessario del tutto.
Tralasciando i tantissimi bug, che coinvolsero questo grande classico come altri di questa personalmente lista, le emozioni che mi regalò Skyrim le ricorderò per sempre, ogni nuova campagna, ogni nuova MOD che mi faceva provare il mio migliore amico sembrava di entrare nuovamente in quel loop di emozioni inspiegabili e mai provate prima. Dopo ben 12 anni direi, che per tutti, è giunto il momento di rimettere mano ad uno dei capolavori assoluti della passata decade e tornare a calcare la gelida landa di Skyrim.
Che la saga di Far Cry, vada inserita nella lista dei classici assoluti è poco ma sicuro, ma la qualità che fu espressa nel terzo capito è sicuramente senza paragoni; sarebbe facile fare un discorso qualunquista sulla purezza che gli scrittori ottennero da quell'antagonista, è dal Moby Dick che si fissò per tutte le produzioni future in termini di villain, ma a tutto tondo dalla grafica alla colonna sonora il gioco tocco una perfezione unica nel suo genere.
Tutti coloro che avranno mai messo mano all'Action-open world, di Ubisoft si ricorderanno della missione dove bisognava bruciare un intera piantagione di marijuana con di sottofondo Skrillex, oppure le situazioni in cui il protagonista si trovava a provare le droghe del Dottor E. La produzione poi riuscì a raggiungere l'apice anche con la modalità cooperativa, molto ben riuscita e sicuramente molto gradita.
Con i primi due giochi di questo elenco avevamo classici usciti dopo il 2010, con il primo Dead Space, dobbiamo tornare indietro fino al 2008, laggiù dove il mercato fu stravolto dalla storia che Isaac Clarke doveva interpretare. Non si parla solamente di una struttura Horror angosciante e con la tensione che tiene il giocatore attaccato allo schermo, parliamo di una direzione artistica incredibile, una narrazione incredibile ed un personaggio principale emblematico per un intera generazione di giocatori.
La produzione di Visceral Games, ha avuto tra l'altro una remastered da poco e chi come me non aveva avuto modo di giocarlo all'epoca si è trovato di fronte un prodotto di assoluta qualità: il sistema di combattimento è ancora molto alla mano, i rompicapo non sono mai estremamente difficili, i comandi sono morbidi e facilmente apprendibili; insomma non ci sono più scuse rigiocate la quinta essenza dell'horror con questo grande classico.
Per cambiare totalmente genere, ma non periodo, Creative Assembly è sempre stato sinonimo di giochi strategici a turni, con il classico assoluto che ho voluto mettere in questa lista, Total War Shogun 2. Non solo per l'epoca il gioco aveva un realismo assurdo in termini grafici, richiedeva anche delle macchine dalle performance altissime, ma era riuscito a catturare l'attenzione di tutti verso un momento storico incredibilmente vario e con un ambientazione pazzesca.
Il Giappone feudale, a cavallo tra la nascita dell'Impero giapponese e quindi la perdita di potere dello Shogunato, portava con se un mondo incredibile in cui la varietà di unità terrestri e navali è stata unica nel suo genere. Io stesso passai ore ed ore a giocarci a casa del mio migliore amico, il classico amico di quando si era bambini che aveva il pc super potente, per poi tornare a casa e guardarmi i video di Shogun, con annesso competitivo con le battaglie online e l'incredibile mole di contenuti che riuscì ad integrare la Creative Assembly con ogni DLC.
Uno dei classici che ancora oggi si mostra come un gioco godibile nonostante i 14 anni ormai sulle spalle, è Left 4 dead 2 gioco che riprese le vicende del primo capitolo riuscendo ad espandere all'infinito il mondo di gioco, non solo tantissimo PVE con cui divertirsi assieme agli amici, ma anche divertenti modalità alternative alla solita campagna in cui bisognava andare da punto a punto b per centrare la Safe house.
Proprio nel multiplayer, questo secondo capitolo trova la sua maggior espressione, la modalità in cui due squadre si affrontavano su un capitolo della storia alternandosi tra infetti e sopravvissuti ancora oggi regala grandi emozioni, non solo per il gameplay molto semplice, che alla base trova il divertimento come sua massima espressione, ma anche con tutte le modalità a sfidare le capacità di gioco dei giocatori per andare poi ad avere il vanto tra i propri amici di aver superato anche le sfide più estreme.
In molti potrebbero storcere il naso di fronte l'inserimento di questo titolo, tra i grandi classici da rigiocare almeno una volta, ma dal 2006 anno in cui uscì, mi ricordo benissimo l'invidia che provavo verso i miei compagni con i primi DS con questo gioco, ad oggi io non ho mai più trovato un gioco così tanto rilassante come è stato Cooking Mama.
Su Nintendo Wii tra l'altro il gioco dava il meglio di se, trasformando le ricette, anche quelle più semplici, in vere e proprie prove di forza bruta.
Che Cooking Mama sia un classico delle console Nintendo è innegabile, oggi giorno farei carte false per riavere un gioco con quel tipo di spensieratezza
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